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Annali Meteorologici: NOVEMBRE dal 1948 al 1982
Annali Meteorologici: NOVEMBRE dal 1948 al 1982
Annali Meteorologici: NOVEMBRE dal 1948 al 1982
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Annali Meteorologici: NOVEMBRE dal 1948 al 1982

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Centinaia di carte di analisi meteorologica, elaborazioni statistiche inedite tratte dagli annali idrologici. Un saggio unico nel panorama editoriale italiano sulla storia della meteorologia del nostro paese. In questo terzo libro della collana (già presenti gli annali del mese di ottobre) viene approfondito il mese di novembre per il periodo storico compreso tra il 1948 ed il 1982. In questo saggio troverete: le catastrofiche alluvioni del polesine, di Firenze, le non meno gravi alluvioni di Pisa, di Lucca, del metapontino, per dirne solo alcune delle numerose crisi idrogeologiche raccontate in questo saggio. Saranno approfondite anche le più precoci nevicate della storia italiana oltre a tutti i record termici di massima e di minima tutti puntualmente analizzati dal punto di vista meteo-climatico. Uno strumento utilissimo per: ricerche scientifiche, articoli divulgativi o semplicemente una buona fonte di informazioni per chi voglia approfondire gli aspetti più significativi della meteorologia e climatologia italiana.
LanguageItaliano
Release dateSep 9, 2017
ISBN9788826400037
Annali Meteorologici: NOVEMBRE dal 1948 al 1982

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    Annali Meteorologici - Fiorentino Marco Lubelli

    meteorologici

    Presentazione

    Dopo gli annali meteorologici dedicati ad ottobre, ci soffermeremo, in questi due libri, sul mese di novembre, diviso tra: le più pesanti alluvioni che hanno colpito il nostro paese, le precoci ondate di freddo con neve in pianura, i tranquilli novembre delle estati di S. Martino, le grandi anomalie calde degli ultimi anni, e gli immancabili eventi estremi caratterizzati, recentemente, dalle temibili trombe d'aria. Anche novembre, come il mese di ottobre, visto negli scorsi annali, ha subito un progressivo riscaldamento ed una conseguente intensificazione dei fenomeni violenti, le alluvioni, le trombe d'aria, i temporali autorigeneranti, i downburst, che, come vedremo nel secondo capitolo di questo saggio, hanno effettivamente subito un incremento quasi esponenziale negli ultimi vent'anni. Queste ed altre curiosità saranno approfondite nel corso di queste pagine, utili non solo a farsi un'idea della storia meteo-climatica del nostro paese, ma essenziali per chi voglia approfondire le cause meteorologiche alla base dei fenomeni climatici più significativi avvenuti in Italia dal 1948 ad oggi. Uno strumento, unico, nel panorama dei saggi sul clima che si aggiunge a quelli già pubblicati per il mese di ottobre.

    Novembre 1948

    Record di caldo e di freddo nello stesso mese sul Passo Porretta

    Partiamo, come nostro solito, dall'analisi delle carte riferite: ai geopotenziali al suolo per l'emisfero nord, per l'Europa, di cui forniremo anche le anomalie per capire meglio le variabili dominanti del tempo, le anomalie termiche europee e le anomalie pluvio sempre per l' Europa.

    Carta dei geopotenziali al suolo del nord emisfero riferiti al novembre del 1948. Fonte NOAA.

    Come possiamo vedere, in maniera molto chiara nell'immagine d'apertura, il vortice polare appare molto ben strutturato alle alte latitudini, possiamo notare ancora meglio questa grande compattezza del fronte, analizzando la carta delle anomalie dei geopotenziali per il nord emisfero valida per il novembre del 1948.

    Carta delle anomalie di geopotenziale al suolo del nord emisfero relative al mese di novembre del 1948. Fonte NOAA.

    Evidente quello che dicevamo prima, importanti anomalie negative dei geopotenziali alle alte latitudini, segno di un vortice polare molto attivo, che porta come conseguenza una speculare anomalia positiva sulle medie latitudini del nord emisfero, fatta eccezione per l'America settentrionale. Importante, come vedremo, anche l'anomalia positiva sull' Europa.

    Carta dei geopotenziali al suolo per l'Europa relativa al novembre del 1948. Fonte NOAA.

    Evidenti tre cose fondamentali: il potente flusso zonale che domina il tempo dalla Granbretagna fino alla Russia passando per la Scandinavia. La seconda è la potente aria di alta pressione che domina l'Europa centrale e l'Italia settentrionale. La terza è la relativa bassa pressione che si estende dal medio-oriente fino al meridione d'Italia, con particolare riferimento alle regioni ioniche ed alla Sicilia.

    Carta delle anomalie di geopotenziale dell' Europa relative al novembre del 1948. Fonte NOAA.

    La grande cellula di alta pressione che domina il novembre del 1948 in Europa determina importanti anomalie positive dei geopotenziali in tutta l'Europa centro-occidentale. Solo le estreme regioni nord orientali hanno geopotenziali più bassi del normale.

    Carta delle anomalie pluvio dell' Europa relative al novembre del 1948. Fonte NOAA.

    Con un andamento climatico come quello visto nel corso di questa breve disamina generale appare evidente come le anomalie pluvio non potessero che essere in deficit su buona parte del continente europeo. Solo la Norvegia e la Sicilia fanno segnare anomalie positive. In Sicilia, nello specifico, le pesanti anomalie che si registrano sono il risultato di una zona di convergenza tra le umide correnti sud-orientali in aggiramento della potente aria di alta pressione succitata e le correnti settentrionali che scendono sul bordo occidentale della stessa. Concludiamo con la carta riferita alle temperature.

    Carta delle anomalie termiche sull'Europa relative al mese di novembre del 1948. Fonte NOAA.

    Anomalie negative sul meridione frutto del rientro delle correnti nord orientali che aggirano la cellula di alta pressione centro europea. Di converso anomalie positive sull'estremo nord del paese. Vediamo dunque che nel complesso prevalgono in Italia le anomalie negative. Ma, in questo mese del 1948 possiamo registrare sia record positivi che record negativi. Vediamoli nel dettaglio:

    Record di caldo registrati durante il novembre 1948:

    Passo Porretta (Provincia di Bologna) 932 m s.l.m.- 13-11-1948: +17,5°C

    Siracusa Idroscalo 1 m s.l.m.- 7-11-1948: +27,2°C

    La stazione di Porretta, a cui si fa riferimento, che registrava dati dal 1923, è rimasta attiva dal 1946 al 1963 per cui i dati che forniremo si riferiscono a questo range temporale. Particolarmente interessante invece il dato di Siracusa perché assoluto rispetto a dati registrati dal 1946. Vediamo nel dettaglio dunque queste due ondate di cado responsabili dei suddetti record.

    Geopotenziali a 500 Hpa per il giorno 7-11-1948 alle ore 00,00. Fonte NOAA.

    Geopotenziali a 500 Hpa per il giorno 7-11-1948 alle ore 12,00. Fonte NOAA.

    Evidente una rimonta altopressoria di origine afro-mediterranea. Il suo cuore spinge aria calda verso la Sicilia direttamente dal deserto algerino.

    Carta delle isoterme a 850 Hpa per il giorno 7 novembre 1948 alle ore 12,00. Fonte NOAA.

    L'isoterma +12 arriva fin sul Tirreno centrale.

    Il record di Passo P orretta

    Fermo restando le precisazioni fatte in precedenza, interessante è analizzare la configurazione meteo-climatica responsabile del record di caldo della stazione di Passo Porretta.

    Carta dei geopotenziali a 500 Hpa riferiti al giorno 13 novembre 1948 alle ore 12,00. Fonte NOAA.

    Isoterme a 850 Hpa per il giorno 13-11-1948 alle ore 12,00. Fonte NOAA.

    Vettori relativi al vento registrato alle ore 12,00 del 13-11-1948 a 925 Hpa, circa la quota del Passo Porretta. Fonte NOAA.

    Carta dei geopotenziali a 500 Hpa valida per il giorno 26-11-1948 alle ore 00,00. Fonte NOAA.

    Carta dei geopotenziali a 500 Hpa per il giorno 26-11-1948 alle ore 06,00. Fonte NOAA.

    Carta delle isoterme a 850 Hpa per il 26-11-1948. Fonte NOAA.

    Una elevazione verso nord-nord est dell'anticiclone delle Azzorre determina una cospicua irruzione di aria fredda che colpisce principalmente la Grecia. La isoterma -8°C abbraccia la Puglia con la -10°C che domina sull' Albania, Serbia e Grecia settentrionale ed un cuore gelido di -13°C sui Balcani. Sull'Italia prevalgono correnti anticicloniche che favoriscono un cospicuo effetto albedo responsabile dei record di Porretta e Vibo Valenzia.

    Novembre 1949

    Mese umido nella norma dal punto di vista termico

    Il mese di novembre, come vedremo, è il mese nel quale si sono registrate storicamente le più devastanti alluvioni del nostro paese. Il 1949, inaugura questa tragica stagione, con la prima di due alluvioni del fiume Arno. particolarmente colpita sarà, in questo primo episodio, la città di Pisa. Andiamo però con ordine analizzando le principali variabili meteo-climatiche del mese.

    Geopotenziali a livello emisferico per il mese di novembre del 1949. Fonte NOAA.

    Carta delle anomalie di geopotenziale a livello emisferico per il mese di dicembre del 1949. Fonte NOAA.

    Come possiamo vedere si configura, in questo mese, uno schema climatico frequentissimo nello scacchiere emisferico settentrionale: il vortice polare appare chiaramente diviso in due principali centri di vorticità, uno in zona aleutinica, ed uno in zona islandese, quello in zona islandese contribuisce alla formazione di una importante figura barica protagonista spesso del tempo autunnale europeo e mediterraneo: la depressione semi permanente islandese che insieme all'anticiclone delle Azzorre contribuirà di frequente a caratterizzare il clima autunnale pre global warming. Vediamo le conseguenze di questa configurazione a livello europeo.

    Carta dei geopotenziai a livello europeo per il novembre del 1949. Fonte NOAA.

    Evidente, come dicevamo, la presenza della depressione semipermanente islandese a nord ovest che espande una sua propagine verso il Mediterraneo centrale e l'Italia. Fondamentale notare la presenza ad est di una potente figura anticiclonica sulla Russia europea che fungerà da blocco al progredire delle perturbazioni verso est, come abbiamo potuto vedere negli annali riferiti al mese di ottobre, questa configurazione è la più pericolosa per il nostro paese, come dimostreremo nelle righe successive.

    Carta delle anomalie pluvio in Europa valida per il mese di novembre del 1949. Fonte NOAA.

    Evidenti le anomalie pluvio su tutto il centro-sud italiano, mentre sul nord siamo in media o poco sotto, caratteristica distribuzione questa di periodi dominati da un flusso nord atlantico. Flusso che determinerà le condizioni per il primo evento alluvionale del nostro saggio.

    27 Novembre 1949

    Il 27 novembre 1949 le acque dell’Arno rompono gli argini all’altezza di San Michele degli Scalzi. Porta a Piagge va completamente sotto tre metri d’acqua.

    Vediamo di capire le cause meteo-climatiche.

    26 Novembre 1949 ore 00,00

    Carta dei geopotenziali a 500 Hpa relativa alla giornata del 26 novembre del 1949. Fonte NOAA.

    Una imponente saccatura, pilotata dalla Depressione d'Islanda entra sul Mediterraneo occidentale, provocando una intensa risposta libecciale in quota. Vediamo, con le successive carte, le conseguenze di questa azione sul tempo della nostra Penisola aiutandoci attraverso l'analisi dei venti in quota ed al suolo.

    Carta dei venti in quota valida per le ore 12,00 del 26 novembre 1949. Fonte NOAA.

    Carta dei venti al suolo del 26 novembre 1949 alle ore 12,00. Fonte NOAA.

    Venti da ostro in quota e da libeccio al suolo con convergenza evidentissima tra le correnti fresche in scorrimento da ovest verso est e quelle caldo umide in risalita da sud proprio sulla Toscana. inoltre la depressione che si forma sul Mediterraneo ha un minimo al suolo evidente sull'Elba ed un minimo in quota sulla Francia, classica situazione di minimo baroclino con grande quantità di energia da dissipare in precipitazioni che colpiscono per le intere ventiquattro ore del 26 novembre il centro Italia e la Toscana come vedremo dalle carte successive.

    Carta delle anomalie pluvio valide per le ore 12,00 del 26 novembre 1949. Evidentissima l'anomalia pluvio che colpisce l'Italia con i massimi valori centrati tra Umbria e Toscana. Fonte NOAA.

    Cumulata 36 ore delle precipitazioni sull'Europa relative all'intervallo 26 novembre ore 00,00 27 novembre ore 12,00. Fonte NOAA.

    Ponte di Mezzo a Pisa la mattina del 27 novembre 1949. Fonte www.meteopisa.it

    L'aro rompe gli argini. Piazza S. Michele degli Scalzi allagata.Fonte www.meteopisa.it

    Chiudiamo il 1949 con un accenno alla situazione termica che grazie all'andamento perlopiù atlantico del mese non fece registrare anomalie degne di nota.

    Carta delle anomalie termiche per il mese di novembre del 1949. Da segnalare le forti anomalie sui Balcani determinate dai frequenti afflussi meridionali pilotati delle depressioni centrate sul Mediterraneo centro-occidentale. Fonte NOAA.

    Novembre 1950

    Semipermanente islandese grande protagonista, le Alpi inaugurano una delle stagioni più nevose

    Partiamo, prima ancora dell'analisi meteo-climatica, con il riportare alcuni stralci di giornale che raccontano del perturbato fine novembre del 1950:

    Milano 23 novembre:

    Da 36 ore piove dirottamente a Milano. Il maltempo dovuto ad una forte zona di bassa pressione che ha investito tutta l'Europa centro occidentale, con violente burrasche in gran parte del bacino Mediterraneo si estende anche a tutta la Lombardia ed all'Emilia, dove le piogge torrenziali di questi giorni hanno provocato la piena di alcuni fiumi e lo straripamento delle acque ha causato l'allagamento di enormi estensioni di terreni con gravi danni.

    Bergamo - da ormai 40 ore piove ininterrottamente in modo quasi torrenziale su tutte le prelati orobiche e sulla bassa bergamasca, mentre sulle cime più elevate sta cadendo una abbondante nevicata. Il fiume

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