ATLANTIDE ERA QUI! (Seconda Parte): Sull'Italia cadde una Cometa.
()
About this ebook
Se si dà uno sguardo, sia pure di sfuggita, ai fondali del Tirreno, non si può non rimanere colpiti da quella “strana” differenza morfologica rispetto ai fondali degli altri adiacenti mari. Come mai? E a cosa sarà dovuta?
La geologia ufficiale interpreta il fenomeno come il risultato di una “distensione crostale” tra la placca africana e quella euroasiatica, tuttora in atto da decine di milioni di anni.
L'Autore, che si autodefinisce “geologo dilettante”, non è affatto d'accordo. Egli sostiene che il ginepraio di montagne sottomarine (seamount), che si estendono per l'intero fondale, è invece la testimonianza di un impatto cometario avvenuto meno di diecimila anni fa!
A sostegno di questa tesi l'ebook è corredato da una gran quantità di prove e si dimostra come almeno tre seamount (il Marsili, il Vavilov e il Magnaghi) non sono, come generalmente si crede, dei vulcani. Si tratta invece di quelli che nel linguaggio astronomico sono definiti “central peak” – picchi centrali di crateri come quelli che si vedono sulla Luna – e che s'innalzano al centro di una vasta spianata contornata da alte montagne.
Non solo, ma secondo l'Autore in Italia esisterebbero (il condizionale è d'obbligo, almeno sino a quando la cosa non verrà ufficialmente accertata) due crateri d'impatto tra i più grandi del mondo (probabilmente i più grandi in assoluto). Uno abbraccia il bacino meridionale del Tirreno (con al centro il Marsili e le isole Eolie, con il contorno dell'Arco Calabro-Peloritano); l'altro si estende dall'arcipelago toscano posizionato a Ovest e dall'Appennino Tosco-Umbro-Marchigiano posizionato ad Est, con al centro le Colline Metallifere. A tale cratere è stato pure assegnato un nome: Etruscan Crater.
Insomma: nel presente ebook c'è quanto basta per decidere d'immergersi in una lettura non solo avvincente, ma soprattutto colma di sorprese!
Read more from Francesco Costarella
Davanti allo Stretto di Messina cadde un grosso asteroide: Prima parte Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsUno SPAVENTAPASSERI chiamato DEBITO PUBBLICO: Cosa si nasconde dietro lo spauracchio del debito pubblico? Un INGANNO colossale! Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'origine dei terremoti. Terza Parte.: Le "Geo-Pentole". Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSe il BERGAMOTTO potesse parlare...: Una storia mai raccontata! Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'origine dei terremoti. Quarta Parte.: Si possono prevedere e... prevenire! Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'origine dei terremoti. Seconda Parte.: La vera causa dei terremoti. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMa quanto sono stupido! Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsATLANTIDE ERA QUI! (Prima Parte): Un cratere d'impatto davanti allo Stretto di Messina. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsProgetto "RIM" (Ruota Idraulica Marina): Parte Prima - Un'invenzione che potrebbe liberare il mondo dalla schiavitù del petrolio. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'origine dei terremoti. Prima Parte.: Gli errori della scienza. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPerché costruire quel faraonico ponte se è destinato a SPROFONDARE?: Primo ebook della collana: "Se Pentedattilo potesse parlare..." Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Related to ATLANTIDE ERA QUI! (Seconda Parte)
Related ebooks
L'origine dei terremoti. Quarta Parte.: Si possono prevedere e... prevenire! Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'origine dei terremoti. Seconda Parte.: La vera causa dei terremoti. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsATLANTIDE ERA QUI! (Prima Parte): Un cratere d'impatto davanti allo Stretto di Messina. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsViaggi e avventure attraverso il Tempo e lo Spazio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'origine dei terremoti. Prima Parte.: Gli errori della scienza. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa teoria della terra cava. The hollow earth theory Rating: 3 out of 5 stars3/5Dalle Linee di Nazca alle Pietre di Ica: Enigmi e misteri delle Ande Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVentimila leghe sotto i mari: Ediz. ridotta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMateveme Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLabirinti: enigmi svelati, misteri irrisolti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTrenta case di stelle Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsViaggi e avventure attraverso il Tempo e lo Spazio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIntorno alla Luna Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGruppo Grotte Catania, ottantanni sopra e sotto il Vulcano - Volume Primo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsViaggi e avventure attraverso Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'isola di Circe Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsStar Pioneer: Kepler 452B Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Universo Misterioso Rating: 0 out of 5 stars0 ratings1977: Wow! ...e se ci avessero già contattato? Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa guerra dei mondi: Ediz. integrale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPerché costruire quel faraonico ponte se è destinato a SPROFONDARE?: Primo ebook della collana: "Se Pentedattilo potesse parlare..." Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVentimila leghe sotto i mari Rating: 5 out of 5 stars5/5Primi passi sulla Terra piatta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Vita Sul Pianeta Marte Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Grotta del Maresciallo: Studio sulla vita cavernicola di una delle grotte sommerse più interessanti del Tirreno Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'alba di una tragedia italiana: Il terremoto di Messina e Reggio-Calabria del 1908 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAutocrisi: Autocrisi 1 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTroy Mavros e i conquistatori di mondi - L'ultimo namidiano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCronaca dell'Akasha Rating: 5 out of 5 stars5/5La vita su Marte Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Astronomy & Space Sciences For You
Fisica: teoria della relatività Rating: 5 out of 5 stars5/5L’Astrologia alla portata di tutti - Trattato completo teorico-pratico Rating: 5 out of 5 stars5/5Come Interpretare il Tema Natale: Piccola guida per principianti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsChimica esercizi svolti: moli, composti, formule Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCosmologia Egizia: L’Universo Animato - Terza Edizione Rating: 5 out of 5 stars5/5Stelle di pietra: Le incisioni rupestri di Monte Cotrozzi e le origini di Lucca Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEsercizi Svolti di Fisica: Fluidi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEsercizi svolti di Matematica: Vettori Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Risveglio e il gioco cosmico dell’uomo: Cos’è il cuore cristallino della Terra? Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEventi ai Raggi X - Astrologia Rating: 5 out of 5 stars5/5L’osservatore della Genesi la scienza dietro la storia della creazione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Manifesto del Terrapiattismo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsManuale di fisica contemporanea Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCheope. Un magico segreto della piramide: l'effetto Saleno Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEsercizi svolti di Matematica: Geometria Analitica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEsercizi Svolti di Matematica: Integrali Doppi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCapire Einstein: Dall'intuizione alle onde gravitazionali Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl piccolo libro dell'astrologia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAstrologia: Manuale tascabile completo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Porta degli Dei: Continua il viaggio nei misteri dell’astronomia egizia sulle tracce degli Dei Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEsercizi di fisica: relatività e astrofisica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsInterpretare le Eclissi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAstrologia magica: Il potere dei pianeti nelle arti divinatorie Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsI buchi neri: la dimora di Dio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl libro delle 36 carte delle Costellazioni astrologiche di Ishvara Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNel segno di Nibiru. Dalla Mesopotamia ai segreti vaticani. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl cammino delle stelle Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAstronomia Ermetica Rating: 5 out of 5 stars5/5
Reviews for ATLANTIDE ERA QUI! (Seconda Parte)
0 ratings0 reviews
Book preview
ATLANTIDE ERA QUI! (Seconda Parte) - Francesco Costarella
(WEBSITES)
AVVERTENZE
Amico Lettore, nel quarto capitolo del precedente miniebook (che ha per titolo " Alcuni grossolani errori di valutazione"), sono messi in evidenza alcuni degli errori che molti commettono nella ricerca di quell'isola perduta. Ebbene, anch'io ne ho commessi due!
Nel rileggere infatti il testo del Miniebook introduttivo alla collana ATLANTIDE e DILUVIO: Le due facce di una stessa medaglia'
mi sono accorto che alla Pulce
11 B fornii un'informazione sbagliata. In quell'occasione scrissi che l'isola di Atlantide " era poco più grande (circa il 25%) dell'attuale Sicilia".
Da dove sia uscito fuori quel 25% non ti so dire. Siccome è trascorso molto tempo da quando feci quel calcolo, non ricordo come la cosa sia potuta accadere. Ad ogni buon conto il ragionamento da fare (che immagino avrai trovato al § 15 del precedete miniebook) è questo: « Ora, se consideriamo che uno stadio
di quei tempi corrisponderebbe (il condizionale è d'obbligo perché abbiamo a che fare con misure variabili da luogo a luogo e secondo le epoche) a 177 mt, possiamo concludere che l'isola avesse la forma di un rettangolo i cui lati maggiori corrispondevano a 531 km, quelli minori a 354 km, per un'area complessiva di circa 188 mila km2! Insomma, era ben 7 volte più grande della Sicilia (che è di 25,711 km2)!» e la forma dell'isola, che somiglia più a un parallelogramma, potrebbe essere stata questa:
Il secondo errore (ma più che un errore è una svista) riguarda due immagini che non inserii pur essendo richiamate nel testo. Se vai infatti alla Pulce
10 E, ti accorgerai che mancano le figg. 18a e 18b. Tuttavia nessun problema: le troverai ora al paragrafo 21.
• • •
Nel caso che tu non l'avessi già fatto, ti rinnovo l'invito a leggere il " Miniebook introduttivo" alla presente collana « ATLANTIDE e DILUVIO: Le due facce di una stessa medaglia?» (che puoi trovare su Google digitando Atlantide Costarella
) essendo ivi anticipati molti degli argomenti che sono trattati in questa Seconda Parte (dedicata al tema di Atlantide) della stessa collana, come risulta dal seguente prospetto delle Pulci
.
PREMESSA
" Atlantide era qui!" è il titolo (perentorio) della tetralogia di cui quella che stai per leggere è la seconda parte (o, se vuoi, il secondo dei quattro miniebook della collana dedicata a questo tema).
Ma qui
... dove? Mi riferirei forse a quel cratere che ho scoperto all'imboccatura nord dello Stretto di Messina ( fig. 1) e di cui ti parlai la volta scorsa?
Assolutamente no. Quello avrebbe fatto appena il solletico – se così posso esprimermi – a un'isola grande sette volte la Sicilia! Se invece sposti lo sguardo un po' più a nord ti renderai conto della presenza di un cerchio molto, molto più grande! Da cosa pensi che sia stato originato?
Per il momento lasciamo in sospeso questa domanda e andiamo avanti.
Ora guarda qui ( fig. 2a): penso che in vita tua quest'immagine l'avrai vista chissà quante volte senza averci mai fatto caso... Senza esserti mai chiesto, cioè, perché i fondali del Tirreno siano così caotici, mentre gli altri mari che lo circondano sono praticamente lisci come tavoli da biliardo ( fig. 2b)...
E gli addetti ai lavori (quelli dell'INGV, tanto per fare un esempio) cosa dicono? Possibile che non se ne siano accorti?
Ma certo che se ne sono accorti! Solo che, indottrinati come sono dalla tettonica a placche – la teoria di cui ci occuperemo in uno dei prossimi miniebook – vedono le cose in maniera alquanto diversa e... distorta. Per cui non fanno che sfornare una cavolata dietro l'altra.
A quali cavolate mi riferisco?
Ecco, a questa ed altre domande cercherò di rispondere nei capitoli che seguono e... vedrai che sorprese!
Capitolo 1 - ALCUNE STRANEZZE NEI FONDALI DEL MAR TIRRENO E IONIO.
Se ti dicessi che la scienza (attenzione: quando dico scienza
mi riferisco quasi sempre alle Scienze della Terra
) è lontana mille miglia da quella che è la realtà, mi crederesti? Immagino di no.
E fai bene... Infatti chi sarebbe il sottoscritto che si permette di dire queste cose? Non è forse un geologo dilettante?
E da quando in qua un geologo dilettante (quindi uno che non detiene neanche uno straccio di laurea) può permettersi di mettere in discussione la parola di una moltitudine di studiosi che quotidianamente si occupano di queste cose e sfornano documenti su documenti, molti dei quali di rilevanza internazionale? Quale probabilità avrebbe costui di essere almeno ascoltato? Nessuna! E allora perché star qui a riempirsi la testa delle sue chiacchiere?
Ebbene, se vuoi sapere, amico lettore, cosa mi spinge a fare ciò che faccio è il desiderio di verità!
Non ricordo se te l'abbia mai detto, ma devi sapere che da circa due secoli a questa parte l'umanità è sotto una cappa di menzogne. Siccome sono menzogne veicolate dalla scienza
(quando vedi scienza tra virgolette, ricorda sempre quella mia precisazione d'inizio paragrafo), queste passano generalmente inosservate. Ora credo che sia giunta l'ora di smascherarne qualcuna.
1 – Un ginepraio di montagne in fondo al Tirreno.
Per farlo, ritorniamo alla fig. 2a e vediamo quale spiegazione danno gli esperti su quel ginepraio di montagne che vediamo in fondo al Tirreno ( website 1 ):
«Intanto, la rotazione divergente del blocco adriatico rispetto alla microplacca sardo-corsa ha portato, con moti distensivi, alla formazione del bacino del Tirreno settentrionale ( Sartori , 1990; Mantovani et al., 1996) sin dal Miocene medio-inferiore, terminando intorno al Messiniano medio ( Babbucci et al., 1997), quando ha cominciato ad aprirsi il Tirreno meridionale. Contemporaneamente, un nuovo impulso orogenico, circa 7 Ma, ha portato al sollevamento soprattutto della catena appenninica meridionale, grazie alla rotazione antioraria della regione ( Mantovani et al., 1997b). La migrazione verso sud della distensione crostale del bacino del Tirreno, ha portato all’apertura dei piccoli bacini Vavilov e Marsili, costituiti da rocce basaltiche tholeiitiche (4-3.5 Ma e 1.9–1.6 Ma)».
Ecco, se sei riuscito a capirci qualcosa meriti un premio. Ad ogni modo io credo di aver afferrato il concetto che i bacini Vavilov e Marsili si aprirono
a causa della " distensione crostale del bacino del Tirreno. In altre parole quei signori ci dicono che i fondali tirrenici si dilatarono, e quella dilatazione causò
l'apertura di piccoli bacini Vavilov e Marsili". L'idea che invece mi son fatta io è completamente diversa. Ci sono infatti alcune cose che non mi quadrano.
Innanzitutto non mi quadra che il Marsili, il Vavilov e qualche altro seamount (monte sottomarino) siano situati pressappoco al centro di una spianata, e intorno a quella spianata siano disposti in cerchio altre montagne sottomarine (alcune delle quali – le linee tratteggiate nella fig. 2c – fuoriescono dall'acqua e formano l'arcipelago delle isole Eolie).
Infatti non riesco a capire come da una distensione crostale
(leggi: allungamento, stiramento dei fondali) possano generarsi dei cerchi come quelli che vediamo in fig. 2d! Come puoi notare, ce ne sono almeno tre parzialmente sovrapposti!
Non solo, ma io vedo anche che tutt'intorno al cerchio più a Sud (quello delle Eolie) altre montagne sulla terraferma vanno a costituire il cosiddetto Arco Calabro-Peloritano. Vale a dire un altro cerchio, sebbene incompleto, ancor più grande... Un fatto fortuito? Io non direi. Il perché lo vedremo tra poco.
2 – Una gran confusione d'idee.
Ma cosa dicono gli esperti dell'INGV (la massima autorità scientifica italiana su questa materia) a questo riguardo?
Per farci un'idea, riporto alcuni passaggi che puoi trovare qui ( website 2 ):
« Nel 1973 è stato proposto che l'arcipelago eoliano facesse parte di un sistema arco-fossa ben definito ( Barberi et al., 1973); grazie a studi geofisici e dati vulcanologici è stata individuata una serie di anomalie negative della gravità u bicata parallelamente alla costa ionica calabra. Questo rappresenterebbe il margine tra la placca Eurasiatica e quella Africana, in dicando una fossa riempita di sedimenti pelagici; il