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Il cantiere
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Ebook46 pages31 minutes

Il cantiere

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About this ebook

È un agosto rovente e la periferia romana è deserta. Luca, uscito dal carcere, torna nel suo appartamento, dove si rintana in attesa di capire quale vita lo aspetta. Nell’apatia di quelle giornate bollenti, si accorge che nel cantiere davanti al quale affaccia il suo balcone qualcosa non va: c’è poco lavoro e troppo movimento. Insieme a Laura, unica sua compagnia, si sente costretto a vederci chiaro e ben presto capisce che è in corso una qualche attività criminale. Nel torrido calderone estivo, Luca vivrà un’esperienza che lo costringerà a decidere chi vuole essere davvero.
LanguageItaliano
PublisherNero Press
Release dateOct 1, 2018
ISBN9788885497238
Il cantiere

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    Book preview

    Il cantiere - Strumm

    Intrighi

    Il cantiere

    di Strumm

    Immagine di copertina: taton-moise-474474 - unsplash.com

    Editing: Federica Maccioni

    Produzione digitale: Daniele Picciuti

    ISBN: 9788885497238

    Nero Press Edizioni

    http://neropress.it

    © Associazione Culturale Nero Cafè

    Edizione digitale settembre 2018

    Autori vari

    Il Cantiere

    Indice

    10 agosto

    11 agosto

    12 agosto

    13 agosto

    14 agosto

    15 agosto

    15 agosto (ore 22:40)

    16 agosto

    L'Autore

    Strumm

    Il cantiere

    10 agosto

    Qui non sei più il benvenuto.

    Fu il primo pensiero che lo colse appena varcata la porta d’acciaio. L’aria era rovente e collosa: andava morsa, masticata e deglutita a ogni respiro. Sentì la serratura scattare alle sue spalle. Era fuori, ma sembrava solo finito in una cella più grande e altrettanto inospitale.

    Si tamponò il viso con la t-shirt, aggiustò il borsone sulla spalla e si incamminò lento verso la fermata dell’autobus.

    La tabella alla fermata indicava una frequenza di trenta minuti. Sorrise scettico, lasciò cadere a terra il borsone e inghiottì una sorsata d’aria. Nessuna pensilina. Si immobilizzò, ma nel giro di pochi minuti grondava lo stesso. Dieci agosto: una fonderia all’aperto. Sentì il suono di un messaggio. Estrasse il cellulare incollato nella tasca dei jeans. Anche Cecco era via: Rimini, fino al venti. Imprecò.

    Il peggiore restava quello di suo fratello: Ibiza fino al 30. Niente cazzate! Era proprio uno stronzo. Sapeva la data da oltre due mesi, ma non aveva esitato a partire lasciandolo solo come un cane. In dieci mesi l’aveva visto una volta sola, subito dopo il processo. Poi solo messaggi con scuse sempre diverse e sempre meno credibili.

    L’autobus arrivò in un fracasso di vetri tremanti. Salì e si diresse verso la pedana posteriore, a raccogliere la corrente dei finestrini aperti. Era solo all’inizio del viaggio, avrebbe dovuto prendere un altro bus e percorrere quasi un chilometro a piedi. Era già fradicio e per un attimo ebbe la tentazione di chiamare un taxi, ma doveva risparmiare, almeno finché non avesse capito che aria tirava. Non era sicuro che Cristian gli avrebbe ridato subito il lavoro, e non era certo di rivolerlo quel lavoro. Sempre che l’avesse trovato, Cristian. Di lui non aveva notizie dal giorno dell’arresto. Ma questo era logico.

    Infine, la borgata gli avrebbe servito la spia prima o poi, come la bottiglia di latte sul pianerottolo. Era sufficiente aspettare.

    La borgata era territorio delle cicale. I condizionatori accesi non riuscivano a sovrastarne il rumore. Il bar Poker era aperto. Avrebbe chiesto di Cristian e preso qualcosa da mangiare prima di proseguire fino a casa.

    Spostò

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