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La Sofferenza degli Innocenti
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Ebook88 pages1 hour

La Sofferenza degli Innocenti

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La vita di Sam e Laura Job è perfetta. Un matrimonio da favola, dei figli stupendi, una vita professionale di successo, una bella casa in periferia. Un'esistenza idilliaca fino alla tragedia che cambierà tutto, per sempre. Cercando di rimettere insieme i pezzi della loro esistenza, i personaggi lottano per ridefinire i rapporti che li legano gli uni agli altri, a sé stessi e a Dio. La sofferenza degli innocenti affronta l'antico dilemma posto nel Libro di Giobbe dell'Antico Testamento: perché gli innocenti soffrono?"
 

LanguageItaliano
Release dateSep 14, 2019
ISBN9781071502303
La Sofferenza degli Innocenti

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    Book preview

    La Sofferenza degli Innocenti - Marc Zirogiannis

    For Soraya

    L'autore

    Marc Zirogiannis ha conseguito una laurea presso la Long Island University e un Juris Doctor presso la facoltà di legge della Hofstra University.  Il signor Zirogiannis è uno scrittore e un consulente di sviluppo d'impresa di fama internazionale.  Marc Zirogiannis pratica arti marziali da oltre 25 anni, ottenendo il ²° dan presso il Grandmaster Yeon Hwan Park a Levittown, nello Stato di New York. Da 10 anni si dedica alla pratica e all'insegnamento della meditazione. Ha pubblicato numerosi libri, e-book e audiolibri su diversi argomenti, ed è attualmente il corrispondente principale della rivista internazionale Tae Kwon Do TimesTiene conferenze su svariati argomenti, tra cui sviluppo d'impresa, sviluppo personale, e temi legati alle arti marziali.  La sua ultima opera, Hitler’s Orphan: Demetri of Kalavryta ha conquistato il plauso della critica ed è stata oggetto di un programma radiofonico.  È attualmente in fase di negoziazione come base di partenza per un’opera più estesa.

    Ringraziamenti

    Grazie infinite alla mia amata Soraya e ai miei ragazzi, DJ, Deme, Joseph e Sebastian, per il loro amore e il loro sostegno.  Senza di loro nulla ha significato.

    Questo libro è dedicato a Padre Eugene Pappas, per la sua capacità di trattare argomenti che inducono al pensiero e alla riflessione nell’ambito del suo programma radiofonico, a New York City.

    Questo libro è un'opera di finzione che può evocare immagini negative dei personaggi coinvolti.  Non è un tentativo di screditare individui o istituzioni reali.

    Questo libro è un'opera di finzione. Nomi, personaggi, luoghi e episodi sono il prodotto della fantasia dell'autore o sono usati fittiziamente. Ogni somiglianza con persone reali, viventi o decedute, con luoghi, eventi o località, è puramente casuale.

    -Marc Zirogiannis

    Table of Contents

    Capitolo 1

    Perché i giusti soffrono?(Il Libro di Giobbe)

    Sam Job si svegliò quella mattina, come gli succedeva quasi tutte le mattine, pieno di gioia e di speranza.  Non lo diceva sempre apertamente, neanche a sé stesso, ma il suo stato d'animo era di sincera gratitudine. 

    "Grazie Signore per tutto quello che mi hai donato.  Grazie per la mia bellissima moglie, per i miei meravigliosi figli.  Grazie per averci dato la salute e la prosperità.  Grazie per il successo."

    Per Sam non erano solo parole vuote. Era grato davvero.  Aveva conosciuto sua moglie, Laura, all'università.  C'era stata subito chimica tra loro, anche se, per molto tempo, lei aveva giocato alla donna "difficile da conquistare", prima di cedere e accettare un invito a cena.  Tutto ebbe inizio quella sera.

    Adesso, dopo venticinque anni, erano sposati con tre figli, una casa in periferia, e due carriere di successo.  E, cosa più importante di tutte, si amavano ancora molto.  Riuscivano ancora a ridere insieme.  Trovavano ancora il tempo per l'intimità e il romanticismo.  Per Sam, la passione per Laura era addirittura cresciuta negli anni.  Più l'amava, e più la desiderava.  Lei lo sapeva bene, e lui sapeva che lei sapeva.  Probabilmente l'amava e la desiderava più di quanto facesse lei.  Ma a lui andava bene così.

    Quella mattina, come ogni martedì, toccava lui portare e andare a riprendere i bambini dall'asilo.  Per Laura il martedì era la giornata lavorativa più lunga della settimana.  Sam aveva un orario di lavoro un po' più flessibile.  Lo studio legale in cui lavorava da otto anni non lo aveva mai ostacolato nelle sue responsabilità familiari.  In ufficio tutti gli volevano bene, tutti sapevano che il martedì toccava a lui occuparsi dei bambini.  Erano felici di aiutarlo.  Quanto a Sam, amava passare un po' più di tempo con i bambini ed era contento di facilitare la vita della sua bellissima moglie.

    Mentre scendeva le scale della loro modesta casa a due livelli sistemandosi il nodo della cravatta, la intravide mentre si chinava, intenta a vuotare la lavastoviglie.  Si mosse silenzioso dietro di lei, le avvolse le braccia intorno alla vita e la baciò sul collo.

    "Buongiorno piccola,", disse.

    "Buongiorno Sam."  Di' buongiorno a papà.

    Buongiorno papà, dissero i gemelli all'unisono. 

    Jonah e Noha avevano quattro anni.  Erano gemelli dizigotici.  Erano entrambi fantastici, ma avevano personalità molto diverse.  Jonah era molto più serio e organizzato, cosa insolita per un bambino di quattro anni.  Era simile a sua madre in questo.  Noha era il pagliaccio dei due.  Scherzava di continuo e si metteva sempre nei guai.  Tra di loro c'era un legame forte, erano molto uniti.  Per Sam e Laura, i due bambini, assieme al loro fratello maggiore, erano tutto.

    "Sammy se l’è già svignata?" chiese Sam, riferendosi al figlio più grande, ora sedicenne. 

    "Ha veramente rotto le palle."

    Mamma, hai detto una parolaccia! l'ammonì Jonah.

    "Basta così, Jonah.  Finite di mangiare"

    Dopodiché, Laura saluto tutti con un bacio e comincio a raccogliere la sua roba.  Chiuse la cerniera della sua valigetta e si sistemò la tracolla sulla spalla.  Con la stessa mano afferrò la tazza da viaggio che conteneva il suo secondo caffè della giornata.  Lavorava come avvocato divorzista in un piccolo ma stimatissimo studio legale di Long Island.  Indossava una gonna e una giacca coordinata.  Pur avendo un'aria molto professionale, si potevano ancora intuire le linee del suo splendido corpo.

    "Ciao ragazzi, fate i bravi con papà. Ci vediamo stasera. Mi raccomando, di’ alla maestra di non metterli a nanna.  Non dormono mai quando fanno i pisolini a scuola."

    "D’accordo. Buona giornata."

    "Mandami un messaggio dopo che li hai lasciati.

    Uscì di casa, la porta si chiuse alle sue spalle.

    "Bene ragazzi.  Mettetevi le scarpe e la giacca."

    "È questo il piede giusto?" chiese Jonah.

    "Sì, è quello giusto.  Noah, qual è il problema?"

    "Ho

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