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Lo scambio
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Ebook32 pages20 minutes

Lo scambio

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Un piccolo, onesto imprenditore del sud, oberato dai debiti e disperato, assiste involontariamente a uno scambio di mazzette un attimo prima di suicidarsi. L’episodio lo fa riflettere e gli dà la forza di continuare a lottare.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateSep 24, 2018
ISBN9788827848982
Lo scambio

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    Lo scambio - Giorgia Whistler

    casuale.

    1. Il baratro

    «Non possiamo andare avanti così, Dario. La situazione è grave. Se non trovo qualche banca disposta ad aiutarmi dovrò chiudere.»

    Giulio Amatore, un piccolo imprenditore di mezz’età di un’anonima cittadina del sud, si passò il fazzoletto sulla fronte e sul collo. L’aria condizionata ormai era diventata un lusso, ma nessuno dei suoi dodici dipendenti aveva mai protestato. Da tre mesi non ricevevano nemmeno lo stipendio, ma erano tutti solidali con Giulio che con loro aveva sempre condiviso oneri e onori.

    «Aspetta un altro mese, Giulio» propose il contabile. «Contatterò di nuovo tutti i clienti e solleciterò i pagamenti. Qualcuno potrebbe pagare, no? Deve pagare, accidenti!»

    «Dovrebbe, ma di questi tempi… Comunque no, non posso accettare che rimaniate qui gratis. Avete tutti una famiglia da mandare avanti. Dovrete cercarvi un altro lavoro. Mi spiace, Dario, ma questa volta non mi sposto di un millimetro. Non accetto di trascinarvi nel baratro con me. Semmai ci vado da solo.»

    «Che intendi dire?»

    Giulio scosse la testa lentamente.

    «Niente… Niente di importante.»

    «Giulio non fare sciocchezze, per carità! Siamo tutti con te. Terremo duro. Ce la faremo, vedrai!»

    «Ma se i fornitori non ci mandano più nulla, cosa vendiamo? E poi, che senso ha vendere se non riusciamo a incassare? Mi dispiace, Dario, mi dispiace tu non sai quanto! Mi vergogno di me stesso!»

    Si coprì la faccia con le mani.

    In quel mentre si affacciò alla porta Maddalena, la segretaria.

    Non fece in tempo a dir nulla. Dario, con un cenno del capo, le fece capire che non era il momento. Silenziosa come era apparsa, si ritirò e andò negli uffici attigui.

    «Siamo messi

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