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Disciplina occidentale ĀŞA: OCCIDENTALE FLUIDA TONICO POSTURALE TERAPEUTICA MEDITATIVA
Disciplina occidentale ĀŞA: OCCIDENTALE FLUIDA TONICO POSTURALE TERAPEUTICA MEDITATIVA
Disciplina occidentale ĀŞA: OCCIDENTALE FLUIDA TONICO POSTURALE TERAPEUTICA MEDITATIVA
Ebook184 pages1 hour

Disciplina occidentale ĀŞA: OCCIDENTALE FLUIDA TONICO POSTURALE TERAPEUTICA MEDITATIVA

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About this ebook

Il testo si sviluppa sulla base dello studio, delle osservazioni e della pratica corporea e propone di mettere in luce le nuove frontiere legate alla salute del corpo umano che riguardano le possibilità di recupero del benessere fisico e mentale.
Il termine ĀŞA vuol dire acqua, sangue e aria, ossia gli elementi principe di cui siamo composti.
La nascita di questa nuova disciplina del corpo e della mente è il frutto dell’unione di metodiche della postura, di tecniche nuove di allungamento, di rilassamento, di potenziamento e di meditazione, che legano l’Occidente all’Oriente.
La disciplina fondamentalmente cerca di rispettare tempi occidentali, non alterando troppo la disposizione d'animo o i ritmi di un mondo che corre incessantemente, evitando così di applicare qualcosa di irraggiungibile o che non ci appartiene a livello culturale.
Questo testo ne spiega la nascita, l’evoluzione, le forme, la filosofia, gli eserciizi ed è correlato da molti altri argomenti che permettono di comprendere meglio la colonna vertebrale con le sue patologie e i meccanismi della la nostra respirazione.
L’elemento fondamentale su cui si basa la Disciplina ĀŞA è l'attenuazione o addirittura il recupero delle patologie più diffuse del rachide e delle articolazioni e la possibilità di poter essere praticato da qualunque soggetto.
LanguageItaliano
Release dateAug 1, 2017
ISBN9788822805508
Disciplina occidentale ĀŞA: OCCIDENTALE FLUIDA TONICO POSTURALE TERAPEUTICA MEDITATIVA

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    Book preview

    Disciplina occidentale ĀŞA - Fabio Mechella

    Ringraziamenti

    ĀŞA

    Acqua Sangue Aria

    Ideatore e Maestro della Disciplina

    Fabio Mechella

    Dottore di Ricerca in Storia del viaggio – Abilitazione all’insegnamento nella scuola pubblica (classe AF46) - Laurea in Lingue e letterature straniere – Laurea in Filologia Moderna

    Maestro in formazione di Capoeira (Contramestre), Esperto Hatha Yoga e Chi Kung, Specialista in Tecniche di immobilizzazione tattica (Attestato Cati-SWAT) - Istruttore di ginnastica posturale 1°Livello e 2° Livello in qualità di Tecnico Societario (Vari metodi di applicazione tra cui il Mézières) – Specialista nell'applicazioe del Taping Kinesiologico applicato alla traumatologia sportiva (Attestato Associazione italiana Taping Kinesiologico), Istruttore di body building, Volontario della Croce Rossa Italiana

    Introduzione biografica

    Viaggio nel mondo delle esperienze

    Vorrei introdurre il mio studio con alcuni cenni sulla storia della mia vita e degli eventi che hanno trasformato il mio universo corporeo e spirituale.

    Mi chiamo Fabio Mechella e sono nato a Roma il 17 gennaio del 1972. Sono l’ultimo di tre figli e durante l’adolescenza ho scelto di andare a vivere a Viterbo seguendo il trasferimento di mia madre da Roma. La città dista 90 km dalla Capitale e conserva ancora oggi i tratti caratteristici medievali.

    A Viterbo ho frequentato gli ultimi due anni in un Istituto tecnico industriale.

    Non sono stato uno studente modello! Avevo già ripetuto il 2° il 3°e il 4° anno in una scuola di Roma. La matematica e le discipline scientifiche non sono mai state il mio forte dunque non ho fatto la scelta giusta. Oggi so che la mia naturale irrequietezza ha influito sulle mie bocciature.

    Passando dalla vita della borgata romana all’ambiente viterbese ho avuto l’opportunità di incontrare lo sport che avrebbe cambiato la mia vita, la mia cultura di ragazzo e poi di uomo: la Capoeira.

    L’approccio con questa nuova arte proveniente dal Brasile e approdata in Italia nel 1982, grazie al Maestro Franklin Floriano Canela, stabilitosi a Viterbo da Rio de Janeiro, mi ha consentito di relazionarmi con una parte di me sconosciuta, di recuperare gli studi e di conseguire la maturità.

    La forza di questa arte e la guida del Maestro mi hanno aperto un mondo sconosciuto e multietnico con cui ho iniziato il confronto. La Capoeira mi ha guidato nell’esercizio fisico, psicologico, culturale e musicale che questa disciplina richiede, regalandomi nel sacrificio e nella volontà di conoscenza, quei mezzi necessari per affrontare il quotidiano con energia e coraggio.

    Diplomatomi in discipline informatiche, comincio a lavorare come barman continuando gli allenamenti. Nel 1994 vengo chiamato per il servizio militare, allora obbligatorio. L'arte marziale brasiliana iniziata due anni prima, mi dona un carattere che mi permette di affrontare l’anno senza particolari difficoltà o necessità. Quel momento di vita sarà l’occasione per poter temprare il corpo, lo spirito e la convivenza con gli altri.

    Tornato a Viterbo, mi iscrivo all’Università, seguendo un desiderio alimentato durante il servizio militare, incontrando giovani prossimi alla laurea.

    L’occasione mi viene data dalla lingua portoghese presente nell’arte della Capoeira: decido così di iscrivermi alla Facoltà di Lingue e Letterature straniere di Viterbo. L’economia familiare è alquanto difficile e le tasse universitarie sono elevate. Dopo la prima rata del primo anno sono costretto a interrompere gli studi.

    E’ il 1996 e l’amore per il portoghese mi spinge a tornare agli studi: metto da parte i soldi per l’Università e riprendo il mio percorso.

    Due anni dopo v inco una borsa di studio, c ontinuo così a fare esami, a lavorare e ad allenarmi, pratico anche altre discipline insieme alla Capoeira, inoltre due volte a settimana, la mattina prima di andare alle lezioni universitarie, sono in una piscina militare convenzionata con l’Università.

    Prima della Capoeira ho conosciuto per quattro anni il Karate e per un anno e mezzo il Full-conctat.

    Nel 1999 inviando il curriculum ad una società di Roma, trovo lavoro come interprete telefonico per la lingua portoghese e l'anno successivo apro una corso di Capoeira a Roma, dove inizio a risiedere, proseguendo l’opera del mio maestro.

    Viaggio da Roma a Viterbo due giorni a settimana: lavoro di giorno nelle società telefonica e di notte, due volte a settimana, in una discoteca di Viterbo. Questi ritmi incessanti mi mettono a dura prova: ne sento la fatica.

    Nell'anno accademico 2001/2002 mi laureo in Lingue e letterature straniere e moderne con 107 su 110. Sempre nello stesso anno entro a tempo indeterminato in una società che gestisce Vodafone custumer-care.

    Iniziano i primi dolori alla schiena dovuti al sovraccarico di lavoro. Comunque non smetto mai di allenarmi e di insegnare.

    Alla ricerca di nuove opportunità colgo l’occasione per poter cambiare vita: partecipo a un concorso indetto dall’Università della Tuscia vincendo nel 2007 un Dottorato di ricerca in Storia e una borsa di studio della durata di tre anni: prendo un'aspettativa lavorativa e inizio così a fare Ricerca scientifica in ambito accademico.

    Durante il primo anno di dottorato inizio a soffrire di problemi fisici con forti dolori alla colonna lombare e a una spalla che da molti anni si infiamma e mi da problemi di movimento. Sempre nello stesso anno durante uno spettacolo di Capoeira organizzato con i miei allievi mi infortuno ad un anca. Da quel momento inizia così un travaglio fisico molto doloroso. Diminuisco gli allenamenti e pian piano il mio corpo inizia a rallentare. Molte volte mi sveglio la mattina con forti dolori alla schiena e all’anca: caminare inizia a diventare un problema e anche le attività quotidiane per gestire la casa sono una difficoltà.

    Ormai ho smesso di andare a correre e di praticare attività intensa, mi permetto solo piccoli allenamenti per gestire il corso di Capoeira, ma sento che il mio corpo si sta fermando. Inizio a cercare un metodo che mi possa far recuperare, qualcosa di terapico.

    Durante una approfondimento su internet su vari metodi di recupero, (da diversi anni avevo iniziato a studiare e a praticare l’Hata Yoga, ma per i miei problemi si rivelerà insufficiente, oltrechè dannoso) incontro un corso per insegnanti di ginnastica posturale. Tra i vari metodi praticati per l’insegnamento c’è il Mézières, un metodo francese molto interessante.

    Dopo un corso della durata di sei mesi, nel mese di gennaio 2010, conseguo l’attestato di Insegnante Posturale di primo livello,

    Lo studio del corpo, della sua psicologia e la pratica di questo metodo, mi coinvolgono sempre di più: provo il metodo tutti i giorni, voglio guarire dai dolori e voglio liberarmi degli antidolorifici e dalle ignizioni di Voltaren.

    Studiando l’anatomia del corpo umano e le sue problematiche, analizzo il mio corpo scoprendo la cause dei miei forti dolori, molti dovuti al graduale consumo dei dischi intervertebrali, per un’accentuazione della curva lombare, mai curata a livello posturale, e per un super lavoro del corpo.

    Sempre nel 2010, desideroso di comprendere meglio gli aspetti del corpo umano frequento a Perugia, il corso pratico sul taping kinesiologico applicato alla traumatologia sportiva, conseguendo l’Attestato di pratica.

    Studio assiduamente per il Dottorato di Ricerca, essendo anche parte attiva nell’attività didattica universitaria. In concomitanza a questo miglioro la conoscenza del corpo umano partecipando a tutti gli incontri di approfondimento legati alla postura e alle metodologie nel campo della rieducazione che si terranno, sempre nel centro dove ho ottenuto l’attestato di insegnamento per la pratiche posturali.

    Il maestro che mi guida è un osteopata fisioterapista, un maestro di Tai chi e anche un laureato in antropologia. Il suo pensiero e la visione saranno fondamentali per comprendere la psicologia del corpo umano e le sue implicazioni.

    Il primo anno di pratica Mézières, si svolge incessantemente, la notte è il mio momento migliore, inizio a vivere quei momenti come liberatori, ricchi di energia e di percezioni corporee (saranno quelle che mi guideranno al miglioramento). Contribuisce in questo anche la musica, elemento importante per la guida e il rilassamento del corpo.

    La ricerca avviene anche in quella direzione: scopro le musiche orientali e con esse la filosofia orientale, che inizio a studiare. Approfondisco il taoismo e il confucianesimo, cercando di capirne le essenze principali per il miglioramento del comportamento dell’uomo.

    Durante il secondo anno di Dottorato di Ricerca e di contemporanea pratica del metodo posturale Mézières decido di fare un esame di controllo alla colonna vertebrale lombare con risonanza magnetica. I medici riscontrano un’anomalia, mi consigliano di ripetere l’esame con il mezzo di contrasto: trovano un neurinoma lombare di 9mm, ossia un tumore benigno nella colonna vertebrale alla 3° vertebra, subito dopo il midollo spinale, (questo finisce a L2).

    Il neurinoma anche se benigno è molto pericoloso, dal momento che se aumenta il proprio volume può intaccare le radici nervose, con conseguenze motorie gravi, perdita di sensibilità e altri fenomeni altrettanto invalidanti. Il mio è stato trovato nella cosiddetta cauda equina , l’ultimo tratto di colonna vertebrale a partire dalla vertebra L2, quindi al di sotto del midollo spinale.

    Nello specifico Il neurinoma è un tumore benigno dei nervi originato dalle cellule di Schwann, ossia quelle che formano la guaina mielinica, il rivestimento che avvolge e protegge i nervi. Questi sono contenuti nel canale vertebrale deve passa il midollo spinale e in cui è contenuto il liquido cerebro spinale. Quindi la sua asportazione anche se il tumore è di natura benigna comporta dei rischi.

    Inizio così il monitoraggio del tumore benigno con RMN ogni sei mesi per controllarne la crescita: di solito la medicina neurologica preferisce evitare di effettuare subito l'intervento, se il neurinoma si mantiene di piccole dimensioni e se non è sintomatico.

    Psicologicamente è un colpo molto forte: ogni tanto vengo assalito da attacchi di panico.

    I dolori alla schiena continuano e l’anca mi crea un dolore fortissimo, inoltre la mia mente sa che c'è un altro mostro in

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