Filosofie del desiderio e consumo del sé: Il capitalismo emotivo ai tempi di Facebook
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Con incursioni nel pensiero di Deleuze, Foucault, Lacan e l' Spinoza si cerca di preparare il terreno per la domanda: la soggettività e le sue componenti etico-politiche possono diventare esse stesse oggetti di consumo? O forse lo sono già?
L'indice del Libro
> Introduzione
> Etica e desiderio in filosofia
> Deleuze lettore di Spinoza
> L'Antiedipo
> Capitalismo emotivo e social network
> Desiderio, godimento e amore
> Conclusione
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Krill Magazine, Filosofie del Desiderio e Consumo del Sé. Il Capitalismo emotivo ai tempi di facebook
Krill Edizioni, 2018 - Anno I
Collana [Café Philo] N°1
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Indice dei contenuti
Introduzione
Etica e Desiderio
Deleuze lettore di Spinoza
L' Antiedipo
Capitalismo emotivo e social network
Desiderio, godimento e amore
Conclusione
Bibliografia
Note
Introduzione
Emozioni, produzione e consumo
Le capitalisme représenterait donc une forme paroxystique d'intégration de divers type de machinismes: machines techniques, machines d'écriture économique, mais aussi machines conceptuelles, machines religieuses, machines esthétiques, machines perspectives, machines désirantes...
(F. Guattari)
Desiderio, godimento e amore potrebbero rappresentare tre diverse modalità di organizzazione di elementi affettivi, qui intesi come quel fondo comune a partire dal quale si delineano sia le forme etiche che quelle politiche.
Il sistema produttivo attuale sembra portare a compimento un lungo processo nel quale tali variabili affettive hanno rivestito un ruolo sempre più strategico nella creazione di valore nel ciclo economico. Nel capitalismo contemporaneo che, alla luce di queste considerazioni preliminari e rispetto ad alcuni tratti specifici, possiamo definire «Capitalismo emotivo» esistono degli indizi che portano a prefigurare un tempo in cui è possibile che la soggettività e le sue componenti etico-politiche possano diventare esse stesse oggetti di consumo. Gli indizi in questione sembrano essere contenuti nello straordinario fenomeno rappresentato dai social networks e, in particolare, da quello che ne sembra essere, al momento, il sovrano incontrastato: Facebook.
In questo testo, quindi, cercheremo di offrire, innanzitutto, una panoramica di alcune celebri opzioni teoriche contemporanee sul desiderio, completando il quadro con un’incursione nel pensiero europeo del seicento. Tale panoramica ha la funzione di illustrare sia la centralità della nozione di desiderio nella teoria contemporanea che la provenienza di tale concetto e la sua persistenza nella storia del pensiero.
A partire dal quadro così emerso sarà possibile seguire l’ipotesi di come i social networks possano fungere da campo privilegiato per vedere all’opera tali variabili nel quadro del capitalismo emotivo.
Si cercherà quindi di restituire l’origine della biforcazione tra «desiderio» e «godimento», intesi come modelli etici in un certo modo antagonisti, che possono costituire interessanti strumenti per la lettura dell’attualità.
A conclusione del nostro percorso verrà introdotta la categoria di «amore», qui intesa come una variante etico-politica in grado di costituire una sorta di uscita da quelli che si potrebbero definire, parafrasando Foucault, i dispositivi a cui desiderio e godimento danno vita.
La questione qui posta riguarda una prima ricognizione del ruolo degli elementi affettivi e della loro organizzazione in un campo che, integrando etica e politica, risulta un campo in cui emozioni, affetti, codici linguistici e simbolici