Indagine su Eichmann: Il boia nazista, nel dopoguerra, nascosto per anni in Italia La storia, i luoghi, i complici
()
Info su questo ebook
Leggi altro di Fabio Galluccio
edeia / letture del mondo Settantotto: Comincia l'agonia della prima repubblica Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Correlato a Indagine su Eichmann
Titoli di questa serie (12)
Coca Travel: Viaggio sentimentale di un criminologo lungo le rotte dei narcos Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniManuale sentimentale dell'isola di Kos: (ovvero come trovare il paradiso) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniMala morte a San Nicolao: Indagine archeologica e racconto di un omicidio medievale Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIn America non voglio andar...: Storia di un'esule fiumana Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniL'indicibile inverno: Una storia bipolare Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniLa peste: La concessione della primavera al tempo del covid Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniCronache dal manicomio: Cesare Lombroso e il giornale dei pazzi del manicomio di Pesaro Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniGiocando a scacchi nei gulag di Tito - L'odiessea di un giovane fiumano Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniEssere tedeschi - Qualche pensiero chiarificatore Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIl paese degli orchi - Crescere una figlia difficile: crescere una figlia difficile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniIndagine su Eichmann: Il boia nazista, nel dopoguerra, nascosto per anni in Italia La storia, i luoghi, i complici Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuel delitto del '56 Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
Recensioni su Indagine su Eichmann
0 valutazioni0 recensioni
Anteprima del libro
Indagine su Eichmann - Fabio Galluccio
COLOPHON
Tutti i diritti riservati
Copyright ©2018 Oltre edizioni
http://www.oltre.it
ISBN 9788899932367
Collana *edeia - letture del mondo
Titolo originale dell’opera:
Indagine su Eichmann
Il boia nazista, nel dopoguerra, nascosto per anni in Italia
La storia, i luoghi, i complici
di Fabio Galluccio
Indice
Autore
Libri in collana
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
Capitolo 23
Capitolo 24
Capitolo 25
Capitolo 26
Capitolo 27
Capitolo 28
Capitolo 29
Capitolo 30
Capitolo 31
Capitolo 32
Capitolo 33
Capitolo 34
Capitolo 35
Capitolo 36
Capitolo 37
Capitolo 38
Capitolo 39
Capitolo 40
Capitolo 41
Capitolo 42
Capitolo 43
Capitolo 44
Capitolo 45
Bibliografia
Fabio Galluccio
E’ nato a Messina nel 1954. Studioso del pensiero liberalsocialista, E’ segretario del circolo Giustizia e Libertà di Roma.
Ha pubblicato con Nonluoghi (2002) I lager in Italia. La memoria sepolta nei 200 luoghi di deportazione fascisti
, Non potevi fare altrimenti. Valentina Monti Ferrarini, una vita per la democrazia
(2005), Gli ultimi giorni di Prodi
(2008). Si è cimentato anche nella narrativa con Non c’è più posto all’altro mondo, edizioni Aletti, 2014. Lavora in una grande azienda di telecomunicazioni nell’area delle Risorse Umane.
nella stessa collana
Letture del mondo
1. Fabio Galluccio, Settantotto, 2014
2. Ilaria Guidantoni, Corrispondenze mediterranee, 2015
3. Ilaria Guidantoni, Viaggio di ritorno, 2015
4. Seba Pezzani, Istruzioni per l’USA, 2016
5. M. Di Giacomo - N. di Nunzio, Trent’anni dopo, 2016
6. Silvio Ciappi, Coca travel, 2016
7. Diego Zandel, Manuale sentimentale dell’isola di Kos, 2016
8. Roberto Vecchiarelli, Cronache dal manicomio, 2017
9. Emilio Stassi, Giocando a scacchi nei gulag di Tito, 2017
10. Zafer Şenocak, Essere tedeschi, 2017
11. Lorella Chechi, Il paese degli orchi, 2018
12. Ernesto Berretti, Non ne sapevo niente, 2018
CAPITOLO 1
Una sera, come spesso mi capita, mi sintonizzo con Rai Storia. Molte volte l’argomento trattato è di mio interesse, ma quella sera sono attratto più del solito, la trasmissione è sul processo in Israele di Eichmann, criminale nazista, organizzatore dei campi di concentramento. In studio con il conduttore c’è Anna Foa, studiosa del periodo, di cui ho letto alcuni libri. Su Eichmann ho letto tanto, anche perché la mia tesi di laurea in Filosofia del diritto su Karl Jaspers ha alcuni capitoli dedicati alla colpa della Germania
, o meglio se si può parlare della colpa di un popolo, sul suo silenzio, sulle aberrazioni avvenute in quegli anni. E la filosofia di Jaspers si intreccia con quella di Hannah Arendt, sua allieva e grande filosofa, e il suo libro La banalità del male.
Hannah Arendt fu corrispondente, per un giornale americano, di quel processo, celebrato nel 1961, ben sedici anni dopo la fine della guerra. Seguire tutto il dibattimento con le testimonianze di molte vittime delle persecuzioni naziste, la convinse che Eichmann era alla fine un burocrate senza anima, come spesso ne esistono, non solo nelle dittature, ma anche nella vita di tutti i giorni. Persone che ubbidiscono senza una minima coscienza per salvare solo se stessi, il posto di lavoro, perché tengono famiglia
, come si diceva durante il fascismo, o peggio ancora per fare carriera.
La trasmissione era interessante, intervallata dalle domande ad Anna Foa. Sul processo ad Eichmann ho visto e letto abbastanza (mi accorgerò nel corso del mio viaggio di saperne molto poco), ma salto sulla sedia quando, verso la fine della trasmissione, il conduttore fa vedere un’intervista in televisione fatta agli abitanti di un piccolo paese in provincia di Reggio Emilia, Villa Minozzo. L’intervista è in bianco e nero, girata probabilmente nel corso del processo Eichmann.
Eichmann si rifugiò in questo sperduto paese del reggiano, almeno sconosciuto a me fino a pochi mesi fa, nel centro di una delle zone dove i partigiani furono più attivi, e dove fu creata una delle prime Repubbliche partigiane, quella di Montefiorno, che comprendeva il comune di Villa Minozzo, dove ci furono stragi naziste, una per tutte quella di Cervarolo.
Perché andò lì e perché si fermò lì quasi un anno sotto falso nome prima di partire da Genova per l’Argentina, dove visse molti anni prima di essere scoperto dal Mossad, il servizio segreto israeliano, per una banalissima soffiata
?
CAPITOLO 2
Le mie prime ricerche le faccio su Google, con l’idea di trarre più informazioni possibili. Ma trovo molto poco. Si parla della repubblica partigiana di Montefiorino, della strage di Cervarolo, tutte cose di cui parlerò in questo racconto, ma che comunque sono importanti perché ci faranno capire meglio il contesto.
Nella pagina del comune di Villa Minozzo si parla anche della permanenza di Eichmann in questo paese, ma mi sembra che nessuno si chieda perché quest’uomo si sia rifugiato in questo posto così poco sicuro, invece di andare, per esempio, in Spagna o Portogallo dove esistevano regimi fascisti e dove sicuramente sarebbe stato più protetto.
Secondo la mia tesi, tutta da dimostrare, Eichmann cercava qualcosa o, forse, ma di questo non c’è traccia, da lì si potevano meglio intrecciare relazioni per ricostituire un forte polo di destra parafascista. La ricostruzione del Quarto Reich.
Il mio lavoro quotidiano mi prende parecchio e certo non sarà facile andare a Villa Minozzo per cercare qualche informazione in più. Siamo intorno a Natale e la stagione invernale non aiuta, così rimando questa parte della ricerca in primavera.
Penso che ho bisogno di qualcuno che mi aiuti nel lavoro, a cui riesca a trasmettere la passione per la ricerca, un giovane, magari che studia in Emilia, in modo da poter scambiare opinioni, domande, ma anche poter dire vai a fare questa intervista o a cercare qualche libro o documento.
Su Facebook ho molti amici, amici sconosciuti per lo più, molti giovani. Fabrizio mi fa subito simpatia, per quell’aria sorniona, da intellettuale siciliano, un po’ gattopardesco, nel senso letterario. Studia al Dams, a Bologna, segue soprattutto i corsi di cinematografia. Dai primi approcci capisco lo stupore, sulla rete c’è di tutto e la diffidenza è la migliore consigliera. Lo incontro a Bologna, dove mi trovavo per lavoro, in una sera in maniera un po’ rocambolesca. Era rimasto chiuso inavvertitamente a casa dalla sua coinquilina che