Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Chi Siamo e chi Saremo: La vita nel passato, nel presente, nel futuro e nell'al di là
Chi Siamo e chi Saremo: La vita nel passato, nel presente, nel futuro e nell'al di là
Chi Siamo e chi Saremo: La vita nel passato, nel presente, nel futuro e nell'al di là
Ebook166 pages2 hours

Chi Siamo e chi Saremo: La vita nel passato, nel presente, nel futuro e nell'al di là

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Chi siamo? Ognuno crede di saperlo. In realtà se ne sa poco o nulla. Quando si risponde col verbo scien­tifico: « Siamo animali ragionevoli » si è detto appena qualche cosa. SI, l’uomo è un animale ragionevole; ma adopera egli sempre ed a proposito la ragione? E questa gli fa vedere sempre giusto, o non gli fa commettere anche delle grosse corbellerie? L’uomo non è dunque ra­gionevole in modo assoluto ; ma è in grado di ragionare.
 
Questo libro è uno studio dal vero dei fatti e fenomeni della Natura.  Siamo certi che il lettore sin dalle prime pagine si interesserà ad esso e si divertirà più che alla lettura del più ge­niale dei romanzi. Il lettore vedrà che in esso sono trattati problemi ed argomenti, a cui uomini e donne pensano sempre, anche nelle ore più travagliate o spensierate della loro giornata.
 
Infatti, c’è un solo uomo o donna che non pensino giorno e notte, affaccendati od oziosi, sani o malati, fe­lici od infelici a quei misteriosi problemi, che si chia­mano « Morte ed Al di là » od a quegli altri, che si chiamano « Destino, Fatalità e Fortuna », o che non pen­sino a quello che potrà loro accadere nell’avvenire..?
 
LanguageItaliano
Release dateJul 26, 2018
ISBN9788869373558
Chi Siamo e chi Saremo: La vita nel passato, nel presente, nel futuro e nell'al di là

Related to Chi Siamo e chi Saremo

Related ebooks

Body, Mind, & Spirit For You

View More

Related articles

Reviews for Chi Siamo e chi Saremo

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Chi Siamo e chi Saremo - Tito Alacevich

    TURLUPINATURA

    ​INTRODUZIONE

    Chi siamo? Ognuno crede di saperlo. In realtà se ne sa poco o nulla. Quando si risponde col verbo scien­tifico: « Siamo animali ragionevoli » si è detto appena qualche cosa. SI, l’uomo è un animale ragionevole; ma adopera egli sempre ed a proposito la ragione? E questa gli fa vedere sempre giusto, o non gli fa commettere anche delle grosse corbellerie? L’uomo non è dunque ra­gionevole in modo assoluto ; ma è in grado di ragionare.

    Questo libro non è un romanzo, ma uno studio dal vero dei fatti e fenomeni della Natura, i quali sono così meravigliosi e variati, che nessuna fantasia umana può competere nemmeno coll’infimo dei medesimi. Affron­tarne e sviscerarne uno solo è ingolfarsi nella più sba­lorditola delle materie romantiche. Sarebbe dunque un libro di carattere prettamente scientifico e filosofico e, per conseguenza, arido e noioso? Al contrario. Siamo certi che il lettore sin dalle prime pagine si interesserà ad esso e si divertirà più che alla lettura del più ge­niale dei romanzi. Il lettore vedrà che in esso sono trattati problemi ed argomenti, a cui uomini e donne pensano sempre, anche nelle ore più travagliate o spensierate della loro giornata.

    Infatti, c’è un solo uomo o donna che non pensino giorno e notte, affaccendati od oziosi, sani o malati, fe­lici od infelici a quei misteriosi problemi, che si chia­mano « Morte ed Al di là » od a quegli altri, che si chiamano « Destino, Fatalità e Fortuna », o che non pen­sino a quello che potrà loro accadere nell’avvenire della stessa attuale esistenza terrena? Quale uomo o donna non si farà quotidianamente le domande : « Chi siamo ? D’onde veniamo? Dove andiamo? Perché viviamo e mo­riamo? Che cosa fummo ieri e che saremo domani? » E quando in una notte serena e tranquilla contem­pliamo un cielo stellato e la romantica Luna, chi non si fa queste altre domande: « Che cosa sono le stelle? Come si sono formate? D’onde sono venute? Sono dav­vero corpi immensi che ardono e bruciano, o qualcosa altro? In quali abissi del cielo è il Paradiso, di cui tanto si parla, ed in quali l’Inferno? Dio ha creato tutto, ma perché, essendo Egli così grande, non lo possiamo ve­dere? A che serve la Luna? Ad illuminarci debolmente di notte, e non sempre, quando ci sono tanti mezzi di illuminazione più potenti ed efficaci? C’è l’umanità an­che su altri pianeti, oltre che sul nostro, e si potrà andare in essi, o magari nella sola Luna? Saremo noi premiati per le buone opere, che facciamo in questa vita, e puniti per le cattive? Perché tanti esseri inutili e dannosi sul nostro globo? A che scopo furono creati? Siamo noi davvero i prediletti di Dio e della Natura, oppure è questa una nostra illusione? »

    Ed ancora: « Che cosa è l’Amore? Che sono la Fede, la Speranza e la Provvidenza? Che cosa è la Morte e che sono i Sogni? L’Amore finisce nella Morte, o con­tinua? Ci annulleremo morendo, o rinasceremo? E rina­scendo, chi o che cosa saremo? E se già fummo prima di nascere, chi fummo? E se non siamo felici, che cosa dovremmo fare per esserlo? Se non siamo ricchi e for­tunati, in che modo si potrebbe divenire e l’una cosa e l’altra?

    A tutte queste domande ed a cento altre si rispon­derà in queste pagine, e noi crediamo che chiunque ci leggerà, se ne sentirà soddisfatto e pienamente tranquil­lizzato.

    Non scopriremo misteri né riveleremo segreti, ma diremo cose nuove, cose, che nessuno ha mai dette e forse neppure pensate, né fra gli antichi né fra i mo­derni.

    Sono oltre sessanta proposizioni di interesse univer­sale, che qui si presentano e vengono illustrate sotto punti di vista del tutto ignorati, ma razionali, e basate unicamente su osservazioni, che abbiamo fatte e che chiunque può fare, studiando spregiudicatamente i fatti e fenomeni della Natura terrestre e della Vita

    ​L’ISTINTO È SUPERIORE ALLA RAGIONE

    La Ragione è una forza discriminatrice, perciò fallibile; l’Istinto no; perciò l’Istinto è superiore alla Ra­gione. L’uomo è in maggior misura ragionevole ed in minore istintivo; negli altri esseri viventi l’Istinto pre­vale sulla Ragione. L’Universo, la Natura, la Vita, gli Astri sono essenzialmente istintivi, perciò anche Dio è un’entità istintiva. La Ragione è una forza individuale umana; l’Istinto è una forza universale. La Ragione non è né una degenerazione né una filiazione dell’Istinto. L’Istinto è il giudizio della Natura ed il criterio di Dio. E l’Istinto che governa l’Universo, la Ragione governa solamente gli uomini. Perciò solamente gli uomini er­rano e sono ingiusti.

    ​L’UOMO NON PROVIENE DA ALTRI ANIMALI

    Non avendo alcun animale la Ragione e tutti l’Istinto, non è presumibile che l’uomo sia nato per evoluzione da altri animali. La Ragione non poteva essersi formata di punto in bianco, e, se si fosse formata, sarebbe anche svanita.

    La Natura non crea nuovi tipi di esseri viventi e raramente li fonde e li confonde. Se accade una fusione, si tratta di ibridi, che non danno progenitura. Dai muli non procedono i muli; i giganti possono procreare giganti, ma nel succedersi delle generazioni, torna l’uomo normale. L’uomo geniale, può procrearne un altro, ma i successori non saranno geniali nemmeno in via ecce­zionale. Potranno essere tutto al più belle intelligenze. Perciò, se una coppia di scimmie avesse procreato l’uomo ragionevole, questi, o sarebbe morto subito, o non avrebbe dato una progenie di uomini, ma sarebbe ritornata la scimmia.

    La Ragione non si perde mai; anche il pazzo ed il deficiente ragionano, ma a modo loro.

    ​L’UOMO E LA BESTIA

    Ciò che fa la superiorità dell’Uomo sugli altri ani­mali è che egli solo possiede la memoria, la fantasia e la parola, e questi requisiti gli permettono di dominare il mondo. Così magnifici doni, però, non servono che a lui. Sulla Natura e sulla Vita essi non hanno che una influenza limitata. Natura e Vita possono esistere anche senza le opere del pensiero umano. Sono la memoria, la fantasia e la parola, che, mentre producono superbe opere per l’Umanità, creano anche le irrequietezze, le competizioni, gli odi, le ambizioni, le guerre e gli stermini.

    Se l’uomo non avesse né la memoria, né la fantasia, né la parola, si priverebbe di enormi vantaggi e non

    potrebbe più apprezzare il Bene né difendersi dal Male, ma forse sarebbe più felice, come lo sono tutti gli altri animali. Invece, è proprio per quei tre massimi Beni che molti uomini sono infelici e non sanno vivere.

    È dunque una superiorità relativa, che la Natura ha conferito all’uomo, forse per compensarlo della mancanza dell’Istinto.

    Se la Natura avesse voluto concedere all’uomo la superiorità assoluta, gli avrebbe dato altri vantaggi, con­cessi alla bestia e non a lui; gli avrebbe date le ali e la vista degli uccelli, la insommergibilità dei pesci, il fiuto del cane, l’udito del gatto, l’agilità della gazzella, la forza del leone, la scienza dell’ape, del ragno e del castoro e così avanti.

    La Natura, poi, nemmeno protegge l’uomo più della bestia; infatti, non lo ha nemmeno vestito e gli ha messo a fianco peggiori malattie e maggiori sofferenze, oltre alle passioni, alla noia ed al quotidiano assillo della morte e dell’Al di là.

    Del resto, l’uomo non è l’animale più necessario. Prima della sua venuta sulla Terra, la Natura certa­mente viveva meglio senza di lui e parimenti senza di lui tutti gli altri animali sarebbero anche oggi più tran­quilli e più sicuri della loro vita.

    L’uomo pretende di essere il beniamino della crea­zione; ma è una sua illusione. Egli ha, è vero, tutto quello che gli può servire, e coll’ingegno può fabbri­carsi anche ciò che la Natura non gli ha dato: ali, occhiali, congegni per udire meglio e per spostarsi più rapidamente, mezzi per comunicare verbalmente a grandi distanze, godimenti artificiali pei singoli sensi, ecc.; ma anche gli animali hanno quanto può servire loro e non desiderano di più. Certamente nessun uomo vorrebbe scambiarsi con un qualsiasi altro animale, ma verosimil­mente nemmeno la bestia vorrebbe scambiarsi con lui.

    L’uomo non ha nemmeno dei diritti superiori. Intanto non può appellarsi al diritto di preesistenza, essendo arrivato ultimo sulla Terra; e poi, se egli ha il diritto di uccidere tutti gli animali, anche costoro hanno il diritto di uccidere lui, ed è proprio l’infimo degli esseri, il microbo, che uccide impunemente l’uomo.

    E l’uomo superiore in bellezza fisica e spirituale? Egli crede di sì, ma verosimilmente nessun altro ani­male è di questo parere. Anche il cane, che adora l’uo­mo, gli preferisce la cagna, che per lui è più bella.

    Noi crediamo che l’unica cosa, in cui l’uomo eccelle sia quella di produrre il Male, di cui non è capace la Bestia. Anzi, in un ordine di cose di capitale importanza l’uomo è al di sotto d’ogni bestia; egli maltratta, sevizia e punisce i suoi piccoli, ciò che nessuna bestia fa ed è l’unico animale che uccide i suoi simili e spesso ne mas­sacra a milioni.

    La superiorità, del resto, è negli uomini un sentimento istintivo, non solo verso gli altri animali, ma anche verso gli altri uomini. Avendo ogni singolo uomo fisicamente tutto quello che hanno coloro che nel mondo passano per superiori, egli non può ammettere di essere psichi­camente inferiore. Se tale non appare in confronto altrui, egli lo attribuisce alle circostanze, alla nascita, alla for­tuna, al caso, all’ambiente, allo spirito d’intrigo, all’istru­zione, all’attività, all’irrequietezza, all’ambizione e ad altre cause, che influiscono sull’anima di altri e non sulla sua. Egli è convinto, insomma, che se potesse avere tutto ciò che hanno gli individui riconosciuti superiori, li supererebbe o per lo meno arriverebbe al loro livello. Quand’egli vede e sa che anche gli uomini posti sulle più alte vette sociali hanno i medesimi suoi bisogni, malattie, preoccupazioni, e spesso sono più infelici di lui, e tutti debbono morire, perché dovrebbe sentirsi sostanzialmente inferiore ?

    In poche parole, nessun uomo, a parità di condizioni circostanziali e di fortuna, si sentirebbe incapace di fare ciò che fanno altri o di godere di meno. Ma anche senza tale parità, egli, per lo meno in sé stesso, non si sente inferiore ed in nessun caso verso la Bestia, anche se questa abbia istinto, ali, vista, fiuto, forza, coraggio, agi­lità ed altre cose più di lui.

    ​I GENI

    Il Genio è un’ invenzione umana. Se la Natura avesse creato i Geni, li avrebbe fatti conoscere anche all’esterno per delle particolarità fisiche diverse da quelle degli uomini comuni. Al contrario, coloro che passano per Geni non possiedono nel fisico alcuna cosa in più dei comuni mortali, né maggior bellezza, né maggior salute, né maggior forza. La genialità potrebbe essere impressa nell’anima, ma siccome l’anima umana ha la precisa forma del corpo, la genialità stessa si vedrebbe anche da questo. Degli uomini, che passarono per Geni, furono ciechi, sordi, pazzi, malati e fisicamente brutti.

    Altri furono ingenui, distratti, immorali, criminali, viziosi. Tal­volta si vuole vedere in essi una espressione più signi­ficativa negli occhi e nel sorriso, che sono le finestre dell’anima, ma sono puri apprezzamenti individuali o collettivi, prodotti da suggestione od autosuggestione.

    Vi sono certamente degli individui, che intellettual­mente operano grandi cose, che riformano la società umana, che creano ai popoli nuovi destini, che danno vita ad invenzioni grandiose, che operano talvolta dei veri miracoli e costoro, per distinguerli dagli uomini comuni,

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1