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Rosatellum 2.0: Tutti nominati, coalizioni senza programma. Come impedire la libera scelta degli elettori.
Rosatellum 2.0: Tutti nominati, coalizioni senza programma. Come impedire la libera scelta degli elettori.
Rosatellum 2.0: Tutti nominati, coalizioni senza programma. Come impedire la libera scelta degli elettori.
Ebook47 pages31 minutes

Rosatellum 2.0: Tutti nominati, coalizioni senza programma. Come impedire la libera scelta degli elettori.

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About this ebook

L’assenza di scorporo dei voti utilizzati nel maggioritario per la ripartizione dei seggi nel proporzionale, prevista invece nel Mattarellum, è  stata concepita per penalizzare quelle liste che rifiutano di collocarsi nelle coalizioni senza programma.
LanguageItaliano
PublisherOsvaldo Roman
Release dateNov 15, 2017
ISBN9788827517321
Rosatellum 2.0: Tutti nominati, coalizioni senza programma. Come impedire la libera scelta degli elettori.

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    Rosatellum 2.0 - Osvaldo Roman

    Conclusioni

    Premessa

    La legge elettorale di fatto è stata discussa solo nella Commissione affari costituzionali della Camera ove il testo presentato da PD, FI, LEGA NORD e AP ha subito solo alcune modifiche marginali. Successivamente né l’aula della Camera né quella del Senato hanno potuto pronunciarsi su quelle disposizioni che risultavano più rilevanti e contestate. Ciò a causa dei ben 8 voti di fiducia (tre alla Camera e cinque al Senato) opposti da un Governo che non aveva partecipato alla elaborazione del testo avvenuta solo preso i partiti che lo avevano proposto.

    1) La principale di queste disposizioni riguardava la possibilità di presentare nei collegi uninominali candidati sostenuti da più liste fra loro collegate.

    Queste sono le caratteristiche di tale meccanismo elettorale.

    Le liste collegate (coalizzate) hanno gli stessi candidati nei collegi uninominali ma non hanno un programma comune.

    Se ogni lista ha il suo programma il candidato comune di collegio dunque non risulta vincolato da qualsivoglia programma.

    La coalizione è unica a livello nazionale.

    Le dichiarazioni di collegamento hanno effetto per tutte le liste aventi lo stesso contrassegno.

    Se in un collegio plurinominale vi sono più collegi uninominali ogni lista (anche se collegata) deve essere presente in almeno due terzi dei collegi uninominali, a pena dell’esclusione.

    Ciascuna lista è tenuta a presentare candidature in tutti i collegi uninominali del collegio plurinominale, a pena di inammissibilità.

    Inoltre si deve avere presente che:

    I partiti o i gruppi politici organizzati depositano il programma elettorale nel quale dichiarano il nome e cognome della persona da loro indicata come capo della forza politica. Tale indicazione, contestuale al deposito del contrassegno, dovrà avvenire dal 44° al 42° giorno prima del voto.

    Mentre ogni lista elettorale deve indicare il "capo della forza politica, il contrassegno, il programma elettorale, lo statuto o una dichiarazione di esso sostitutiva, per le coalizioni di liste tali requisiti non sono previsti.

    Le liste dovranno essere presentate dal 35° al 34° giorno precedente il voto.

    In meno di dieci giorni dovranno quindi essere raccolte le firme da quelle liste che non ne sono esentate.

    2) La seconda grande questione riguardava la possibilità per gli elettori di scegliere i parlamentari da votare.

    La legge prevede che tutti i nomi dei candidati nei collegi uninominali e quelli presenti nei collegi plurinominali, ordinati in ordine numerico, con l’ alternanza di genere, si trovino già scritti nella scheda elettorale ove solo con un segno nel riquadro contenente il contrassegno della lista prescelta, si attribuisce contemporaneamente il voto al candidato del collegio uninominale e alla lista del corrispondente collegio plurinominale. Se si pone il segno sulla lista il voto vale anche per il candidato dell’uninominale. Nel caso delle coalizioni

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