Baltasar, scrittore senza l'arte dello scrivere: tutte le opere, nuova edizione dicembre 2017
Di Baltasar
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Una pulce ciclista? ...ma non esiste una pulce ciclista!
Sì, invece, ...certo che esiste!,...aiutami ad abbassare la sella e vedrai che grandi Viaggi...
Baltasar, scrittore senza l’arte dello scrivere – nuova edizione” è la raccolta di tutte le opere di Baltasar che vanno dalla “breve favola dell’Uovo di Ruha” (premio concorso Unicorno 2016, Rovigo) a “Eso-Exoteria (scritti e disegni allegorici), da “La Sedia Bucata (opera teatrale - premio concorso internazionale Città di Castrovillari 2017) a “Pietra e Silicio, fievoli monologhi teatrali”, “Quarto Vuoto, l’eredità della sabbia”, “Sale Mercurio Zolfo, una favola alchemica”. La raccolta contiene anche “Fisica e Metafisica, soliloquio di un politico amorale”, “Discorso originale di un allenatore di Rugby femminile”, oltre ad “aforismi” e alcune poesie, pensieri. Alcuni testi inseriti in questa raccolta hanno “a fronte” le traduzioni in varie lingue: inglese, francese, russo, spagnolo, cinese.
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discorso originale di un allenatore di Rugby femminile Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniUovo di Ruha: Breve Favola dell'Uovo di Ruha Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniESO-EXOTERIA (scritti e disegni allegorici) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniPIETRA E SILICIO, fievoli (allegorici) monologhi teatrali Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniBreve favola dell'Uovo di Ruha Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniFisica e Metafisica: dialoghi simil-grotteschi col proprio io Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazionila sedia bucata (opera teatrale) Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioniQuarto Vuoto, l'eredità della sabbia - seconda edizione Valutazione: 0 su 5 stelle0 valutazioni
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Anteprima del libro
Baltasar, scrittore senza l'arte dello scrivere - Baltasar
Baltasar
Baltasar, scrittore senza l'arte dello scrivere
tutte le opere
LA NUOVA EDIZIONE (dicembre 2017)
Baltasar, scrittore senza l’arte dello scrivere – nuova edizione
è la raccolta di tutte le opere di Baltasar che vanno dalla breve favola dell’Uovo di Ruha
(premio concorso Unicorno 2016, Rovigo) a Eso-Exoteria (scritti e disegni allegorici), da
La Sedia Bucata (opera teatrale - premio concorso internazionale Città di Castrovillari 2017) a Pietra e Silicio, fievoli monologhi teatrali
, Quarto Vuoto, l’eredità della sabbia
, Sale Mercurio Zolfo, una favola alchemica
. La raccolta contiene anche Fisica e Metafisica, soliloquio di un politico amorale
, Discorso originale di un allenatore di Rugby femminile
, oltre ad aforismi
e alcune poesie, pensieri. Alcuni testi inseriti in questa raccolta hanno a fronte
le traduzioni in varie lingue: inglese, francese, russo, spagnolo, cinese.
copertina:
immagine acquistata sul sito CANVA.
IMUS MANU..: palindromo di Baltasar
all'interno:
le immagini di copertina
presenti in alcuni capitoli sono state acquistate sul sito CANVA
I riferimenti sulla simbologia sono stati estrapolati da: 1) Dizionario dei Simboli
, J. Chevalier - A. Gheerbrandt; BUR, Biblioteca Universale Rizzoli; 2) Simboli - Le Garzantine.
UUID: 693e2f72-d66a-11e7-a8c1-17532927e555
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Ringraziamenti
<< sono una pulce ciclista.
Una pulce ciclista? ...ma non esiste una pulce ciclista!
Sì, invece, ...certo che esiste!...aiutami ad abbassare la sella ...e vedrai che grandi Viaggi...>>
A mia moglie Teresa, la mia vera Scala di Luce, e così perfetta a regolare l'altezza della sella...
www.alifbaltasar.com
Indice dei contenuti
Ringraziamenti
BREVE FAVOLA DELL'UOVO DI RUHA
prefazione
la favola dell'Uovo di Ruha
trasposizione teatrale
TRITTICO
il Processo
la Salita
sul Golgota
LA SEDIA BUCATA
opera teatrale ad atto unico
Al-Kursii (الكرس) - la sedia
FISICA E METAFISICA
soliloquio grottesco di un politico amorale
The grotesque soliloquy of an amoral politician
IL LABIRINTO DI BALTASAR
ma non sempre
Но не всегда
But not always
mais pas toujours
TAPPETO DI CHIODI
aforismi
haiku
DISCORSO ORIGINALE DI UN ALLENATORE DI RUGBY FEMMINILE
discorso originale...
PIETRA E SILICIO
ESO-EXOTERIA
LA PORTA
IMUS MANU UNAM SUMI
Ossimori, Verità e la forza propulsiva dell’Equilibrio
disegni allegorici
SALE MERCURIO ZOLFO, UNA FAVOLA ALCHEMICA
Zeta, Emme, Esse
Stalli di Zeta, Emme, Esse
consapevolezze di Zeta, Emme, Esse
forno alchemico
QUARTO VUOTO
la (quasi!) trasposizione teatrale
riferimenti simbolici
BALTASAR
la firma stilizzata
la dichiarazione di baltasar
le pubblicazioni
BREVE FAVOLA DELL'UOVO DI RUHA
premio della critica presso il concorso nazionale Unicorno 2016 - dalla letteratura al teatro
Rovigo - Italia .
motivazione del premio:
<
prefazione
Ognuno di noi nasce in un contesto che è il proprio, che è suo e di nessun altro. Potrà apparire, la propria vita, la propria esistenza, simile a quella di qualcun altro, mentre invece essa è, pur nell’apparente piccolezza e apparente anonimato, unica e irripetibile. La nostra famiglia, il nostro tempo, i nostri amici e le nostre esperienze. Le nostre certezze, i nostri crolli, le nostre gioie. La nostra formazione, sia essa regolare sia essa da autodidatta. Istruzione e accrescimento culturale perpetuo (davvero auspicabile), in qualsiasi età della nostra esistenza. Tutto, insomma, entra a far parte di quella costruzione, unica e irripetibile, della nostra vita. La costruzione del proprio essere, della propria persona.
A prescindere dalla posizione sociale, dal lavoro che si svolge: queste sono caratteristiche solo del piano dell’immanente, mentre l’uomo, posto una misura
al di sopra di questo piano, ha la doppia componente Immanente/Trascendente.
Cosa si perde, in questo caos
, lungo l’asse della nostra esistenza?
Si perde, per motivi contingenti, per motivi di un calo della speranza, per motivi legati all’abbandono della iniziale condizione onirica
, per motivi di legame a doppio nodo a una condizione troppo comoda, si perde quella visione che legava ognuno di noi, in epoca adolescenziale, ad una immagine di noi stessi a svolgere un qualcosa. Non necessariamente un Qualcosa di enorme, universalmente riconosciuto come importante; non un qualcosa legato alla fama oppure al successo. No, ma un qualcosa legato allo sviluppo di noi stessi, come Essere Pensante
: accrescimento della propria intelligenza, intelligenza morale ed etica, civile-comportamentale. Un vedere
limpido della propria persona lungo l’asse dell’esistenza, ... e oltre! Un qualcosa utile a noi e a chi ci circonda. Ecco la grandezza dell’uomo comune, posto all’interno di una dimensione collettiva che contiene altri e altri, ma che senz’altro, contiene pure lui. Con la sua forza e con la sua debolezza. Lui, come un Essere Unico e irripetibile chiamato, anche lui è chiamato, all’evoluzione collettiva.
Vi partecipa.
Una piccola parte, che è grande e importante come l’intero frattale.
Lui, come neurone
indispensabile, in mezzo agli altri neuroni, a questa evoluzione, a questa intelligenza collettiva.
In un’epoca dove tutti i beni materiali, per non parlare poi del superfluo, si smaterializzano al primo soffio di crisi economica
, cosa resta della persona? Resta lui.
Lui solo con la propria singola intelligenza, non necessariamente piccola, non necessariamente grande. La Sua intelligenza.
Sempre in evoluzione: difficilmente si è rinchiusi all’interno di uno spazio così stretto tale da poter limitare la nostra espansione
.
Intelligenza e Capacità di svolgere Qualcosa, ed essere, lui, una piccola-grande forza propulsiva di quella grande massa chiamata Umanità.
A prescindere dal proprio Uovo iniziale.
[1] Riferimento ad eadem mutata resurgo
(frase coniata da Jakob Bernoulli, in merito ai frattali) = risorgo uguale eppure diverso = qui, intesa come evoluzione perpetua.
la favola dell'Uovo di Ruha
In una epoca futura, in un tempo a venire, c'era un bambino. Il suo nome è Ruha. E poi, c'era il suo uovo .
Ruha, dopo aver osservato l’uovo per un po’, da ogni direzione e girandogli tutto intorno, si distese sotto il tavolo di cristallo e se ne stava lì, a pancia in su e del tutto, tutto concentrato. Desiderava avere un altro punto di osservazione.
Ecco cosa voleva.
Si disse: << una posizione curiosa, sì, ma comunque un punto differente, da dove posso osservare le cose in una maniera differente >>.
Aveva scartato l'uovo dal suo involucro e lo aveva poggiato sulla sua base e sopra il piano di cristallo trasparente, mentre lui osservava dal di sotto.
Ogni tanto allungava il collo, guardava di sbieco ruotando leggermente il capo. Con una mano si chiudeva prima un occhio, poi l’altro. Poi tutte e due. E poi, di nuovo li riapriva. Cambiava, insomma, il suo angolo di osservazione e la sua distanza focale.
Osservava l'uovo e, attraverso la lastra di cristallo, anche il soffitto in alto. Notava che, da quella posizione, la distanza tra il pavimento e il soffitto, l'uovo in mezzo, sembrava essere inferiore che nella realtà. Gli sembrava possibile toccare il soffitto con un dito. Gli sembrava veramente essere lì, il soffitto, proprio a portata di