Il taccuino dell'investigatore: Manuale pratico di tecniche investigative
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About this ebook
Il manuale è stato redatto con l'obiettivo di una facile lettura e consultazione. Infatti è diviso per argomenti e tipologie di attività, con in evidenza alcuni particolari accorgimenti da adottare a seconda delle più diverse situazioni.
Un testo pratico e completo, scritto in modo chiaro, che racchiude la trentennale esperienza sul campo di un professionista dell'attività investigativa e consente di comprendere e mettere in atto il lavoro di chi deve “investigare” a 360 gradi.
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Il taccuino dell'investigatore - Giampaolo Pavanello
IL TACCUINO DELL’INVESTIGATORE
Manuale pratico di tecniche investigative
di Giampaolo Pavanello
Panda Edizioni
ISBN 9788893781053
© 2018 Panda Edizioni
www.pandaedizioni.it
info@pandaedizioni.it
Immagine di copertina:
Proprietà riservata. Nessuna parte del presente libro può essere riprodotta, memorizzata, fotocopiata o riprodotta altrimenti senza il consenso scritto dell'editore.
I fatti e i personaggi rappresentati nella seguente opera, nonché i nomi e i dialoghi ivi contenuti, sono unicamente frutto dell'immaginazione e della libera espressione artistica dell'Autore.
Ogni similitudine, riferimento o identificazione con fatti, persone, nomi o luoghi reali è puramente casuale e non intenzionale.
INTRODUZIONE
L’attività istituzionale delle Forze di Polizia è prettamente basata sulla prevenzione e repressione dei reati previsti dalle Leggi dello Stato.
Perché questa attività possa essere svolta nei migliori dei modi, rendendo al Paese un servizio efficiente e in grado di infondere alla società civile sicurezza e rispetto nelle Istituzioni, vi è la necessità di disporre di alcuni elementi essenziali per rendere la struttura operativa all’altezza del continuo evolversi delle potenzialità criminali e delle organizzazioni operanti nei più svariati aspetti del fenomeno delinquenziale di questi anni.
I risultati ottenuti da singoli investigatori non devono far sorgere la presunzione che l’investigazione sia il risultato dell’inventiva e della capacità operativa del singolo poliziotto: l’investigazione è un insieme di conoscenze tecniche e operative, consolidate da anni di esperienze e di studi. Ignorare questo basilare elemento significa svolgere l’attività di investigatore in completo isolamento, lasciando alla fortuna l’esito dell’operazione, sprecando tempo, denaro, mezzi e personale.
La stesura di questo testo vuole indicare le varie fasi delle operazioni di Polizia inserite in un contesto operativo dell’intera struttura, sia a livello centrale che a livello periferico, ovvero utilizzando tutte le potenzialità delle Istituzioni, Uffici ed Enti preposti a fornire sicurezza e servizi alla società.
Il volume tratterà tutte le varie fasi dell’investigazione, dall’acquisizione delle prime informazioni, descrivendone le varie fonti, all’attività di osservazione, tecniche operative dell’agente sotto copertura, fino a giungere all’intervento finale con l’arresto dei criminali.
Verranno, inoltre, fornite numerose informazioni su determinate situazioni o casi accumulate in anni di esperienza, nel settore specifico dell’attività investigativa delle forze di polizia, e in particolare nella lotta al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.
Il manuale è stato redatto sulla base dell’attività investigativa svolta nello specifico campo della lotta alla droga; tuttora le tecniche investigative sono identiche e applicabili nel contrasto di qualsiasi settore delinquenziale, in particolare a organizzazioni criminali complesse e ben strutturate sul territorio, tenendo sempre in considerazione i supporti tecnici in continua evoluzione. Pertanto le attrezzature dovranno essere costantemente e velocemente aggiornate, sulla base dell’evoluzione tecnologica di riferimento.
Con la precedente esposizione, con particolare riferimento ai supporti tecnologici a disposizione delle attività investigative, non deve trarre in inganno nel considerare il fattore umano di secondo piano. In realtà, l’arte investigativa nello scorrere della sua storia ha sempre raggiunto risultati eccezionali grazie all’intuito, alla pazienza e alla tenacia delle persone impegnate in tale attività, supportate dalle tecnologie dei loro tempi, pertanto non è la tecnologia che si avvale dell’uomo ma il contrario.
Sarà sempre il raccoglitore di informazioni a riempire la scatola vuota chiamata computer, sarà poi la capacità analitica dell’operatore a catalogarle in maniera appropriata, per un facile richiamo e consultazione.
Tutte le nuove tecnologie che in questi anni si sono sviluppate nella società moderna, hanno trovato una larga diffusione e applicazione anche nel settore investigativo nella lotta alla criminalità e alla scoperta degli autori di efferati crimini, aiutando e agevolando l’intera catena di tecniche investigative, sia nella prevenzione che nella repressione dei reati.
Portiamo l’esempio della digitalizzazione documentale: la velocità con cui si possono acquisire informazioni pubbliche collocate a distanza di migliaia di chilometri in pochi secondi, attraverso l’uso del computer, dell’iPhone o tablet collegati alla rete internet, cioè un insieme di reti di computer e banche dati sparse in tutto il mondo e collegate tra loro, a cui possono accedere migliaia di utenti per scambiare tra loro informazioni binarie di vario tipo a definizione.
L’arrivo di tale tecnologia, abbinata al sistema digitale delle telecomunicazioni, videosorveglianza, audio registrazioni applicate alle intercettazioni, oltre ai sistemi di monitoraggio e controllo di veicoli tramite localizzatori GPS o droni, hanno prodotto un grande aiuto a tutti gli operatori della sicurezza e delle investigazioni.
Proprio i veloci cambiamenti tecnologici hanno reso necessario e indispensabile che l’investigatore sia affiancato da operatori con specifiche capacità tecniche, per dare un efficace supporto in tutta la catena investigativa, dalla raccolta delle prime informazioni, al loro sviluppo e catalogazione, alla pianificazione e preparazione dell’attività operativa, sino a giungere alla chiusura delle indagini con esito positivo.
In questo manuale pratico si trovano tutte quelle tecniche da adottare in varie indagini, limitandomi a esporre le tecniche investigative senza dilungarmi su nozioni tecnologiche. Parlerò della capacità e conoscenza della mente umana di quelle pratiche da mettere in atto, poi l’ausilio tecnico e la sua applicazione la lascio a tecnici e professionisti degli specifici settori. Questo manuale parla dell’investigatore uomo, con le sue capacità organizzative e deduttive nei casi che si possono presentare nel corso della sua attività investigativa.
Infatti, sarebbe fuori luogo che mi avventurassi a spiegare gli algoritmi che utilizza una memoria digitale per eseguire una ricerca su dei sospettati, inserendo degli specifici elementi riguardanti i soggetti coinvolti di un crimine, o del modo di reperire tracce biologiche utili a un eventuale confronto del DNA, senza contaminarle e renderle inutilizzabili come elemento di prova.
Sempre nel testo, non troverete normative legislative o riferimenti ad articoli del codice penale o di procedura penale: questo manuale vuole essere un semplice testo di lavoro pratico, ritenendo la persona che svolge un’attività investigativa, che ben conosca la normativa e la legislazione che ne regola l’attività.
Questo libro non ha l’arroganza di insegnare l’arte investigativa, ma solo alcune linee guida che voi potrete ampliare e arricchire con la vostra preparazione, fantasia e capacità deduttiva.
Prima che proseguiate nella lettura del manuale, vi voglio lasciare con una frase dello scrittore Arthur Conan Doyle, padre del grande Sherlock Holmes: Quella dell’investigazione è, o dovrebbe essere, una scienza esatta e andrebbe quindi trattata in maniera fredda e distaccata
.
Proprio su questa frase, voglio ricordare che la conclusione positiva dell’attività investigativa è solamente al momento della condanna definitiva del colpevole, e questo può avvenire solo se la vostra attività investigativa è priva di zone d’ombra.
Buon lavoro.
L’Autore
PARTE PRIMA
Capitolo Uno
Ciclo delle informazioni
Raccolta ed elaborazione delle informazioni
L’efficacia di qualsiasi reparto di polizia dipende molto dalla sua capacità di acquisire informazioni, elaborarle e utilizzare le informazioni di significativa importanza.
Spesso, tuttavia, c’è scarsa considerazione da parte dei dirigenti nei confronti del vero significato dell’attività informativa, destinando a essa pochi uomini e mezzi, prediligendo la presenza sul territorio di personale in divisa, nella presunzione che tale espediente possa impedire di delinquere alla criminalità organizzata.
Le fasi fondamentali della raccolta e dell’elaborazione delle informazioni sono:
Raccolta di dati o informazioni grezze che, allo stato originario o sotto forma di rapporto analitico completo, diventano un contributo al servizio centrale informazioni (Esempio: Direzione Centrale per i Servizi Antidroga) nell’attività dell’applicazione delle leggi.
Per essere efficace, tale raccolta deve essere pianificata e concentrata su obiettivi specifici.
Valutazione delle informazioni raccolte, l’analista deve stabilire se i dati sono utili e/o esatti o meno. Se le informazioni provengono da un informatore, l’analista deve accertare l’attendibilità del medesimo in base alle conoscenze sul suo passato, in seguito le informazioni vengono classificate e viene loro attribuito un codice che indica l’attendibilità della fonte.
Per esempio si potrebbe istituire un codice formato da lettere indicanti il livello di attendibilità delle informazioni come: molto attendibili, poco attendibili o di attendibilità da verificare. Per concludere, la fase valutativa deve svolgersi tempestivamente per evitare che il procedimento si impantani in un insieme di informazioni grezze e non valutabili.
Collocazione: questa è la terza fase del procedimento di trasformazione dei dati raccolti a informazioni utili. Si devono organizzare le informazioni in schedari digitali in modo da poterle recuperare rapidamente, e si devono corredare con indici di rinvio in modo da poter riconoscere tutti i rapporti e il loro significato.
Analisi: questa funzione riunisce frammenti d'informazioni provenienti da varie fonti e li assembla in modo da delineare una certa organizzazione sistematica e indicarne il significato.
Senza la funzione analitica, un frammento di informazione negli schedari resta un semplice frammento negli schedari.
Attraverso le ricerche si sviluppano inoltre idee, concetti che in seguito costituiranno la base di un'ipotesi.
Un'ipotesi è una definizione non confermata del significato di un complesso di informazioni che sono state elaborate in maniera logica. Nel corso di tale procedimento, si possono formulare molte ipotesi alternative se le informazioni sono limitate e sconnesse, con l'acquisizione di ulteriori informazioni più precise, si giunge all'ipotesi finale molto vicina alla realtà
Distribuzione, del prodotto finale di qualsiasi procedimento di elaborazione d'informazioni: è costituito dalla possibilità di qualsiasi ufficio, periferico o centrale di accedere ai dati elaborati, i quali possono essere in forma succinta o completa, tramite la rete internet o posta ordinaria, comunque sempre per iscritto, per permettere all'operatore di poter confrontare le sue attuali informazioni con quelle raccolte dalla Direzione Centrale e trarre le dovute valutazioni e formulare la sua ipotesi.
Importantissimo è che dopo l’utilizzo delle informazioni da parte reparti operativi, queste vengano ritrasmesse al Servizio Centrale