Uno sguardo

633/1941.

PREFAZIONE

Delicata è l’aggettivo che meglio contraddistingue questa raccolta di versi. Proprio come il titolo della silloge ci sta suggerendo, l’autrice getta il suo personalissimo sguardo sulla realtà che la circonda, sui piccoli gesti quotidiani fatti quasi con distrazione, sugli avvenimenti che ci toccano e passano oltre.

Con la grazia di parole cariche di musicalità e con gli occhi di una bambina stupefatta, Gloria Nanni dà voce a pensieri, sensazioni e riflessioni in modo tanto naturale da diventare quasi aulico.

La raccolta si divide in tre parti, tutte interconnesse tra loro: "Uno sguardo ai sogni, Uno sguardo alla natura, Uno sguardo alla vita".

Lo sguardo autoriale punta la sua attenzione sul quotidiano e lo legge attraverso la sensibilità e l’intensità propria dei componimenti poetici: questo il minimo comun denominatore di tutte e tre le sezioni.

"Uno sguardo ai sogni" è senza dubbio – come è facilmente intuibile – la parte più onirica e passionale della silloge. I versi si fanno talvolta densi di carica emotiva, talvolta tempestosi come un mare in burrasca pur tenendosi alla larga da toni troppo cupi o troppo amareggiati.

Nonostante Tracce sia forse una delle poesie più forti e intense, pervade comunque una certa positività