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Il furto della bellezza: Liberamente ispirato al romanzo "Ladra di libri" di Markus Zusak
Il furto della bellezza: Liberamente ispirato al romanzo "Ladra di libri" di Markus Zusak
Il furto della bellezza: Liberamente ispirato al romanzo "Ladra di libri" di Markus Zusak
Ebook65 pages48 minutes

Il furto della bellezza: Liberamente ispirato al romanzo "Ladra di libri" di Markus Zusak

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Il furto della bellezza, opera liberamente ispirata al romanzo "Ladra di libri" di Marcus Zusak, vede come protagonista principale Liesel, ragazza tedesca appassionata di libri. Altri personaggi sono Rudy, l'amico di Liesel, Hans e Rosa Hubermann, genitori adottivi di Liesel, Max, il ragazzo ebreo, rifugiatosi in casa Hubermann, nonchè il ragazzo curioso e l'archivista. La bellezza di cui parlo all'interno della mia opera non è quella legata all'effimeratezza dell'esteriorità, ma è quella più profonda della nostra coscienza...
LanguageItaliano
PublisherAFRODITE
Release dateSep 23, 2019
ISBN9788834188484
Il furto della bellezza: Liberamente ispirato al romanzo "Ladra di libri" di Markus Zusak

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    Il furto della bellezza - Antonella Bruno

    Scena

    Sottotitolo

    Liberamente ispirato al romanzo di Markus ZusaK: Ladra di libri.

    Personaggi

    PERSONAGGI:

    L’archivista.

    Il ragazzo curioso.

    Liesel, La ragazza tedesca appassionata di libri.

    Hans e Rosa Hubermann, I genitori adottivi di Liesel.

    Rudy, L’amico di Liesel.

    Max, il ragazzo ebreo rifugiatosi in casa Hubermann.

    Prologo

    La scena si apre su rumori fitti di bombardamento che vanno lentamente a sfumare. Nel buio spicca una luce rossastra diffusa. Una ragazzina sui quattordici anni, scarmigliata, ricoperta di polvere, si aggira qua e là, smarrita, come raggelata in uno stato di sospensione emotiva. È Liesel, scampata al bombardamento della Himmelstrasse e appena estratta dalle macerie.

    Liesel: (come trasognata, rivolta ad immaginari soccorritori) Bisogna ritrovare mamma e papà, e tirare fuori Max dalla cantina! Se non è lì è in corridoio, a guardare dalla finestra, a volte lo fa quando c’è un’incursione e no! Non è vero! Non può essere!

    Di colpo rimane immobile, quindi muove ancora qualche passo, lasciando cadere un libro che ha nella mano e inginocchiandosi tra i corpi dei suoi genitori adottivi.

    Liesel: Mamma! Rispondimi mamma!

    In sottofondo va crescendo un dolce suono di fisarmonica, un valzer lento, triste. Un cono di luce illumina una fisarmonica a terra, mentre Liesel si volta nella sua direzione, ci si aggrappa con le braccia.

    Liesel: Papà! Nessuno sa suonare come te! Mi hai salvato la vita, mi hai insegnato a leggere … papà! Non berrò più champagne, mai più!

    Una donna alta, vestita di rosso, si accosta silenziosamente alle spalle di Liesel. E’ tentata di posarle una mano sulla spalla ma si trattiene. Adocchia il diario abbandonato da Liesel tra le macerie e se ne impossessa, rimanendo sullo sfondo. Liesel si alza stancamente, reggendo la fisarmonica, le mani infilate tra le sue cinghie. Ne allarga e ne restringe il mantice, abbandonando la scena, mentre sfumano i bagliori diffusi che ne avevano dato una parziale visibilità.

    I Scena

    Un ambiente denso di polvere e di calcinacci. Sulla parete di sinistra, in luce, un grande scaffale zeppo di faldoni. Ritta in piedi davanti ad esso, una donna ne estrae qualcuno, sollevando ogni volta nugoli di polvere ma pare che la cosa non la disturbi affatto, come se ne fosse ormai avvezza. Fischiettando, annota qualche dato di suo pugno su uno dei fogli ingialliti dal tempo, lo ripone meticolosamente nel faldone e sistema quest’ultimo nello scaffale. Veste un po’ démodé, tailleur cremisi avvitato con gonna a tubino sotto il ginocchio ed una crocchia di capelli densi di fini striature d’argento, ma il volto è terso, levigato, non un’ ombra di ruga: nel complesso un' età indefinibile. Tutto il resto è in ombra, tranne un secondo punto luce su di una porticina d’accesso, ubicata nella parete di fondo, al centro, che immette all’interno con alcuni gradini. In alto, nella penombra, s’intravedono corde tese con lenzuola multicolori che pendono da esse. Si ode bussare timidamente alla porta.

    La donna: Si?

    Il ragazzo curioso: E’ permesso prego?

    La donna: Entra pure!

    Si affaccia appena un ragazzo sui 18 anni, vestito in abiti contemporanei, un berretto calzato alla rovescia ed un diario tra le mani, ma è colto immediatamente da un accesso di tosse convulsa.

    La donna: (ridendo) Scusami, io ormai mi ci sono abituata ma mi rendo conto che chi entra la prima volta … toh … prendi questa bella tisana calda: calma la tosse e lenisce gli occhi.

    Il ragazzo: Mi sa che ho sbagliato posto … sarebbe questo … un archivio?

    La donna: Proprio così invece! Un momento … sei tu quel ragazzo che mi ha spedito un professore di liceo?

    ll ragazzo: Ssi! Il prof quest’anno ci ha proposto questo libro …. IL Furto della bellezza. Pare che si tratti del diario di una ragazzina tedesca scampata ai bombardamenti della II guerra mondiale …

    La donna … lo conosco.

    ll ragazzo: Mah … non so se mi è piaciuto sul serio … un po’ mi incuriosisce, un po’ … la verità è che ci sono un mucchio di cose che non capisco!

    La donna: A me sembra tutto

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