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Evanescente fine dei tempi
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Ebook40 pages31 minutes

Evanescente fine dei tempi

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Il senso descrittivo di quest'opera è intriso d'incommensurabile Delusione e inaspettato Disincanto e sgorga dal disperato sentimento di "Vuoto" cui si giunge quando decadono le infantili "Certezze", "Illusioni", i "Sogni" cui il cuore fece affidamento colmo d'immensa e incredibile Ingenuità.

Partendo da questi presupposti, l'Anima ha avvertito l'urgenza d'intraprendere un percorso filosofico e realistico, in un susseguirsi di flashback, attraverso un'immaginifica navigazione a vela.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateApr 8, 2019
ISBN9788831614450
Evanescente fine dei tempi

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    Evanescente fine dei tempi - Franco Emanuele Carigliano

    633/1941.

    Premessa

    Il senso descrittivo di quest’opera è intriso d’incommensurabile Delusione e inaspettato Disincanto e sgorga dal disperato sentimento di Vuoto cui si giunge quando decadono le infantili Certezze, Illusioni, i Sogni cui il cuore fece affidamento colmo d’immensa e incredibile Ingenuità.

    Sì, non sapeva ancora il cuore che la Vita è un crogiuolo d’incalcolabile Crudeltà e Ingiustizia destinato ai Sognatori, agli Illusi, agli Ingenui. C’è, quindi, una sorta di Destino beffardo che prende di mira solo ed esclusivamente una certa tipologia di soggetti, ossia quelli che posseggano tali requisiti caratteriali. In tali indoli rientra la mia personalità che si forgiò in tal modo sia per motivi di ordine genetico, sia a cagione del periodo storico entro cui vissi, sì come a causa delle perniciose vicissitudini vissute. Illudersi vuol dire già aver propensione a Sognare, a farsi ingannare dal prossimo, a concedersi Certezze da evitare perché destinate a frangersi nel vortice dello Stupore precursore dell’immancabile Delusione che fa da specchio al Disincanto entro cui si perde ogni Speranza. L’aspetto sconcertante di questa stranezza rimanda a riflessioni sul Non senso della Vita e alla sua inqualificabile insensatezza.

    Difatti, è indubbio che da essa si diramino le sarcastiche Sofferenze elargite a profusione verso l’individuo dall’indole sognatrice. Diventa, quindi, spontaneo chiedersi perché tutto ciò debba accadere. La risposta, però, non è facile e di certo richiede analisi più profonde e accurate.

    Questo permetterebbe di pervenire a una risposta compiuta e incontrovertibile?. No, tutto ciò produrrebbe soltanto il paradosso che si declinerebbe nell’impossibilità di ottenere una soddisfacente soluzione. Tutto ciò porta, perciò, alla conclusione che il fine ultimo della Vita sia prendersi gioco di detta tipologia di Esseri. Partendo da questi presupposti, l’Anima ha avvertito l’urgenza d’intraprendere un percorso filosofico e realistico, in un susseguirsi di flashback, attraverso un’immaginifica navigazione a vela, riuscendo, infine, a definire la Vita tale qual veramente è: Invivibile!.

    Buona Lettura!

    L’autore

    Franco Emanuele Carigliano

    Prologo

    … Prima di ogni temporalità… e oltre…

    Ecco… Ogni Beltà tendeva già a divenire evanescente.

    Un sussulto prese l’Animo ipersensibile. Un senso d’inusitato stupore lo attraversò, quindi, oltre la velocità della Luce. Adesso, Il Tempo privava di Felicità la sua temporalità: terminava così il corso di ogni Speranza che volgesse a un possibile e piacevole Presente, Passato, Futuro.

    Il Tutto si manifestava in un’indicibile metamorfosi che generava Il Nulla. Con un’inesorabile lentezza, si compiva, quindi, un particolarissimo Evento: inimmaginabile quanto inaspettato, dall’esito incomputabile. L’Aria, per prima, iniziava a perdere le fragranze, quei delicati sentori campestri che (un tempo) l’avevano contraddistinta, con infallibile puntualità. Si allontanavano, perciò, quegli universi olfattivi generati dai luoghi agresti, quegli indispensabili effluvi di Aria pura

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