Hulk si innamora
Descrizione
Viaggio iniziatico e avventura tra un filosofo rinascimentale, un fumetto e un narratore, alla ricerca di se stessi e di un senso della vita. Attraverso incontri straordinari e con l’ausilio di molte riflessioni filosofiche il lettore è condotto nel cuore del mondo della fantasia attraverso personaggi simbolici, cinematografici e molto altro… L’ironia è il filo rosso della narrazione, poiché ogni storia è pur sempre la storia di un sogno, di qualcosa che ha un inizio e una fine.
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Anteprima del libro
Hulk si innamora - Valentino Bellucci
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L’inizio...
Io, Hulk e Pico della Mirandola eravamo a metà del nostro viaggio. Il lettore potrebbe giustamente stupirsi di vedere me, il narratore, in compagnia di un defunto filosofo rinascimentale e di un fumetto, eppure ciò che vi racconto è solo la pura verità. Inoltre, come diceva spesso Pico, ogni essere vivente è un sogno, un personaggio che gioca nell’illusione del tempo
, quindi per quale motivo un fumetto dovrebbe essere meno reale di Napoleone o di vostra nonna? E Pico, vissuto secoli fa, potrebbe anche spuntare ogni giorno da dietro l’angolo; non si sa mai quale scherzo ci può giocare un portale spazio-temporale... Magari un bel giorno nel nostro famoso presente potrebbero spuntare Giulio Cesare o Garibaldi, allora la Storia andrebbe riscritta. In realtà la Storia non esiste. Ma questa la voglio raccontare ugualmente, perché Hulk aveva un cuore d’oro e Pico aveva un cervello incredibile.
Avevamo attraversato il deserto del Sahara. Una distesa di sabbia senza fine. Per Pico era l’immagine stessa del silenzio, di un silenzio pieno di serenità. Hulk invece odiava la sabbia, preferiva la roccia, da rompere, da lanciare.
Pico disse: Abbiamo girato l’intero pianeta? E adesso che facciamo?
Sì, avevamo girato il mondo, sembrava immenso prima del viaggio, ma dopo la Terra ci appariva come un granello di sabbia, perso tra infiniti mondi più vasti.
Andiamo nello spazio!
esclamò Hulk, e si mise a saltare; ogni salto era di un miglio e quando ricadeva si formava una nuvola di sabbia.
Sarebbe stato davvero incredibile proseguire il nostro viaggio nello spazio, ma con quali mezzi? Pico sentì il mio desiderio e si mise seduto; sembrava entrato in uno stato di meditazione e poi, all’improvviso, iniziò a tracciare dei segni sulla sabbia, segni cabalistici.
Perché lo fai?
chiesi con ironia.
Adesso vedrai,
disse Pico sorridendo.
Dopo pochi minuti apparve nel cielo una enorme nave spaziale, sembrava una sfera di fuoco. Hulk non sembrava impressionato. Salimmo a bordo. In pochi istanti il pianeta Terra sembrò una piccola sfera azzurra... tutti i problemi, tutte le ansie umane, svanite, perdute e insignificanti nell’immensità del cosmo. Pico ci presentò il capitano della nave, un essere dalla pelle viola, dal sorriso umano ma più intelligente di qualsiasi sorriso del nostro pianeta.
Il mio nome è Klepsitk. Vi va di fare un giro ad Andromeda? Il vostro pianeta è di classe b, inoltre si trova in una fase di degrado. Alcuni la chiamano kali-yuga. Io la chiamo età della follia e dell’ignoranza totale.
Hulk chiese se esistessero pianeti con esseri simili a lui.
Certo. Anzi, sono esseri molto più grandi e forti di te. Tu sembri un nano al loro confronto.
Allora non ci voglio andare!
disse Hulk con una specie di grugnito.
Pico rise. Caro Klepsitk, quanta vita in questo universo! E quante civiltà. L’umanità è solo un piccolo gruppo di ranocchi in uno stagno che ignora la grandezza dell’oceano. E quando qualcuno cerca di mostrare tale vastità viene preso e bruciato vivo, come accadde al mio caro Giordano Bruno.
L’extraterrestre chiuse gli occhi e disse: Adesso quel filosofo è rinato in un pianeta supremo, uno dei più evoluti dell’intero universo...
Io mi permisi di fare una domanda: Ma voi che siete esseri così avanzati, perché venite sulla Terra? Volete studiarci come noi studiamo gli insetti?
Chiariamo che sono gli insetti a studiare voi e non il contrario. Agli occhi di una formica l’umano inconsapevole appare come un essere patetico e auto-distruttivo. Noi veniamo sulla Terra per la sua incomparabile bellezza. È un piccolo pianeta, ma ci sono luoghi unici che neppure nei pianeti divini appaiono facilmente, inoltre visitiamo le grandi anime illuminate che vegliano su di voi.
Allora esclamai: I veggenti che vivono nelle grotte dell’Himalaya?!
"Non solo... vivono ovunque...