Figli del Cielo, fratelli della natura, i naxi del sudovest della Cina
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Info su questo ebook
I naxi sono il gruppo etnico più affascinante della Cina. Mostrano una serie di caratteristiche culturali completamente diverse da quelle dei popoli che li circondano. Il sapere enciclopedico e la saggezza arcaica contenuti nei classici Dongba, scritti attraverso un sistema di scrittura pittografico, la loro religione unica, che sottolinea la fratellanza con la natura, un ciclo della vita disegnato per coltivare il sacro dentro ogni persona e l’unicità della loro musica, letteratura e lavori artistici contribuiscono tutti a rendere la cultura naxi un’eccezione tra quelle dei gruppi etnici del nostro pianeta. Nessun altro gruppo etnico ha preservato un’eredità così ricca e multiforme, e nessuna cultura è tanto centrale per la ricerca delle antiche tradizioni asiatiche. Il ruolo dei naxi come preservatori di antichi retaggi culturali può essere attribuito all’isolamento di alcune delle comunità, e alla scrittura di una quantità sorprendente di libri sacri, forse migliaia, che sono custoditi dalle sapiente mani dai loro specialisti religiosi, i Dongba. Lo studio delle tradizioni naxi ha cambiato il significato culturale del confine sino-tibetano, e le loro caratteristiche principali sono state definite come eredità culturali intangibili. Lijiang, la loro principale città, è stata riconosciuta come un crocevia delle principali culture dell’Asia orientale, dove esse si sono intersecate e integrate, creando un’originale e variegata cultura. Questo è il primo libro mirato al lettore medio (e non a un pubblico di specialisti) che spieghi la magnifica cultura dei naxi. Le sue pagine condurranno il lettore verso il mistero e la saggezza di un mondo che sta scomparendo.
Pedro Ceinos Arcones
Pedro Ceinos Arcones is a Spanish writer and independent researcher of ethnic minority issues and culture in China. Among his books, especially interesting to the lovers of ethnic culture and gender issues, are: Matriarchy in China (Madrid, 2011), Legends of the Goddess Mother (Madrid, 2007), and China's last but one matriarchy: The Jino of Yunnan (2013).
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Anteprima del libro
Figli del Cielo, fratelli della natura, i naxi del sudovest della Cina - Pedro Ceinos Arcones
Indice
Introduzione 1
1. I naxi del sudovest della Cina 7
Popolazione e localizzazione 8
La geografia umana naxi 12
Lingua 20
La scrittura pittografica Dongba 22
2. Eco dal passato: la storia dei naxi 34
Le tribù quiang del nord-ovest della Cina 35
Insediamento nell’area attuale 37
Il Regno Orientale delle Donne 40
Regni Nanzhao e Dali 42
Alleati con i mongoli di Kublai Khan 45
I re naxi nella dinastia Ming 49
Il dominio cinese degli imperatori Manchu 55
L’arrivo del mondo moderno 59
3. Dei e Dongba: La religione dei naxi 62
Gli spiriti Shu della natura 66
I domini degli spiriti e il dio Sanduo 72
Specialisti religiosi 74
I preti Dongba 75
Gli sciamani Llubhu 83
Le religioni Dongba e Bon 88
Divinità Dongba 92
Demoni Dongba 96
Scritture rituali Dongba 99
La divinazione nella religione Dongba 101
Cerimonie Dongba 10
Ceremonia per propiziare gli dei del suicidio
(Harlalluko) 110
Cerimonia degli spiriti Shu della natura 118
4. Cultura naxi 124
Il reame umano: i villaggi 126
Simbolismo nascosto delle abitazioni naxi 130
Vestiti tradizionali naxi 138
I club finanziari delle donne 143
5. Il ciclo della vita naxi 145
Nascita 146
Riti di passaggio 149
Uomini e donne 151
Amore e matrimonio tra i naxi 155
Morte e funerali 162
La terra dei suicidi 175
6. Il ciclo annuale dei naxi 181
Adorazione degli dei della natura Shu 182
Il festival di Sanduo 185
La cerimonia dell’Adorazione del Paradiso 187
Capodanno 194
Il festival delle torce e altri festival minori 198
Festival nella contea di Eya 201
7. Musica, Arti e Letteratura 204
Musica naxi: il ritmo della vita 204
Il canto Remeicuo per allontanare gli spiriti 208
Bashixile, una tragedia pacifista 210
I suoni sacri della musica Dongba 212
Strumenti musicali 214
L’esuberanza della musica Dongjing 216
La danza dei naxi: la via per l’estasi 223
La danza Dongba 223
Danze profane e la vita di comunità 227
L’arte sacra naxi 229
Pitture Dongba 229
Affreschi Baisha 234
La varietà della scultura naxi 236
Capolavori della letteratura naxi 238
Epilogo 245
Bibliografia 247
Glossario 258
Ringraziamenti
La maggior parte degli intellettuali che hanno ispirato il mio lavoro sono menzionati nella sezione bibliografica. In questa sede voglio esprimere i miei ringraziamenti ad altre persone la cui collaborazione è stata molto importante durante i miei studi sul campo e nel processo di scrittura di questo libro. Il Dongba He Zhiben del Baishuitai ha dedicato parte del suo prezioso tempo per descrivermi le cerimonie principali ben più di una volta, spiegando pazientemente le principali tecniche di divinazione, mostrandomi i suoi oggetti sacri e permettendomi di fare foto a mio piacimento sia di lui che della sua famiglia. L’assistenza di suo figlio He Yufu e di sua nuora Xiu Hua, che hanno chiarito i punti più oscuri dei discorsi di He Zhiben, è stata preziosa. Suo nipote He Lidou mi ha fatto da guida improvvisata sulle terrazze del Baishuitai. Mi hanno generosamente concesso di usare in questo libro alcuni dei preziosi dipinti Dongba di He Zhiben. Il signor He Shurong, anch’egli di Baidi, mi ha aiutato nella comprensione delle differenze locali tra i rami naheng e rerke dei naxi, oltre che l’origine e la trasformazione della musica e della danza alili. Le conversazioni avute con il Dongba He Jihua, di Mingyin, mi hanno aiutato a comprendere la geografia sacra dei naxi, la situazione attuale dei Dongba, oltre che l’importanza della preservazione ambientale nella loro cultura.
Il mio amico Constantin de Slizewicz mi ha offerto la sua inestimabile collezione di immagini naxi. Sam Mitchell mi ha fornito importanti consigli a proposito del libro; qui voglio esprimergli un omaggio postumo. He Yumei, la proprietaria dello Zen Garden Hotel di Lijiang e He Zhengyuan, il custode della ex-residenza di Joseph F. Rock nel Yuhu, entrambi naxi, mi hanno incoraggiato a scrivere questo libro. Le conversazioni notturne con John Israel sono state molto utili per questo lavoro. Roger Casas e Gonzalo Pavillard hanno entrambi contribuito in maniera consistente negli stadi finali.
I miei speciali ringraziamenti al signor Yang Xiaohui, il creatore del software E-Dongba per l’inserimento dei pittogrammi Dongba. Sono certo che senza il suo lavoro questo libro non sarebbe interessante come spero che sia. Il software E-Dongba può essere scaricato da http://www.zmnsoft.com/eDongba/En/
Introduzione
Ai confini dell’Asia dell’est, dove le imponenti montagne dei contrafforti montuosi dell’Himalaya hanno bloccato per secoli l’espansione cinese verso ovest, si trova un confine naturale tra la Cina, il Tibet, e il Sudest Asiatico; un divario geografico, naturale ed etnico che divide efficacemente tre mondi separati: tre affascinanti modi di interpretare la vita, la morte, e il tempo che le separa. Questa frontiera era abitata da una popolazione di antica data che nel corso dei secoli mantenne una relazione stretta con un gruppo eterogeneo di tribù ed imperi, dando origine ad una delle più impressionanti culture sulla faccia della terra. La popolazione naxi.
Nonostante le origini della civilizzazione naxi si siano perse nella notte dei tempi, la sua cultura si sviluppò lentamente durante il corso degli ultimi millenni, fino a diventare la chiave per comprendere il mosaico culturale delle regioni di confine sino-tibetane. Durante questo processo, vissero periodi di magnifico splendore e furono testimoni del proprio decadimento politico; la loro cultura, che si sviluppò lungo questa tortuosa strada, rimase sconosciuta al mondo esterno fino alla seconda metà del ventesimo secolo, quando una tenda si aprì per un momento, permettendo al mondo di dare uno sguardo a questa misteriosa civilizzazione. Ma prima che la comprensione della loro vita interiore potesse essere raggiunta, la tenda si chiuse di nuovo.
I naxi occupano una posizione centrale nella ricerca e nella comprensione delle antiche tradizioni dell’Asia dell’est, posizione che non può essere contestata da qualunque altro gruppo etnico. Alla propria discendenza qiang e alle influenze culturali degli altri gruppi loloish[1] che vivevano nelle aree limitrofe, i naxi incorporarono elementi delle antichissime tradizioni tibetane, influenze mongole e di conseguenza anche delle civilizzazioni centro-asiatiche a nord-asiatiche, oltre che un repertorio di idee e tradizioni che possono essere ricondotte fino alla cultura arcaica cinese. Nessun altro gruppo etnico dell’Asia ha preservato un’eredità culturale così ricca e multiforme, e nessun altro gruppo è così centrale nella ricerca sulle antiche culture asiatiche. Il ruolo dei naxi come preservatori di antiche eredità culturali può essere attribuito allo stato di isolazione di alcune comunità e al sorprendente numero di libri sacri, forse migliaia, nelle mani dei loro specialisti religiosi, conosciuti nel mondo esterno come Classici Dongba
. Lo studio delle tradizioni naxi ha cambiato il significato culturale del confine tra Cina e Tibet, in quanto gli elementi principali di queste sono state classificati come eredità culturali intangibili, e Lijiang è stata riconosciuta come un luogo in cui le maggiori civilizzazioni dell’Asia dell’est si sono intersecate e integrate, dando vita ad una originale e variegata cultura.
Vivendo in un’epoca caratterizzata da una visione materialistica del mondo, può essere sorprendente scoprire quanto nella descrizione della cultura naxi il mondo spirituale sia una presenza costante, con l’influenza di dei e demoni e una sensazione di sacralità che permea le loro idee sull’uomo e sulla natura. Queste credenze naxi nacquero da due miti principali che verranno discussi più avanti nel libro, uno che enfatizza la fratellanza tra umani e natura, e l’altra sull’origine divina degli esseri umani. Insieme, forniscono una struttura ideologica che serve da base per la cultura e la religione naxi. Centrali nella vita culturale naxi sono i sapienti preti Dongba, artisti e mediatori tra il mondo umano e quello divino; la loro tradizione può vantare alcune delle più brillanti creazioni della storia umana: l’invenzione e l’uso di una scrittura a sistema pittografico, la stesura di