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Banamel il talismano profetico
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Banamel il talismano profetico

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About this ebook

Laura e Mario sono liberi di vivere il loro amore, ma per quanto tempo? La profezia è ancora legata a Laura e l'unico modo per annullarla è trovare un talismano e distruggerlo e lo farà solo grazie alle persone a lei care ma questo viaggio non sarà facile perchè c'è ancora Marco che ha intenzione di diventare re a tutti gli effetti sposandola e non sarà l'unica minaccia, anche Costanza, follemente innamorata di Silvio farà di tutto per riprendersi ciò che è suo. Questo secondo libro della Saga di Banamel darà la svolta a tutto ciò che è successo nel capitolo precedente regalando altra suspense e emozioni a non finire.
LanguageItaliano
Release dateSep 11, 2018
ISBN9788829508006
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    Banamel il talismano profetico - Antonio Galizia

    1

    Si guardò allo specchio mettendosi il fondotinta e facendosi bella per uscire. Costanza non disse a sua madre dove aveva intenzione di andare e non lo trovava neanche necessario, perché credeva che fosse una delle persone più inutili che avesse mai conosciuto, infatti un giorno quando andarono al centro commerciale e Costanza le stava comprando un vestito bello per una donna bella come lei, sua madre pensava ad altro. Le mancava suo padre con il quale andava molto d’accordo, per questo non riusciva a capire come un uomo intelligente come lui avesse sposato sua madre. Era morto in un incidente stradale anche se lei non ne era molto convinta che fosse stato proprio un vero incidente siccome lui aveva molti nemici quando era avvocato. Comunque adesso non voleva più pensarci, stava andando in discoteca ed erano le 11:00 di sera. Si toccò i suoi lunghi capelli rosso fuoco e ricci e guardò i suoi occhi castani, aveva una maglia bianca con uno scollo a barca che le scopriva le spalle e le maniche fino al gomito, dei jeans e delle scarpe col tacco bianche. Era pronta ad uscire quando entrò sua madre.

    Dove stai andando? chiese lei

    Non sono affari tuoi rispose Costanza che fece per uscire

    Ferma, ferma, signorina. Tu non uscirai di qui finché non mi riferisci la tua destinazione

    E da quando ti comporti così?

    Da quando sono tua madre, ora dimmi

    In discoteca replicò Costanza in tono stanco

    Adesso?

    Certo mamma, a quest’ora si va in discoteca

    Ma almeno potevi andare alle 9:00, adesso ti faresti solo un’ora

    Un’ora? Mamma, noi ragazzi stiamo fino a tardi, almeno fino alle 6:00

    Tu torni a casa entro mezzanotte

    Ahahahah, non farmi ridere mamma, adesso lasciami andare.

    La donna cercò di fermarla, ma Costanza la spinse a terra di lato, scese le scale e se ne andò.

    Costanza, torna subito qui.

    Corse a più non posso in strada, poi accelerò il passo sapendo che sua madre non poteva raggiungerla. Si era liberata di un peso, un peso che non avrebbe più voluto rivedere, poi Costanza sentì il rumore di una moto dietro di lei e capì chi era. Giorgio, un ragazzo che aveva conosciuto un paio di giorni prima. Aveva i capelli neri cortissimi con un ciuffo all’insù, occhi nocciola e giacca di pelle nera.

    Ehi Costanza ciao salutò lui

    Ciao, come va? chiese Costanza

    Bene e tu dove stai andando?

    In discoteca

    Oh pure io. Vuoi salire?

    Non chiederlo neanche.

    Così Costanza salì e insieme a Giorgio andarono in discoteca.

    Appena arrivati videro luci in ogni direzione e persone che ballavano. Giorgio le piaceva, Costanza si divertiva molto con lui, ma continuava a pensare a Silvio, l’amore della sua vita di 3 anni fa. Le piaceva molto stare anche con lui finché non si è beccato quello che si è meritato… andare a vivere in quello strano posto chiamato Banamel che Costanza sognava varie volte. Lei con i suoi poteri lo ha esiliato lì perché lui non sentiva amore nei suoi confronti, ciononostante lo amava ancora e non lo avrebbe mai dimenticato.

    Vuoi venire a ballare? domandò Giorgio

    Ancora no, voglio prendere qualcosa da bere rispose lei

    Bene.

    Andarono a sedersi e a chiedere qualcosa al barman.

    Due cocktail per favore chiese Giorgio

    Io non bevo cocktail disse Costanza

    Adesso imparerai.

    L’uomo versò due bicchieri.

    Alla nostra brindò Giorgio.

    Costanza fece cenno col bicchiere e poi iniziò a bere, sentì un forte bruciore alla gola che all’inizio non sopportò, ma in seguito riuscì ad abituarsi. Ne voleva un altro anche se non lo chiese. Doveva restare lucida.

    Parlami un po’ di te disse Giorgio Com’è la tua vita?

    Bella. Mi alzo, mangio, esco con gli amici…

    Intendo dire… Vai d’accordo con i tuoi genitori?

    Mio padre è morto e andavo molto d’accordo con lui, ma mia madre…

    Un altro cocktail ordinò di nuovo Giorgio

    Bè, lei non mi capisce continuò Costanza

    Ecco, tieni disse Giorgio, dandole un altro bicchiere di cocktail.

    Ma vuoi ubriacarmi? gli gridò Costanza

    No, perché…?

    Il cocktail lo prendo quando lo voglio io ribadì Costanza che gli lanciò il cocktail in faccia facendo per andarsene, però Giorgio le prese la mano.

    Scusa, ti prego. Hai ragione, non dovevo, non era mia intenzione ubriacarti per farmi raccontare la tua vita. Perdonami, vieni a ballare.

    Costanza ci pensò, forse non meritava di essere perdonato, però quel ragazzo le piaceva e poi non voleva andarsene dalla discoteca senza aver ballato.

    Ok andiamo accettò infine Costanza.

    Ballarono un sacco di canzoni l’una di fronte all’altro per 2 ore, quando si stancarono uscirono di lì e si fecero un sacco di risate.

    Ahahahahah… L’ultima canzone era fantastica disse Costanza

    Sì, già concordò Giorgio Senti Costanza… io sto andando a casa adesso… tu vorresti venire con me?.

    Senza volerlo Costanza si liberò per l’ennesima volta di sua madre, doveva cogliere l’opportunità.

    Sì, sì, certo che voglio venire da te e se mi fai il favore anche dormire da te

    Benissimo, allora andiamo.

    Quando arrivarono, Costanza vide che la casa di Giorgio era bellissima. Aveva un lampadario gigantesco appeso al soffitto, le pareti marroni luccicavano come uno specchio e c’erano vari quadri dei diversi pittori famosi dalla Gioconda alla Venere di Botticelli, il pavimento era bianco e al centro della stanza un tappeto a cerchio rosso.

    Ai tuoi genitori piace molto la cultura notò Costanza

    Sì, bè loro si fanno influenzare dalle opere. I miei stanno dormendo, vuoi venire a vedere la mia stanza?

    Certo rispose Costanza.

    "Salirono le scale e entrarono nella stanza di Giorgio. Il letto era disfatto, le pareti erano rosse e c’era una lampada sul comò accanto al letto e un armadio marrone di fronte. Anche lui teneva dei quadri, però di attrici famose e foto sue, mentre di fronte alla porta c’era una finestra.

    Wow, carina la tua stanza, anche se tu…. Non finì in tempo la frase perché lui la baciò e cercò di portarla a letto.

    Ti voglio disse Giorgio

    Lasciami gridò Costanza Lasciami immediatamente… adesso basta.

    Costanza con i poteri lo respinse al muro facendo cadere un quadro e rimbombando la casa. Lui era a terra morto con il sangue che colava. Costanza si avvicino.

    No, ti prego svegliati disse Costanza disperata. Sapendo che non poteva fare niente lo trascinò sotto il letto, riappese il quadro e cercò di trovare qualcosa che potesse pulire il sangue, così apri il cassetto del comò e trovò un fazzoletto. Mentre puliva per terra sentì una voce femminile.

    Giorgio, tesoro che succede? disse mentre i suoi passi stavano raggiungendo la stanza. Costanza cercò di fare in fretta, poi aprì la finestra e buttò il fazzoletto… lei doveva uscire da lì. Con ansia scavalcò la finestra, non fece in tempo a chiuderla. Camminò a destra, ma mettendo un piede nel

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