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La via maestra
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La via maestra

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About this ebook

"La via maestra", pur non essendo un romanzo d'amore, vuole comunicare al lettore "l'amore" profondo di un'insegnante per il proprio lavoro, il mestiere più bello del mondo.

Il lavoro si divide in due parti. Nella prima sono riportate nove lettere e quattro pagine di diario rivolte a varie classi; tre lettere indirizzate a due alunni.

L'ordine di presentazione è quello cronologico. A ciascun testo è stato aggiunto un titolo ed una breve presentazione, che ne richiamano il contenuto.

Nella seconda parte sono stati inseriti alcuni passi di lettere di alunni per sottolineare l'impatto avuto dalla corrispondenza epistolare sia nell'immediato che negli anni successivi.

In appendice ancora alcune frasi estrapolate dai testi degli allievi, a testimonianza di quella serenità vissuta nella relazione educativa, capace di aprire le porte al sapere e di attivare apprendimenti significativi.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateJan 8, 2019
ISBN9788827866191
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    La via maestra - Maria Teresa Lezzi Fiorentino

    parole.

    Introduzione

    Ciascuno scrive, di giorno in giorno, la propria storia. Lo fa vivendo. Pagina dopo pagina l'esistenza è segnata da azioni, incontri, relazioni, emozioni.

    Non ci sono pagine vuote.

    Anche quelle che sembrano bianche sono scritte con l'inchiostro dei pensieri, ancora più colorate delle altre, perché sono veramente tanti nella propria vita quelli espressi e quelli riposti nei cassetti della memoria e del cuore.

    Per chi ha scelto di insegnare c'è, nel libro della vita, uno spaccato professionale particolarmente ricco di segni. Un libro nel libro, non una semplice appendice.

    Il solco tracciato nelle vite di tanti allievi a volte diventa visibile nei traguardi da loro raggiunti nel tempo. Altre volte qualcuno lo testimonia direttamente, scrivendone.

    Tante le pagine della memoria pronte per essere lette. Tanti i fogli di carta che si affacciano da cartelle e scaffali, in un disordine solo apparente.

    A ciascuno corrisponde un nome, o un'intera classe e una data che sta lì a ricordare un periodo scolastico.

    Sono indizi che fanno accendere il faro del ricordo ed una galleria di volti, di vite e di storie scorre piacevolmente insieme alle parole che hanno fermato il tempo.

    Ci sono, tra gli altri, manoscritti e dattiloscritti che testimoniano un itinerario comunicativo che ha preso avvio nel 2005 e si è concluso nel 2016.

    Sono lettere e pagine di diario destinate alle classi.

    Come nasce l'idea? Perché questa modalità comunicativa?

    All'inizio sicuramente è stato uno dei tentativi esperiti per coinvolgere sempre più gli allievi nei percorsi di scrittura e poi, nel tempo, è diventata una piacevole prassi per tutti.

    Le lettere e le pagine di diario dell'insegnante hanno costituito un ulteriore stimolo per tutti, offrendo spunti di riflessione, di condivisione di momenti già vissuti insieme e di rielaborazione personale. La scrittura ha assunto un valore diverso: non più mero esercizio, ma un modo singolare per interagire con l'adulto.

    I ragazzi si sono sentiti destinatari privilegiati; hanno scoperto che anche quello era un modo per ricevere attenzione dal docente ed hanno sperimentato la via dell'espressione scritta per parlare di sé, per raccontarsi, per mettere a nudo le proprie emozioni, per esplorare il proprio vissuto e dare voce ai pensieri più nascosti.

    Il percorso li ha visti diventare sempre più ricchi di parole, più ricchi di idee, più capaci di interagire positivamente con gli altri.

    Il lavoro si divide in due parti. Nella prima sono riportati i testi da me scritti: nove lettere e quattro pagine di diario rivolte a varie classi; tre lettere indirizzate a due alunni.

    Non è stata apportata alcuna modifica rispetto alla stesura originale; l'unica variazione che gli allievi potranno riscontrare sarà per le pagine manoscritte da loro ricevute che qui vedranno in un'altra veste tipografica.

    L'ordine di presentazione è quello cronologico. A ciascun testo è stato aggiunto un breve titolo, che ne richiama in qualche modo un pensiero significativo.

    Nella seconda parte sono state inseriti alcuni passi di lettere di alunni per sottolineare l'impatto avuto dalla corrispondenza epistolare.

    PARTE PRIMA

    il potere della parola. Le parole sono vive, entrano nel corpo, bucano la pancia: possono essere pietre o bolle di sapone, foglie miracolose. Possono fare innamorare o ferire. Le parole non sono solo mezzi per comunicare, le parole non sono solo il veicolo dell'informazione, come la pedagogia cognitivizzata del nostro tempo vorrebbe farci credere, ma sono corpo, carne, vita, desiderio. Noi non usiamo semplicemente le parole, ma siamo fatti di parole, viviamo e respiriamo nelle parole.

    RECALCATI M., L'ora di lezione.

    Voglia di comunicare

    È la prima lettera rivolta alla classe. Nasce come esperienza stimolo iniziale di una unità d'apprendimento, al fine di sollecitare la produzione scritta. Ci sono osservazioni sulla vita di classe, sul clima relazionale e

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