Omicidi al chiaro di luna
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Anteprima del libro
Omicidi al chiaro di luna - Francesco Gnutti
Indice
Copertina
Murders in the Moonlight
Francesco Gnutti
Murders in the Moonlight
Omicidi al chiaro di luna
ISBN | 9788892660083
Prima edizione digitale: 2017
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Dedica
Voglio dedicare primi di tutti, questo mio libro a mio figlio Matteo, malgrado i suoi quindici anni mi ha sempre rialzato impendendomi di arrendermi e di scoraggiarmi, a mia moglie Katarzyna, che ha vissuto con me questi momenti duri e travagliati credendo sempre in me dandomi la forza anche nei momenti di sconforto, infine un ringraziamento speciale va al mio Editore, mi gonfio di orgoglio a usare questo termine, che ha saputo credere in me e mi ha dato l’opportunità di realizzare il mio sogno. Grazie di cuore a tutti voi.
Prefazione
Nella lunga storia umana, parliamo del medioevo, del secolo 600, 800, la licantropia, come per altro anche i rimedi naturali erbologici, erano considerati alla stregua di diaboliche pratiche di natura malefica da parte di persone che votarono la loro vita al diavolo. Credenze divenute miti e conseguentemente leggende. Fusioni e alterazioni di una realtà che oggi chiamiamo Cannibalismo, Ipotricotismo, ed altre patologie mediche legate alla Licantropia, che risulta patologicamente essere riconosciuta come una malattia del sistema nervoso centrale. Bastava unire la superstizione degli Skinwalker, reali stregoni Navajo che con la capacità nelle arti oscure erano in grado di alterare la loro fisicità mutandosi in animali feroci come il lupo. Superstizioni di oggetti e reliquie magiche, hanno portato la fobia licantropica a livelli preoccupanti. Questo libro si vuole occupare di questa situazione, con testimonianze, prove e casistiche per giungere alla fine ad un profilo che si discosta dai licantropi Hollywoodiani, facendo una netta differenza fra mito e realtà cercando di accentuare la pericolosità della necrofilia e del cannibalismo che, mascherandosi sotto falsi miti e leggende ha operato in modo preoccupante seminando il terrore ovunque con fatti riprovevoli, come il caso dei bimbi che venivano violentati, torturati, e cannibalizzati obbligati a mangiare le proprie carni.
Cerchiamo di saperne di più su questo fenomeno, e dare il giusto posto alla realtà là dove deve stare e alle leggende, là dove devono stare.
Buona lettura con Monlight Murders.
Gnutti Francesco.
Licantropia fra mito e realtà
La licantropia in definitiva, altro non è che una malattia genetica che colpisce il sistema nervoso centrale, in alcuni casi viene associata ad un altro morbo nel quale una persona si riempie di peli quasi come fosse un cane, in Messico vi sono stati molti casi di generazioni, venivano chiamati licantropi. La leggenda del lupo mannaro però, va a discostarsi maggiormente da ciò che la realtà mostra, a volte questa sindrome viene usata per motivare omicidi efferati che, all’atto, di mostruoso hanno solo la crudeltà di chi li compie. La nostra considerazione comincia a basarsi dal medioevo, di seguito elenchiamo alcune celebri date.
1521 a Poligny
Ci troviamo in Francia, Michael Vurden, fu uno dei primi licantropi conosciuti, aggredì un uomo che camminava da solo per la strada, per la vittima l’aggressore era un lupo, riuscì anche a ferirlo gravemente, andò avanti e poco dopo vide un uomo che mostrava la stessa ferita nello stesso punto nel quale era sicuro di aver ferito l’ipotetico lupo, capì subito che lui era il suo aggressore così chiamò la polizia. Vurden fu interrogato e al momento della confessione citò in causa anche altri due uomini. Philibert Montot e Pierre Bourgot, asserendo che erano suoi complici negli attacchi di cannibalismo e negli omicidi. Quando le chiesero di motivare il perché compisse tali atrocità si difese asserendo che, per raffinare le sue capacità di cacciatore fece un patto con il diavolo per avere la forza di un lupo senza pensare che in un lupo avrebbe potuto trasformarsi. Facendo una ricerca molto più approfondita, notiamo dei particolari abbastanza inquietanti come prova del reato, la prima è proprio la cittadina di Thrillvania Haunted House Park la quale è collocata a est di Dallas, 50 acri di bosco nel quale si dice vi sono molte case infestate. La seconda cosa curiosa consiste in una testimonianza data da Burgout, complice di Verdun, Burgout afferma che, Verdun lo porto in una cerimonia Wikka chiamata Sabba, in questa cerimonia gli fu dato un unguento magico il quale le diede la possibilità di mutarsi da uomo a lupo aggiungendo il