Ciclismo professionale
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Book preview
Ciclismo professionale - Sergio Felleti
Indice
PREMESSA
INTRODUZIONE - QUANTO GUADAGNA UN CICLISTA?
CAPITOLO 1 - UN FISICO ATLETICO BESTIALE NON BASTA
CAPITOLO 2 - DEVI CONOSCERE BENE IL FUNZIONAMENTO DELLA MODERNA BICI DA CORSA
CAPITOLO 3 - I PRINCIPI DELLA METODOLOGIA DI ALLENAMENTO
CAPITOLO 4 - PERIODO SPECIALE O PRE-AGONISTICO
CAPITOLO 5 - LA PREPARAZIONE INVERNALE
CAPITOLO 6 - PREPARARE UNA GRAN FONDO
CAPITOLO 7 - COME PREPARARSI PER UN'IMPORTANTE GARA CICLISTICA
CAPITOLO 8 - LA SQUADRA CICLISTICA, I MEMBRI E I LORO COMPITI
CAPITOLO 9 - LA FATICA NON ESISTE, E’ SOLO UN FATTO MENTALE
CAPITOLO 10 - QUAL’È LA MIGLIORE FREQUENZA DI PEDALATA
CAPITOLO 11 - COME FA UN PROFESSIONISTA AD ANDARE PIÙ VELOCE
CAPITOLO 12 - LA RESISTENZA AEROBICA E SOGLIA ANAEROBICA
CAPITOLO 13 - ALLENAMENTO DI RESISTENZA
CAPITOLO 14 - ALIMENTAZIONE E INTEGRAZIONE
CAPITOLO 15 - IL NOSTRO SECONDO CERVELLO E L’IMPORTANZA DEI PROBIOTICI
CAPITOLO 16 - COME USARE IL CAMBIO IN SALITA
CAPITOLO 17 - COME SCEGLIERE LA BICI DA CORSA PROFESSIONALE
CAPITOLO 18 - ABBIGLIAMENTO TECNICO DI QUALITÀ
CAPITOLO 19 - ULTERIORI INFORMAZIONI
CAPITOLO 20 - TRAUMATOLOGIA NEL CICLISMO
CAPITOLO 21 - COME FANNO LA PIPÌ I CICLISTI (sia uomini sia donne)?
CAPITOLO 22 - LE CATEGORIE DEI CICLISTI
CAPITOLO 23 - BAMBINI E CICLISMO
EPILOGO
RINGRAZIAMENTI
NOTA INFORMATIVA
BIBLIOGRAFIA & FONTI DI RIFERIMENTO
VIDEO ATTINENTI AL CICLISMO PROFESSIONALE
SERGIO FELLETI & THOMAS MIJNSBERGEN
CICLISMO PROFESSIONALE
COME DIVENTARE UN VERO CAMPIONE
ALLENAMENTO TOP e ALIMENTAZIONE PERFETTA
MASSIMA POTENZA – RESISTENZA
PRESTAZIONE e TECNICA
SUPER VELOCITA’ – SPRINT e VINCERE
Youcanprint Self-Publishing
Titolo | CICLISMO PROFESSIONALE
Autore | Sergio Felleti & Thomas Mijnsbergen
sergiofelleti@gmail.com
ISBN | 9788892683372
© Tutti i diritti riservati all’Autore ® - © Copyright – Worldwide ®
Agenzia ISBN: International Standard Book Number - AIE-Ass. Italiana Ed. EDISER srl – Milano - Italy
Nessuna parte di questo libro può essere riprodotta, in qualsiasi formato, senza il preventivo assenso scritto dell’Autore.
Eventuali errori o imprecisioni presenti nell’opera non comportano responsabilità dell’Editore o dell’Autore, che hanno posto la massima cura all’elaborazione dei testi e nella riproduzione dei documenti.
Youcanprint Self-Publishing
Via Roma, 73 - 73039 Tricase (LE) - Italy
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Copertina: Jaco Kleijwegt Photography Rotterdam - Ruben Mijnsbergen (ciclista)
PREMESSA
I veri ciclisti professionisti gareggiano in competizioni internazionali come il Giro d'Italia e il Tour de France. Anche tu puoi imparare ad essere fra questi e come loro diventare un campione nazionale e mondiale della maglia rosa, quella indossata dal vincitore del Giro d’Italia, oppure di colore rossa come quella di chi trionfa alla Vuelta de España, o quella gialla del primatista della classifica generale del Tour de France.
Per arrivare ad essere il primo in queste competizioni professionali di altissimo livello mondiale necessita comunque avere un fisico bestiale e una mente che conosca tantissimi trucchi che si celano nel bagaglio di esperienza di un vero campione. Si, perché in realtà, per diventare il migliore sono indispensabili solo 4 cose:
1) Conoscere bene il funzionamento della moderna bici da corsa.
2) La forza mentale e la potenza fisica ben allenata.
3) Le tecniche e strategie bene impresse nella tua memoria.
4) La bicicletta giusta e a misura solo per te.
In questo libro troverai tutti gli ingredienti che possono farti raggiungere i massimi livelli mondiali necessari per divenire non solo un ciclista professionista ma un numero uno nella storia intercontinentale del ciclismo competitivo.
Esistono varie competizioni di ciclismo e sono tutte parti integranti della stessa disciplina. Nate negli ultimi decenni del XIX secolo, si sono storicamente distinte in tre discipline principali:
1) il ciclismo su strada, praticato sulle comuni strade;
2) il ciclismo su pista, praticato all'interno dei velodromi;
3) e il ciclocross, praticato fuori strada.
Dagli anni settanta e ottanta ha avuto molta diffusione anche il mountain bike. Sono poi riconosciute anche le specialità della BMX, del trial, del ciclismo indoor e del paraciclismo.
Già dal 1896 il ciclismo è uno sport olimpico, anche se solo dal 1984 sono ammesse nel programma le gare femminili. Nel 2012 sono rientrate nel programma olimpico 4 discipline: il ciclismo su strada, il ciclismo su pista, il mountain biking e la BMX. Le competizioni sono regolate e coordinate dall'Unione Ciclistica Internazionale attraverso le organizzazioni nazionali e continentali.
Noi comunque, come illustrato sul titolo di questo libro, daremo più che altro la precedenza alle tecniche che riguardano il ciclismo su strada, pur se le informazioni e strategie sono molto utili anche a tutte le altre discipline del ciclismo professionale.
CONOSCERE LE VARIE TIPOLOGIE DI GARA
Anche se in questo libro non ci perderemo in lunghe e noiose spiegazioni, occorre conoscere obbligatoriamente le varietà-base esistenti nel mondo del ciclismo su strada.
Le competizioni ciclistiche su strada si dividono, per il tipo di specialità, in corse in linea e corse a cronometro, oppure, per la durata della prova, in corse di un solo giorno e corse a tappe. Un tipo particolare di gare in linea di un giorno sono i Criterium.
Nelle corse in linea, la partenza viene data a tutti i corridori simultaneamente e vince chi taglia per primo la linea d'arrivo. In caso di arrivi combattuti o di gruppo, si utilizza il fotofinish per determinare l'ordine di arrivo senza errori.
Nelle corse a cronometro, invece, ciascun corridore parte separatamente dagli altri (solitamente a intervalli di uno, due o tre minuti, a seconda della lunghezza del percorso); vince chi copre il percorso nel minor tempo. In questo tipo di gara è proibito sfruttare la scia del corridore che precede.
Un gruppo di corridori impegnati in un tentativo di fuga durante una corsa in linea.
Le corse di un solo giorno vengono svolte in un'unica soluzione: il percorso viene affrontato senza interruzioni e ripartenze. Le corse in linea per corridori professionisti sono lunghe in genere tra i 200 e i 300 km; le corse a cronometro sono più brevi, non oltre i 60–70 km.
Le corse a tappe invece si sviluppano su più frazioni, chiamate appunto tappe
, che si svolgono di solito in giorni consecutivi.
La classifica viene compilata sommando, per ciascun corridore, il tempo impiegato nelle varie tappe: vince chi impiega il minor tempo complessivo. I corridori devono portare a termine tutte le tappe, pena la squalifica. In genere la maggior parte delle tappe si corre in linea, ma vi possono essere delle tappe a cronometro.
LE COMPETIZIONI PRINCIPALI
Le corse su strada per ciclisti professionisti si svolgono secondo un calendario ciclistico annuale governato dall'Unione Ciclistica Internazionale (UCI). Le corse più importanti, per tradizione e per il valore dei corridori che vi prendono parte, sono:
• Le classiche, cioè le principali corse in linea. Tra queste le più antiche e prestigiose (le 5 Classiche Monumento
) sono la Milano-Sanremo, il Giro delle Fiandre, la Parigi-Roubaix e la Liegi-Bastogne-Liegi, che si svolgono in quest'ordine tra marzo e aprile di ogni anno, e il Giro di Lombardia, che si svolge in ottobre e conclude tradizionalmente la stagione (negli ultimi anni però si disputano corse di minore importanza anche durante l'inverno).
• I grandi giri, anche chiamati le grandi corse a tappe
: il Giro d'Italia, il Tour de France, la Vuelta a España. Questi si svolgono su 20-22 tappe nell'arco di tre settimane, su una distanza complessiva superiore ai 3000 km, nel periodo che va da maggio a settembre.
• I campionati nazionali, che si svolgono generalmente in giugno; ogni federazione nazionale organizza il proprio campionato. Il vincitore e la vincitrice di queste prove (nelle specialità in linea e a cronometro) indossano una maglia con i colori nazionali.
• Le competizioni iridate: i campionati del mondo, che si svolgono annualmente nella seconda parte della stagione (negli ultimi anni alla fine di settembre) e designano, in campo sia maschile che femminile, l'atleta campione del mondo, riconoscibile nelle gare cui prende parte dalla maglia iridata, e le Olimpiadi, che si svolgono ad agosto ogni 4 anni, introdotte nel calendario professionistico nel 1996.
Nel 1989 l'UCI ha riunito le principali classiche in una competizione chiamata Coppa del mondo, con classifica a punti, sull'arco di dieci prove (nei primi anni vi era anche una prova finale a cronometro). Il leader di questa classifica indossava nelle gare di coppa una maglia con la banda iridata posta in verticale anziché in orizzontale.
La Coppa del mondo si è disputata fino al 2004: nel 2005 l'UCI ha creato una nuova competizione chiamata UCI ProTour la quale comprende tutte le maggiori corse ciclistiche, siano esse corse di un giorno o corse a tappe che dal 2011 è divenuto UCI World Tour. A queste si aggiungono gare minori del Calendario mondiale UCI che appartengono ai cosiddetti circuiti continentali di ciclismo.
Per la controparte femminile esiste un circuito di gare simili che prevede classiche, Grandi Giri e campionati del Mondo con chilometraggi ridotti e percorsi adattati alla categoria.
Il ciclismo su strada è anche una disciplina olimpica che dal 1996 prevede due competizioni, sia maschili che femminili:
• La gara in linea che si tiene tipicamente su un circuito selezionato al pari di quella dei campionati del mondo.
• La prova individuale a cronometro.
Per la terminologia ciclistica, vedi: https://it.wikipedia.org/wiki/Categoria:Terminologia_ciclistica
Con l’obiettivo di esaminarli più accuratamente, da altri punti di vista e diverse angolazioni, di proposito, alcuni importanti argomenti e consigli
sono stati esposti ripetendoli più volte.
A tutti i veri amanti e professionisti di questo meraviglioso sport, ed in particolare a coloro che desiderano farne una carriera professionale specialistica, soddisfacente e assai ricca e rimunerativa, auguriamo una piacevole lettura.
Sergio Felleti & Thomas Mijnsbergen
INTRODUZIONE
QUANTO GUADAGNA UN CICLISTA?
Si, in questo tratto introduttivo del libro parliamo subito di soldi e di guadagno economico oltre che di fama e di notorietà. Probabilmente molti non sanno che nel divenire un ciclista professionale si può diventare milionari prima di aver raggiunto l’età di 30 anni. Se preso con la giusta serietà e disciplina, il ciclismo professionale è uno sport che non solo fa divertire il ciclista stesso e i propri familiari, ma gli offre agi di poter visitare continenti e città di tutto il mondo, e nello stesso tempo incassare variati milioni di Dollari o Euro.
Per guadagnare molto bene e vivere da ricchi dopo aver raggiunto l’età dei 40 anni, non necessita essere sempre il migliore o il vincitore di quella o di quell’altra particolare tappa o gara, ma basta far parte di una buona squadra di professionisti e collaborare con loro per portarla al successo. Si, perché più gare vince l’intera squadra e più denaro potranno dividersi tutti i membri che ne fanno parte e che hanno lottato per vincere.
Se colui che, appartenente alla tua squadra, vince la gara, egli riceverà il trofeo e notorietà, ma non avrebbe mai potuto vincere senza l’aiuto dei suoi gregari, senza le strategie dettate dal suo Direttore tecnico e senza l’assistenza del suo intero team composto dall’intera squadra. Quindi, se il vincitore riceverà un compenso di denaro di 6 o 8 zeri, anche i suoi gregari l’ho otterranno.
Vediamo adesso quanto guadagna un ciclista professionista, un dilettante e un amatoriale e chi sono i ciclisti più pagati al mondo.
Un professionista del ciclismo può arrivare a guadagnare anche decine di milioni di euro per ogni competizione, basti pensare a Lance Armstrong o ad Alberto Contador. Facciamo una panoramica degli attuali compensi dei migliori ciclisti oggi in pista.
Anche chi non è appassionato di ciclismo prima o poi si chiede a quanto ammonti lo stipendio dei ciclisti professionisti. quanto guadagna un ciclista al Giro d’Italia, per esempio? Facciamo un viaggio virtuale dentro al portafoglio dei Big del ciclismo andando a vedere quali sono gli stipendi dei ciclisti professionisti, ma anche gli stipendi dei ciclisti dilettanti, così da poter fare un chiaro paragone.
Gli stipendi dei ciclisti professionisti nel 2017
Le grandi squadre come la BMC Racing, Etixx – Quick-Step, Astana, Katusha, Movistar, Team Sky e Tinkoff-Saxo spendono tra il 75 e l’80% del loro budget nei salari dei corridori.
Ma quanto guadagna un ciclista professionista? Gli stipendi dei ciclisti professionisti sono stabiliti in base a diverse variabili, come il tipo di gara intrapreso, il rendimento del ciclista, le precedenti vittorie. A fare la differenza ovviamente ci sono gli sponsor, per cui più importanti, potenti e danarosi sono gli sponsor, più si alza il guadagno di un ciclista professionista. Di fianco vi sono anche altri introiti provenienti da Spot pubblicitari televisivi, inviti a programmi sportivi radio e televisivi, manifesti pubblicitari di vari articoli da consumo, aperture di nuovi impianti sportivi e locali commerciali, ecc.
Detto questo, alla domanda originaria ‘quanto guadagna un ciclista professionista?’ possiamo rispondere che in media gli stipendi di un ciclista professionista si aggirano (mensilmente) intorno ai 30.000 euro (350.000 euro l’anno più bonus), anche se in alcuni casi abbiamo visto che il compenso talvolta può arrivare anche a cifre che superano il milione di euro (lo stipendio massimo di un ciclista professionista può arrivare anche tra i 3,3 e i 4,2 milioni di euro l’anno).
Nel caso che questi ciclisti parteciperebbero a gare fuori stagione, la somma di denaro annua aumenterebbe.
QUANTO GUADAGNA UN CICLISTA CHE PARTECIPA
AL GIRO D’ITALIA?
I compensi dei ciclisti che ‘semplicemente’ partecipano al Giro d’Italia sono regolati in base ai risultati raggiunti nella corsa stessa. Quindi ci sono dei premi per chi si piazza primo in classifica generale e nelle varie classifiche secondarie, nonché per le tappe vinte.
Per fare un esempio rapido, basta pensare che nel Giro D’Italia 2016 i vincitori di tappa hanno ricevuto un premio di 11,000 euro, 5.000 euro sono andati al secondo classificato e 2.700 euro al terzo, e così via. Mentre l’ultimo ciclista in classifica ha guadagnato solo 276 euro.
Queste cifre di denaro le riceveranno oltre al loro stipendio contrattuale che ottengono mensilmente dalla squadra di cui fanno parte.
Quanto guadagna un ciclista dilettante?
Il ciclista dilettante che sale in sella per divenire in futuro un professionista, può guadagnare veramente molto bene, il suo stipendio può partire dai 500 fino ai 2.500/3.000 euro mensili, tutto dipende dai suoi sponsor e dalla sua bravura, e anche dal fatto di essere, magari, un non-professionista o un ex professionista che a causa dell’età avanzata si è dato al dilettantismo.
Queste cifre non sono male se si sommano al salario che si riceve dal proprio lavoro secolare che un ciclista fa, visto che i dilettanti fanno sempre un altro lavoro come attività principale.
Tuttavia, se si è giovanissimi e con gli anni si rimane un semplice ciclista dilettante, essendo il ciclismo l'unica fonte di reddito, queste somme di denaro non possono garantire un futuro, anche perché in caso di grave infortunio non si disporrà di denaro sufficiente, di cui invece dispone un professionista, e quindi il dilettante rischia di ritrovarsi in gravi condizioni economiche.
Quanto guadagna un ciclista amatoriale?
Il ciclista amatoriale che sale in sella solo per passione e per qualche ora a settimana, in genere non ha né sponsor né squadra, quindi può guadagnare i premi messi in palio dall’organizzazione quando partecipa a qualche corsa, magari locale, provinciale o regionale.
Ovviamente deve mirare a piazzarsi alto in classifica per guadagnare qualcosa in più di una medaglia di partecipazione che in genere viene consegnata a tutti i corridori che hanno partecipato. Spesso, in base al piazzamento che il ciclista amatoriale riesce ad ottenere durante la gara che svolge, ai primi tre vincitori, viene consegnata una coppa o un trofeo e/o un mazzo di fiori, a volte invece vengono dati prodotti alimentari tipici del luogo in cui si è corso.
I CICLISTI PIÙ RICCHI E PIÙ PAGATI AL MONDO
Il ciclismo è uno sport che richiede dedizione, passione, supporto di squadra; ma per chi riesce a rientrare nella cerchia dei big, ovvero dei campioni che per anni dimostrano la loro eccellenza vincendo tappe e corse importanti, si prospettano contratti molto rilevanti e conseguenti stipendi stellari. Seguendo i dati diffusi in una ricerca pubblicata con il nome ‘The Economics of Professional Road Cycling’, i ciclisti più pagati al mondo sono dei veri milionari.
Vediamo, quali sono da qualche anno in qua questi ricchi ciclisti VIP:
• Alberto Contador della Tinkoff guadagna 10 milioni di euro a stagione.
• Chris Froome del Team Sky guadagna oltre 4 milioni di euro a stagione.
• Peter Sagan della Tinkoff guadagna circa 4 milioni di euro a stagione.
• Vincenzo Nibali della Astana, Philippe Gilbert della BMC e Alejandro Valverde della Movistar, guadagnano ognuno 3,3 milioni di euro a stagione.
• Mark Cavendish guadagna 2,4 milioni di euro a stagione.
• Tony Martin guadagna 2 milioni di euro a stagione.
• Bradley Wiggins guadagna 1,7 milioni di euro a stagione.
• Marcel Kittel, Nairo Quintana, Joaquim Rodriguez, Rui Costa, Fabio Aru, Michal Kwiatkowski, Thibaut Pinot, Tom Dumoulin e Alexander Kristoff guadagnano ognuno da circa 1,5 a 2 milioni di euro a stagione, considerando anche i premi durante le corse.
CHI GUADAGNERÀ DI PIU’ IN FUTURO?
ECCO I PIÙ RICCHI CON CONTRATTI MILIONARI
Da quando si è iniziato a scrivere questo libro, si avvicina sempre più lo start delle prossime stagioni per quanto riguarda il ciclismo su strada. Già nel mese di gennaio i corridori iniziarono a sfidarsi sulle strade australiane per quanto riguarda il World Tour, con il Tour Down Under. Occupiamoci però degli stipendi degli atleti: chi guadagnerà di più nella prossima annata?
Salto di qualità, ma soprattutto di quantità, per Peter Sagan: con il passaggio dalla Tinkoff alla Bora-Hansgrohe lo slovacco, bicampione del mondo, passerà dai 4.5 milioni di euro guadagnati con Oleg Tinkov ad addirittura 6 milioni di euro circa con il team teutonico a stagione. Da escludere sono poi i premi derivanti dalle vittorie o i piazzamenti nelle varie corse.
Resta nell’amato Team Sky Chris Froome. Il britannico, plurivincitore del Tour de France, ha rinnovato il suo contratto per diversi anni. Ovviamente il suo è uno dei più corposi: le cifre parlano di circa 4 milioni di sterline all’anno (circa 5 milioni di Euro).
Non è da meno il nostro Vincenzo Nibali: il siciliano, detentore del Giro d’Italia, ha deciso di cambiare aria passando dall’Astana al nuovo Team Bahrein Merida. Miglioramento di contratto per l’ex campione italiano: passa da £ 2.25 milioni -£ 2.5 milioni (3 milioni di euro) a £ 3 milioni (3 milioni e mezzo di euro).
Sono in molti poi i corridori che si aggirano tra i 2 e i 3 milioni di euro di stipendio annuale. Partendo da Nairo Quintana, che ha rinnovato per altre tre stagioni con la sua Movistar, passando per il nostro Fabio Aru, primo capitano dell’Astana, arrivando ai velocisti come Alexander Kristoff (Katusha) e Marcel Kittel.
Chi è il ciclista più ricco del mondo?
Aggiungendovi gli introiti che ottiene dai suoi sponsor, in testa c'è Alberto Contador, che arriva a sfiorare i 10 milioni di euro l’anno. Mentre nel 2017, solo dal salario che ricevette dalla propria squadra, il ciclista più pagato al mondo fu Chris Froome il quale percepì la bellezza di 4 milioni di euro l'anno. 1*)
CAPITOLO 1
UN FISICO ATLETICO BESTIALE NON BASTA
Non per caso iniziamo questo libro nel parlare di te e del tuo corpo. Si, perché per diventare un ciclista professionale e per preparare il proprio corpo alle prestazioni di altissimo livello necessarie, vi è bisogno, in primo luogo che tu vada in bicicletta ogni giorno. Tuttavia, devi tenere bene in mente che colui che vince le gare non è sempre il più forte ma il più furbo, cioè quel ciclista che, di fianco alla sua potenza ciclistica, usa alcune tattiche e strategie ben precise.
L'allenamento reale, cioè quello giusto, pesante, calcolato e programmato e l'esperienza vissuta su strada ad alte velocità ed in svariate condizioni atmosferiche e traiettorie stradali impetuose, sono la base di ogni sport, e per un ciclista professionista, significa percorrere giornalmente molti chilometri su strade sempre diverse.
In media, un ciclista meno professionista, se in seguito vuol diventare un top-professionista, dovrebbe iniziare ad allenarsi almeno due-tre ore al giorno per sei giorni a settimana. Solo se il clima è esageratamente troppo rigido per andare in bicicletta all'aperto, allora deve usare una buona cyclette in palestra o a casa.
In seguito, l'allenamento per il ciclismo top-professionistico richiede un minimo di 4-6 ore al giorno, e deve includere delle sessioni in palestra con i pesi per aumentare la forza fisica, la resistenza e migliorare la respirazione.
In breve alcuni suggerimenti
Aumenta la tua forza
Fai allenamento con i pesi per 60 minuti, minimo un paio di volte a settimana per rinforzare i muscoli, soprattutto quelli delle gambe e del cuore. Dovrai essere in ottima forma fisica, con molte fibre muscolari magre.
Dei buoni esempi di esercizi includono gli squat, i curl con le gambe e gli affondi.
Segui una dieta giusta
Avrai bisogno di seguire una dieta per sostenere il tuo corpo attraverso le terribili sfide di questo sport. Assumi tutti i nutrienti che servono al tuo corpo, a casa e durante una corsa, per aiutare il tuo organismo.
La tua dieta dovrebbe essere ricca di frutta e verdura, oltre a carboidrati e proteine magre.
Aumenta la tua potenza
I ciclisti professionisti devono saper scalare una salita anche quando si avvicina la fine di una corsa e si sentono stanchi. Lavora sull'aumento della potenza per poter affrontare situazioni simili.
Far parte della Comunità ciclistica
Inizia prima che puoi. In questo modo non solo sarà più facile sviluppare le abilità e la forza di cui avrai bisogno per avere successo, ma è un grande vantaggio anche farti conoscere nella comunità. Potrai partire di slancio, e ti farai amici nei posti giusti.
Dovrai iniziare da giovane per necessità, perché le corse dilettantistiche hanno limiti di età.
Vai in bicicletta con altre persone
Iscriviti a una squadra e partecipa a tutti gli allenamenti settimanali. In questo modo ti sentirai più motivato e avrai l'opportunità di imparare dagli altri. Puoi trovare delle squadre cercando su internet o chiedendo ad appassionati di ciclismo.
Fatti degli amici che vanno in bicicletta da corsa
La vita di un ciclista professionista può essere molto solitaria. Avrai agende piene di impegni e pochissimo tempo libero. Se vuoi mantenere una vita sociale, dovrai avere amici che frequentano il tuo stesso ambiente sportivo.
Corri con atleti migliori di te. Sentirai il bisogno di essere alla loro altezza, e la competizione ti aiuterà ad allenarti più duramente.
NECESSITA MIGLIORARE LA TECNICA
O tutto o niente diceva un campione
. A cosa serve essere uno dei tanti se puoi divenire il primo in assoluto? Trova un buon allenatore che ti aiuti a migliorare la tua potenza, i tuoi tempi e la tua tecnica. In alcuni casi la tua squadra avrà un buon allenatore, ma, ancor meglio, potresti cercare un professionista da assumere privatamente sugli annunci delle riviste di ciclismo.
Un buon allenatore può aiutarti a superare i tuoi record, a incrementare resistenza e velocità, e migliorare la tua tecnica quando corri in competizione contro altri atleti. Un allenatore esperto può anche darti dei consigli in merito alla dieta migliore da seguire per gli sport di resistenza e darti suggerimenti sugli attrezzi da usare.
Impara a conoscere il percorso
Il giorno prima della gara, analizza ogni corsa per capire cosa puoi migliorare in termini di tecnica, attrezzi o resistenza fisica. Osserva il tracciato e studia le sfide che dovrai affrontare, e preparati a ciò che dovrai fare per superarle!
Potrai anche osservare dei video dei corridori contro i quali dovrai gareggiare, per valutare come affrontano le stesse sfide.
Impara quello che puoi dai professionisti
Studia i ciclisti professionisti per imparare come si allenano e cosa mangiano, e quali sono le loro tecniche e strategie di gara. Noterai degli schemi ripetitivi in merito al loro approccio a una particolare gara e al loro lavoro di squadra. Adotta le tecniche a te più adatte e che lavorano per te.
Allena le capacità più importanti
I fondamentali più importanti del ciclismo, come la discesa e le curve, possono fare la differenza tra una vittoria e una sconfitta. Allena queste capacità scegliendo tracciati specifici durante l'allenamento.
PERCHE’ DIVENTARE UN PROFESSIONISTA
Non solo per divertirti ed avere delle soddisfazioni personali, ma anche per guadagnare, ogni anno che competi, molti milioni di euro. Un professionista-top lo si diventa non solo per lo sport ma anche per guadagnare una marea di denaro.
Quindi, scegli il lavoro giusto. Non commettere l'errore di pensare di riuscire a guadagnare abbastanza soldi con il ciclismo da poterti mantenere. Molte squadre semi-professionistiche pagano per le attrezzature e le spese, ma lo stipendio è spesso molto esiguo. Anche i premi per le gare non sono grandi somme.
Solo i ciclisti professionisti guadagnano molti milioni di euro l’anno, quindi, a meno che tu non sia uno dei ciclisti più forti del mondo, dovrai avere un'altra fonte di reddito.
Per questo avrai bisogno di un lavoro secolare flessibile che possa permetterti di allenarti e partecipare alle gare, specie a quelle più importanti.
L'insegnante o docente ad esempio è una professione che potrebbe fare al caso tuo, perché avrai molto tempo libero in estate, proprio quando la stagione ciclista è più densa di impegni.
Partecipa alle gare locali
Offrire buone prestazioni negli eventi locali ti aiuterà a migliorare la tua tecnica, la tua sicurezza e la tua reputazione. Se stai partecipando con la tua squadra, assicurati di lavorare insieme a loro per dominare la corsa. Cerca gare locali anche su internet.
Trova uno scout e uno sponsor
Anche se i ciclisti professionisti si allenano molto duramente (come tutti gli altri sportivi di alto livello), le ricompense monetarie che fanno seguito alle vittorie sono molto più basse di quelle del calcio, del basket o del tennis. Per questo, gli sponsor sono una componente fondamentale del ciclismo professionistico, perché i fondi a disposizione delle squadre determineranno la qualità delle attrezzature, degli allenatori e delle cure mediche che avrai a tua disposizione.
Anche se gli sponsor