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Sulla Guerra Alessandrina: De Bello Alexandrino
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Ebook297 pages3 hours

Sulla Guerra Alessandrina: De Bello Alexandrino

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About this ebook

Sulla Guerra Alessandrina, De Bello Alexandrino o Bellum Alexandrino
Il libro contiene il testo latino e la traduzione in Italiano del De Bello Alexandrino preceduto da un antefatto tratto dal De Bello Civili di Gaio Giulio Cesare. L'Alessandrino prosegue il racconto di Cesare sia da un punto di vista storico che dal punto letterario, continuandone lo stile.
Oltre alla vicenda bellica di Cesare nella città di Alessandria d'Egitto, vengono raccontati anche varie vicende in Illiria, Spagna e Asia minore dove Cesare sconfigge Farnace il sovrano del Ponto che aveva approfittato della guerra civile per occupare territori sottoposti al controllo di Roma.
 
LanguageItaliano
Release dateFeb 6, 2018
ISBN9788827565667
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    Book preview

    Sulla Guerra Alessandrina - Anonimo legato di Giulio Cesare

    Gaio Giulio Cesare

    Sulla Guerra Alessandrina

    De Bello Alexandrino

    UUID: 9d4ffb1d-0121-44e6-a2fa-ed4677af52f9

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    Indice dei contenuti

    Contenuto del libro

    ​CATALOGO GBL

    De Bello Alessandrino

    Prefazione

    Autore

    I veli della Storia

    Cos'è il De Bello Alessandrino

    SULLA GUERRA ALESSANDRINA

    Prologo

    Sulla Guerra Alessandrina

    DE BELLO ALEXANDRINO

    Antefacto

    De Bello Alexandrino

    NOTE

    Personaggi

    Città

    Luoghi

    Popoli

    Politica e Società

    Regioni geografiche

    Guerra e battaglie

    Mappe ed immagini

    Suggerimenti di lettura

    Contenuto del libro

    Sulla Guerra Alessandrina, De Bello Alexandrino o Bellum Alexandrino

    Il libro contiene il testo latino e la traduzione in Italiano del De Bello Alessandrino ed un ampio antefatto tratto dal De Bello Civili di Gaio Giulio Cesare.

    L'Alessandrino continua il racconto della guerra civile essendone reale proseguimento della vicenda storica anche se sembra essere esterna alla contesa con i pompeiani ora capeggiati da Catone e Scipione.

    Se per il Civili è certo la paternità di Cesare, per l'Alessandrino non è possibile l'attribuzione ad un autore ma appare chiaro che è fatto ad imitazione e su ispirazione del De Bello Civili.

    ​CATALOGO GBL

    e-Books

    Foro Barbarico

    1 - Historia Langobardorum - Paulus Diaconus - Latino (IT) - ISBN 9788822856029

    2 - Storia dei Longobardi - Paolo Diacono - Italiano - ISBN 9788822882547

    3 - Edictum Rothari Regis - Scriptorium di Bobbio - Latino (IT) - ISBN 9788827504161

    4 - Editto di Rotari - Scriptorium di Bobbio - Italiano - ISBN in lavorazione

    5 - Origo Gentis Langobardorum - Re Rotari - ISBN 9788822814661

    6 - Chronicon Gentis Langobardorum - Andrea da Bergamo - ISBN 9788822812841

    7 - Codicis Gothani - Anonimo cavaliere Franco - ISBN 9788826464893

    22 - Costituzione - Giustiniano - Latino - ISBN In lavorazione

    23 - Costituzione - Giuistiniano - Italiano - ISBN …

    Foro Ellenico

    1 - Iliade - Omero - Greco Antico - ISBN 9788832502022

    2 - Iliade - Vincenzo Monti - Italiano - ISBN 9788834182192

    3 - Odissea - Omero - Greco Antico - ISBN 9788832533460

    4 - Odissea - Omero - Italiano - ISBN …

    Foro Italico

    1 - Le Grazie - Ugo Foscolo - ISBN 9788829584000

    2 - I Sepolcri - Ugo Foscolo - ISBN in lavorazione

    3 - Confessioni di un Italiano - Ippolito Nievo - ISBN 9788835356738

    4 - Il Milione - Martco Polo - ISBN in lavorazione

    Foro Latino

    1 - De Bello Gallico - Gaius Iulius Caesar - Latino (IT) ISBN 9788827516478

    2 - Sulla Guerra in Gallia - Gaio Giulio Cesare - Italiano - ISBN 9788899163556 (Fermento Editore)

    3 - De Bello Civili - Gaius Iulius Caesar - Latino (IT) - ISBN 9788827567807

    4 - Sulla Guerra Civile - Gaio Giulio Cesare - Italiano - ISBN 9788834167359

    5 -Sulla Guerra Alessandrina - Gaio Giulio Cesare - Italiano - ISBN 9788827565667

    6 - De Bello Africo - Gaio Giulio Cesare - Italiano -ISBN 9788827539668

    7 - De Bello Hispanico - Gaio Giulio Cesare - Italiano - ISBN 9788827573792

    8 - Bellum Civili - Gaius Iulius Caesar - Latino (IT) - ISBN 9788834176948

    9 - Sulla Guerra Civile Romana - Gaio Giulio Cesare - Italiano - ISBN 9788835349815

    10 - Eneide - Virgilio - Latino (IT) - ISBN 9788832587180

    11 - Eneide - Virgilio - Italiano - ISBN in lavorazione

    12 - Storia di Roma - Tuto Livio - Latino - ISBN in lavorazione

    13 - Storia di Roma - Tuto Livio - Italiano - ISBN in lavorazione

    14 - Le vite dei Cesari - Svetonio - Latino - ISBN in lavorazione

    15 - Le vite dei Cesari - Svetonio - Latino - ISBN …

    Arena Letteraria

    1 - Non Farti Male - Alessandro Lepri - ISBN 9788826016917

    TRADUZIONI - TRANSLATION

    English

    1 - Historia Langobardorum - Paulus Diaconus - Latin (EN) - ISBN 9788835402640

    2 - History of the Lombard Peoples - Paul The Deacon - English (EN) - ISBN in lavorazione

    5 - Origo Gentis Langobardorum - Re Rotari - Latin (EN) - ISBN 9788827527665

    Français

    1 - Historia Langobardorum - Paulus Diaconus - Latin (FR) - ISBN 978882287964

    2 - …

    5 - Origo Gentis Langobardorum - Re Rotari - Latin (FR) - ISBN 9788827531433

    Deutsch

    1 - Historia Langobardorum - Paulus Diaconus - Latin (DE) - ISBN 9788873041740

    2 - Geschichte der Langobarden - Paul Warnefried - Deutsch - ISBN in lavorazione

    5 - Origo Gentis Langobardorum - Re Rotari - Latin (DE) - ISBN 9788827534892

    Português

    1 - Historia Langobardorum - Paulus Diaconus - Latino (PR) - ISBN 9788873040224

    2 - Historias dos Lombardos - Paolo Diacono - Português - ISBN 9788873043164

    5 - Origo Gentis Langobardorum - Re Rotari - Latino (PR) - ISBN 9788827524541

    中国 (Cinese)

    1 - Historia Langobardorum - Paulus Diaconus - 拉丁 (CI) - ISBN in lavorazione

    2 - 伦巴德人的故事-伦巴第史 (Storia dei Longobardi) - Paolo Diacono - 中国 - ISBN 9788873046462

    5 - 伦巴第人的起源 (Origo Gentis Langobardorum) - Re Rotari - Latin (CI) - ISBN 9788828336730

    LIBRI - BOOKS

    1 - Historia Langobardorum - Paulus Diaconus - ISBN 9788822898722

    2 - Storia dei Longobardi - Palo Diacono - ISBN 9788826053431

    English

    1 - Historia Langobardorum - Paulus Diaconus - Latin (EN) - ISBN in lavorazione

    De Bello Alessandrino

    Sulla Guerra Alessandrina

    Gaio Giulio Cesare

    e

    Anonimo ufficiale Romano

    Forse

    Aulo Irzio

    Testo in Italiano e Latino

    Edizione Italiana

    eBook

    Foro Latino

    Volume 5

    GBL Grande Biblioteca Latina

    Sito web: www.grandebibliotecalatina.com

    Libro ottimizato per non vedenti e ipovedenti

    In copertina un immagine del Fato di Alessandria d'Egitto

    Prefazione

    Se conoscete la vicenda potete tranquillamente tralasciare questa sezione e leggervi il testo in purezza e affrontare successivamente la parte critica. Personalmente considero questa una buona pratica. Questo era il metodo usato da un'insegnante di storia dell'arte (Laura De Campo), la quale prima mostrava il dipinto ed avviava un confronto libero, successivamente esponeva la carrellata delle opinioni critiche epoca per epoca, per poi concludere con un nuoco confronto con il dipinto. Anche con i libri questa metodologia ha un suo valore, se invece preferite approcciarvi ad un opera dopo una certa preparazione, gli spunti qui di seguito possono parzialmente aiutare ma non sono esaustivi di tutte le tematiche contenute nel testo.

    Autore

    Forse Aulo Irzio

    Di lui si sanno parecchie cose perchè ebbe un ruolo più che attivo nel tumultuoso periodo politico dei due triunvirati.

    Sappiamo che era un politico di qualche rilievo già prima di assumere il comando di una legione di Cesare in Gallia. Qui si prende l’incarico di completare il De Bello Gallico, l’ottavo e ultimo libro è opera sua. Questo è uno dei motivi che lo accreditano quale stesore dell’intero Corpus Cesariano, ma questo ci pare oggi improbabile, più attendibile è la notizia che lo vuole editore dei testi. Ad ogni modo, sposò la causa di Cesare, fu in Spagna e in Asia Minore ed ecco perché scegliamo di considerarlo come autore dell’Alexandrino, anche se non possiamo ritenerla una verità storica ma solo un’autorevole possibilità.

    Sembrerebbe essere stato ad Alessandria, verrà indicato da Cesare come Console e poi, nel 46 a.C. fu Proconsole della Gallia Transalpina. Non sembra essere stato in Africa ne in Spagna ma ciò non esclude la possibilità che vi sia comunque lui dietro l’Africo e l’Hispanico, che potrebbero essere stati inviati a lui come bozze o semplici dispacci militari per permettergli fdi svolgere la sua attività di storico.

    Dopo l’assassinio di Cesare si mette in un primo momento al servizio di Marco Antonio ma viene successivamente convinto da Tulio Cicerone ad abbracciare la causa Senatoria. Qui avviene un fatto poco noto ma fatale ad Aulo Irzio, in questa fase politica, Marco Antonio era solo contro tutti gli altri ma forte dell consenso della plebe di Roma. Decimo Bruto si era fortificato in Modena om attesa degli eventi, qui fu raggiunto dal Console Vibio Pansa, dall’altro Console Aulo Irzio e da un giovane ambizioso Ottaviano, legittimo erede del Dittatore morto. Questa breve guerra fu assai cruenta, in una prima confusa battaglia a Forum Gallorum viene gravemente ferito il Consolo Vibio Pansa, ma le legioni inviate da Aulo Irzio in aiuto al collega costringono le stanche forze Antoniane a ripiegare, le perdite furono ingenti per entrambe le parti. Ad ogni modo questa battaglia non cambiò di molto la situazione, Decimo Bruto restava assediato in Modena mentre Aulo Irzio e Ottaviano non riuscivano a portargli soccorso; le ferite riportate dal Console Pansa gli furono fatali, qui avviene un episodio che riguarda Aulo Irzio, perchè la notizia della battaglia di Forum Gallorum arrivo a Roma tramite una lettera dello stesso Irzio, questa fece intendere alla fazione senatoria che la guerra contro Antonio era vinta, Cicerone pronuncia la sua ultima filippica in cui elogia i due Consoli e trascura di menzionare Ottaviano, cosa che con tutta probabilità avrà un suo peso nella nascita del Secondo Triunvirato. Mentre a Roma già festeggiavano, a Modena si preparava una nuova battaglia, Irzio e Ottaviano attaccano il campo di Marco Antonio con un audace piano, il Console Irzio, al Comando di una legione riuscirà a penetrare fino a giungere in prossimità della tenda di Antonio, ma il contrattacco di quest’ultimo provocherà la morte del nostro Irzio, intorno al cadavere del Console si accende una mischia che si risolve con l’intervento di Ottaviano che, se pur costretto a ripiegare, riuscirà a recuperarne il cadavere. Aulo Irzio muore il 21 aprile del 43 a.C ma ad onor di cronaca dobbiamo riferire che alcuni importanti storici Romani ci mettono a conoscenza di voci che imputano ad Ottaviano l’assassinio di Irzio che stava guadagnando notevoli consensi politici a discapito dello stesso scaltro Ottaviano futuro Augusto.

    Come si capisce dalla biografia di Aulo Irzio, le guerre tra i Triunviri furono un periodo fluido con molti cambi di fronte e arrivismo politico che costò molti lutti ai Romani, di li a poco nascerà proprio presso Modena il secondo Triunvirato che soffocherà lentamente man cinicamente la Repubblica.

    I veli della Storia

    La figura di Giulio Cesare nei secoli

    Inutile è dire per l'ennesima volta che Cesare è una figura controversa, questo è noto a tutti coloro che amano la Storia o la politica. Utile è invece capire il perché di tali giudizi controversi.

    Il problema principale è dato dalle parole usate in associazione al nome di Cesare, e il significato da queste assunto col trascorrere degli anni.

    La vicenda cesariana si svolge ormai quasi 2100 anni fa, fu una vicenda importantissima che modificò il corso degli eventi storici e le vite di molte persone. Uno degli aspetti ancor oggi rilevante è il significato delle parole; molte parole cambiarono di significato e assunsero significati diversi e spesso negativi col trascorrere dei secoli.

    Cesare non fu il primo dittatore ma fu quello che, secondo l'opinione comune, portò quella parola al suo significato attuale: il primo dittatore, il primo Imperatore Romano. In realtà le cose sono abbastanza diverse, la vicenda è ben complicata ed è impossibile sapere se Cesare sarebbe divenuto un vero dittatore nel senso moderno del termine o solo un forte riformatore dello Stato Romano come già Lucio Cornelio Silla pochi anni prima. La Dittatura in Roma era una carica pubblica prevista dall’ordinamento repubblicano come l’Imperium era una carica militare; queste cariche erano temporanee e per la Dittatura si trattava di una misura emergenziale votata dal Senato.

    Già il fatto che queste due cariche fossero previste dall’ordinamento statale romano cambia il significato dei due termini. L’assassinio di Cesare interrompe l’opera riformatrice dello Stato, la turbinosa confusione che ne segue e i moti altri anni di continui contrasti e guerre civili, renderanno l’imperium di Ottaviano auspicabile o almeno come il minore dei mali.

    Saranno quindi i tre secoli successivi di storia romana a connotare negativamente tali cariche e le altre generate tra cui quella di Cesare, dalla quale derivano quella di Kaiser e Zar. In merito a queste evoluzioni dell’apparato statale romano, interessante è la vicenda storica di Costantino, essa è utile a comprendere tali mutamenti percettivi soprattutto presso i sudditi di fede cristiana. Un altra carica di Cesare era quella di Pontefice Massimo ora ad appannaggio del Papa cattolico.

    Con la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, la carica imperiale sparirà dall’occidente europeo per lasciar posto ai molti re barbarici, sarà il Franco Carlo Magno a riesumarlo e a lasciarlo in eredità ai suoi litigiosi discendenti che se lo contenderanno per secoli. Ma mentre i re lottavano per la corona del regno italico dei Longobardi ed il conseguente titolo imperiale, le Curie municipali e vescovili di molte città della regione cisalpina, Curie ereditate della Repubblica Romana, lottavano con gli imperatori per ottenere delle limitate libertà amministrative, primi passi delle future Signorie rinascimentali pregne di cultura greca e sopreattutto romana. In epoca moderna la dignità imperiale si sdoppierà più volte, dalla rivoluzione francese emerge un certo Napoleone Bonaparte che si auto incorona, consegnando ai francesi una seconda dignità imperiale che non tardò a riprodursi in altre monarchie estese su più continenti. L’epilogo vede questo titolo finire nelle mani di capi politici spregiudicati e crudeli e causa di molti lutti, finì per divenire una connotazione economica.

    La dittatura oggi connota ordinamenti anti democratici e per tanto negativi e con accezione ben più negativa che quella nell’antica Roma, dove aveva una nota più provvidenziale come narrato dallo stesso Cesare e da altri.

    Apparentemente Cesare abusò del suo potere, appropriandosi di prerogative senatorie ma la storia moderna ci insegna che anche nelle nostre democrazie vi sono pretese autoritarie non dissimili da quelle degli antichi e della richiesta di ordine pubblico.

    Cesare è giustamente considerato un grande condottiero e fu studiato da tutti i generali di varie epoche, il cinema indagò più la sua vicenda amorosa con Cleopatra ed il dramma dei cesaricidi trascurando l’aspetto militare. Il teatro ne descrisse la pesante carica drammatica ed il dilemma tra giustizia e potere.

    Nel concludere l’analisi su come generalmente è percepito Cesare, siamo costretti ad ammettere che solo gli storici di professione riescono a sollevare tutti i veli che il tempo a steso sul personaggio che peraltro, essendo molto affascinante, porta molti di essi a lasciarsi coinvolgere e a perdere la scientifica distanza emotiva che deve caratterizzare il loro lavoro. Per questo vi invitiamo a ricercare una pluralità di giudizi storici e a non chiudere la porta a nuove riletture fatte da storici contemporanei che, essendo più mediatici, sono costretti a motivare il loro lavoro con i colleghi di pari grado, unico vero antidoto alla deformazione culturale del singolo individuo.

    Cos'è il De Bello Alessandrino

    Il Bellum Alexandrino, come era denominato in lingua latina, è un testo del Corpus Caesariano, generalmente attribuito ad Aulo Irzio, anche se l'attribuzione non è certa. Questo terzo capitolo della saga bellica ci narra nel dettaglio alcune vicende vissute da Cesare nei 47 a.C. Qui però si verifica un episodio esterno alla contesa tra Cesariani e Pompeiani: in effetti, si tratta di una contesa interna al regno d’Egitto, una sezione Illirica contro sacche di resistenza, una Ispanica tutta interna alla fazione Cesariana ed una Pontica riguardante Farnace figlio di quel Mitridate vinto anni prima da Pompeo.

    Cesare si trovò invischiato negli intrighi della corte egiziana, dove vi era in corso una difficile successione dinastica in cui Roma doveva fare da garante, come richiesto del defunto Faraone Tolomeo XII (12). L’Egitto era già al tempo un importante fornitore di frumento per Roma che teneva una sorta di discreto protettorato. Tutti conosciamo la vicenda di Cesare e Cleopatra ma qui non ve ne è traccia, sono nominati Tolomeo XIII (13), Arsinoe e l’eunuco Ganimede, Cleopatra e solo citata quasi distrattamente, non si dice nulla del lungo viaggio di tre mesi sul fiume Nilo, anzi leggendo sembra che Cesare sia immediatamente partito per la Siria alla fine della guerra.

    Un aspetto interessante è lo sdegno per l'uccisione di Pompeo ed il macabro dono ricevuto dal giovane Faraone. Lo sdegno di Cesare sembra sincero e penso lo si possa considerare una giusta reazione se si considera che a quei tempi Roma non era poi tanto grande e che, i due, furono concittadini, amici, compagni di partito ed anche parenti. Poi forse Cesare non voleva la morte di un uomo caro ai suoi concittadini che aveva comunque fatto grande la sua patria, insomma degli estranei non dovevano mettere il becco in faccende strettamente capitoline.

    Ad ogni modo, per Cesare, la guerra Alessandria non fu facile, si trovò spesso in difficoltà e le pagine che la descrivono sono pertanto molto interessanti perché ci mostrano come i Romani avessero raggiunto un livello strategico ben più elevato di popoli più antichi ma anche ingessati in consuetudini non adatte ad affrontare i tosti veterani inquadrati nelle legioni riformate da Gaio Mario anni prima.

    In un certo tal modo, ci si accorge che la pratica repubblicana, con le sue regole, permetteva ai politici di competere fra loro senza annientarsi, facendo così emergere le qualità dei singoli individui, che così erano anche spronati alla competizione ma ognuno nel proprio ambito, come una squadra con tanti capaci giocatori.

    Dopo la fase egiziana vi è una piccola parte pontica in cui si narra la difficoltà di Roma nel difendere le province orientali con la sconfitta di Domizio Calvino.

    Quindi il testo si sposta in Illiria narrandoci la difficile situazione di quella provincia dopo la battaglia di Farsalo, dove la flotta pompeiana comandata da Marco Ottavio ed i resti

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