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TracciAmo
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TracciAmo

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Un Diario colmo di rivelazioni, percezioni e flussi di coscienza per poter arrivare a ricoprire gli angoli più remoti dello “spazio inter-intrapersona”, per trasformare ed esser trasformata, per scolpire l’etere, per massaggiare il pezzo di cuore più nero e sofferente. Infondere speranza, per accarezzare i cuori, perché in fin dei conti l’unica cosa che davvero vogliamo è dare amore. Uomo o donna, anziani o bambini, di ogni razza o religione, abbiamo bisogno solo di amore e di essere lasciati liberi di amare e di essere. TracciAmo, lasciar tracce all’insegna dell’Amore.

Mariateresa Princigalli è nata a Canosa di Puglia il 24 luglio 1984. La sua formazione percorre studi scientifici ed umanistici, considerati due volti della stessa medaglia. Si laurea in Economia aziendale e Scienze dell’educazione e della formazione. L’emozione è il volto dell’intelligenza che più ama, da sempre, e attualmente è impegnata nello studio del suo sviluppo in diverse fasce d’età, correlandola all’Arteterapia. Ama i libri e la ricerca quasi spasmodica di termini immaginifici che garantiscano al lettore di specchiarsi, riconoscersi e immergersi nel testo, dentro sé. La sinestesia il suo volto, con il fine di rendere vivide le parole, destando e coinvolgendo diverse sfere sensoriali, cavalcando quindi la teoria del piacere con un’unica e sola chiave di lettura: l’emozione.
LanguageItaliano
Release dateMay 31, 2019
ISBN9788830607040
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    TracciAmo - Mariateresa Princigalli

    Vonnegut)

    Premessa

    Ogni essere vivente è comunicazione, l’intera sua vita si basa su di essa e su tutte le sue meravigliose forme e i suoi registri linguistici.

    Ogni forma dovrebbe fluire per abbracciare l’esistenza stessa, per accarezzarla e far in modo che i suoi sentimenti la creino e creino per lei il suo divenire, enfatizzandone la sua bellezza sempre e comunque.

    Non esistono competizioni, non esistono in realtà uomini giusti o sbagliati, peccatori o innocenti, vittime o carnefici, non esistono definizioni nette. Potrebbero far parte di un solo e unico continuum.

    La coerenza è una chimera, nulla può dinanzi alla vita stessa.

    L’unica certezza è che esistono uomini che soffrono quando le loro abilità comunicative risultano bloccate, allontanandosi così dal ritmo del proprio battito, dalla propria frequenza vibrazionale.

    Nasce così l’esigenza vitale di diffondere i miei piccoli pensieri.

    La voglia di comunicare e lasciar tracce è sempre più forte.

    E quale idea migliore se non diffondere un Diario di Bordo?

    Un diario che cresce con me.

    Nuda, pura e semplice.

    Introduzione

    Il diario di bordo desideroso di Dimostrare la meraviglia che si nasconde in ogni attimo per poi tradurla in semplicità, in semplicità codificata.

    Parole intese come grafemi, simboli o sineddoche, che trasmettano quel particolare che faccia presagire cosa esso rappresenta o potrebbe rappresentare, ciò che porta o potrebbe portare in sé, con sé. Un particolare che irradia con la sua lucentezza tutto ciò che lo attornia.

    Parole come vettori, veicoli per far scivolare ogni essere umano nella sinuosità delle cose e della vita, abbandonando la linearità delle parole stesse.

    Uomo e donna in un vortice senza pelle. Uomo e donna, invitati ad un banchetto con indosso gli abiti più belli che posseggono.

    Abiti su misura, cuciti con tutta la gamma cromatica delle loro infinite emozioni.

    Ognuno ha il suo codice. Volevo scegliere la forma che abbraccia, come uno specchio che riflette il cosmo intero. Tutto ciò che è invisibile agli occhi.

    Questa è la motivazione che mi ha spinta a scegliere tra le varie forme letterarie lo stile memorialistico, in quanto meglio dimostra che forza e fragilità sono due facce della stessa medaglia.

    Proprio per questo la semplicità, la stoltezza o la banalità non abbandoneranno mai l’uomo, neanche se è un essere di spirito e ad una grande acrobazia intellettuale potrebbe seguire un momento di fragilità o semplicità ed è naturale così, senza nessuna vergogna.

    Narrare per stimolare i sensi, per riuscir sempre più a vedere e percepire, per donar ai lettori chiavi di lettura differenti, per non farci più temere l’ignoto, l’indimostrabile e il cangiante.

    Aiutar loro a conoscersi, a non aver più paura di perdersi in sé, per osare, per rispettare, per vivere e per donarmi un promemoria.

    Un Diario colmo di rivelazioni, percezioni e flussi di coscienza per poter arrivare a ricoprire gli angoli più remoti dello spazio inter-intrapersona, per trasformare ed esser trasformata, per scolpire l’etere, per massaggiare il pezzo di cuore più nero e sofferente.

    Infondere speranza, per accarezzare i cuori, perché in fin dei conti l’unica cosa che davvero vogliamo è dare amore.

    Uomo o donna, anziani o bambini, di ogni razza o religione, abbiamo bisogno solo di amore e di essere lasciati liberi di amare e di essere.

    TracciAmo, lasciar tracce all’insegna dell’Amore.

    LA BELLEZZA

    Non ama essere annunciata

    Non ama essere pretesa

    Non ama essere definita

    ma fugge via come la sabbia in un pugno

    Non ama essere adornata da fiumi di parole

    Il suo incedere divino ed elegante non brama sfarzo aggiuntivo

    Non ama essere sulla bocca degli stolti

    Ama puntare direttamente al cuore

    Non ha una forma

    ma non ama esser considerata astratta.

    La senti, la vivi, la respiri.

    Silenziosa ma sempre presente, per chi sa.

    Ama sorprendere

    il suo momento preferito è all’improvviso,

    quando consapevole della sua funzione,

    allevia gli animi più

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