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Consigli preziosi per una famiglia felice
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Ebook310 pages4 hours

Consigli preziosi per una famiglia felice

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About this ebook

Il libro presenta un vasto panorama di sapienti consigli per avere i migliori risultati nell'allevare i propri figli verso il loro futuro.

Inoltre, più della metà di questa opera è stata dedicata agli adolescenti.

Per aiutare i ragazzi a trovare consigli validi e affidabili e per affrontare le difficili tematiche di oggi, vi sono importanti rubriche dedicate agli adolescenti.

Mettendo in pratica i preziosi consigli qui esposti e se non si stancheranno di attuarli, genitori e figli mieteranno ricche ricompense, immancabilmente gioiranno per tutta la loro vita.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMar 9, 2016
ISBN9788891197672
Consigli preziosi per una famiglia felice

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    Consigli preziosi per una famiglia felice - Sergio Felleti

    forti.

    CAPITOLO 1

    AIUTA TUO FIGLIO A CRESCERE NELLA GIUSTA VIA

    Nella società collettiva gli uomini hanno quasi sempre preso la strada che sembrava loro diritta e giusta, ma che ha portato a guerre, carestie, malattie, criminalità, illegalità, sofferenze e morte. Se la via che a uomini adulti ed esperti sembra diritta, ma che finisce nel patimento fisico, morale e quindi nella morte, come può finire altrimenti la via che può sembrare diritta a un bambino?

    Se non appartiene all’uomo adulto dirigere i suoi propri passi, come può un bambino ai primi passi della sua vita trovare la giusta via? É il bravo genitore che deve provvedere la migliore direttiva necessaria e aiutare il figlio a crescere nella giusta via! Parlando, ragionando e dialogando saggiamente, i genitori devono raggiungere il cuore del loro figlio, e in qualsiasi momento della loro giornata, ogni volta che si presenti l’occasione adatta, dovrebbero impartire istruzione e inculcare nella loro mente ciò che è buono.

    Se la famiglia fa la prima colazione insieme, anche se molti la mattina devono correre per prepararsi ad andare al lavoro o a scuola, forse ci sarà tempo di accennare alle attività della giornata o alla scuola e si potranno dare sani consigli per risolvere i problemi che potrebbero presentarsi. L’ora di coricarsi, può essere un momento felice per i più piccini se i genitori prestano loro un po’ più d’attenzione.

    Le storie raccontate ai piccini prima che s’addormentino possono dire molto per loro e possono essere un ottimo mezzo per insegnare. Libri di favole o sui racconti biblici sono pieni di narrazioni che richiedono solo un po’ di inventiva e di calore da parte dei genitori per renderli molto piacevoli per i bambini. Esperienze personali della tua stessa vita sono particolarmente interessanti per i tuoi figli e possono insegnare loro ottime lezioni. E se può sembrar difficile trovare nuove storie da raccontare, spesso riscontrerai che al bambino piace ascoltare più volte la stessa storia.

    Ogni volta che sei nella tua casa o viaggi per la strada, ci sono opportunità di insegnare a tuo figlio cose interessanti e istruttive. Per i bambini è come un gioco. Se dedichi un po’ più di tempo con i tuoi figli, riscontrerai che le linee di comunicazione con loro saranno più aperte.

    Crescendo, il bambino imparerà a esprimere idee, a disegnare, a fare qualche lavoro, a suonare qualche strumento e ha provare soddisfazione in molte attività. Il suo lavoro, in un certo senso, fa parte di lui stesso. Per lui è molto importante. Se lo guardi e dici: ‘Bravo!’ il bambino sarà molto incoraggiato. Trova nel suo lavoro qualche cosa che sinceramente puoi lodare, e sarà per lui uno sprone. Criticalo seccamente, e sarà senz’altro avvilito e scoraggiato. Fa una domanda su qualche aspetto del suo lavoro se necessario, ma senza demolirlo.

    Per esempio, invece di prendere il suo stesso disegno e rifarlo, potresti fargli vedere come migliorarlo su un altro pezzo di carta. Questo gli permette di correggere il proprio disegno se vuole. Incoraggiando il suo sforzo incoraggerai la sua crescita; criticandolo aspramente, puoi solo scoraggiarlo o soffocare il suo desiderio di tentare di nuovo.

    Il bambino, specialmente se è alle prime armi, ha bisogno d’incoraggiamento. Se il progetto è buono per la sua età, lodalo! Se non lo è, loda comunque il suo sforzo, e incoraggialo a provare di nuovo. Dopo tutto, nessuno ha imparato a camminare al suo primo tentativo, neanche tu.

    COME FACCIO A SPIEGARGLI IL SESSO?

    Rispondi alle domande di tuo figlio e lo incoraggerai a esprimersi. Ma se ad un tratto ti fa una domanda sul sesso, tu cosa gli risponderai? Gli risponderai francamente, gli dirai di non parlarne o gli darai una risposta mendace o vagante, dicendo ad esempio che all’ospedale ti sei comprato lui o il fratellino o la sorellina? Gli darai tu stesso le informazioni corrette o lascerai che i tuoi figli ricevano da persone estranee le risposte, o da altri ragazzi più grandi inesatte o errate notizie e forse in un contesto d’oscenità?

    Di tutto ciò che riguarda i rapporti sessuali o gli organi genitali sono i genitori stessi i più adatti informatori, ed è meglio parlarne loro con franchezza e in base alla loro età. Nel dare simili istruzioni ai piccoli è sempre meglio che vi sia la presenza di entrambi i coniugi, Così i bambini ascolteranno e impareranno bene le verità su questo argomento in un’atmosfera seria e rispettosa, e non in un linguaggio da strada e da chissà chi.

    In realtà, spiegare il sesso non è così difficile come immaginano molti genitori. I bambini si rendono conto del loro corpo molto presto, scoprendone le varie parti. Insegnate al bambino come si chiamano: mani, piedi, naso, stomaco, natiche, pene, vulva. Il piccino non è imbarazzato, a meno che non cambiate improvvisamente tono come se si dovesse fare un mistero delle parti genitali.

    Quello che spaventa molti genitori è il pensiero di dover spiegare tutto una volta che il figlio comincia a fare le domande. Ma non avviene così. In pratica, noterete che le domande vi saranno fatte una alla volta, man mano che il bambino raggiunge i diversi stadi di sviluppo. Ad ogni diverso stadio di crescita non si deve far altro che fornire il vocabolo adatto e spiegazioni molto semplici e sempre generali e generici.

    Per esempio, un giorno ti viene chiesto: ‘Da dove vengono i bambini?’ Puoi rispondere semplicemente dicendo qualcosa del genere: ‘Crescono dentro la mamma’. Di solito questa risposta è tutto quel che ci vuole per il momento. Più tardi tuo figlio ti chiederà: ‘Come fa il bambino a venire fuori?’ Potresti rispondere: ‘C’è una speciale apertura per farlo uscire’. E per ora sarà soddisfatto.

    Qualche tempo dopo ecco un’altra domanda: ‘Come si fa a fare un bambino?’ La tua risposta potrebbe essere: ‘Un padre e una madre desiderano avere un bambino. Un seme del padre si unisce a una cellula uovo nella madre e comincia a formarsi un bambino, come un seme nella terra diventerà un fiore o un albero’.

    Quindi è una breve storia che continua, e ogni puntata basta a soddisfare per il momento la giusta curiosità del bambino. In seguito potrà chiedere: ‘Come fa il seme del padre a entrare nella madre?’ Puoi dire semplicemente: ‘Sai com’è fatto un maschietto. Ha un pene. Nel corpo della donna c’è un’apertura in cui entra il pene. Così il seme è piantato. Siamo fatti così perché i bambini possano cominciare a crescere dentro la mamma, e alla fine nascere’.

    Queste brevi risposte veritiere sono certo migliori delle false storie o del mistero di cui si circonda il soggetto come se fosse qualcosa di sconveniente o di un tabù proibitivo. Inoltre è meglio che il bambino riceva queste informazioni dai suoi stessi genitori, così che essi possono accompagnare le loro spiegazioni aggiungendovi le ragioni per cui è giusto che abbiano bambini solo le persone già sposate che si amano e che hanno accettato la responsabilità di amare e aver cura del bambino che nascerà.

    Ciò pone l’argomento su un piano sano e serio, evitando che venga imparato in modo da farlo sembrare una cosa sporca, impura o addirittura un gioco innocuo.

    LE PIÙ IMPORTANTI LEZIONI DELLA VITA

    Nei loro giochi i bambini imitano i grandi in tutto, incluso le loro feste e i loro funerali. Data la normale tendenza del bambino a imitare, l’esempio dei genitori ha moltissima importanza nella sua educazione. Dal momento della nascita, tuo figlio impara da te non solo quello che dici ma anche come lo dici, il tono della voce con cui parli al bambino stesso, al tuo coniuge e ad altri. Il piccino osserva come i genitori si trattano a vicenda, come trattano altri componenti della famiglia e i visitatori.

    Il tuo esempio in queste cose può cominciare a impartire a tuo figlio lezioni molto più importanti dell’imparare a camminare o a far di conto o l’ABC. Può porre un fondamento per la conoscenza e l’intendimento che produrranno vera felicità nella vita. Tale esempio potrà rendere il bambino sensibile alle norme di giustizia quando sarà abbastanza grande da potergliele insegnare parlando o leggendo.

    Se le voci che il piccino sente, o le azioni che vede, gli impartiscono lezioni di irritabilità, come il parlare con voce alta e stridula, le lamentele, l’arroganza o gli scoppi di collera, lasceranno in lui un segno che sarà difficile da cancellare. Se sei gentile e rispettoso con tutti, se segui alte norme morali e buoni principi, tuo figlio tenderà a imitarti in questo. Quindi, tu genitore, dai per primo il buon esempio, fa quello che desideri facciano i tuoi figli, sii come vorresti che essi siano.

    I genitori non dovrebbero avere due specie di principi e personalità, una quando agiscono con i figli e l’altra per se stessi. Che serve dire ai figli di non mentire, se tu stesso menti? Se non mantieni le promesse che fai loro, puoi aspettarti che mantengano quelle che fanno a te? Se i genitori non si rispettano fra loro, come possono aspettarsi che i figli imparino a essere rispettosi? Se il figlio non sente mai il padre o la madre manifestare umiltà, come potrà essere umile?

    Se un genitore dà l’idea di aver sempre ragione c’è il grave pericolo che il figlio pensi che tutto quello che il genitore fa è giusto, anche quando il genitore fa cose errate che manifestano una natura imperfetta e sbagliata. Dire ma non fare significa essere ipocriti e falsi. Genitori, se nella vostra famiglia non volete dei piccoli ingannatori che agiscono simulando doti e virtù che non possiedono, non siate neppure voi dei grandi contraffattori!

    I figli prima imparano l’amore vedendolo, e imparano a mostrare amore ricevendolo. L’amore non si può comprare. I genitori possono fare una continua quantità di regali ai figli. Ma l’amore è una faccenda spirituale, del cuore, non del portafoglio, e i doni da soli non possono sostituire l’amore sincero. Cercando di comprare il loro amore lo si svaluta. Più che dare dei doni materiali, dà ai tuoi figli te stesso, dà loro il tuo tempo, la tua energia, la tua attenzione e il tuo amore. Ne riceverai in uguale misura. Come anche si dice: I figli ti amano, perché tu stesso li hai amati per primo.

    I figli possono imparare a dare solo se ricevono. Si può aiutarli a conoscere le gioie di dare, di servire e di condividere. Aiutali a capire che c’è molta felicità nel dare, a te, ad altri bambini e ai grandi, specie a coloro che ne hanno veramente bisogno. Spesso gli adulti non vogliono accettare i doni dei bambini, pensando erroneamente che sia segno d’amore lasciare che i bambini tengano per sé quello che volevano regalare.

    Un uomo ha detto: Di solito quando un bambino mi offriva dei dolci li rifiutavo. Pensavo di essere gentile, non prendendo quello che sapevo gli piaceva tanto. Ma avendo rifiutato e avendoli lasciati tutti per lui, non scorgevo nel bambino la gioia che avevo pensato di vedergli mostrare. Allora mi resi conto che rifiutavo la sua generosità, rifiutavo i suoi doni, e quindi rifiutavo lui stesso. In seguito ho sempre accettato doni del genere, facendogli conoscere la gioia del dare.

    Se la giusta istruzione è accompagnata dal buon esempio, i bambini possono imparare ad essere generosi e altruisti, ad essere rispettosi e a chiedere scusa quando è il caso. Un genitore dice: Quando faccio uno sbaglio con i miei figli, lo ammetto davanti a loro e gli chiedo scusa. Molto brevemente dico perché mi sono sbagliato e che ero in errore. Ciò rende più facile per loro ammettere i propri sbagli con me, sapendo che non sono perfetto e che capirò.

    Se ne ebbe un esempio in occasione della visita di un estraneo mentre il padre gli presentava i vari componenti della famiglia. Il visitatore osserva: Si stavano facendo le presentazioni, quando entrò nella stanza un bambino sorridente. Il padre disse: ‘E questo è il nostro ultimogenito, quello con la camicia sporca di marmellata’. Il sorriso del bambino scomparve e gli si leggeva in viso l’umiliazione. Vedendo che dall’imbarazzo il bambino stava per scoppiare in lacrime, il padre prontamente lo attirò a sé e disse: ‘Non avrei dovuto dirlo; scusa’. Il bambino singhiozzò un momento, quindi uscì dalla stanza, ma presto ritornò, con un sorriso ancora più radioso, e con una camicia pulita.

    Certo tale umiltà rafforza i vincoli d’affetto. Naturalmente, più tardi un genitore può spiegare al figlio come avere una veduta equilibrata dei problemi della vita, grandi e piccoli. Può aiutare i figli a imparare a non prendere troppo sul serio cose insignificanti, a saper ridere di se stessi e a non aspettarsi mai la perfezione dagli altri come non desiderano che la si attenda da loro.

    I VERI VALORI ETICI

    Oggi molti genitori non sanno quali sono i reali valori etici della vita. Di conseguenza, a molti ragazzi non vengono mai insegnati i veri valori morali. Alcuni genitori pensano di non avere il diritto di influenzare le tendenze dei figli. Se non saranno i genitori ad insegnare ai propri figli il complesso di consuetudini e norme che regolano la vita pubblica e privata lo faranno i loro compagni, i vicini, il cinema e la televisione. Il divario fra le generazioni, la rivolta giovanile, la droga, la nuova moralità e rivoluzione sessuale: tutto questo spaventa i genitori. Ma la verità è che la personalità del figlio è già ben definita prima che questi problemi comincino a prospettarsi nella sua vita.

    Una rivista scientifica riferisce: Secondo certi studi la parte principale della personalità dell’individuo si forma prima dell’inizio della scuola. È risaputo che i bambini di età prescolare sono estremamente impressionabili e malleabili. Tuttavia abbiamo scoperto che quello che hanno incontrato nell’infanzia in quanto a tendenze ed esperienze spesso produce modelli di comportamento durevoli e a volte immutabili.

    Il comportamento errato può essere corretto, ma un altro studioso spiega cosa accade se si lasciano passare troppi anni preziosi: Il figlio rimane malleabile durante i primi sette anni, ma più si aspetta, più saranno necessari cambiamenti radicali, e la probabilità che cambi diminuisce ogni anno che passa.

    I bambini devono imparare molti concetti fondamentali, ma quelli della massima importanza sono i concetti di ciò che è vero e di ciò che è falso, di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato. Necessita quindi che i genitori esortino i loro figli ad acquistare un’accurata conoscenza mentale che li renderà idonei ad esprimere una buona opinione, un sano giudizio e una ragionevole valutazione delle cose, affinché non diventino come quei bambini che sono agitati come da onde e portati qua e là da ogni vento d’insegnamento per mezzo dell’inganno degli uomini e per mezzo dell’astuzia nell’artificio dell’errore.

    Se i genitori sono lenti nell’aiutare i piccini ad avere amore per la verità e l’onestà, amore per ciò che è giusto e buono, i figli saranno indifesi contro l’errore e il male che si trova nella società che li circonda. Gli anni prescolastici passano ancor prima che i genitori se ne rendano conto. Non lasciarli passare; approfitta di quei loro primi pochi anni importanti e formativi, per insegnare ai tuoi figli valori veri. Potrai evitare molti dispiaceri nei tuoi successivi e durante i loro anni futuri.

    La scena di questo mondo cambia continuamente, ed è certo vero riguardo alle sue norme materiali, emotive e morali. La nostra società non ha una stabilità certa e perenne. I genitori devono riconoscere che, come esseri umani, anch’essi possono mancare in questo.

    Se hanno a cuore gli interessi dei figli e si preoccupano che abbiano un futuro felice, i genitori additeranno ai loro figli norme, precetti e principi veramente stabili. Possono farlo inculcando sin dall’infanzia nei figli che, qualsiasi cosa possa loro accadere, qualsiasi problema debba essere risolto, egli non è mai solo. Per quanto le circostanze possano a volte far sembrare la vita confusa e incerta, le risposte più sicure e più utili alle migliori soluzioni si possono trovare presso di voi, si, voi genitore dovete sempre, specie durante la loro adolescenza, essere come una lampada lucente e scaldante ai loro piedi, e una luce di sicurezza davanti al loro cammino.

    In questo momento voi genitori avete la splendida opportunità di cominciare a inculcare nei vostri figli i veri valori etici che possono sostenerli per tutta la loro vita. Nessuna carriera è migliore e nessun lavoro è più importante dell’educazione dei figli. Il momento di cominciare è quando sono appena nati, si, dall’infanzia!

    È MEGLIO NON ESSERE UN MORALISTA?

    Un moralista è colui che giudica e pratica ogni azione da un punto di vista astrattamente etico, determinando se la condotta umana è atta a concretizzarla. In relazione alla categoria del bene e del male, il moralista manifesta intransigenza non conformandosi ai principi errati, anche se sono in uso comune nella vita pubblica. Il senso della moralità è la propria percezione intuitiva di ciò che buono o cattivo. Incoscienza è la consapevolezza del significato etico delle proprie azioni relative al buon costume e alla vita sociale e civile.

    Pur se per molti potrebbe sembrare una vecchia moda comportamentale ormai antica e fuori uso da poter applicare ai nostri tempi moderni, resta il fatto che l’incontrario di moralità è immoralità. Le moralità sono un’insieme di sane norme di comportamento che, per esempio, definiscono osceni i rapporti omosessuali, valutando sbagliato chi pratica la fornicazione e l’adulterio. In molte nazioni, tuttavia, non solo queste pratiche sessuali sono considerate accettabili, ma vengono presentate in modo attraente da libri, riviste, canzoni, film e spettacoli televisivi.

    Chi si pronuncia contro queste pratiche è considerato intollerante, moralista e retrogrado. Ma l’etica morale è pure conforme con il seguente detto mondano: Non fare ad altri ciò che non desideri facciano a te. Questo include pure la morale dell’onestà, cioè il non rubare, non uccidere, non ingannare, non dire menzogne e falsa testimonianza e quindi di: Fare ad altri ciò che desideri facciano a te.

    Anziché vedere le sane norme morali come espressioni di benevolo interesse e tranquillità per ognuno, il mondo le considera ostacoli alla gratificazione e alla libertà individuale. Oggi va di moda essere di mente eccezionalmente aperta. Molti desiderano l’assoluta indipendenza, e non essere soggetti a vincoli di nessun genere. Il desiderio di non subordinazione è divenuto simbolo di emancipazione e di diritto di vivere in piena autonomia senza controlli, restrizioni e costrizioni ma in piena libertà di movimenti, d'azione, di pensiero, in condizione senza obblighi, impegni e legami.

    Al giorno d’oggi fare i moralisti non va affatto di moda. L’omosessualità e la fornicazione invece vanno di moda eccome. Molte cose vanno di moda, ma fare i moralisti no. In una società che è alle prese con la crisi morale, c’è da aspettarsi che moraleggiare sia una cosa molto antipatica e

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