Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Specchio di una mediatrice familiare: Specchiare per Ri-Specchiarsi
Specchio di una mediatrice familiare: Specchiare per Ri-Specchiarsi
Specchio di una mediatrice familiare: Specchiare per Ri-Specchiarsi
Ebook140 pages1 hour

Specchio di una mediatrice familiare: Specchiare per Ri-Specchiarsi

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Il percorso per arrivare alla consapevolezza è lungo. Quando termina, però, sei finalmente in grado di guardarti allo specchio senza maschera. Sei tu a decidere: puoi accettare compromessi per non cambiare, oppure stravolgere tutto e voltare pagina. Il cambiamento fa paura, così come fa paura decidere di non cambiare consapevolmente. In ogni caso, quando sei consapevole, non puoi esimerti dall’essere parte del tuo processo evolutivo.
LanguageItaliano
Release dateApr 3, 2019
ISBN9788833463537
Specchio di una mediatrice familiare: Specchiare per Ri-Specchiarsi

Related to Specchio di una mediatrice familiare

Related ebooks

Meditation and Stress Management For You

View More

Related articles

Reviews for Specchio di una mediatrice familiare

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Specchio di una mediatrice familiare - Maria Rosaria Sasso

    1

    Separarsi pacificamente: Mediazione Familiare

    La vera individualità non fiorisce mai pienamente senza un duro lavoro.

    Perciò commettete un grande errore se pensate che ciò che siete ora

    rappresenta tutto ciò che siete capaci di essere.

    [Daisaku Ikeda]

    1.1 Prima volta nella Stanza di Mediazione Familiare come tirocinante presso la provincia di Bari

    Quante volte ho immaginato di entrare nella Stanza di Mediazione? Tante. Quante volte ho immaginato di andare in fibrillazione nell’affrontare una seduta di Mediazione? Tante.

    Poi finalmente arriva il gran giorno. Tutto il carico emozionale vissuto nel solo immaginare prende forma e soprattutto sostanza: Giulia e Raffaele.

    La mia prima Mediazione, da tirocinante, ha avuto come protagonisti due ragazzi a mio avviso meravigliosi nella loro individualità ma negativi insieme. Più li sentivo parlare e più prendeva corpo in me la visione della loro unione come un modo d’acquisto della proprietà.

    Infatti, se pensiamo che l’unione e la commistione si verificano quando due cose appartenenti a proprietari diversi si uniscono e si mescolano in guisa da formare un sol tutto, così io pensavo a Giulia e Raffaele come due figli meravigliosi che non avrebbero mai potuto formare un tutto perfetto. Se nell’unione ciò che viene unito e mescolato è separabile senza notevole deterioramento, allo stesso modo Giulia e Raffaele avevano il diritto di separarsi pacificamente per ritornare ad essere due individualità meravigliose.

    1.2 Separarsi pacificamente

    Separarsi pacificamente rappresenta forse la sintesi più appropriata per definire il percorso di Mediazione Familiare.

    L’aumento del numero delle separazioni e dei divorzi che in Italia si concludono in modo conflittuale e talvolta tragico è un dato oggettivo diffusamente acquisito. Le separazioni sono ormai parte integrante della vita quotidiana delle famiglie. Proprio mentre scrivo, è in atto la tragedia di Aprilia che ha visto coinvolte tragicamente, nonostante le sollecitazioni alle Forze dell’ordine e ai Servizi sociali, una mamma con due figlie.

    Di contro, ancora pochi sanno dell’esistenza di un percorso specifico a sostegno della coppia in fase di separazione; fase che dovrebbe essere tutelata e protetta da una rete di professionisti che accolga i bisogni e si ripartisca le competenze.

    La Mediazione Familiare, nata negli Stati Uniti negli anni Settanta, si colloca nell’ambito delle relazioni d’aiuto ed è lo Strumento e il contesto in cui la separazione, il divorzio, il costituirsi di nuovi e differenti stili di vita trovano modalità e tempi di elaborazione. Come ogni tipo di intervento, la Mediazione risulta tanto più efficace quanto la sua necessità è riconosciuta dai suoi destinatari, che devono essere consapevoli delle proprie difficoltà e dell’opportunità di un aiuto esterno.

    In un progetto educativo in cui è di primaria importanza che i coniugi, in fase di separazione o già separati, salvaguardino le loro competenze genitoriali e il legame con i figli, la Mediazione Familiare consente di ripristinare la comunicazione tra due adulti che anche divisi mantengono il comune impegno di genitori.

    La pratica della Mediazione ribalta l’idea negativa del conflitto a favore di un’accezione positiva della crisi come opportunità per crescere, per cambiare, per imparare.

    L’approccio positivo al conflitto implica che il suo esito sia legato al modo in cui questo viene vissuto e gestito. Il Mediatore, per produrre cambiamenti positivi all’interno della crisi familiare, si avvale della gestione della relazione e della comunicazione durante gli incontri; obiettivi e finalità, questi, che si avvalgono di strumenti: specchi, metafore, brainstorming, riformulazioni, reframing, genogrammi, domande aperte, mappe dei bisogni e così via.

    La separazione coniugale rappresenta un momento molto delicato e carico di emozioni contrastanti per chi lo vive, ma comunicare al di là del conflitto è possibile. Attraverso un percorso di incontri, le coppie che si rivolgono alla Mediazione hanno la possibilità di esprimere, in uno spazio neutro e accogliente, i loro vissuti, disagi ed emozioni, di attenuare il conflitto e progettare il futuro.

    In questo modo la Mediazione Familiare facilita la riorganizzazione delle relazioni familiari in un clima non antagonistico, che aiuta la coppia a stabilire direttamente i propri accordi in modo vantaggioso per entrambi e nella più totale riservatezza. Nessuna delle parti può vincere danneggiando l’altra, come spesso accade nei divorzi antagonistici.

    In virtù di ciò, il percorso di Mediazione consente alle coppie in via di separazione di identificare e discutere i punti chiave che riguardano l’esercizio della genitorialità post separazione/divorzio e gli aspetti inerenti alla relazione affettiva ed educativa con i figli.

    Gli accordi presi in Mediazione risultano più equi, più adatti alle specifiche esigenze dei genitori e quindi più rispettati nel tempo. In Mediazione, il potere decisionale resta alle parti, rendendo la coppia responsabile nella gestione del conflitto in un’ottica che salvaguarda il legame dei figli con entrambi i genitori.

    1.3 Giulia e Raffaele

    Per Giulia e Raffaele quello era il terzo incontro, quindi il momento in cui i Mediatori decidono sulla fattibilità o meno di procedere con la Mediazione. Ci si è subito resi conto, nonostante fosse piuttosto tranquillo, che era necessario per la sua buona riuscita contenere l’irruenza e la rabbia di Giulia.

    Specchiare la sofferenza di Giulia ha occupato gran parte dell’incontro. Dal suo fiume di parole, io, tirocinante che non avevo assistito agli incontri individuali e del consenso ho potuto ricostruire le loro vicende.

    La storia di Giulia e Raffaele ha inizio nel 1995, quando Giulia ha diciotto anni e Raffaele diciannove. Il loro primo incontro è così coinvolgente che Raffaele, fidanzato da quattro anni con una ragazza del suo paese, decide di troncare questo rapporto, ormai in crisi, per iniziare una storia con Giulia che sembra dargli tutta la tranquillità che la sua ex ragazza non è in grado di donargli. Coinvolti l’uno dall’altro, vivono un anno pieno e meraviglioso: emozioni, passione, trasporto e soprattutto tanta serenità che li porta a prendere la decisione di convolare a giuste

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1