Appunti di Equitazione
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Appunti di Equitazione - Giovanni Enrico
Giovanni Enrico
Appunti di Equitazione
con 73 illustrazioni dell’autore,
85 fotografie e
9 sequenze fotografiche commentate
Si ringraziano
Laura e Matteo Enrico
per le correzioni e l’impaginazione del testo
Foto di copertina: Giovanni Enrico su White Star con accanto la fedele Desirée, 1987
Tutti i disegni presenti nel testo sono ad opera dell’autore.
Grafica e impaginazione di Matteo Enrico.
Tutti i diritti riservati
2015
in memoria dei fratelli Piero e Raimondo D’Inzeo
INDICE
Introduzione....... .........................................................................7
PRIMA PARTE.............................................................13
Preparazione del cavallo e del cavaliere
Capitolo I La schiena del cavallo........................................15
Capitolo II Lavoro alla corda con abbassatesta.....................19
Capitolo III Lavoro guidato a mano.....................................29
Capitolo IV Abbassamento delle anche e flessione del treno posteriore..........................................................33
Capitolo V Posizione corretta in sella..................................37
Capitolo VI Aiuti e azioni del cavaliere................................45
Capitolo VII La ripresa d’equilibrio e la mezza fermata..........51
Capitolo VIII L’impulso.........................................................59
SECONDA PARTE.......................................................67
L’assetto leggero
Capitolo I L’origine ..........................................................69
Capitolo II Posizione corretta, solidità ed elasticità...............75
Capitolo III Andature..........................................................85
Capitolo IV Errori comuni.................................................101
Capitolo V Considerazioni sull’assetto leggero.....................107
TERZA PARTE...........................................................109
L’equitazione di campagna
Capitolo I L’istruzione alla campagna di Caprilli...............111
Capitolo II Preparazione attuale.......................................119
Capitolo III Tipologie di selle e il loro impiego.....................121
QUARTA PARTE........................................................127
Il salto
Capitolo I Il salto ostacoli moderno..................................129
Capitolo II Posizione sul salto...........................................143
Capitolo III Errori comuni................................................147
Capitolo IV Esercizi..........................................................155
Capitolo V Conclusioni....................................................165
Bibliografia ............................................................179
Introduzione
L’Equitazione è uno sport bellissimo, forse perché è diverso dagli altri; è un’esperienza e un rapporto con un animale straordinario quale il cavallo.
Di questa naturale bellezza se ne accorgono sempre più persone, cittadine di un mondo frenetico e moderno. In Italia negli ultimi anni sono sorti nuovi circoli ippici, sono aumentati i tesserati presso la Federazione Equestre e sono nate nuove riviste e siti internet dedicati al mondo equestre.
L’Equitazione è uno sport unico nel suo genere: il contatto fisico con l’animale, caratteristica non riscontrabile in altre discipline sportive, instaura tra cavallo e cavaliere una comunicazione basata sul pensiero, qualche parola e poche azioni, generando sensazioni di benessere. Il cavaliere si ritrova con se stesso ma non da solo, cercando giorno dopo giorno di divenire una cosa sola col cavallo.
L’Equitazione è l’unica disciplina sportiva che vede nelle competizioni uomini e donne¹ alla pari, in quanto non necessita di forza, ma bensì di sensibilità e buona tecnica.
Il cavallo, animale istintivo ed emotivo, è paragonabile ad un bambino di quattro o cinque anni che va educato con bontà, calma e, se necessario, con la giusta severità. Mai con violenza o maltrattamento di nessun genere.
Dato che il cavallo porta e sopporta il cavaliere, per contribuire al suo benessere non è sufficiente accarezzarlo e coccolarlo ma è necessario prepararlo fisicamente e psicologicamente al meglio.
Il cavaliere deve comprendere le paure, le ansie del cavallo e rassicurarlo, divenendo per lui tutto: amico e psicologo, infermiere e fisioterapista, allenatore e insegnante.
Chi si ritrova in quanto detto è sicuramente un cavaliere capace di comprendere il proprio cavallo e di porsi al suo pari. Effettivamente, l’equitazione in questi anni si è sviluppata seguendo i suddetti principi ?
In realtà, si sono diffuse un po’ovunque molteplici discipline e metodi che hanno creato una certa confusione. Interpretazioni e scelte del tutto soggettive potrebbero disperdere la vera educazione equestre. La mia non è una protesta contro un particolare metodo, purché valido e che non stravolga la storia dell’equitazione.
La perdita dell’educazione equestre tradizionale porta molte persone a sposare credenze del tutto infondate, come ritenere ogni razza equina affine soltanto ad una specifica disciplina e a un determinato tipo di sella.
Alcune persone, senza aver mai visto un cavallo, decidono direttamente l’acquisto convinti che il problema principale sia la scelta della disciplina e della corrispettiva sella. Questo modo di pensare purtroppo si è diffuso con l’affermarsi della monta western, ritenuta da molti semplice e pratica. La bontà dei soggetti impiegati e l’utilizzo della particolare sella munita di pomello alto fa sembrare tutto facile, comodo e sicuro, dando così vita ad una equitazione fai da te.
Ignorando i principi base dell’equitazione, molti aspiranti cavalieri corrono pericoli inutili, rischiando incidenti più o meno gravi. Di conseguenza, dopo un iniziale entusiasmo, perdono il desiderio di montare.
Prima dell’avvento della monta western in Italia la maggior parte delle persone si avvicinavano al cavallo rivolgendosi a scuole specializzate, ritenendo l’equitazione una disciplina sportiva difficile.
Purtroppo, la scarsa presenza di scuole nel territorio creava problemi logistici, costringendo gli interessati ad affidarsi ad amici esperti o alla letteratura del settore.
Chi invece aveva la fortuna di frequentare una scuola di equitazione, poteva contare su ottimi cavalli e istruttori i cui insegnamenti erano il frutto di pensieri maturati nei secoli.
Sin dai tempi di Senofonte² il cavallo è stato studiato in ogni sua parte per comprenderne il carattere, conoscerne l’anatomia, per domarlo e affiancarlo all’uomo nelle varie guerre o nel lavoro nei campi. A Napoli, nella seconda metà del Cinquecento, vengono stampati i primi trattati di equitazione ai quali viene fatta risalire la nascita dell’Equitazione Accademica, i cui principi sono la base di ogni disciplina equestre. Dal testo emerge un’equitazione fatta di piacere, non di agonismo o spettacolo. Non é da confondere con il dressage agonistico, i palii e nemmeno con le attività circensi.
Nelle scuole venivano impartite le basi del lavoro in piano proveniente dal lavoro di scuola e veniva insegnata la nostra Equitazione, basata sul Sistema Naturale di Equitazione di Federico Caprilli³.
Gli allievi potevano così intraprendere la via del concorso ippico⁴, del concorso completo di equitazione⁵, perfezionarsi nel dressage⁶ o uscire semplicemente
in campagna, perché avevano ben chiaro cosa volesse dire montare a cavallo.
L’obiettivo di questo libro non è di riscrivere ciò che è già stato studiato e scritto egregiamente negli anni, ma cercare di fare chiarezza su quelli che sono i principi base per praticare una buona equitazione. Pertanto, pur non scendendo in particolari troppo tecnici, non tralascerò di descrivere la corretta posizione in sella del cavaliere e le azioni che deve compiere, evidenziando gli errori comuni e le posizioni scorrette. Metterò inoltre in evidenza quale debba essere la postura corretta del cavallo e quali parti della muscolatura dovrà migliorare per muoversi meglio con il cavaliere in sella e in perfetto equilibrio.
La prima parte del libro si riferisce principalmente ad una equitazione classica, anche se sono convinto che gli esperti di altre discipline troveranno dei punti in comune, ed è dedicata al lavoro in piano e alla preparazione di base del cavallo e del cavaliere.
La seconda parte è rivolta all’assetto leggero, la terza all’equitazione di campagna e la quarta parte al salto.
1 A eccezione del volteggio, pratica sportiva che consiste nell’eseguire esercizi ginnici su di un cavallo in movimento. Il cavallo lavora in circolo condotto alla corda dall’istruttore per la sicurezza dell’atleta.
2 Senofonte (430/25-355 a.C.) storico e politico greco, discepolo di Socrate, scrisse gli unici trattati sull’equitazione dell’Antica Grecia giunti fino a noi. Si occupò anche di agricoltura e caccia. Mario Gennero, Omaggio a Senofonte, Collegno, Chiaromonte Editore, 2008
3 Federico Caprilli ( Livorno 1868- Torino 1907) militare Capitano di cavalleria, ideò il Sistema Naturale di Equitazione. Le principali informazioni sulla sua vita e sulla sua attività (spesso ricordate in questo libro) sono state tratte dai seguenti testi:
Carlo Giubbilei, Federico Caprilli.Vita e scritti, Roma, Casa Editrice Italiana, 1909
Mario Gennero e Domenico Bergero, Federico Caprilli Cent’anni dopo, Noventa Padovana, Mia, 2007.
Lucio Lami, Le Passioni del Dragone, Milano, Mursia, 2009.
Luigi Gianoli, Il cavallo e l’uomo, Milano, Longanesi & C, 1967
4 Si intende la specialità del salto ostacoli. I concorrenti devono affrontare, all’interno di un campo di gara circoscritto (in erba o in sabbia, all’aperto o al chiuso), un percorso composto da ostacoli mobili costruiti in legno e composti da vari elementi come barriere, tavole, cancelli e balaustre. Gli ostacoli possono essere di vario tipo, definiti dritti se si sviluppano solo in verticale, larghi o triplici se presentano anche una profondità.
5 Noto come concorso completo o semplicemente completo. È una disciplina sportiva equestre olimpica che prevede il superamento di diverse prove. Le prove consistono in una ripresa di dressage, in un percorso di cross-country e nella prova finale di salto ostacoli; solitamente queste tre prove vengono svolte in tre giornate consecutive (una prova per giornata). La prova principale, che identifica la disciplina e contribuisce maggiormente alla classifica finale, è quella del cross-country.
6 Addestramento (dal francese). Il dressage è una disciplina olimpica che consiste nell’eseguire delle figure a cavallo, prestabilite da regolamento, all’interno di un rettangolo che solitamente misura mt. 20 x 60, oppure mt 20 x 40 in alcune circostanze.
Caprilli dimostra con la cavalla Itala di conoscere l’alta scuola impartita dai suoi Maestri
Caprilli al primo Concorso Ippico Internazionale di Torino del 1902 conquista in sella a Melopo il record del mondo superando l’ostacolo a m 2,09
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