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La maledizione di El Jadida
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Ebook99 pages1 hour

La maledizione di El Jadida

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El Jadida è un’antica città del Marocco che si affaccia sull’Oceano Atlantico. Nel 2011 una setta segreta magrebina, che pareva estinta da cento anni, torna ad evocare un’entità leggendaria. Tutto ha inizio in Olanda nel Museo storico di Amsterdam, dove viene trafugato un antico documento.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateNov 5, 2013
ISBN9788891124579
La maledizione di El Jadida

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    La maledizione di El Jadida - Fulvio Fusco

    twitter.com/youcanprintit

    PENSIERI

    Chi trova nella lettura quella sensazione di appagamento, quell’attrazione fatale che impedisce di staccare gli occhi dalle pagine, si riconoscerà in ascoltare fra le righe.

    Un bel testo è come una partitura musicale e si distingue anche per il suono della scrittura.

    Se le parole servono il ritmo in modo piacevole e fluido, già non si può desiderare di più.

    Ma poi viene l’armonia, i suoni mentali che supportano le parole.

    E infine la parte più bella: la libera improvvisazione.

    Attraverso qualche speciale canale, la storia sgorga liberamente da dentro.

    Tutto quel che devi fare è seguirne il flusso.

    SINOSSI

    El Jadida è un’antica città del Marocco che si affaccia sull’oceano Atlantico. Nel 2011 una setta segreta magrebina, che pareva estinta da cento anni, torna ad evocare un’entità leggendaria. Tutto ha inizio in Olanda nel Museo storico di Amsterdam, dove viene trafugato un antico documento. Gli olandesi Robert Visser, Jan Dekker, Patricia Mulder e Dennis Jansen con l’aiuto dell’israeliano Mareb Samerlak, proveranno a scoprire cosa si cela dietro l’antica mappa. L’impresa si rivelerà molto ardua, poiché ogni loro mossa sembra controllata dai misteriosi personaggi che, a quanto pare, sono sparsi anche in Europa. Il viaggio in Marocco per scoprire il mistero, si rivelerà pieno di atroci sorprese.

    NB: La storia, i luoghi e i personaggi descritti nel racconto, sono pura fantasia dell’autore.

    CAPITOLO 1

    Amsterdam, febbraio 2011

    Il freddo pungente del mattino, non entusiasmava sicuramente il 36enne archeologo Jan Dekker, che doveva percorrere a piedi quei 300 metri, che lo separavano dal Museo storico [vedi nota 1] di Amsterdam [vedi nota 2], in Olanda [vedi nota 3], dalla sua abitazione. Per gli appassionati d’arte e di cultura, nella capitale olandese, non ci si poteva di certo annoiare con gli oltre 60 musei presenti.

    Jan, ad una richiesta urgente alle 7 e 30, da parte del direttore del Museo, il Dott. Robert Visser, non poteva certo soprassedere. Jan era nato alla periferia di Rotterdam, da padre olandese e madre francese, aveva una sorella di nome Suzanne di tre anni più vecchia, che insegnava storia dell’arte nella città natia.

    La passione per l’archeologia l’aveva ereditata dal padre Pieter, che aveva girato ogni continente, alla ricerca di manufatti e siti archeologici. Ora era costretto su una sedia a rotelle, che gli impediva di scorazzare come avrebbe ancora desiderato. La madre Sizì, natia di Bordeaux, era una famosa psicologa, aveva conosciuto Pieter mentre teneva una conferenza nella città francese, dove si era recata per pura curiosità. La conoscenza con quell’uomo loquace e erudito, era stato un vero colpo di fulmine, la sua intelligenza unita ad un’incantevole presenza, avevano contribuito a far innamorare pazzamente anche Pieter. Dopodiché il passo fu breve, si sposarono e andarono a vivere a Rotterdam nella casa paterna dell’uomo.

    Jan Dekker invece, non aveva ancora incontrato la donna ideale della sua vita. Forse perché dedicava poco tempo alla mondanità, di conseguenza aveva poche probabilità di frequentare ragazze, che considerava abbastanza frivole e poco inclini a condividere la sua grande passione per l’archeologia.

    Robert Visser, era un 64enne pieno di risorse e vitalità, era vedovo da due anni, sua moglie Jolanda era purtroppo deceduta in un incidente stradale. Aveva assunto il ruolo di direttore del Museo storico, da quando, cinque anni prima, era andato in pensione  e dopo una vita trascorsa ad insegnare geografia e scienze, nei licei della capitale.

    Alle 7 e 30, come ogni mattina, anche in quel freddo giorno di febbraio, si era seduto a gustare il caffè; l’orario di apertura al pubblico sarebbe avvenuto come sempre alle 9 e 30. Il suo occhio cadde inavvertitamente sull’armadio di legno massiccio che troneggiava nel suo ufficio, notando che un’anta era socchiusa, mentre era sicuro che fosse, come sempre, chiuso a chiave. Si alzò di scatto e avvicinandosi vide subito che la serratura era stata scardinata, al suo interno decine di rotoli di siti archeologici, mappe ed altri documenti preziosi, erano stati rovistati e messi sottosopra.

    Durante la notte, qualcuno era penetrato nel Museo, sapendo dove cercare e forse cosa cercare. Chiamò subito la polizia ed anche il suo fedele amico Jan Dekker. Nei cinque anni di dirigenza, il Museo non aveva mai subito furti o intromissioni.

    [nota 1] Il Museo storico di Amsterdam nasce nel 1975 nei locali di quello che un tempo era un orfanotrofio e prima ancora un monastero, a poca distanza da Piazza Dam, nel centro della città medievale. Il museo ripercorre la storia della città e anche la sua evoluzione, dalla sua creazione fino ad arrivare ai giorni nostri, sette secoli di storia. A partire dalle origini di quello che una volta era un piccolo villaggio sul fiume Amstel, passando per la ricca collezione di opere d’arte, di oggetti e di reperti archeologici, arrivando ai successi calcistici dell’Ajax. All’interno del museo è presente un negozio, Athenaeum, che contiene guide culturali e dissertazioni sulla città, monografie, guide gastronomiche, poster e souvenir, anche qui è possibile festeggiare il compleanno dei vostri figli e c’è un bellissimo Caffè-ristorante, Davide e Golia, noto per il suo accogliente cortile e la sua terrazza ed è aperto per ogni evento dato che ha orari diversi da quelli del museo.

    [nota 2] Amsterdam è la capitale e la maggiore città dei Paesi Bassi, nella provincia dell'Olanda Settentrionale, anche se geograficamente è posta ad una latitudine intermedia all'interno del Paese. Il comune di Amsterdam ha 820.000 residenti di oltre 170 nazionalità, mentre la popolazione che risiede nell'area metropolitana è di circa 2 .289.762 persone. L'area al centro della città circondata dai canali del XII secolo è dal 2010 Patrimonio dell'Unesco. La città si trova nella Randstad Holland ed è amministrata non solo dal sindaco e dal consiglio comunale centrale (Centraal [Stads]Bestuur) ma è anche divisa in sette distretti cittadini/circoscrizioni chiamati stadsdeel, che hanno i loro propri consigli (Stadsdeelraad). Tutte le decisioni locali sono prese da questi consigli circoscrizionali e solo le più importanti decisioni infrastrutturali sono delegate all'amministrazione principale. Oltre lo stadsdeel centrale della città, chiamato Centrum, la municipalità comprende le

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