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Diritto pubblico
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Diritto pubblico

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Questo libro nasce con lo scopo di aiutare tutti quegli studenti ai quali risulta ostico lo studio del diritto pubblico e, in più, dare una mano a coloro i quali, per ragioni personali, sono - per così dire - “obbligati” ad entrare in contatto con un mondo sconosciuto come quello del diritto.

Tale pubblicazione ha l’obiettivo di esporre una disciplina da un lato complessa ma dall'altro lato molto interessante e viva, coinvolgente e attualissima. Tutti, dagli studenti ai professori, dagli operai alle casalinghe, dai disoccupati agli impiegati parlano spesso ed inconsapevolmente di diritto.

Il libro è strutturato in capitoli-lezioni cui seguono schemi e mappe concettuali che nascono dalle conoscenze apprese da diversi manuali e dagli approfondimenti derivati dalle letture di pagine internet dedicate al diritto pubblico.

Un libro, questo, che può essere utilizzato per ripassare in vista di una interrogazione ma anche di un esame, nonché per fissare schematicamente alcuni concetti prima di affrontare un concorso o un colloquio di lavoro.

Un valido strumento per lo studio è rappresentato anche dal glossario dei termini giuridici posto in appendice al testo.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateJan 18, 2019
ISBN9788827867501
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    Diritto pubblico - Rosa Amato

    633/1941.

    INTRODUZIONE

    Questo libro nasce con lo scopo di aiutare tutti quegli studenti ai quali risulta ostico lo studio del diritto costituzionale e,  in più, dare una mano a coloro i quali, per ragioni personali, sono -  per così dire -  obbligati ad  entrare in contatto con un mondo sconosciuto come quello del diritto.

    Tale pubblicazione ha l’obiettivo di esporre una disciplina da un lato complessa ma dall’altro lato molto interessante e viva, coinvolgente e attualissima. Tutti, dagli studenti ai professori, dagli operai alle casalinghe, dai disoccupati agli impiegati parlano spesso ed inconsapevolmente di diritto.

    Il libro è strutturato in capitoli-lezioni cui seguono diverse mappe concettuali che nascono dalle conoscenze apprese da diversi manuali e dagli approfondimenti derivati dalla letture di pagine internet dedicate al diritto costituzionale.

    Un libro, questo, che può essere utilizzato per ripassare in vista di una interrogazione ma anche di un esame, nonché per fissare schematicamente alcuni concetti prima di affrontare un concorso o un colloquio di lavoro.

    Un valido strumento per lo studio è rappresentato anche dal glossario dei termini giuridici posto in appendice al testo.

    LO STATO

    Lo Stato è un ordinamento giuridico originario che ha una base territoriale ed è dotato di un apparato autoritario con obiettivi di interesse generale.

    Originario: cioè non dipende da un altro ordinamento, altrimenti non ci troveremmo davanti ad uno Stato ma, ad esempio, ad una Regione;

    Territoriale: è l’elemento materiale su cui si concentrano gli interessi della comunità

    Apparato autoritario: capace di individuare e realizzare gli interessi dei cittadini e di assicurare una pacifica convivenza.

    Interesse generale: capace di realizzare gli interessi di tutti

    FORME DI STATO

    Quando si fa riferimento al rapporto tra chi detiene il potere e chi ne è assoggettato, si parla di forma di Stato. Eccone alcune:

    STATO FEUDALE: il territorio appartiene al sovrano e ai vari feudatari; esistono tante comunità autonome e non esiste un interesse generale ma tanti interessi particolari. 

    STATO ASSOLUTO: è caratterizzato dall’accentramento del potere nelle mani di uno solo, il monarca, che è la fonte del potere politico.

    STATO MODERNO O DI DIRITTO: è caratterizzato dall’uguaglianza formale, per la tutela dei diritti fondamentali, e dall’autorità che è legittimata dal consenso dei governanti. È uno Stato di diritto perché tutti i pubblici poteri sono assoggettati alle norme giuridiche.

    STATO SOCIALE: è caratterizzato dall’azione dei pubblici poteri diretti al raggiungimento del benessere dei cittadini (welfare state), facendo leva sul principio di uguaglianza formale e su una distribuzione del reddito più equa.

    STATO UNITARIO: il potere è attribuito ad un unico ente.

    STATO FEDERALE: esistono più Stati autonomi che decidono di conferire ad uno Stato centrale alcuni poteri come quelli relativi alle relazioni internazionali, alle forze armate, allo sviluppo economico.

    STATO DECENTRATO: si danno più poteri alle autonomie locali ed in particolare, nello Stato Regionale, viene conferita alla Regione la potestà legislativa in determinate materie.

    ELEMENTI COSTITUTIVI DELLO STATO

    IL TERRITORIO

    Il territorio dello Stato è il luogo dove una comunità vive stabilmente. All’interno di questo territorio la comunità esercita la sua attività e lo Stato il suo potere. Il territorio è costituito dalla terraferma e dalle acque interne (fiumi, laghi, mari interni) e dallo spazio aereo sovrastante (sino a 200 km di altezza), dal sottosuolo e da quel tratto di mare adiacente alle coste, cioè il mare territoriale. Il mare territoriale si estende da un minimo di 3 miglia marine ad un massimo di 12 o 15 miglia a partire dalla linea della più bassa marea. Il codice della navigazione italiano fissa a 12 le miglia marine. Al di là del mare territoriale c’è il mare libero che non è soggetto alla sovranità di alcuno Stato. C’è poi il principio di extraterritorialità che indica, per gli aerei e le navi militari, l’assoggettamento alle leggi dello Stato del quale battono bandiera, anche se si trovano nello spazio aereo o nelle acque di un altro Stato. Per le navi mercantili e gli aerei civili, questo principio vale solo quando si trovano in acque o spazi internazionali. Godono, invece, di immunità territoriale (esenzione dalla potestà di imperio dello Stato estero) l’agente diplomatico, che si trova temporaneamente in una camera di albergo all’estero, così come tutte le sedi di rappresentanze diplomatiche straniere.

    IL POPOLO

    È la comunità di tutti coloro ai quali l’ordinamento giuridico statale conferisce la cittadinanza, anche se non vivono in Italia. La cittadinanza indica proprio l’appartenenza allo Stato e si acquista:

    Il cittadino che liberamente risiede all’estero può rinunciare alla cittadinanza (art. 11 Cost.). Se un cittadino italiano accetta un impiego pubblico da uno Stato estero ovvero presta servizio militare per uno Stato estero e non rinuncia nel termine indicatogli dallo Stato italiano a quell’impiego, perde la cittadinanza (art. 12). Altra cosa è la popolazione che è l’insieme di persone (stranieri, apolidi) che vivono in uno Stato diverso da quello di appartenenza.

    LA SOVRANITA’

    È la supremazia che si attribuisce allo Stato e ai suoi organi, si concretizza in alcuni atti che sono: la legge, l’atto amministrativo e la sentenza. La sovranità non è altro che la possibilità che ha lo Stato di legiferare e di far rispettare le leggi entro il suo territorio. La sovranità si esprime all’interno dello Stato, anche mediante delega ad altri enti, e all’esterno con autonomia e indipendenza da altri Stati.

    La sovranità appartiene al popolo che la esercita mediante i suoi rappresentanti, dal popolo stesso scelti ed eletti.

    N.B.: ogni elemento costitutivo ha una funzione complementare rispetto agli altri

    LO STATO ITALIANO

    Lo Stato italiano è:

    REPUBBLICANO: è una res publica cioè la sovranità appartiene al popolo e le cariche sono non si trasmettono per eredità ma pee nomina od elezione.

    DEMOCRATICO: la sovranità appartiene al popolo, esiste una pluralità di partiti che rispecchiano le varie ideologie appartenenti ai cittadini, vengono riconosciuti i diritti e le libertà individuali. In breve:

    Principio della suddivisione dei poteri

    Suffragio universale

    Pluralismo sociale e politico

    Riconoscimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali

    FONDATO SUL LAVORO: cioè fondata sula operosità, sull’ingegno e sull’attività dei cittadini che si distingueranno per il loro talenti e non per i privilegi come nelle forme dello Stato assoluto.

    INTERVENTISTA: capace di assicurare la libertà economica ma anche di intervenire economicamente per favorire la crescita economica del Paese, l’occupazione, la rimozione degli ostacoli che impediscono lo svolgimento delle attività imprenditoriali. 

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