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Premio Prunola 2018 - Antologia dei racconti finalisti
Premio Prunola 2018 - Antologia dei racconti finalisti
Premio Prunola 2018 - Antologia dei racconti finalisti
Ebook84 pages52 minutes

Premio Prunola 2018 - Antologia dei racconti finalisti

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Anche nel 2018 il Premio Prunola prevede la sezione Racconti Scolastici, grazie alle preziose sponsorizzazioni che hanno permesso a ben due studentesse di vincere una borsa di studio per l'iscrizione al primo anno di università. Inoltre è stato confermato il Premio Speciale "Vittoria Serena" per valorizzare il racconto che esprima al meglio particolari contenuti ispirati all'amore, all'amicizia, al valore consolatore della bellezza e dell'arte per i giovani.
Come l'anno passato, sono stati inclusi anche gli altri finalisti, per arricchire di un nuovo numero questa collana che sempre più sta raccogliendo successo sia per la promozione della scrittura nei giovani sia, in conseguenza, come partecipazione al concorso letterario stesso. Un vero orgoglio per la nostra cittadina di Castelfranco Veneto.
LanguageItaliano
Release dateJul 16, 2018
ISBN9788893781121
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    Premio Prunola 2018 - Antologia dei racconti finalisti - AA.VV.

    Premio Prunola 2018

    I racconti scolastici

    Panda Edizioni

    ISBN 9788893781121

    © 2018 Panda Edizioni

    www.pandaedizioni.it

    info@pandaedizioni.it

    Proprietà riservata. Nessuna parte del presente libro può essere riprodotta, memorizzata, fotocopiata o riprodotta altrimenti senza il consenso scritto dell'editore.

    I fatti e i personaggi rappresentati nella seguente opera, nonché i nomi e i dialoghi ivi contenuti, sono unicamente frutto dell'immaginazione e della libera espressione artistica dell'Autore.

    Ogni similitudine, riferimento o identificazione con fatti, persone, nomi o luoghi reali è puramente casuale e non intenzionale.

    Prefazione

    Ma cos’è la vita se non una storia che scriviamo a ogni respiro? Perché le parole ti fanno sentire viva, luminosa come le stelle e col cuore spalancato sull’universo, afferma Anna M. Oppure Martina F.: La vera bellezza del mondo è quella notturna: tutto quello che scorgiamo all’orizzonte è una sembianza, una mescolanza tra il reale e l’illusione.

    Esempi di ciò che pensano e scrivono i giovani di oggi. C’è una costante che attraversa questi loro scritti: il bisogno di rendersi visibili, una delicatezza di sentimenti nel testimoniare la loro vulnerabilità nell’amare qualcuno, o anche solo nel desiderio di essere amati.

    Sono dichiarazioni di amicizia, di amori puliti, non inquinati dalla disillusione o dalla routine della vita. Confessano con disincanto la paura di non essere abbastanza, di non potere abbastanza…

    Leggere questi racconti è come passeggiare attraverso un prato verde in un giorno di primavera. Il cielo può annuvolarsi, piovere all'improvviso, l'aria diventare più frizzantina ma, prima o poi, il sole tornerà comunque a riaccendere e far brillare i colori della vita.

    Anna Massarotto

    Introduzione

    Un punto al centro del palcoscenico

    Il palcoscenico del teatro Accademico di Castelfranco Veneto può sembrare piuttosto piccolo osservandolo dalla platea, seduti su una comoda poltroncina. Non si tratta, in effetti, di un palcoscenico enorme, in particolare se lo si confronta con altre strutture più conosciute al grande pubblico.

    In queste righe vogliamo raccontarvi un segreto di scena: al centro della parte frontale del palcoscenico c’è una grossa X che segnala con precisione dove posizionarsi in modo da stare al centro del cosiddetto cono visuale e sfruttare l’acustica nel migliore dei modi possibili. Per salire sul palco bisogna salire una piccola scaletta dando per pochi attimi le spalle al pubblico; a questo punto, viste le ridotte dimensioni di cui sopra, solo pochi passi separano lo scrittore da quel punto al centro del palco.

    Eccoli lì.

    Quei pochi passi sono infiniti, faticosi, folli. Perché dopo essere salito sul piccolo palcoscenico del piccolo teatro il protagonista si volta e per la prima volta vede l’Accademico, bellissimo, spaventosamente pieno di persone che sono lì e si aspettano che lui dica o faccia qualcosa. Alza lo sguardo e osserva i meravigliosi palchetti, tre ordini. Due logge da cui il pubblico si sporge curioso, il vociare sommesso di chi siede in barcaccia proprio sopra la sua testa. La platea è un mare di spettatori e le luci, i colori, i suoni, la magnificenza di quella stupenda cornice lo investono in un istante.

    Ora immaginate di non aver ancora compiuto diciott’anni e di ritrovarvi lì, non sapete nemmeno voi esattamente come sia accaduto. Ci sono fiori, targhe, strette di mano. Ci sono scrittori, amici, professori, microfoni. Quel punto con la X sembra irraggiungibile.

    Noi organizzatori siamo lì, sul palcoscenico di un teatro che alla terza edizione del Premio Letterario Prunola sentiamo almeno per una sera tutto nostro. Ridiamo, ci arrabbiamo, ci preoccupiamo perché la serata vada come deve andare e aggiustiamo il tiro mentre passano i minuti. Presentiamo i vincitori, gli ospiti, facciamo battute e a volte dimentichiamo quanto possa essere difficile raggiungere quella grossa X. Allora cerchiamo di prendere i veri protagonisti per mano, non solo metaforicamente e ci accorgiamo che spesso stanno tremando. Alcuni di loro non ce la fanno proprio a raggiungere quel punto, quei pochi passi sono una maratona interminabile. Sappiamo però che non ha importanza: la serata finale è una grande festa, il coronamento del lavoro corale di scrittori noti e meno noti, a volte padri o madri, altre giovani promesse come lo era la nostra Vittoria cui dedichiamo ogni anno il Premio. Ciò che veramente importa lo troverete nelle prossime pagine. Sono i racconti di giovani penne, emozioni e pensieri a volte teneri e altri turbolenti che ci hanno affascinato.

    E in tutta onestà, crediamo siano delle

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