Maggio 2012...quando l'Emilia tremò...
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Book preview
Maggio 2012...quando l'Emilia tremò... - Bianca Neretti-Ilaria Conti-Luigi Paradiso
POSTFAZIONE
Prologo
A MODENA, NEL 2012, COS’È SUCCESSO?
PROLOGO
In questo libro cercheremo di spiegarvi, in modo approfondito e analitico, come avviene un terremoto: cause, conseguenze, modalità e cambiamenti. Ovviamente, essendo noi alunni di una scuola secondaria di primo grado, non vogliamo descrivere ciò in modo scientifico e molto approfondito, ma comprensibile, e trasmettere voi tutto quello che abbiamo appreso e trovato: perciò non aspettatevi di trovare un libro di alto livello alla Tozzi . Inoltre vogliamo approfondire uno degli ultimi gravi casi sismici avvenuti qui in Italia: il terremoto di Modena 2012.
Da Nord a Sud, i comuni italiani a rischio sismico: la mappa, i dati, i numeri e i terremoti dell’Emilia Romagna 2012
Tranne poche zone, gran parte del territorio nazionale è stato interessato da fenomeni sismici intensi
( TERREMOTI = dal latino: terrae motus, che vuol dire movimento della terra
). L'Italia è tra le aree maggiormente a rischio nel Mediterraneo.
La carta sismica d'Italia
Gran parte dell'Italia è a rischio sismico. Lo stivale è una delle zone maggiormente colpite da terremoto nella zona del Mediterraneo.
QUALI SONO I RISCHI - I comuni italiani sono divisi in quattro classi di rischio in relazione al grado di sismicità. Il 39% si trova nella classe con il grado molto basso
. Il restante 25,1% è indicato come zona a bassa sismicità
, il 27,2% a sismicità media
e l'8,7% presenta un altro grado di sismicità.
LE ZONE - Tutti i comuni della Calabria risultano a sismicità alta o media, come pure quelli del Friuli Venezia-Giulia (64,2% del totale). Nessun comune della Valle d'Aosta, del Trentino-Alto Adige, della Liguria e della Sardegna appartiene a tali classi. Rischi di sismicità minori si rilevano soprattutto nelle regioni settentrionali: oltre il 90% dei comuni lombardi e l'85% di quelli veneti si trovano nelle due classi a minor rischio sismico.
IL MERIDIONE - Ma è nelle regioni centro-meridionali che si registrano i rischi più alti. Oltre il 90% dei comuni di Basilicata, Marche, Sicilia e Molise sono a rischio sismico medio o alto, come pure l'80% dei comuni della Campania, dell'Umbria, del Lazio e dell'Abruzzo. L'eccezione al sud è rappresentata proprio dai comuni sardi e dalle territoriali pugliesi: solo 1/4 di queste si trova in una zona a media-alta sismicità.
IN GENERALE - La distribuzione dei comuni per classi di ampiezza demografica non evidenzia una relazione stretta con il fenomeno sismico. Infatti, i maggiori gradi di sismicità non sembrano trovare una correlazione significativa con la dimensione dei comuni. Mediamente poco più di 1/3 dei comuni italiani in ciascuna soglia presenta un rischio medio-alto di sismicità (con valori compresi tra 34,5% e 43,1%). Di poco superiori i valori dei comuni appartenenti alle due classi con una popolazione compresa tra i 20.000 e i 249.999 abitanti, che superano il 40%. I comuni con oltre 250.000 abitanti presentano gradi di sismicità in prevalenza bassi e molto bassi (70%).
IN PARTICOLARE - Il terremoto dell'Emilia del 2012 è stato un evento sismico costituito da una serie di scosse localizzate nel distretto sismico della pianura padana emiliana, prevalentemente nelle province di Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia, Bologna e Rovigo, ma avvertite anche in un'area molto vasta comprendente tutta l'Italia Centro-Settentrionale e parte della Svizzera, della Slovenia, della Croazia, dell'Austria, della Francia e della Germania. Già tra il 25 e il 27 gennaio 2012 si ebbero in zona fenomeni significativi, ma la prima scossa più forte, di magnitudo MI5,9 e Mw5,86, è stata registrata il 20 maggio 2012 alle ore 04:03:52 ora italiana, con epicentro (quel punto della superficie terrestre posto esattamente sulla verticale condotta dall'ipocentro) nel territorio comunale di Finale Emilia (MO), con ipocentro (il punto all'interno della Terra dove comincia a propagarsi la frattura che genera un terremoto) a una profondità di 6,3 km.
Il 29 maggio 2012 alle ore 09:00:03, una nuova scossa molto forte di magnitudo MI5,8 e Mw5,66 è stata avvertita in tutta l'Italia Settentrionale, creando panico e disagi in molte città. A quella delle 9:00 sono seguite altre tre scosse rilevanti: una alle 12:55 di magnitudo 5,4,