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La torre tra i due mari
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La torre tra i due mari
Ebook58 pages44 minutes

La torre tra i due mari

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About this ebook

La magia di un incontro dipende anche dal luogo in cui accade. L’odore del mare, i colori dei suoi tramonti, il verso dei gabbiani ha reso la Torre tra i due Mari un luogo magico in questo angolo di Sicilia che guarda verso l’Africa. Lui cercava la serenità. Lei cercava la bellezza. In un pomeriggio di inizio estate qui per caso si sono incontrati e qui tutto ha avuto inizio…
LanguageItaliano
Release dateJul 10, 2019
ISBN9788893471060
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    La torre tra i due mari - Salvatore Orso

    Salvatore Orso

    LA TORRE TRA I DUE MARI

    Prima Edizione Ebook 2019 © R come Romance

    ISBN: 9788893471060

    Immagine di copertina su licenza Adobestock.com, elaborazione Edizioni del Loggione

    www.storieromantiche.it

    Edizioni del Loggione srl

    Via Paolo Ferrari 51/c

    41121 Modena – Italy

    romance@loggione.it

    http://www.storieromantiche.it  e-mail: romance@loggione.it

    La trama di questo romanzo è frutto della fantasia dell’autore.

    Ogni coincidenza con fatti e persone reali, esistite o esistenti, è puramente casuale.

    Salvatore Orso

    LA TORRE TRA

    I DUE MARI

    Romanzo

    INDICE

    1

    2

    3

    Ringraziamenti

    L’autore

    Catalogo

    Dedico questo racconto ai miei figli Oriana e Fabio

    con l’augurio che possono vivere sempre in amore.

    1

    Chi non conosce la mia città non può comprendere l’amore che noi Trapanesi nutriamo per questa torre tra i due mari, sorta sulla punta di una lingua di terra rocciosa che, come la prua di una barca, taglia le onde del mare e ci rende per sempre marinai della vita.

    Era un tardo pomeriggio d’inizio estate e, come spesso mi capitava a quell’ora della giornata, mi trovavo seduto su di un muretto vicino al mare nei pressi della Torre di Ligny, in attesa di ammirare il tramonto.

    In quei giorni mi sentivo ansioso e non ne comprendevo bene il motivo. Complice anche il caldo eccessivo, nutrivo uno strisciante malessere interiore.

    Desideravo tanto rilassarmi e i tiepidi raggi del sole mi aiutarono ad allentare l’ansia. Tutto intorno si udivano solo i versi dei gabbiani e una leggerissima brezza marina iniziava a rinfrescare l’aria. Inspirai profondamente l’odore del mare e mi sentii subito meglio.

    A pochi passi da me c’era una donna. Sicuramente una turista, pensai, una delle tante che spesso, in estate, popolano la mia città. I nostri sguardi si sfiorarono per un attimo, di sfuggita, giusto il tempo di un sorriso.

    Mancava ormai poco al momento più emozionante: il tramonto, quando il sole sembra immergersi nel mare. Infinite volte in precedenza ho assistito a quest’incanto e, quando lo spettacolo finisce, spesso rimango immobile a pensare, o meglio a non pensare, come avvolto in uno stato di trance. Era esattamente ciò che provavo in quel momento. Il cielo si era colorato di un rosso tenue e le isole Egadi davanti a me sembravano galleggiare su quella tavola blu che era il mare. Ero inebriato da quello spettacolo e finalmente un velo di serenità placò i miei fremiti interiori.

    Nel riemergere dal rapimento procurato in me dallo spettacolo naturale, la mia attenzione fu catturata nuovamente da quella donna. Notai che era seduta cavalcioni sul muretto e il suo sguardo si perdeva oltre l’orizzonte. La osservai furtivamente. Indossava una maglia rossa e un paio di blu jeans tagliati sul ginocchio. I suoi capelli biondi un po’ arruffati per colpa della brezza le coprivano parzialmente il viso, ma riuscii comunque a scorgere i suoi luminosi occhi verdi. Aveva un taccuino tra le mani, dove annotava o forse disegnava qualcosa.

    Prima di andare via mi fissò per un attimo e mi sorrise nuovamente. Ricambiai il sorriso, ma non ebbi il tempo di fare altro che già lei non c’era più.

    Rimasi ancora un po’ a guardare il mare e ad ascoltare il verso dei gabbiani. Poi, prima di andarmene, mi accorsi che in terra, nel punto esatto dove prima si trovava quella donna, c’era un foglio di carta, probabilmente, pensai, caduto dal suo taccuino.

    Incuriosito lo raccolsi e con mia grande sorpresa scoprii che riportava un disegno: la torre di Ligny e, sullo

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