Il colpo della strega (Trixie Pepperdine Mystery, #4): Trixie Pepperdine Mystery
Di Morgana Bell
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Info su questo ebook
Tra la sua pazza famiglia, le lezioni di magia, le indagini sull’omicidio e una detective della polizia che vuole che stia alla larga dall’inchiesta, Trixie è impegnata più che mai. Ma soprattutto è determinata a scoprire chi sia il misterioso individuo che incombe come una minaccia su di lei.
Serie Trixie Pepperdine Mystery
Strega per caso - Libro 1
Un tocco di magia - Libro 2
Strega in libertà - Libro 3
Il colpo della strega - Libro 4
La strega è mobile - Libro 5
Strega si nasce - Libro 6
Vita da strega - Libro 7
Processo alla strega – Libro 8
Strega per sempre – Libro 9
Strega superstar - Libro 10
Attenti alla strega - Libro 11
Morgana Bell
Sono nata a Milano e sono cresciuta in un mondo di libri. Mia madre era una lettrice vorace e mi ha trasmesso il suo amore per la narrativa. I miei primi ricordi sono: io con un libro in mano o mentre disegno con le matite colorate, per ore intere. Ho scritto il mio primo romanzo quando avevo vent’anni, ma l’amore per la pittura mi ha portato a studiare arte. Ho frequentato l’Accademia di Brera a Milano, ma poi ho proseguito per altre strade. Durante gli anni ho continuato a dipingere e a scrivere, ma non ho mai pensato seriamente a fare pubblicare i miei lavori. Fortunatamente, quando mi sono decisa a farlo, nel 2012, Amazon ha consentito agli scrittori come me di pubblicare i propri romanzi. E lo stesso è successo con gli altri rivenditori come Apple, Google e Kobo che hanno aperto le loro porte agli autori. Quando non sto scrivendo, dipingo e leggo. Adoro gli animali e mi piace viaggiare.
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Anteprima del libro
Il colpo della strega (Trixie Pepperdine Mystery, #4) - Morgana Bell
Bell
Capitolo 1
––––––––
La colazione a casa di zia Lucy. O si! Era una cosa favolosa. Erano dei semplici pancakes allo sciroppo d’acero, ma li aveva preparati in un modo impareggiabile. Ovviamente non ero l'unica a pensarla così, perché anche le gemelle li stavano divorando senza badare alle briciole che cadevano sul tappeto.
––––––––
Mi chiamo Trixie Pepperdine e sono un’investigatrice privata. Ho preso le redini dell'attività di famiglia dopo la morte del mio padre adottivo. Inoltre, da quando ho scoperto di essere una strega, la mia vita è diventata molto più complicata.
––––––––
Mi dividevo tra Hockham, che era nel mondo umano, e Bringstone, che era la patria di tutti i tipi di esseri soprannaturali (detti brid). Ed era lì che mi trovavo stamattina, con zia Lucy e le mie cugine, Stella e Aurora. Tutte noi eravamo delle streghe.
Ragazze! Quante volte devo dirvi di non fare cadere le briciole?
Le rimproverò zia Lucy.
Scusa, mamma,
dissero le gemelle in coro. Ma non sembravano particolarmente dispiaciute, poiché continuarono a mangiare i pancakes e a produrre altre briciole.
Perché non potete usare un piatto?
Zia Lucy si accigliò. Se Trixie può farlo, perché non lo fate anche voi?
Non appena zia Lucy tornò in cucina, Stella la scimmiottò: Se Trixie può farlo, perché non lo fate anche voi?
Trixie è una ragazza così brava,
disse Aurora, poi tutte e due cominciarono a ridacchiare.
Mi comportai da persona adulta e feci loro la linguaccia. Ero d’accordo con zia Lucy su questo. Odiavo quando la mia sorella acquisita, Vivian, veniva con i suoi figli nel mio appartamento bello, pulito e ordinato. Perché quando se ne andavano si lasciavano alle spalle la confusione totale.
Sembrava che le gemelle avessero rinunciato ai loro tentativi di tingersi i capelli e fossero tornate al loro colore naturale, rosso. Almeno per ora.
Come va Dolci Magie?
Lanciai un'occhiata al mio piatto vuoto e mi chiesi se chiedere un terzo pancake sarebbe stato un po’ troppo eccessivo.
Dolci Magie era la pasticceria con sala da tè delle gemelle.
I profitti stanno aumentando.
Stella era a metà del suo quarto pancake.
Gli affari vanno bene, ma abbiamo avuto alcuni problemi con uno dei nostri fornitori di torte,
disse Stella, poi si voltò verso la cucina. Mamma, posso avere un altro pancake, per favore?
Tre sono più che abbastanza.
Stella mise il broncio.
Qual è il problema con le torte?
Chiesi.
È da un po’ di tempo che riceviamo delle consegne di torte danneggiate,
disse Aurora.
Perché non cambiate fornitore?
Ne utilizziamo più di uno, ma i dolci di Thelma Garner sono di gran lunga i migliori.
Sì.
Stella stava guardando l'ultimo mezzo pancake della sorella. La signora Garner è super gentile. Non riesce a capire da dove nasce questo problema. È come se qualcuno la stesse sabotando deliberatamente. Per ora le abbiamo promesso di restare con lei, ma se il problema sussiste potremmo dover riconsiderare la questione.
Thelma Garner?
Zia Lucy si era unita a noi, il suo sguardo stava esaminando la scia di briciole che conduceva alle gemelle. Lei e io ci conosciamo da molto tempo.
Questo è uno dei motivi per cui non vogliamo lasciarla,
disse Stella. Speriamo che risolva le cose.
Ehi, mamma. Hai dato a Trixie la grande notizia?
Forse era una manovra astuta da parte di Aurora per distrarre sua madre dalle briciole? Se era così, sembrò funzionare.
Difficilmente la chiamerei una grande notizia.
Che cosa è successo?
Chiesi.
Diglielo, mamma,
la incalzò Stella.
Questo fine settimana ci sarà la prima gara di cucina di Bringstone,
disse zia Lucy.
La mamma la vincerà senza dubbio.
Stella si spazzò via le briciole dalla camicetta.
Non ci sono storie.
Aurora si mise in bocca l'ultimo boccone di pancake.
Non ho ancora deciso se parteciperò.
Zia Lucy mi raggiunse sul divano. Ho molte cose da fare.
Devi partecipare,
dissi. Possiamo darti una mano con la casa, se hai bisogno di tempo per concentrarti sulla preparazione dei dolci. Vero che possiamo ragazze?
Le gemelle mi guardarono come se avessi perso la testa.
Sì, immagino,
disse Aurora, senza convinzione.
Suppongo di sì.
Stella sospirò.
Grazie, Trixie.
Zia Lucy sorrise radiosamente, poi si rivolse alle ragazze. Sono sopraffatta dal vostro entusiasmo. Potete iniziare ripulendo quella scia di briciole.
Le gemelle si scambiarono un'occhiata.
Stava parlando con te.
No, diceva a te.
––––––––
Dieci minuti e una lunga discussione dopo, le gemelle fecero a turno per passare l'aspirapolvere sul tappeto, mentre io e zia Lucia ci rifugiavamo in cucina.
Quelle ragazze mi porteranno alla tomba.
Lei sorrise.
Seriamente però, dovresti davvero partecipare alla competizione.
Prima di tutto informati se la tua assicurazione sulla responsabilità professionale è ancora valida,
disse la nonna. Col rumore dell’aspirapolvere nessuna di noi l'aveva sentita entrare. Ne avrai bisogno per coprire tutte le richieste di risarcimento per intossicazione alimentare.
Buongiorno, mamma.
Zia Lucy strinse i pugni. Come sei gentile a onorarci con la tua presenza.
Sto solo dicendo che non vorrei che tu mandassi in bancarotta la famiglia.
Nonna,
dissi più forte di quanto intendessi. Zia Lucy è una cuoca favolosa.
Grazie cara.
Zia Lucy mi sorrise.
Cosa c'è per colazione?
La nonna si sedette al tavolo della cucina. E cos'è quel dannato rumore?
La donna era incredibile. Se fossi stata zia Lucy le avrei intimato di andarsene.
Pancake allo sciroppo d’acero.
Suppongo che dovrò farmeli andar bene.
Sospirò la nonna. Trixie, vai a dire a chi sta facendo quel rumore di smetterla prima che lo trasformi in una cimice.
Ogni scusa era buona per scappare via da lei.
Feci un cenno ad Aurora di spegnere l’aspirapolvere.
Cosa?
Urlò lei.
La nonna è qui. Spegnilo!
Dato che non riusciva ancora a sentire quello che stavo dicendo, attraversai la stanza e premetti l'interruttore per spegnerlo.
La nonna è qui.
Indicai la cucina.
Aurora annuì.
Andiamo,
disse Stella in un sussurro.
––––––––
Tutte e tre uscimmo dalla porta sul retro, attraversammo il giardino e ci ritrovammo sulla strada.
La nonna è di cattivo umore?
Chiese Aurora, mentre ci dirigevamo verso Dolci Magie.
Quando mai non è di cattivo umore? Mi infastidisce davvero quando critica la cucina di vostra madre.
Lo so. Come se lei sapesse cucinare. Hai visto quella zuppa di verdure che prepara?
Quella che sembra fatta con dei rospi morti?
Risi.
Ha lo stesso odore.
Non so perché la mamma la sopporti,
disse Stella. Dovrebbe dire alla nonna che se non le piace la sua cucina, può prepararsi da mangiare da sola.
Aurora rise. Come se tu avessi il coraggio di dirglielo.
Non ho detto che lo farei, però la mamma dovrebbe assolutamente dirlo.
Credi che zia Lucy parteciperà alla competizione?
Dissi.
Ora che la nonna l'ha irritata è probabile.
Era possibile che la nonna avesse detto quelle cose per quella ragione? Macché, lei era solo una strega cattiva.
Secondo voi quante possibilità ha di vincere?
È difficile dirlo. Ci sono dei bravi cuochi a Bringstone, ma molti di loro si avvalgono della magia per cucinare. Nella competizione è severamente vietata la magia e questo dovrebbe favorire la mamma.
––––––––
Dolci Magie era già aperta. Le gemelle avevano formato il personale in modo che potesse dirigere efficacemente il negozio anche quando loro non c'erano.
Come vanno le cose?
Chiese Stella alla giovane commessa dietro il bancone della pasticceria.
Un'altra consegna danneggiata.
Garner?
La giovane donna annuì. Ho dovuto buttarne via un quarto.
Le gemelle si scambiarono un’occhiata preoccupata. Dobbiamo fare qualcosa,
disse Aurora.
Lo so, ma la mamma non sarà contenta.
Non possiamo lasciare che le cose continuino così.
Volete che faccia delle indagini?
Mi offrii. Forse posso scoprire cosa sta succedendo?
Lo faresti?
Disse Stella.
Certo, nessun problema.
––––––––
Avevamo appena esaminato l'ultima consegna della ditta Garner. Le scatole non mostravano segni di danneggiamento, ma molte torte erano state schiacciate.
Quando vedrai di nuovo James?
Chiese Stella.
Non sono certa che lo farò.
Perché no?
Aurora fu sorpresa dalla mia risposta quasi quanto la sorella. Pensavo che voi due andaste d’accordo.
Infatti è così.
Allora cosa c'è che non va?
Disse Stella.
Se ve lo dico, dovete promettere di non riferirlo a nessuno.
Promettiamo.
Dopo che avete mostrato le foto del matrimonio a Lula, lei mi ha preso da parte e mi ha detto che conosceva James. Sembra che lo abbia arrestato tre anni fa.
Ero uscita con James un paio di volte, niente di serio, ma mi piaceva la sua compagnia. In realtà avevo iniziato a pensare che tra noi due potesse esserci qualcosa, finché Lula non mi aveva detto che lo aveva arrestato alcuni anni prima.
Il vero nome di Lula era Campanula Campana. Era una super brid e una cacciatrice di taglie. Riportava a Bringstone gli esseri soprannaturali canaglie che erano fuggiti nel mondo umano.
James era una canaglia?
Stella sembrò sorpresa.
Annuii.
Cosa ha fatto?
Non lo so. Suppongo che avrei dovuto chiederlo a Lula, ma in quel momento ero troppo scioccata.
Hai parlato con James?
Scossi la testa. No, da allora ho cercato di evitarlo. Non so proprio cosa farò.
Peccato.
Commentò Aurora.
Era quello che pensavo anch’io.
––––––––
Prima di tornare a Hockham mi recai all’azienda dolciaria Garner. All’esterno della piccola ditta situata alla periferia di Bringstone, c’era un cartello rosso, rosa e bianco con la foto di una torta a tre strati. Le gemelle avevano telefonato per avvisare, quindi Thelma Garner mi stava aspettando.
Signora Garner?
Chiamami Thelma.
Sembrava avere più o meno la stessa età di zia Lucy, e condivideva la stessa bizzarria nel vestire e negli occhiali. Devi essere la nuova strega in città. Ho sentito molto parlare di te. Entra.
Thelma mi fece fare una breve visita guidata. I locali erano perfettamente puliti e l'intera azienda sembrava funzionare come un orologio. Diverse volte, mi offrì l'opportunità di assaggiare i prodotti, ma in qualche modo riuscii a resistere. Venti minuti dopo ero nel suo ufficio e stavo bevendo una tazza di tè.
Mi sento malissimo per tutto questo,
disse. Non voglio perdere l’attività delle gemelle, ma non le biasimo per essere infastidite. Purtroppo non è successo solo a loro, ma anche ad altri miei clienti.
Hai idea di cosa potrebbe causare il problema? Hai avuto un cambio di personale?
No, niente del genere. La maggior parte del mio staff è con me da anni. Sono perplessa. Non posso fare a meno di pensare che sia un atto deliberato, qualcuno sta cercando di sabotare la mia azienda.
Se me lo consenti forse posso aiutarti.
Come?
Nel mondo umano lavoro come investigatrice privata.
Non so se ho davvero bisogno di un’investigatrice privata.
Le gemelle credono di sì.
Non posso permettermi di pagarti.
Come pagamento accetterò un paio di torte. Se sono buone solo la metà di quello che dice zia Lucy, ne varrà la pena.
Cosa farai esattamente?
Potrei iniziare a lavorare nella ditta sotto copertura.
D’accordo. Vedrò cosa posso fare.
––––––––
Quando tornai a Dolci Magie le gemelle erano in pausa per il tè. Ma queste ragazze lavoravano qualche volta? Le raggiunsi al loro tavolo preferito vicino alla vetrina.
Thelma Garner è una persona squisita,
dissi.
Ecco perché non vogliamo abbandonarla. Ti è venuto in mente qualcosa?
Aurora stava tagliando a metà un cupcake alla fragola. Aveva una sua teoria a riguardo: se lo mangiava diviso in due parti era meno calorico. Non fate domande.
Ho intenzione di lavorare lì sotto copertura.
Oh, che emozione.
Stella batté le mani. Come una spia?
Sì, qualcosa del genere. Però ci vorranno un paio di giorni prima che possa iniziare.
Aurora diede un morso a una metà del suo cupcake a basso contenuto calorico. Più tardi io e Stella andremo a fare shopping. Vuoi venire con noi?
No grazie. Devo tornare a Hockham. Per quale l'occasione comunque?
Come se ne dovessero trovare una.
Ridacchiarono per qualche minuto.
Una rimpatriata di scuola.
Stella riusciva a malapena a contenere l’eccitazione.
E volete andarci davvero?
Il solo pensiero di rincontrare i miei compagni di scuola, e uso questi termini in senso lato, era la mia idea di inferno.
Certo che ci andiamo.
Non vediamo l’ora. Sono elettrizzata.
Ogni quanto la organizzano?
Questa è la prima da quando abbiamo finito la scuola. Sarà fantastico rivedere tutti.
Anche Jared e Kevin non vedono l'ora?
Le gemelle erano entrambe fidanzate. Stella con Jared, un lupo mannaro; Aurora con Kevin, un vampiro.
Non possono venire,
disse Aurora. È riservata solo a quelli che hanno frequentato la scuola.
I fidanzati non possono venire?
Chiesi.
No.
Le gemelle si scambiarono un'occhiata. Be’, questo è ciò che abbiamo detto loro. Non vogliamo che vengano, preferiamo incontrare i nostri vecchi amici da sole. Inoltre si annoierebbero a morte.
Vecchi amici, eh?
Stavo iniziando a sentire puzza di bruciato. Qualche vecchio amico in particolare?
No.
Ovviamente no.
Le gemelle erano delle pessime bugiarde.
––––––––
C'è uno strano uomo nel tuo ufficio,
disse la signora Piggy.
Strano in che senso?
Vedrai.
Lo strano uomo era vestito con una camicia floreale, pantaloni verde lime e infradito. I suoi occhiali avevano tutti i colori dell'arcobaleno.
Laggiù, vedo il vetro e il laccato lucido. Un sacco di laccato lucido,
disse. Velluto per le tende. Blu scuro.
Mi scusi!
Dissi.
Fece un giro su se stesso e mi guardò. Tu chi sei? Non vedi che sono occupato? Hai interrotto il mio flusso creativo.
E che cosa stai facendo esattamente qui?
Sto re-immaginando questo spazio. Sto pensando forse al cyber-chic con un pizzico di Parigi.
O stavo ancora dormendo, oppure la caffetteria dov’ero stata aveva messo qualcosa di strano nel mio cappuccino.
Blink mi chiamò da parte e sussurrò: Lui è Pierrick. L'uomo è un genio.
Che cosa diamine sta facendo?
Sta per fare un restyling dell’ufficio.
Prima avrebbe dovuto passare sul mio cadavere. Lanciai uno sguardo torvo a Blink. Scusa, Pierre,
dissi.
Il mio nome è Pierrick, non Pierre. Pierrick Lacroix.
Bene, monsieur Lacroix.
Dissi con il mio indefinito accento francese, che ad essere onesti non sembrava proprio di Parigi. Sono mademoiselle Trixie Pepperdine, e questo è il mio ufficio.
Piacere di conoscerti.
Mi prese la mano e la baciò. Questo ufficio ha un tale potenziale. Hai fatto bene a chiamarmi. Prima ci liberiamo di tutto questo...
agitò la mano intorno alla stanza, meglio sarà.
Ma io non ti ho chiamato.
Forse è stata la tua segretaria allora?
No, è stato...
guardai Blink.
Sì?
Disse Pierrick Lacroix.
È stato... ehm... voglio dire... ora che ci penso... forse ti ho contattato io. Devo averlo dimenticato.
Cos'altro avrei dovuto dire? Non potevo certo dire a monsieur Lacroix che era stato chiamato dal mio gatto. No, a meno che non volessi finire all’ospedale psichiatrico. Invece, trascorsi un'ora straziante ad ascoltare la visione che Pierrick aveva dell'ufficio.
Posso trasformare questo posto in poche settimane,
disse quando il calvario giunse al termine.
Fantastico.
Mi rivolsi a Blink e sussurrai: Non ti darò mai più il salmone.
Ti farò avere un preventivo per iscritto entro tre giorni,
disse, mentre volteggiava fuori dalla stanza.
Non vedo l'ora.
E so esattamente dove lo archivierò.
Mi piace lo stile cyber-chic,
disse Blink.
Capitolo 2
––––––––
Oggi ho un regalo speciale per voi tre,
disse la nonna.
Stella guardò Aurora. Poi Aurora guardò me e io guardai Stella. Le parole non erano necessarie, ognuna di noi sapeva esattamente a che cosa stavano pensando le altre.
Potreste sembrare un po’ più felici a riguardo.
La nonna sospirò profondamente. Ragazze ingrate.
Era il giorno della nostra lezione di magia. Non erano mai divertenti. E anche questa volta non mi facevo nessuna illusione (scusate il gioco di parole) che il suo cosiddetto 'regalo speciale' fosse tutto tranne che un regalo.
Non avete intenzione di chiedermi di cosa si tratta?
Mi feci forza. Qual è il regalo speciale, nonna?
Sono contenta che tu l’abbia chiesto. Prima però voglio farvi una domanda. Qual è la differenza tra magia e illusione?
Né Stella né Aurora sembravano aver fretta di intervenire.
L'illusione è una finzione,
dissi. È quello che fanno i maghi nel mondo umano. Sembra magia ma non lo è davvero. Mentre la magia, be’ la magia è... ehm... è magia.
Esatto, anche se la risposta è un po’ troppo articolata.
Venendo dalla nonna, questo era un grande elogio.
Nella lezione di oggi combineremo le due cose in un incantesimo chiamato appropriatamente ‘illusione ‘. Se avete studiato i vostri libri di incantesimi...
Fece una pausa e ci guardò tutte e tre. Come al solito le gemelle trovarono improvvisamente il pavimento affascinante. Io invece sostenni lo sguardo della nonna. Avevo studiato questo particolare incantesimo, ma dovevo ancora metterlo in pratica.
A beneficio delle gemelle, allora,
continuò la nonna. "L'incantesimo ‘illusione’ fa esattamente quello che suggerisce il suo nome; ti permette di creare un'illusione. Ad esempio, se vuoi che una persona pensi che