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Profilo di Aristotele
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E-book344 pagine4 ore

Profilo di Aristotele

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Info su questo ebook

  La filosofia di Aristotele, pur avendo dominato per circa due millenni la cultura occidentale ed essendo di conseguenza stata oggetto di innumerevoli contestazioni, continua a rappresentare un punto di riferimento obbligato nel dibattito filosofico odierno. Recentemente si è anzi dovuta registrare una vera a propria Aristoteles-Renaissance, che ha diffuso ed aumentato l’interesse per questo pensatore nei settori più diversi della vita culturale. All’Aristotele considerato tradizionalmente padre della sillogistica e della teologia razionale si è affiancato e spesso sostituito un Aristotele nuovo, maestro di filosofia del linguaggio, di dialettica, di metodologia della ricerca scientifica, di fenomenologia ontologica, ma soprattutto di filosofia pratica (etica e politica).
LinguaItaliano
Data di uscita7 giu 2018
ISBN9788838247002
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    Anteprima del libro

    Profilo di Aristotele - Berti Enrico

    Enrico Berti

    Profilo di Aristotele

    Prima edizione: 1979

    Nuova edizione: 2012

    Terza ristampa nuova edizione: 2018

    Copyright © 2012 by Edizioni Studium - Roma

    www.edizionistudium.it

    ISBN: 9788838247002

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Prefazione alla nuova edizione

    I. Vita, ambiente culturale ed opere

    1. Questioni preliminari

    2. Formazione ed insegnamento nell’Accademia

    3. Soggiorno nell’Asia minore, a Mitilene ed in Macedonia

    4. Fondazione e direzione della propria scuola

    II. Lo sviluppo della dialettica platonica

    1. La dialettica dell’ultimo Platone e degli altri Accademici

    2. La dottrina delle categorie: sostanza e accidenti

    3. La critica alla dottrina platonica delle idee e la valorizzazione della sostanza individuale

    4. La critica alle dottrine accademiche dei princìpi e la scoperta del sostrato

    III. La teoria dell'argomentazione

    1. L'argomentazione dialettica e quella sofistica

    2. L’argomentazione apodittica o dimostrativa

    3. L'argomentazione sillogistica in generale

    4. L'argomentazione retorica e la poetica

    IV. Le cause prime del divenire

    1. La ricerca delle cause prime

    2. La distinzione dei quattro generi di cause

    3. La determinazione della causa prima all’interno di ciascun genere

    4. La cosmologia

    5. La psicologia

    6. La biologia

    V. Le cause prime dell'essere

    1. La filosofia prima: metodo ed oggetto

    2. Le cause prime dell’ente in quanto ente

    3. Le cause prime della sostanza

    4. La sostanza immobile come causa prima

    VI. Le condizioni della felicità individuale

    1. Carattere dialettico e non scientifico della filosofia pratica

    2. Le virtù etiche

    3. Le virtù dianoetiche

    4. L’amicizia, il piacere e la felicità

    VII. Le condizioni della felicità collettiva

    1. La società politica

    2. La comunità domestica: schiavitù ed economia

    3. Costituzioni e rivoluzioni

    4. La costituzione migliore, ovvero la città felice

    UNIVERSALE

    Studium

    12.

    Nuova serie

    Filosofia - Testi / 1.

    Enrico Berti

    PROFILO DI ARISTOTELE

    Nuova edizione

    Prefazione alla nuova edizione

    La fortuna incontrata da questo volumetto (quattro ristampe e numerose recensioni elogiative) credo sia dovuta al fatto che l’ho scritto di getto, cioè nel giro di qualche mese, ovviamente sfruttando conoscenze acquisite in precedenza ed esposte in maniera più documentata in altre mie pubblicazioni sull’argomento. Essa tuttavia non ne rende superflua una nuova edizione, la quale deve necessariamente limitarsi ad alcune piccole correzioni, se non vuole essere un nuovo libro, del quale francamente non vedo la necessità, convinto come sono che la maggior parte delle cose che ho scritto 33 anni fa le scriverei ancora oggi.

    La recensione più utile che ho ricevuto è quella di Jonathan Barnes in «The Classical Review» (31, 1981, pp. 127‑128), la quale, pur giudicando questo lavoro an eccellent little book, ne ha subito colto i due principali difetti, cioè un’esposizione della sillogistica non del tutto soddisfacente e una sproporzione tra lo spazio dedicato alla biologia, troppo ridotto, e quello dedicato alla teologia, troppo ampio. Al primo difetto ho cercato di rimediare ricorrendo, nell’illustrazione del sillogismo, agli esempi originali di Aristotele, pur rendendomi conto che in questo settore non potrò mai soddisfare uno specialista degli Analitici come Barnes. Al secondo non ho potuto rimediare, perché per farlo avrei dovuto riscrivere decine di pagine, ma confermo che la biologia aristotelica costituisce forse la gloria maggiore di Aristotele, mentre la teologia aristotelica ha interessato più i suoi interpreti, seguaci delle grandi religioni monoteistiche, che il suo stesso autore.

    Nel libro c’erano poi altri due difetti, che la critica non ha rilevato, cioè nel campo della filosofia teoretica un’eccessiva dipendenza dall’interpretazione tradizionale della metafisica aristotelica come articolata in ontologia e teologia, e nel campo della filosofia pratica un’insufficiente distinzione tra la scienza politica e la virtù dianoetica della saggezza, dovuta al condizionamento da parte della cosiddetta rinascita della filosofia pratica. Ad essi ho parzialmente rimediato con alcune piccole correzioni.

    Infine c’è un punto sul quale ho cambiato idea e che ho cercato di correggere: non sono più dell’avviso che per Aristotele il motore immobile muova il cielo in quanto è oggetto di imitazione amorosa da parte di quest’ultimo, il quale pertanto dovrebbe essere animato, ma penso che la causalità del motore immobile concepita da Aristotele sia piuttosto di tipo efficiente, anche se egli non ne ha fornito una spiegazione sufficiente, come già rilevava il suo allievo Teofrasto.

    Padova, giugno 2012

    I. Vita, ambiente culturale ed opere

    1. Questioni preliminari

    Fino a qualche tempo fa molti credevano, ed ancor oggi alcuni credono, che la conoscenza della vita di un filosofo sia priva di qualsiasi utilità per la comprensione e la valutazione del suo pensiero, perché la filosofia è una cosa diversa dalla vita, una cosa che va giudicata in se stessa, nella sua coerenza interna, nella fondatezza delle sue ragioni, nella sua adeguatezza a risolvere i problemi. In questa persuasione c’è indubbiamente una parte di verità, nel senso che un filosofo interessa per ciò che ha detto più che per come è vissuto, e ciò che ha detto può essere valido o non valido indipendentemente da come egli è vissuto. Tuttavia non è possibile comprendere esattamente che cosa un filosofo ha detto se non si sa anche come è vissuto, dove e quando, quali persone ha incontrato, quali problemi gli sono stati posti dal suo ambiente e dal suo tempo. Conoscere la vita di un filosofo significa situarlo storicamente, ricostruire la situazione concreta da cui la sua filosofia è nata: tutto ciò è indispensabile non solo per capirlo, ma anche per giudicare il valore di quanto ha detto, cioè per stabilire in quale misura il suo pensiero sia legato al suo tempo e in quale misura eventualmente riesca a superarlo ed a proporsi come valido anche in tempi diversi. Conoscere la vita, infine, significa scoprire nel filosofo l’uomo e riuscire in tal modo a vedere in lui un interlocutore determinato, concreto, con cui poter stabilire un rapporto di colloquio personale. Ciò vale non solo per i filosofi che hanno avuto una vita particolarmente ricca di avvenimenti, nei quali il pensiero è chiaramente espressione di un travaglio personale facilmente individuabile, come ad esempio Platone o S. Agostino, ma anche per filosofi tradizionalmente considerati più sistematici, più «freddi», meno influenzati da vicende personali, come ad esempio Aristotele o Kant. Colui che per primo comprese e sfruttò a fondo l’importanza della biografia di Aristotele per la ricostruzione della sua filosofia fu Werner Jaeger, che con la sua monografia del 1923 segnò una svolta deci