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L'omicidio Alpi-Hrovatin: La potenza della disinformazione
L'omicidio Alpi-Hrovatin: La potenza della disinformazione
L'omicidio Alpi-Hrovatin: La potenza della disinformazione
Ebook62 pages48 minutes

L'omicidio Alpi-Hrovatin: La potenza della disinformazione

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About this ebook

Ardua impresa è sfatare una leggenda a cui crede sinceramente il 99 per cento degli italiani. Che 99 italiani su 100 siano stati convinti, da certi media dediti al sensazionalismo, che dietro quel duplice omicidio aleggino mandanti e depistaggi è un caso statisticamente unico. Ovviamente appare più appetitoso inseguire teoremi complottisti che leggere le centinaia di carte e di testimonianze desecretate dalla Commissione Parlamentare d’inchiesta ad hoc, da cui emerge la “banalità” di un atto criminale fra i tantissimi che hanno insanguinato la Somalia, un Paese all’epoca senza legge.
Ardua impresa è stata quella di districare in poche pagine il magma disinformativo accumulatosi sull’omicidio, e Giuseppe Cassini ci è riuscito ricorrendo all’aiuto anche di quei giornalisti che hanno vissuto in prima persona la tragedia dei loro due colleghi uccisi a Mogadiscio il 20 marzo 1994. Scriveva Amedeo Ricucci, inviato della Rai e buon amico di Ilaria Alpi: «Chissà perché in Italia, quando muore un giornalista, dev’esserci sotto sempre un mistero da scoprire. E’ come se la morte sul lavoro, per noi, non possa essere un evento accidentale, ma debba collegarsi per forza a un mistero da svelare».
Sarebbe già un successo se questo ebook risvegliasse alla realtà dei fatti qualche lettore non prevenuto. Va da sé, infatti, che chi ha ciecamente creduto a complotti e depistaggi ne resterà convinto, non fosse altro che per abitudine mentale. Ma chi in nome della ragione intende battersi contro le notizie fasulle dovrebbe riconoscere che per un quarto di secolo si sono alimentate fantasie sulla morte di Ilaria e Miran e che è giunto il momento di lasciarli riposare in pace.
LanguageItaliano
Release dateMar 20, 2019
ISBN9788832545159
L'omicidio Alpi-Hrovatin: La potenza della disinformazione

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    L'omicidio Alpi-Hrovatin - Giuseppe Cassini

    Giuseppe Cassini

    L'omicidio Alpi - Hrovatin

    Potenza della disinformazione

    Giuseppe Cassini

    L'omicidio Alpi - Hrovatin

    Potenza della disinformazione

    Data di pubblicazione: 20 marzo 2019

    La foto in copertina è di Giovanni Porzio

    UUID: 56090b3c-499d-11e9-80a5-17532927e555

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    L’ecatombe di giornalisti in Somalia

    Alla ricerca della Somalia perduta

    Gli ultimi giorni di Ilaria e Miran

    I genitori di Ilaria

    Traffico di armi

    Traffico di rifiuti tossici

    Un solo testimone...

    ... contro un solo imputato

    Commissione parlamentare d'inchiesta

    Il ruolo dei media nell'alimentare sospetti

    L’esecuzione

    Ilaria Alpi assurta tra le icone

    Note

    Ai vivi si devono dei riguardi, ai defunti non si deve che la verità.

    Voltaire

    AVVERTENZA

    Dato l’eccezionale interesse manifestato in Italia sull’omicidio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, si offre qui una memoria per quanto possibile esaustiva su quel caso. E’ anche un modo, seppur tardivo, di rendere giustizia al Ministero degli Esteri, della Difesa e ai Servizi di Sicurezza: per 25 anni hanno subito in silenzio accuse e diffamazioni da parte di certa stampa dedita al sensazionalismo, che Ilaria e Miran sarebbero stati i primi a ripudiare.

    L’ecatombe di giornalisti in Somalia

    Ogni anno nel mondo decine di giornalisti vengono incarcerati, feriti o trucidati. Anche per onorarli è nato a Washington il Newseum , uno spettacolare museo dedicato all’informazione. Entrando colpisce una parete tappezzata di foto: sono i ritratti – oltre duemila, visi noti e meno noti – dei caduti sul campo, in gran parte corrispondenti di guerra morti per tragiche fatalità legate alla loro professione. Un’organizzazione americana indipendente, il Committee to Protect Journalists , redige ogni anno la lista dei martiri dell’informazione nel mondo: per limitarsi all’ultimo quadriennio erano 73 nel 2015, 50 nel 2016, 47 nel 2017 e 54 nel 2018. Fra i nomi immortalati nel Newseum dovrebbero esserci quelli di 77 giornalisti, teleoperatori e radiocronisti accomunati da un medesimo destino: tutti uccisi in Somalia fra il 1993 e il 2018. Li ha pazientemente elencati il benemerito Committee to Protect Journalists , che non potendo proteggerne la vita protegge almeno la loro memoria:

    1993 → Jean-Claude Jumel, Hansi Krauss, Hos Maina, Anthony Macharia, Dan Eldon

    1994 → Ilaria Alpi, Miran Hrovatin, Pierre Anceaux

    1995 → Marcello Palmisano

    2000 → Ahmed Kafi Awale

    2003 → Abdullahi Madkeer

    2005 → Kate Peyton, Duniya Muhiyadin Nur

    2006 → Martin Adler

    2007 → Ali Mohammed Omar, Mohammed Abdullahi Khalif, Abshir Ali Gabre, Ahmed Hassan Mahad, Ali Iman Sharmarke, Mahad Ahmed Elmi, Mahad Moallim Kaskey, Bashir Nur Gedi

    2008 → Hassan Kafi Hared, Nasteh Dahid Farah

    2009 → Hassan Mayow Hassan, Said Tahlil Ahmed, Abdirisak Mohamed Warsame, Nur Muse Hussein, Muktar Mohamed Hirabe, Yasir Mairo, Hassan Haji Hassan, Mohamed Adan Abdulle

    2010 → Sheik Nur Mohamed Abkey, Barkhad Awale Adan, Abdullahi Omar Gedi

    2011 → Noramfaizul Mohd Nor, Abdisalam Sheik Hassan

    2012 → Hassan Osman Abdi, Abukar Hassan Mohamoud, Ali Ahmed Abdi, Mahad Salad Adan, Farhan Jeemis Abdulle, Ahmed Addow Anshur, Abdi Jaylani Malaq, Mohamud Ali Keyre, Yusuf Ali Osman, Zakariye Mohamud Moallim, Abdirahman Yasin Ali, Abdisatar Daher Sabriye, Liban Ali Nur, Hassan Yusuf Absuge, Abdirahman Mohamed Ali, Ahmed Abdullahi Farah, Ahmed Farah Ilyas, Mohamed Mohamud Turyare, Warsame Shire Awale

    2013 → Abdihared Osman Aden, Mohamed Ali Nuxurkey, Rahmo Abdulqadir, Mohamed Hassan Habib, Mohamed Ibrahim Rageh, Liban Abdullahi Farah, Mohamed Mohamud

    2014 → Yusuf Ahmed Abukar, Abdirizak Ali Abdi, Abdulkadir Mayow, Mohamed Isaq Barre

    2015 → Daud Ali Omar, Mustafa Abdi Nur, Hindia Haji Mohamed

    2016 → Sagal Salad Osman, Abdelaziz Ali

    2017 → Abdullahi Osman Moallim, Ali Nur Siad, Mohamed Ibrahim Gabow

    2018 → Abdullahi Mire Hashi, Awil Dihar Salad.

    La carneficina (fino al 2018) si chiude con il nome Awil Dihar Salad, notissimo telecronista somalo ucciso dagli Shabaab il 22 dicembre assieme all’autista e a due guardie del corpo.

    Nella lista sono compresi corrispondenti italiani, tedeschi, francesi, inglesi, svizzeri, svedesi, malaysiani, kenyani e tantissimi d’origine somala. Fra loro spicca il nome di Ali Iman Sharmarke, somalo-canadese noto per aver fondato nel 1999 a Mogadiscio la HornAfrik Media,

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