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I giorni delle pietre e dei fiori
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I giorni delle pietre e dei fiori
Ebook96 pages1 hour

I giorni delle pietre e dei fiori

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About this ebook

Un gruppo di donne cerca di reagire alla prematura scomparsa di due degli uomini della famiglia. Sono donne difficili, particolari e complesse, che dovrannno andare avanti cambiando dentro e fuori.
LanguageItaliano
Release dateNov 15, 2017
ISBN9788827518038
I giorni delle pietre e dei fiori

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    I giorni delle pietre e dei fiori - Angela Giulietti

    dell'autore

    1

    Cosa succede quando qualcuno se ne va? Che rimangono frasi non dette, cene non fatte, oggetti non spostati, libri da terminare e progetti lasciati a metà. Succede che nell'aria si continua a sentire l'odore di chi non c'è più. E' ciò che resta più a lungo. Gli altri sensi si rifanno a ricordi e impressioni del cervello, come il viso, la voce, la sensazione di una carezza, ma l'odore, quello resiste. Si attacca ai cuscini e agli abiti. E per molto tempo aleggia nell'atmosfera. E' qualcosa che rammenta gioia e dolore, è dolce e insieme cattivo. Può essere forte o delicato, ma è tenace.

    All'inizio di una giornata nessuno di noi pensa a quanto piangerà annusando l'impalpabile memoria di un odore. Nessuno ci dice che quello sarà il giorno in cui perderemo una persona cara. E si dà il via alle mille cose da fare come facciamo regolarmente. Le donne, poi, di cose da fare ne hanno tante. Pratiche e teoriche. Fisiche e mentali. Si svegliano e iniziano a vivere la giornata.

    -

    Ogni domenica Giuliana consuma un pranzo leggero, e poi si reca a casa della sua amica Luisa. Sono due vedove che apprezzano la compagnia l'una dell'altra. Ogni tanto si aggiungono altre vedove, e tutte insieme decidono cosa fare: una partita a carte, un giro per centri commerciali, un pomeriggio al cinema. Stavolta sono solo in quattro e hanno optato per una visita a una mostra d'arte.

    Isabel ha deciso di fare un lungo bagno nella vasca idromassaggio, gustandosi i biscotti al cioccolato e un bicchiere di vino e ascoltando una compilation di brani leggeri e orecchiabili. E' rientrata tardi stanotte e ha ancora un po' sonno, ma sa già che dopo un'oretta in vasca si sentirà subito meglio.

    Wendy ha finito di passare l'aspirapolvere, e va in camera di Julia per aiutarla a montare la casa delle bambole. La parte più difficile è scegliere come arredare le stanze, perché lei ama lo stile country e sua figlia invece preferisce mobili moderni, piccoli e funzionali. Come suo padre, è attenta alla funzionalità, e precisa che sarà fondamentale trovare una zona ben illuminata per il computer.

    Elisa dedica il giorno di festa a mettere in ordine i file e le cartelle accumulati. Simone le ha proposto di cenare fuori la sera, ma lei non ne ha tanta voglia: la domenica le pizzerie sono piene di famiglie rumorose e di ragazzini che scorrazzano su e giù. Così ha rilanciato con l'idea di un piatto di carbonara preparato da lei, un film e una tazza di the da bere accovacciati sul divano. E Simone ha dimostrato di apprezzare il programma.

    Manuela ha passato la mattina al telefono con la sua socia Rossella, per decidere come sistemare gli ultimi abiti arrivati. Adesso sta facendo una passeggiata per il centro di Firenze, senza fretta, camminando a passi lenti e delicati. Guarda le vetrine e sorride ai gruppi di turisti. Non ha impegni, se non quello di riposarsi prima che inizi una settimana di lavoro.

    Brenda non si è ancora vestita, e probabilmente neanche lo farà. Visto che è sola in casa mette su un cd di Madonna e si lascia cadere sul divano, con lo smartphone che le invia due notifiche. Le legge con un sorriso e poi risponde ad entrambe:

    Sai che anch'io ti amo

    Nessuna di loro si aspetta che il tardo pomeriggio di quella domenica stravolgerà per sempre le loro vite. Sanno che Riccardo e Jacopo torneranno presto dallo stadio, e non hanno motivo di preoccuparsi. Quello che invece non immaginano è che sulla strada la moto sbandi per evitare un pedone distratto, e che venga centrata da un'auto. Non possono sapere che in quell'istante i due uomini riescono appena a guardarsi, prima di perdere i sensi e precipitare nel nulla. Non scopriranno mai che Jacopo muore dopo una manciata di secondi, mentre Riccardo ha il tempo di incazzarsi prima di addormentarsi per sempre.

    -

    C'è qualcosa di grottesco e di tragico nelle telefonate in cui la voce è rotta dal dolore e il pianto trasforma il discorso in un lamento dove le vocali sovrastano le consonanti. Ma in qualche modo Isabel e Wendy, nonostante abbiano appena perso i propri uomini, riescono ad avvertire le altre dell'incidente. Per spiegare a Giuliana che non rivedrà più il figlio e il nipote, però, Wendy la va ad aspettare fuori dal cinema, con Julia per mano. Teme che la donna anziana possa sentirsi male, così non appena la vede uscire la fa sedere su una panchina:

    C'è una brutta notizia

    Già... se no perché saresti qui? Replica Giuliana, sospirando. Lei raccoglie tutte le sue forze per non scoppiare a piangere:

    Abbiamo perso Riccardo e Jacopo

    La reazione dell'interlocutrice è un singhiozzo strozzato. Non fa scenate, non grida. Si stringe nel suo cappottino blu e poi alza gli occhi verso Julia. Wendy sa cosa sta pensando: per lei ci saranno al massimo 20 anni di dolore, per la bambina tutta la vita. Lo percepisce nella carezza debole di Giuliana, e nella sua frase pronunciata a bassa voce:

    Volete venire da me?

    E accetta. Perché sa che stasera nessun altro capirebbe. Solo chi ama le persone che se ne sono andate può partecipare alla loro sofferenza. Riccardo e Jacopo. Padre e figlio. Meno di 85 anni in due. Che tornavano da un tragitto breve e semplice dopo una partita di calcio.

    2

    C'è un po' di Riccardo ovunque, in quella villa sopra le colline di Careggi. C'è nella coperta sgualcita che ciondola dal divano, nel posacenere pieno di cicche e nelle scarpe pigiate nella scarpiera una attaccata all'altra. La porzione dove viveva sembra un altro mondo rispetto all'ordine e all'eleganza che si trovano nella zona della villa di proprietà di Giuliana. Ma a Isabel quel caos piaceva. E' vero che sbuffava ogni volta che trovava un paio di jeans in terra o un vasetto vuoto di yogurt appoggiato nei punti più impensabili, ma in fondo l'idea di essere arrivata a mettere ordine nella vita senza regole di quell'uomo tanto più grande di lei la faceva sentire importante.

    E adesso, tutto ha una parvenza fredda e squallida. Il disordine non è più allegro e sfrontato ma deprimente e triste. Isabel gira per il salotto, toccando gli oggetti come se si aspettasse che le dicessero qualcosa. E quando sente suonare alla porta si trascina ciondolando, imponendosi di essere gentile perché di sicuro è qualcuno che conosceva Riccardo.

    Elisa! Il suo tono è quasi spaventato nel riconoscere la figlia del compagno. Elisa è quella che la mette più in soggezione. E' perentoria, sbrigativa e decisa. Anche se è ovvio che ha pianto, il mascara non le è colato e i capelli sono fissati in una piccola coda perfetta. Ed entra con un passo spedito:

    C'è un bel casino qui eh?

    So che devi essere a pezzi Isabel si siede, ma l'altra resta in piedi "Mi dispiace... tuo padre ti

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