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Fra gli ultimi del Mondo - Vol. 2
Fra gli ultimi del Mondo - Vol. 2
Fra gli ultimi del Mondo - Vol. 2
Ebook46 pages32 minutes

Fra gli ultimi del Mondo - Vol. 2

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Una miscellanea di sei racconti e cinque liriche, che rappresenta un assaggio del meglio che la seconda edizione del Premio Letterario Gli ultimi del Mondo, spin off del Premio Montale Fuori di Casa, ha prodotto a livello lirico e narrativo.
LanguageItaliano
Release dateFeb 1, 2019
ISBN9788832923698
Fra gli ultimi del Mondo - Vol. 2

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    Fra gli ultimi del Mondo - Vol. 2 - AA. VV.

    Stefanini

    Gli ultimi degli ultimi

    Nel 2017 l’Associazione Percorsi, con il concorso Fra gli Ultimi del Mondo, aveva invitato gli autori a rivolgere lo sguardo alle condizioni estreme dell’umanità, coniugando così l’aspra attualità del nostro tempo con l’espressione del disagio umano ( maladjustement ) che il nostro grande Eugenio Montale ha sempre approfondito come poeta e come giornalista, nella sua attività che lui stesso definiva fuori di casa.

    Il successo della precedente edizione ci ha spinto a guardare ancora più a fondo e ad accorgerci così che fra gli ultimi del mondo ci sono folle ancora più svantaggiate, come quella degli ultimi degli ultimi, ovvero quei piccoli innocenti che con linguaggio burocratico vengono identificati come migranti minori non accompagnati, vera tragedia nella tragedia. Sui temi delle migrazioni, dell’aiuto e dell’accoglienza esistono diverse visioni e diverse sensibilità. Ma nessuno potrà fare distinzioni e riserve a proposito di questi piccoli indifesi, abbandonati su un guscio di noce in balia delle onde.

    Questa dell’abbandono alle acque è una storia commovente che ci giunge dall’antichità biblica e romana, ma che ora si sta tristemente replicando su scala mediterranea davanti ai nostri occhi. E il quadro è tale che non possiamo più illuderci che le cose vadano migliorando, almeno nel breve periodo: vecchi mali riprendono forza, come la schiavitù, e si aggiungono ai nuovi mali, come l’esplosione demografica di interi continenti e la stessa insostenibilità planetaria di un’antropizzazione irrispettosa dell’ambiente.

    Di fronte a queste problematiche, inedite se non altro per la loro estensione globale, le ideologie appaiono ormai ferri vecchi e anche la scienza sembra appena in grado di dare risposte parziali, circoscritte e di breve periodo. Quanto poi alle dinamiche sociali e internazionali, sempre più spesso le vertenze prendono la strada del confronto armato, a sua volta inevitabilmente foriero di ulteriori, più gravi e profonde ferite.

    In questa presente situazione d’impotenza, sicuramente gioverà che gli artisti d’ogni famiglia espressiva cerchino almeno di rappresentare questo nuovo mondo e le nuove condizioni umane che comporta soprattutto per i più deboli, come quelli a cui abbiamo dedicato quest’anno la nostra attenzione.

    I piccoli oggi dispersi e maltrattati, domani saranno gli interlocutori dei nostri figli e dei nostri nipoti. Se la politica globale non ha ancora rilevato questa evidenza nel senso della storia, almeno gli artisti, in particolare quelli che sanno esprimere la vastità della tragedia nella concisione di versi o linee, tentino di dare voce e rilievo a chi non l’ha e forse non l’avrà mai.

    Questa breve premessa vuole gridare ancora l’invito già rivolto in occasione della precedente edizione del premio: la barca è comune, tutti vogliamo evitare il naufragio e perciò chi ha voce la tiri fuori, perché ora tocca a

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