Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Tradite
Tradite
Tradite
Ebook61 pages46 minutes

Tradite

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Ogni storia ha come protagonista una donna costretta ad affrontare una cocente delusione, un forte dolore che potrebbero trasformarsi in un vero e proprio "veleno per la mente". Ognuna di loro si trova di fronte a una scelta: farsi sopraffare oppure passare oltre.
LanguageItaliano
Release dateMar 17, 2017
ISBN9788826039961
Tradite

Related to Tradite

Related ebooks

Relationships For You

View More

Related articles

Reviews for Tradite

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Tradite - OLGA DE LUCA GUANTINI

    Olga de Luca Guantini

    Tradite

    Ogni storia ha come protagonista una donna costretta ad affrontare una cocente delusione,un forte dolore che potrebbe trasformarsi in un vero e proprio veleno per la mente. Ognuna di loro si trova di fronte a una scelta: farsi sopraffare oppure passare oltre.

    La sofferenza è insita nella natura umana ma non soffriamo mai, o almeno molto di rado, senza la speranza della guarigione: e la speranza è un piacere. (Giacomo Casanova, Memorie scritte da lui medesimo)

    UUID: 1283e630-0a65-11e7-a545-0f7870795abd

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    INDICE

    Francesca

    Sabrina

    Stella

    Jane

    Ringraziamenti

    Francesca

    Nessuno nasce per qualcun altro e nessuno esiste per realizzare gli ideali di qualcun altro. Tu sei padrone del tuo stesso amore e puoi darne quanto ne vuoi, ma non puoi pretenderlo da un'altra persona, perché nessuno è uno schiavo. (Osho)

    Il camion viaggiava a velocità sostenuta. La nebbia rendeva la visibilità limitata a pochi metri.  

    L’autista non scorse la macchina che stava facendo l’inversione di marcia.

    L’impatto fu tremendo. 

    L’automobile venne trascinata per parecchi metri, prima di urtare contro un palo.

    Lo schianto risuonò come l’esplosione di una bomba. 

    L’uomo, illeso, scese dal camion tenendo in mano una grossa torcia. Si avvicinò, facendo luce ai rottami di quella che era stata una Mercedes serie S, blu metallizzato. Guardò attentamente. Scorse una figura maschile tra le lamiere. Percepì un breve movimento della mano. É vivo! Esclamò ad alta voce. 

    Doveva estrarlo da lì ad ogni costo e nel più breve tempo possibile. L’odore di benzina era insopportabile, l’auto poteva esplodere da un momento all’altro. 

    Tolse in fretta il giubbotto di pelle che indossava e lo gettò a terra. Riuscì ad agguantare l’uomo, lo prese per le spalle, lo tirò delicatamente a sé un paio di volte, senza ottenere alcun risultato. Tirò ancora. Lo spostò di qualche centimetro dal sedile. Con una mano gli tastò le gambe fino alla caviglia. Un piede era incagliato sotto il pedale del freno, si allungò e riuscì faticosamente a liberarlo. Tirò di nuovo, questa volta con forza, cercando di non dare strattoni. Un urlo accompagnò il suo sforzo. Lo estrasse dall’abitacolo il più delicatamente possibile e lo trascinò lontano parecchi metri dall’auto, che pochi minuti dopo prese fuoco. 

    Gli illuminò il viso con la torcia. Non riusciva a scorgerne i lineamenti, né a capire che età avesse. Era completamente coperto di sangue. Mormorava frasi sconnesse. Si lamentava. Poco dopo perse i sensi. Lo coprì con il suo giubbotto, si guardò la manica del pullover a rombi, che sua moglie aveva amorevolmente fatto a mano per lui, lacerata in vari punti e le mani graffiate, rosse e dolenti. 

    L’autista, in ginocchio, tremava e volgeva lo sguardo intorno. Guardò inebetito il paraurti frontale del suo automezzo, strappato via nel forte impatto. Solo in quel momento percepì una sensazione di gelo in tutto il corpo. Si strofinò meccanicamente le braccia con le mani e trasse un profondo sospiro. Cercò il cellulare nelle tasche dei pantaloni senza trovarlo. Era rimasto sul camion, oppure gli era caduto mentre soccorreva l’uomo della Mercedes. 

    Una donna, che attraverso i vetri dalla finestra di casa sua aveva assistito alla scena con un’espressione di sgomento negli occhi, chiamò aiuto. I soccorsi arrivarono sul posto in meno di dieci minuti: sirene, polizia stradale, luci intermittenti, voci concitate. Due barelle furono subito pronte. Caricarono il ferito e il conducente del camion; ognuno su un’ambulanza e, a tutta velocità, raggiunsero l’ospedale più vicino. 

    Nella camera da letto di un appartamento di Milano, il telefono squillò parecchie volte. 

    Francesca, con notevole difficoltà, allungò il braccio verso l’apparecchio e finalmente rispose Pronto, con voce fioca. Aveva la lingua impastata e gli occhi chiusi. Erano le tre del mattino. Stava dormendo profondamente dopo una delle solite giornate pesanti. Dirigeva un’importante agenzia pubblicitaria. Il suo lavoro veniva prima di ogni altra

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1