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La bottega del caffè
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La bottega del caffè

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About this ebook

L’azione della commedia si avvia alle prime luci dell’alba di un mite mattino invernale in Venezia, durante il carnevale, per concludersi quando scende la notte.
Il caffettiere Ridolfo si sta prendendo a cuore la sorte del giovane mercante di stoffe Eugenio, che da qualche tempo frequenta assiduamente la casa da gioco di Pandolfo dove ha subíto molte perdite giocando a carte con Flaminio, un giovane torinese che si spaccia per nobile.

La moglie di Eugenio, Vittoria, cerca invano di far ravvedere il marito. Allo stesso scopo è giunta a Venezia da Torino la moglie di Flaminio, Placida, che, travestita da pellegrina, ignora la nuova identità assunta dal marito, ed è esposta alle insidie intessute da don Marzio. Quest’ultimo è un nobile napoletano in decadenza, prepotente, ambiguo e chiacchierone, che prova piacere nel frapporre ostacoli al desiderio delle due mogli di ricondurre sulla retta via Eugenio e Flaminio; trova anzi modo di indurli a festeggiare la ritrovata libertà quando pensa di aver allontanato definitivamente le due donne, e unisce ai festeggiamenti la ballerina Lisaura che, ignara del fatto che Flaminio fosse già sposato, sperava di diventare sua moglie per poter cosí abbandonare il paese.

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LanguageItaliano
PublisherE-text
Release dateMar 1, 2018
ISBN9788828100072
La bottega del caffè
Author

Carlo Goldoni

Carlo Goldoni was born in Venice in 1707. While studying Law in Pavia he was expelled from his College for having written a satirical tract about the people of Pavia. He continued his legal studies in Modena and finally graduated in Law in Padova. After practising this profession for a short while, he abandoned it in favour of the theatre. An extremely prolific theatrical career followed spanning over sixty years. Goldoni was a prolific playwright, widely regarded as the Italian Molière. He died in Paris in 1793.

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    La bottega del caffè - Carlo Goldoni

    Informazioni

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    E-text

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    QUESTO E-BOOK:

    TITOLO: La bottega del caffè

    AUTORE: Goldoni, Carlo

    TRADUTTORE:

    CURATORE:

    NOTE:

    CODICE ISBN E-BOOK: 9788897314073

    DIRITTI D'AUTORE: no

    LICENZA: questo testo è distribuito con la licenza specificata al seguente indirizzo Internet: http://www.liberliber.it/online/opere/libri/licenze/

    COPERTINA: [elaborazione da] Zu den blauen Flaschen di Anonimo (1900 circa). - http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Zu_den_blauen_Flaschen_painting_c1900.jpg. - Pubblico Dominio.

    TRATTO DA: La bottega del caffè / Carlo Goldoni ; introduzione di Luigi Lunari ; cronologia, premessa al testo, bibliografia e note di Carlo Pedretti. Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 1984 - 188 p., \5! c. di tav. ; 18 cm. \\I

    CODICE ISBN FONTE: 88-17-12477-X

    1a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 5 febbraio 1996

    2a EDIZIONE ELETTRONICA DEL: 12 ottobre 2016

    INDICE DI AFFIDABILITÀ: 1

    0: affidabilità bassa

    1: affidabilità standard

    2: affidabilità buona

    3: affidabilità ottima

    SOGGETTO:

    PER015000 ARTI RAPPRESENTATIVE / Commedia

    DIGITALIZZAZIONE:

    Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it

    REVISIONE:

    Vincenzo Bitti, mc4631@mclink.it

    Rosario Di Mauro (ePub)

    Ugo Santamaria

    IMPAGINAZIONE:

    Claudio Paganelli, paganelli@mclink.it

    Rosario Di Mauro

    Mariano Piscopo, mariano.piscopo@gmail.com (ePub)

    PUBBLICAZIONE:

    Marco Calvo

    Ugo Santamaria

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    Indice generale

    Copertina

    Informazioni

    La bottega del caffè

    L'Autore a chi legge

    Personaggi

    ATTO PRIMO

    Scena prima

    Scena seconda

    Scena terza

    Scena quarta

    Scena quinta

    Scena sesta

    Scena settima

    Scena ottava

    Scena nona

    Scena decima

    Scena undicesima

    Scena dodicesima

    Scena tredicesima

    Scena quattordicesima

    Scena quindicesima

    Scena sedicesima

    Scena diciassettesima

    Scena diciottesima

    Scena diciannovesima

    Scena ventesima

    ATTO SECONDO

    Scena prima

    Scena seconda

    Scena terza

    Scena quarta

    Scena quinta

    Scena sesta

    Scena settima

    Scena ottava

    Scena nona

    Scena decima

    Scena undicesima

    Scena dodicesima

    Scena tredicesima

    Scena quattordicesima

    Scena quindicesima

    Scena sedicesima

    Scena diciassettesima

    Scena diciottesima

    Scena diciannovesima

    Scena ventesima

    Scena ventunesima

    Scena ventiduesima

    Scena ventitreesima

    Scena ventiquattresima

    Scena venticinquesima

    Scena ventiseiesima

    ATTO TERZO

    Scena prima

    Scena seconda

    Scena terza

    Scena quarta

    Scena quinta

    Scena sesta

    Scena settima

    Scena ottava

    Scena nona

    Scena decima

    Scena undicesima

    Scena dodicesima

    Scena tredicesima

    Scena quattordicesima

    Scena quindicesima

    Scena sedicesima

    Scena diciassettesima

    Scena diciottesima

    Scena diciannovesima

    Scena ventesima

    Scena ventunesima

    Scena ventiduesima

    Scena ventitreesima

    Scena ventiquattresima

    Scena venticinquesima

    Scena ultima

    La bottega del caffè

    di Carlo Goldoni

    L'AUTORE A CHI LEGGE

    Quando composi da prima la presente Commedia, lo feci col Brighella e coll'Arlecchino, ed ebbe, a dir vero, felicissimo incontro per ogni parte. Ciò non ostante, dandola io alle stampe, ho creduto meglio servire il Pubblico, rendendola più universale, cambiando in essa non solamente in toscano i due Personaggi suddetti, ma tre altri ancora, che col dialetto veneziano parlavano. Corse in Firenze una Commedia con simil titolo e con vari accidenti a questa simili, perché da questa copiati. Un amico mio di talento e di spirito fece prova di sua memoria; ma avendola uno o due volte sole veduta rappresentare in Milano, molte cose da lui inventate dovette per necessità framischiarvi. Donata ho all'amicizia la burla, ed ho lodato l'ingegno; nulladimeno, né voglio arrogarmi il buono che non è mio, né voglio che passi per mia qualche cosa che mi dispiace. Ho voluto pertanto informare il Pubblico di un simil fatto, perché confrontandosi la mia, che ora io stampo, con quella dell'amico suddetto, sia palese la verità, e ciascheduno profitti della sua porzione di lode, e della sua porzione di biasimo si contenti. Questa Commedia ha caratteri tanto universali, che in ogni luogo ove fu ella rappresentata, credevasi fatta sul conio degli originali riconosciuti. Il Maldicente fra gli altri trovò il suo prototipo da per tutto, e mi convenne soffrir talora, benché innocente, la taccia d'averlo maliziosamente copiato. No certamente, non son capace di farlo. I miei caratteri sono umani, sono verisimili, e forse veri, ma io li traggo dalla turba universale degli uomini, e vuole il caso che alcuno in essi si riconosca. Quando ciò accade, non è mia colpa che il carattere tristo a quel vizioso somigli; ma colpa è del vizioso, che dal carattere ch'io dipingo, trovasi per sua sventura attaccato.

    Personaggi

    RIDOLFO caffettiere

    DON MARZIO gentiluomo napolitano

    EUGENIO mercante

    FLAMINIO sotto nome di Conte Leandro

    PLACIDA moglie di Flaminio, in abito di pellegrina

    VITTORIA moglie di Eugenio

    LISAURA ballerina

    PANDOLFO biscazziere

    TRAPPOLA garzone di Ridolfo

    Un garzone del parrucchiere, che parla

    Altro garzone del caffettiere, che parla

    Un cameriere di locanda, che parla

    Capitano di birri, che parla

    Birri, che non parlano

    Altri camerieri di locanda, che non parlano

    Altri garzoni della bottega di caffè, che non parlano

    La scena stabile rappresenta una piazzetta in Venezia, ovvero una strada alquanto spaziosa con tre botteghe: quella di mezzo ad uso di caffè; quella alla diritta, di parrucchiere e barbiere; quella alla sinistra ad uso di giuoco, o sia biscazza; e sopra le tre botteghe suddette si vedono alcuni stanzini praticabili appartenenti alla bisca, colle finestre in veduta della strada medesima. Dalla parte del barbiere (con una strada in mezzo) evvi la casa della ballerina, e dalla parte della bisca vedesi la locanda con porte e finestre praticabili.

    ATTO PRIMO

    Scena prima

    Ridolfo, Trappola e altri garzoni

    RIDOLFO

    Animo, figliuoli, portatevi bene; siate lesti e pronti a servire gli avventori, con civiltà, con proprietà: perché tante volte dipende il credito di una bottega dalla buona maniera di quei che servono.

    TRAPPOLA

    Caro signor padrone, per dirvi la verità, questo levarsi di buon ora, non è niente fatto per la mia complessione.

    RIDOLFO

    Eppure bisogna levarsi presto. Bisogna servir tutti. A buon'ora vengono quelli che hanno da far viaggio, i lavoranti, i barcaruoli, i marinai, tutta gente che si alza di buon mattino.

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