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Lettere Da Antartica
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Lettere Da Antartica

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Il viaggio di vita di un uomo altruista e generoso attraverso il dolore, la gioia, l’amicizia, l’amore e la morte.
Questo è “Lettere da Antartica”, romanzo ambientato in un’isola dell’immaginario che è più un luogo dell’animo umano.Nello specifico l’animo umano che qui si racconta è quello di Frederik Jonson. Gli incontri che farà, le dure esperienze di vita che saprà affrontare e fronteggiare, cadenzano la sua esistenza segnata fin dalla nascita. Egli, infatti, ancora neonato è stato abbandonato dalla madre che mai più rivedrà. Ma è proprio il sogno di quella madre che non ha mai conosciuto a prendere forma continuamente, nel suo farsi “madre” per chi ha bisogno, fino all’ultimo giorno di vita, quando sarà lei che tornerà a prendere il suo bambino per accompagnarlo nell’ultimo e più importante viaggio.
LanguageItaliano
Release dateJun 20, 2017
ISBN9788826457185

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    Lettere Da Antartica - Federico Romano

    Federico Romano

    Lettere da Antartica

    Copyright © 2007 Federico Romano

    Introduzione di Federico Romano

    Lettere da Antarticae' il mio primo romanzo e il libro piu' difficile che abbia scritto fino ad adesso.La trama mi e' venuta in mente 4 anni fa,ha richiesto moltissimo tempo invece costruire i personaggi e i loro movimenti all' interno della storia, perche' nulla volevo fosse lasciato al caso. Quando mi sono accorto che ogni cosa combaciava alla perfezione ho scritto il libro in poco piu' di 4 mesi.4 anni e 4 mesi una casualita?Non lo so.Ricordo solo che arrivato a scrivere l' ultima pagina del libro ho sentito la necessita' di musica...Il libro ne era colmo,cosi' mi e' venuta in mente l' idea di cercare qualche musicista che fosse in grado di accentuare le emozioni del libro ed esprimerle attraverso un' altra forma d' arte.Max Cottica ha letto e riletto il libro ed e' riuscito ad esprimere in musica tutte le emozioni della storia.Indurance si chiama la sua nuova band,un mix di ambient emotional music ideato e suonato interamente da lui.Lilium e' la giovane cantante italiana dei Lolamog che ha prestato la sua voce: nell'intro,nell'outro( insieme a Luca Artioli)e nelle ultime due canzoniTi amero' per sempre' eIo sono il silenzio,le liriche invece le ho scritte io.

    La copertina del libro e' stata realizzata da Daniel Rolli.

    Dedico questo libro a tutte le persone che amo,a chi ha partecipato graficamente e musicalmente a questo libro ,a chi ha letto le mie opere precedenti e ai miei sogni che mi sussurrano sempre:Fede non mollare mai!!!!.

    Federico Romano:

    http://www.facebook.com/frjune1974

    http://www.june1974.com

    http://www.myspace.com/romanof

    Indurance:

    http://www.indurance.org

    http://www.myspace.com/induranceodissea

    Lilium:

    http://www.myspace.com/liliumpj

    Luca Artioli:

    http://www.myspace.com/luca_artioli

    Daniel Rolli :

    http://www.rache-engel.deviantart.com

    Prefazione di Alessandra Marfoglia

    Il viaggio di vita di un uomo altruista e generoso attraverso il dolore, la gioia, l’amicizia, l’amore e la morte.

    Questo è Lettere da Antartica, romanzo ambientato in un’isola dell’immaginario che è più un luogo dell’animo umano.

    Nello specifico l’animo umano che qui si racconta è quello di Frederik Jonson. Gli incontri che farà, le dure esperienze di vita che saprà affrontare e fronteggiare, cadenzano la sua esistenza segnata fin dalla nascita.

    Egli, infatti, ancora neonato è stato abbandonato dalla madre che mai più rivedrà. Ma è proprio il sogno di quella madre che non ha mai conosciuto a prendere forma continuamente, nel suo farsi madre per chi ha bisogno, fino all’ultimo giorno di vita, quando sarà lei che tornerà a prendere il suo bambino per accompagnarlo nell’ultimo e più importante viaggio.

    1

    Un giorno

    i nostri occhi

    si rincontreranno

    e rimarremo incantati

    di nuovo

    ad osservare

    il mare e il cielo

    qui

    ad Antartica.

    Jack Wilson aveva appena un anno la prima volta che vide Antartica. Suo padre Tom faceva parte delle spedizioni scientifiche inglesi e veniva spesso qui per effettuare ricerche. Si portava dietro il figlio, visto che purtroppo sua moglie Mary era deceduta durante il parto di Jack. Non era stato Tom a uccidere sua moglie, come i parenti di lei avevano pensato all’inizio. Quando la situazione si fa piuttosto difficile si chiede sempre al marito se vuole salvare il bambino o la moglie, e lui non aveva esitato: Per carità di Dio, salvate mia moglie, vi prego!. Purtroppo gli interventi dei medici erano stati inutili. Mary aveva chiuso gli occhi quasi nello stesso momento in cui Jack li aveva aperti.

    Fu così che Tom si concentrò totalmente sul suo lavoro, portando ovunque suo figlio, cercando di non fargli mai mancare nulla. A volte ci volevano anche alcuni mesi prima di riuscire a raggiungere Antartica: dipendeva tutto dal tipo di nave e, soprattutto, dal clima. Talvolta si rischiava di rimanere in mezzo a un vortice o a una tempesta e bisognava rimanere parecchi giorni fermi in un porto prima di riprendere la navigazione.

    La penisola Antartica è situata di fronte alle coste del Sud America. Si estende da Capo Adams, alla base della penisola e affacciato sul mare di Weddel, fino allo Stretto Antartico (Antartic Sound), un braccio di mare che separa il continente dall’Arcipelago di Joinville. Il territorio è prevalentemente montuoso, con cime che raggiungono i 2800 metri sul livello del mare. La catena montuosa che ne costituisce la struttura è considerata un proseguimento di quella delle Ande, a cui è unita da una dorsale sottomarina.

    Jack quella mattina, quando vide Antartica, stava facendo colazione e distinse attraverso il vetro della nave quelle immense cime innevate: corse immediatamente a poppa e rimase incantato a osservare la nave passare in mezzo ai blocchi di ghiaccio; qualche balena faceva capolino, quasi lo volesse salutare. Alzò lo sguardo e vide branchi di pinguini sulle coste, quella visione gli riempì il cuore di gioia: Papà, papà, siamo arrivati!!!, gridò.

    Tom, che stava facendo colazione, si alzò e raggiunse il figlio, lo abbracciò dicendogli: Figlio mio, benvenuto ad Antartica. Jack aveva gli occhi scuri, profondi ed espressivi di suo padre, i capelli sul castano chiaro più simili a

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