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Antèosi
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Ebook71 pages20 minutes

Antèosi

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ANTÈOSI è un'ulteriore raccolta di componimenti, scritti in tempi diversi, che sono nati spontaneamente dallo stato d'animo dell'autore.

Si spera che la lettura possa offrire le stesse emozioni di chi li ha scritti.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateFeb 20, 2018
ISBN9788827812372
Antèosi

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    Antèosi - Giancarlo Laghezza

    Antèosi

    ANTÈOSI è una libera trasposizione in italiano dal verbo greco fiorire (ἀνθέω), nel senso di fioritura o, se volete, di fiore in fiore. Se quello che leggerete riterrete possa essere poesia, mi farà piacere. Purtroppo, però, devo condividere l’assioma che la poesia non dà ricchezza, ma a me basta che accarezzi l’anima.

    Siamo onde…

    Siamo onde che s’intrecciano,

    s’infrangono,

    spianano la spiaggia,

    coprono le orme

    alla battigia.

    Eterno duello tra me e te,

    come il susseguirsi di rondini

    nel cielo terso d’aprile.

    Tra le nubi lievi

    e la terra che s’imbruna,

    allo svanir del sole

    si porgono i sogni.

    Ascoltami, se puoi.

    Tutto scivola, s’impenna,

    ricade e sfuma,

    come il senso della vita.

    Resta nel tempo solo

    un ricordo di te:

    non lo turbare,

    è delicato come il sogno

    che ci ha tenuti insieme.

    Solo un volto

    Solo un volto e il silenzio

    per osservare la luce

    nel buio dei tuoi pensieri.

    E vengo a te e ti guardo.

    E t’amo, se t’amo, o dolce,

    sui rami del mio cuore

    e fra le sue fronde odo

    la tua anima e il tuo ardore.

    Sento vibrare il vento,

    come l’arpa le sue corde

    e penso che forse una rondine

    ha fatto il nido sul mio greto.

    Ora ti vedo, s’è fatta luce.

    Sbocciano rose in primavera

    e tu mi sfiori come fossi

    una farfalla e io un fiore.

    Sono i fiori…

    Sono i fiori che arringano i poeti

    a far librare api e calabroni

    giù per le chine che s’affacciano

    alle terse acque dei torrenti.

    Noi che andavamo erranti

    per strade colme di pioggia

    a inseguir serpenti, se ricordi.

    Caro amico, erano istanti

    di poco o nulla distanti dai lievi

    sobbalzi che dava ai nostri cuori

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