Negli occhi di Sam

Capitolo 1 

Già da qualche decennio, il numero di Alfa tra la popolazione era diminuito pericolosamente, mentre il numero di Omega rimaneva stabile. Considerando che la maggior parte delle persone erano Beta, ciò causava delle complicazioni considerabili: il mondo girava essenzialmente intorno al ruolo degli Alfa, sui cui la popolazione contava a causa della loro abilità innata di dirigere e proteggere.

Davanti a questa diminuzione allarmante del numero di Alfa, diversi governi avevano messo in atto una serie di protocolli per costringerli ad accoppiarsi. La vendita di soppressori per gli Alfa era stata impedita nella maggioranza dei paesi, e centri per Omega in calore avevano aperto un po’ dappertutto.

Samaël Williamson detestava questi centri. Li odiava a tal punto che si azzardava a comprare soppressori da piccoli spacciatori di strada, al rischio di macchiare la propria reputazione. Fotografo di moda molto celebre, passava la propria vita circondato da Omega. L'idea che potesse gettarsi su uno dei suoi clienti senza potersi trattenere per una ragione umiliante come un bisogno fisiologico, quando ci pensava anche solo per un secondo, lo mandava fuori di sé. L'essere umano non era più una semplice bestia: aveva costruito intere civilizzazioni, prodotto cultura e tecnologia, e vederlo ridotto a pura espressione di bestialità gli faceva venire istinti omicidi. Così, per evitare di degradarsi a sfogare la propria lussuria in uno di quei centri, si inventava delle conquiste, degli alibi che alcuni dei suoi amici accettavano di concedergli.

Qualcuno potrebbe pensare che stava aspettando l’Omega della sua vita, quello con cui la compatibilità sarebbe stata tanto forte da impedirgli di vivere separati. Ma ciò non aveva niente a che vedere con la realtà, Sam non era un inguaribile romantico. Era un artista, e a modo suo amava ognuno dei suoi modelli. Era convinto che se per disgrazia il suo amore si fosse ridotto ad un solo essere, non sarebbe più stato capace di trascendere i propri modelli e avrebbe perso ciò che lo rendeva il migliore nel suo campo: il suo talento.

A proposito...

– Myra, cosa ti succede oggi? – si lamentò il fotografo lasciando da parte la fotocamera per avvicinarsi alla modella.

La bella Beta si morse il labbro.

– Non ne sono certa, Sam. Non c’è niente di preciso ma... non saprei, oggi ho perso il tocco.

Sam alzò gli occhi al cielo. Questo era di un blu magnifico, come se ne vedono solo in California. Il servizio fotografico per la nuova linea di costumi da bagno Diesel si stava rivelando un inferno. Certo, non erano le condizioni ideali per i modelli, in costume da bagno sulla spiaggia in pieno febbraio, ma cosa ci poteva fare? Era il loro lavoro dopotutto...

– Facciamo una cosa, cara, adesso passiamo al prossimo modello e tu vai a riposarti un po’, va bene?

– Grazie Sam, sei veramente una persona per bene.

No, non lo era, ma i modelli gli servivano tanto quanto la sua macchina fotografica e i suoi obiettivi, per il lavoro che faceva. Non poteva certo lasciare che si rovinassero.

– Okay! – disse girandosi verso il resto dell’équipe, – Cambio! Chi è il prossimo modello?

Una bionda di piccola taglia gli si avvicinò. Lola era la sua assistente, bella per essere una Beta, ma le mancava il talento per posare davanti all’obiettivo. Ciononostante era molto competente, e Sam apprezzava una bella ragazza che avesse anche una bella testa.

– Si chiama Pedro Boscalino, è nuovo nel settore.

Sam fece una smorfia. Non gli piacevano quelli nuovi. Erano troppo sicuri di sé, e perdeva sempre un sacco di tempo a istruirli su come dovevano posare davanti alla fotocamera, come suscitare il desiderio del cliente che li avrebbe visti, insomma, come essere un modello!

– Avanti allora!

Una certa agitazione si diffuse tra l’équipe, e il modello si fece avanti. Gli occhi di Sam si ingrandirono leggermente. Oh Dio! Davanti a lui apparve un altro giovane di grande bellezza, pelle color caramello, muscoli perfettamente delineati e scolpiti, e uno striminzito costume da bagno che stentava a nascondere le sue parti intime. Avanzava con sicurezza tipica di chi è abituato ad essere guardato con ammirazione.

L’Alfa in Sam iniziò ad agitarsi. Era un Omega, se lo sentiva dentro. Lo guardò venirgli vicino col suo corpo perfetto, i suoi occhi da cerbiatto, il suo viso dai tratti delicati, le sue labbra piene, sensuali, fatte per essere baciate.

Si fermò proprio di fronte a lui.

– Cosa devo fare? – chiese l’adone lanciando degli sguardi a destra e a sinistra.

Un gran sorriso si allargò sul volto di Sam.

– Ciò che ti senti di fare! – disse il fotografo, curioso di vedere di cosa il giovane uomo fosse capace.

– Okay.

Si diresse verso uno degli scogli e vi si poggiò lanciando il proprio corpo all’indietro. Espose il ventre scolpito e il costume da bagno, proprio nel modo in cui sarebbe stato perfetto in qualunque pubblicità. Lo sguardò che gli lanciò era tutto fuorché banale. Sam aveva caldo