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Without Breath
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Without Breath

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About this ebook

Siamo nell'anno 2213.

Le condizioni della vita terra non sono quelle che noi tutti conosciamo, ma sono

state stravolte da una serie concatenata di eventi disastrosi, eventi dovuti ad un

degrado ambientale perpetuato dall'uomo durante gli ultimi tre secoli.

Alexander, un noto scienziato conosciuto in tutto il mondo, cerca di spiegare al

nipote Mark le motivazioni storiche che hanno determinato gli sconvolgimenti degli

ultimi decenni.

La Terra comincia a dare i primi segnali di gravissimi danni ambientali, dovuti ad inquinamenti ecologici, intorno all'anno 2150, si tratta di una grave carenza di ossigeno nell'aria che la rende pressoché irrespirabile.

Da qui si innesca tutta una serie di sorprendenti avvenimenti, con ricerche scientifiche, costruzioni avveniristiche, soluzioni inimmaginabili che l’umanità è costretta ad adottare per la sopravvivenza della vita stessa.

Sapremo che cosa sono le “Globe City”, i “Printmen”, gli “Andrybot”, i “Same Men”, ecc. ecc.

In realtà questo romanzo potrebbe anche non essere pura fantascienza.

Alcune od anche tutte le vicissitudini che leggerete potrebbero verificarsi e diventare allarmante cronaca del nostro futuro.

Quante volte la realtà ha superato la nostra immaginazione?

Per saziare la vostra curiosità non c’è altro modo che continuare a leggere…
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateJul 9, 2019
ISBN9788831629614
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    Book preview

    Without Breath - Vero Gabrieli

    leggere….

    ~ CAPITOLO I ~

    Uomo e natura

    New Princeton, 12 aprile 2213 ore 10,30 del mattino:

    [A] Mark, disse il nonno Alexander, tu vuoi conoscere il mio passato, vuoi sapere la mia storia e le vicissitudini della mia famiglia, insomma vuoi scoprire le tue origini.

    Ebbene oggi voglio accontentarti, ma ricorda che quanto stai per sentire è una storia sconvolgente, perché sto per rivelarti eventi mai successi nella storia da milioni di anni, eventi che si sono scatenati naturalmente ma generati sconsideratamente dalle attività umane.

    [M] Ma nonno, che significa tutto ciò?

    [A] Vedo che le mie prime parole solleticano giustamente la tua infantile curiosità, ma se mi ascolterai con pazienza vedrai come l’intelletto dell’uomo, che a volte viene adoperato contro l’ambiente in cui vive, sappia poi riscattarsi sapientemente nei momenti più disperati.

    Devi sapere che per milioni di anni l’uomo ha vissuto sulla terra operando nel rispetto più assoluto della natura.

    Egli nasceva, cresceva, si procurava cibo e si evolveva migrando nelle più disparate regioni della Terra; trovava modi sempre diversi per il suo sostentamento.

    Si aggregava in tribù, in comunità, in agglomerati urbani, ma tutto nel più rigoroso rispetto delle leggi naturali.         

    Le sue pur geniali opere ed attività di vario genere intaccavano poco o niente il ciclo naturale della natura.

    Certo non mancavano le catastrofi naturali come gli uragani, le tempeste, le alluvioni, le mareggiate, i temporali con fulmini e tuoni, i terremoti, i risvegli dei vulcani, i bolidi o gli asteroidi provenienti dallo spazio e che si abbattevano in modo violento sulla terra, ma niente di tutto ciò derivava dalle attività dell’uomo, tutto era il frutto di ancestrali fenomeni naturali.

    L’uomo temeva questi eventi, si riparava come poteva, li riconduceva magari ad attività superiori considerate divine, dando ad esse un significato religioso, ma non poteva in alcun modo intervenire per modificare o fermare il dirompente decorso degli eventi.

    Nello stesso modo l’uomo usufruiva dei benefici eventi naturali, come la luce del sole, le piogge che innaffiavano i campi seminati, le alternanze delle stagioni, il fuoco, gli animali e le piante che davano aiuto nei lavori o sostentamento per la nutrizione, senza però intervenire o modificare i delicati equilibri dell’ecosistema della terra

    In questo modo passarono anni, secoli, migliaia e milioni di anni.

    Si susseguivano le evoluzioni dell’uomo che dettero origine a grandi civiltà sempre più evolute. La conoscenza da parte dell’uomo dei meccanismi intimi della natura contribuì alla nascita delle scienze moderne. Per la prima volta, dopo secoli e secoli, l’uomo cominciava a sentirsi sempre più padrone della natura. La sua intelligenza lo portava, in modo logico e naturale, all’esame ed allo studio approfondito di tutto quello che lo circondava.

    Scienziati, studiosi, uomini capaci e di superiore intelletto dedicavano tutta la loro vita alla ricerca di risposte dettate dalla loro insaziabile sete di sapere.

    In questo modo chimici, matematici, fisici, medici, geologi, astronomi, etc. erano artefici di continue ricerche e scoperte. Per un lungo periodo (dal 1600 circa al 2000) tutto questo dette grandi benefici all’umanità.             

    Le continue scoperte nei vari campi del sapere contribuirono, in modo sempre più efficace, a debellare malanni e malattie, ad inventare macchinari e strumenti che sollevavano l’uomo dalle fatiche quotidiane del lavoro, a generare energia  e luce con metodi sempre più efficaci, ad avvicinare terre lontane tramite mezzi di  trasporto efficienti e veloci, a dare conoscenze fisiche ed astronomiche, ed infine ad attuare viaggi interplanetari per inviare astronauti sulla  Luna, su Marte ed ad inviare sonde spaziali su lontani pianeti del sistema solare.

    [M] Nonno, tutto questo è grandioso, le geniali opere eseguite dall’uomo sulla terra sono cose egregie e da rispettare profondamente.

    Perché hai cominciato dicendomi che l’uomo ha generato eventi sconsiderati sulla terra?

    [A] Piccolo mio, devi conoscere una delle grandi regole che regnano l’universo: tutti gli eventi contengono nello stesso tempo il buono ed il cattivo, il bene ed il male, il positivo ed il negativo, il bello ed il brutto, la ragione e la pazzia, la luce e le tenebre, l’inizio e la fine, la vita e la morte.

    Niente e nulla può sfuggire a questa regola dell’essenza naturale, nemmeno l’Universo stesso, e la natura che rappresenta il tutto.

    L’uomo, che a differenza degli altri esseri viventi possiede il dono della ragione, adopera il suo intelletto per migliorare la propria condizione guardando ed interrogando la natura con curiosità, cercando di carpirne i segreti più reconditi, egli stesso non riesce però a sottrarsi alle regole del buono e del cattivo.

    Pertanto ti posso elencare alcune applicazioni di scoperte ed invenzioni fatte dall’uomo in modo negativo per sé e per l’ambiente che lo circonda.

    Si perdono nella notte dei tempi le invenzioni o le applicazioni di scoperte che hanno contribuito a generare strumenti per affrontare i nemici in battaglie, un esempio sono le armi che all’inizio erano solo contundenti, poi man mano divenute sempre più terribili.

    Spade, asce, lance, balestre, fucili, pistole, carri armati ed armi per la distruzione di massa come razzi, aerei da combattimento, fino alle orribili bombe derivate dalla scissione dell’atomo che furono sganciate sul Giappone, (Hiroshima e Nagasaki) da aerei americani.

    Eppure gli scienziati che lavoravano intorno alla possibile produzione di energia atomica per scopi pacifici, pur temendolo, non potevano certo immaginare quanto sarebbe stata distruttiva la prima effettiva applicazione di tale scoperta.

    Come ti dicevo, quindi, per milioni di anni, tutti gli esseri viventi sulla Terra usufruivano per i loro bisogni di tutti i beni a loro disposizione quali sole, aria, acqua, fuoco, minerali, cibo, alloggiamenti naturali o costruiti, terre da coltivare, paesaggi naturali da guardare ed esplorare etc. etc.

    Pertanto, da questo punto di vista, il comportamento degli uomini era simile a quello di tutti gli altri esseri viventi che popolavano il nostro pianeta, essi utilizzavano le risorse naturali per la loro sopravvivenza senza modificare in alcun modo l’eco-sistema dell’ambiente.

    [M] Il comportamento degli uomini non era in contrasto con i delicati equilibri naturali, vero nonno?

    [A] Bravo, hai proprio colto il senso di quanto ti sto dicendo.

    ~ CAPITOLO II ~

    Tecnologia ieri: anni 2050-2100

    [A] Mark, vorrei raccontarti una storia molto interessante, una storia che riguarda la nostra condizione attuale su questa terra e che può contribuire a spiegarti i molti perché degli eventi che oggi noi vediamo e sopportiamo.

    [M] Dimmi nonno, sono molto curioso di conoscere quello che vuoi dirmi.

    [A] Le enormi conoscenze tecnico-scientifiche che man mano l’uomo acquisiva rendevano certamente la vita meno faticosa e meno complicata, ma contribuivano purtroppo ad un sempre crescente sfruttamento delle risorse del globo.

    Tutto ciò avveniva con dei ritmi di aumento esponenziali tali da generare, senza che l’uomo se ne rendesse conto, continue modifiche sostanziali all’ecosistema terrestre.

    L’inquinamento dell’ecosistema terrestre, tramite l’immissione nell’ambiente di sostanze tossiche derivate dallo sfruttamento generalizzato delle risorse naturali, erano dunque da anni responsabili dei danni all’ecosistema terrestre.

    Queste sostanze essendo altamente nocive alla salute dell’uomo ed a tutti gli altri esseri viventi sulla terra (animali e vegetali), creavano seri danni ambientali alle acque (mare, fiumi, torrenti, laghi, falde acquifere, neve, ghiacciai), all’ aria (nella sua composizione) ed alla terra (pianure, colline e monti).

    Tali danni furono responsabili di un fenomeno chiamato effetto serra.

    Si tratta di un aumento dell’ozono nelle alte zone dell’atmosfera terrestre che provoca un aumento delle temperature medie del globo.

    I risultati tangibili di questo evento erano violenti uragani, trombe d’aria e marine, piogge incessanti di acque acide, variazioni improvvise delle temperature che si abbattevano improvvisamente in tutte le regioni terrestri.

    Altro effetto era lo scongelamento dei ghiacciai perenni con il conseguente innalzamento delle acque terrestri.

    Nel frattempo molti scienziati e studiosi, essendosi resi conto di tutto ciò, denunciavano la pericolosità della situazione con articoli, studi, conferenze etc.

    All’inizio rimasero inascoltati perché il sistema economico ed industriale del pianeta era ormai basato su un continuo e sempre maggiore sfruttamento delle risorse naturali della terra.

    Infatti tramite questo sistema collaudato tutte le nazioni generavano lavoro, ricchezza, ed interscambi industriali e commerciali.

    Tornare indietro e limitare lo sfruttamento delle risorse del globo con una riduzione della produzione industriale mondiale era ormai inimmaginabile, si rischiava infatti una recessione economica globale con l’innesco di situazioni apocalittiche.

    Rendendosi però conto dei gravi pericoli imminenti le nazioni più sviluppate iniziarono ad accordarsi su programmi mirati alla diminuzione degli inquinamenti.

    Furono studiati nuovi metodi di produzione basati su sostanze meno tossiche, furono anche emanati accordi sul rallentamento e diminuzione di pratiche altamente inquinanti.

    Queste misure furono forse prese con troppo ritardo in quanto pur contribuendo a ridurre un poco gli inquinamenti non furono in grado di risolvere definitamente il problema.

    Tra il 2050 ed il 2100 i danni all’ecosistema era ormai divenuto irreversibile.

    Circa cento anni fa, intorno al 2100, la tecnologia dell’uomo aveva raggiunto incredibili traguardi in ogni campo, anche se non comparabili con quelli di oggi.

    Per farti comprendere quello che l’umanità aveva conquistato con illuminanti ricerche e sensazionali scoperte voglio esporti alcuni esempi di realizzazioni inerenti quel periodo.

    Il progresso tecnologico ha purtroppo sempre avuto un prezzo da pagare, infatti gli inquinamenti ed i danni ecologici all’ecosistema del pianeta non si erano mai fermati.

    ENERGIA ELETTRICA SENZA FILI

    Già in quel periodo la maggior parte delle apparecchiature elettriche funzionavano tramite corrente senza fili.

    Il principio era quello di applicare due bobine, una al punto di fornitura elettrica (spina) e l’altra all’apparecchio da accendere.

    Basandosi sul concetto di risonanza, data da due corpi che vibrano alla stessa frequenza, si stabilisce una condizione ideale per una trasmissione di energia elettrica senza problemi per tutto quello che c’è intorno, compresi gli esseri viventi.

    Questo sistema aveva però un limite, la distanza di trasmissione dell’energia elettrica non poteva andare oltre pochi metri.

    Pertanto furono poi messe a punto altre tecnologie per la trasmissione di energia elettrica a chilometri di distanza.

    Una fu quella dell’uso di appropriati sensori che prima raccolgono le microonde con una antenna e poi le convertono in energia elettrica.

    L’altra tecnologia, ancora oggi in uso, è quella di concentrare grandi quantità di energia in un raggio laser per poi trasmetterlo a distanza verso una stazione ricevente.

    Tutte queste metodologie sono dovute alla evoluzione dei primi esperimenti che un grande genio effettuò tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900: Nikola Tesla, ingegnere elettronico, scienziato e fisico, nato in Croazia e naturalizzato poi negli Stati Uniti.

    Nikola Tesla è conosciuto come il più grande scienziato ed inventore nel

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