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Sussurri della Luce Femminile: Un caffè con guanti e cappello
Sussurri della Luce Femminile: Un caffè con guanti e cappello
Sussurri della Luce Femminile: Un caffè con guanti e cappello
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Sussurri della Luce Femminile: Un caffè con guanti e cappello

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About this ebook

 
Piacere, Amore, Inganno, Follia e Gioco
da un punto di vista femminile.
 
Arte della seduzione, segreti e rituali.
L’uso dei profumi e delle essenze per “valorizzare”
i Sussurri della Luce Femminile.
 
Un Caffè con Guanti e Cappello
 
Ciascuno di noi ha un particolare rapporto con il Caffè o meglio, con il momento del caffè. Il momento del caffè per alcuni di noi  è sacro. Ecco allora, che condividere un caffè con qualcuno, diviene quasi farlo partecipe del nostro tempo segreto.
 
Questo libro è una sorta di pausa per un “Caffè”, un tempo sospeso da tutto il resto, dove mettere a fuoco caratteristiche e potenzialità della Luce Femminile”.
 
 
“Ogni volta che dubiterai, tentennerai, avrai paura.
Ricerca la notte più buia e di lì, risalirai”
 
LanguageItaliano
Release dateMar 9, 2017
ISBN9788869371790
Sussurri della Luce Femminile: Un caffè con guanti e cappello

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    Sussurri della Luce Femminile - Tatiana Longoni

    ​INDICE

    Prefazione

    Perché un Caffè Letterario?

    Quale motivo?

    Quale intento?

    Iniziai a chiedermelo pochi giorni prima del primo incontro, dopo che la stesura delle pagine era avvenuta in modo lineare e spontaneo.

    Dovevo trovare il modo per far capire alle Donne presenti all’incontro, perché avevo scelto il Caffè Reale di Torino come inizio di questo cammino.

    Feci delle ricerche sulla storia del locale e alcune reminiscenze dell’età scolare, affiorarono alla memoria e mi ritrovai a pensare alla Madama Reale così stupenda e unica nel suo essere Donna di Cultura, affascinata dall’Arte e dagli Artisti.

    Fu in quell’attimo che compresi perché ero stata portata e chiamata a riproporre dei Caffè Letterari un po’ particolari, commistione di Arte, Poesia, Letteratura, Musica, Cinema e Arcani: onorare la Donna e la sua Bellezza; la Bellezza e la fierezza del suo essere, della sua Grazia, del Suo Sapere.

    Mi ritrovai, così, fuori dalle Porte d’ingresso del Caffè Reale a ringraziare quelle Donne che in quel primo incontro avevano onorato me, con la loro presenza, la loro eleganza e il loro fascino di quel momento.

    Ecco, allora, trovato il motivo, l’intento di un simile manoscritto: Onorare Voi e Noi Donne per ciò che siamo, la nostra storia, la nostra vera essenza, il nostro fascino e la nostra cura, la nostra individualità.

    Nelle pagine che seguono, saranno analizzati gli Arcani in parallelo alla letteratura e all’Arte. Si partirà da Il Mondo e si parlerà del Piacere, del Gioco, della Follia, del Tempo per ritrovarsi con l’Arcano de La Morte, de Il Giudizio e de Il Sole e scoprire come l’occasione di essere Persefone sia il momento in cui si sceglie di trovare se stesse, di scendere negli abissi e affrontare i nostri lati in ombra, proprio come Dante negli Inferi.

    Si leggeranno pagine profumate, di un’Arte antica quanto la Donna, capace di inebriare e celebrare Divinità e luoghi: gli odori, gli oli essenziali, i profumi.

    Si giungerà a celebrare l’attimo che è fuggevole, a dare importanza al momento presente poiché del domani, non c’è certezza. Così, leggeremo del Diavolo, della Ruota, del Carro, degli Amanti e di ciò che Arianna e Bacco possono svelarci. Onorare la nostra persona, il nostro corpo vestendoci, scegliendo ciò che più ci fa star bene e risaltare la nostra bellezza. Capire che in un indumento c’è una divinità, una sua caratteristica e gioire nell’accorgersi di come siamo noi stesse, parti di esse!

    Prenderemo in mano una macchina fotografica e inizieremo un cammino verso ciò che è il nostro gusto: L’Eremita ci parlerà di cosa è verità e si vedrà come l’immagine della Donna di oggi, sia frutto di secoli trascorsi senza accorgersi, facendoci distrarre da ciò che è rumore, colore, immagine creata ad arte.

    Attraverso l’Arte si conosce; attraverso l’Arte si guarisce; attraverso l’Arte si ricorda.

    Quindi, ora, sedetevi, con in mano un caffè o una cioccolata calda, e concedetevi il tempo di ricordare chi siete e il piacere di riscoprire i vostri sensi, la vostra persona che percepisce se stessa e la realtà circostante attraverso la sua sensualità.

    Deliziatevi dell’opportunità.

    Fatevi stupire da ciò che proverete.

    Con immensa gioia e fierezza…

    Tatiana Longoni

    ​Il Piacere, l’Amore, l’Inganno, la Follia, il Gioco

    L’Arcano de Il Mondo

    Immagine: Venere e Cupido del Bronzino

    L’allegoria del trionfo di Venere è uno dei gioielli della National Gallery di Londra.

    Bronzino ha dipinto una complessa allegoria che vede Venere nuda come protagonista. La Dea, che tiene nella mano sinistra il pomo che ricevette da Paride in seguito alla gara con Giunone e con Minerva, è abbracciata e baciata voluttuosamente da Amore. Una mano di Amore è sul seno di Venere mentre l’altra, le cinge la testa. Questa scena, esplicitamente erotica, rappresenta il momento del godimento dell’amore ma la stessa coppia si sta vicendevolmente ingannando. Amore sta sfilando a Venere il diadema che le tiene i capelli, mentre la Dea sta sfilando con la mano destra una freccia ad Amore.

    Esaminando le figure che completano la complessa scena, scorgiamo, sulla destra, un putto che avanza sorridendo e lancia petali di rosa sulla coppia: rappresenta la gioia del momento, ma dietro ad esso, c’è un altro personaggio, dalle fattezze mostruose, con coda di serpente e con le mani scambiate: quella destra sul braccio sinistro e viceversa. Questo personaggio, inquietante, si oppone al putto e alla gioia che esso rappresenta. Sulla sinistra del quadro, in penombra, è rappresentata un’altra coppia di personaggi, la Gelosia con le mani tra i capelli e sopra di lei, la Follia. Il quadro si completa con un uomo alato che sta per coprire la scena con un panno azzurro. E’ il Tempo che pone fine al racconto dell’amore, alle sue gioie, i suoi inganni, i suoi deliri.

    Inganno

    Ingannare, indurre in errore.

    Generalmente attribuiamo all’azione che si svolge verso qualcuno, al di fuori di noi la parola inganno. Sovente, però, essa è strettamente legata al nostro modo di condurre la nostra esistenza, basando il nostro Mondo su qualcosa che in realtà, non ci apparterrebbe se solo riuscissimo a coinvolgere quella parte di noi soffocata, tenuta altrove per moltissime buone ragioni.

    Qui si prende in esame l’opportunità, almeno, di rendersi conto che i primi siamo noi a ingannarci, a indurci nell’errore, a causa di probabili abitudini che sono parte del nostro agire anche senza una scelta pensata.

    Se ci accorgiamo, però, che siamo noi stessi a condurre un’esistenza diversa da ciò che vorremmo o se ciò che abbiamo creato, ora non ci andasse bene, come potremmo porvi rimedio?

    Prendere e lasciare tutto, scappare è sicuramente la scelta più impulsiva e, nel quadro generale, migliore ma non è sempre fattibile o non si ha il necessario coraggio. Allora, si rimane ma si cerca di trovare Amore in ogni momento per noi stesse, iniziare con gusto a predisporsi a gestire in un diverso modo ciò che proviamo dentro.

    Amore

    Am ó re: sentimento di viva affezione verso una persona che si manifesta come desiderio di procurare il suo bene e di ricercarne la compagnia: amore ... non è altro che unimento spirituale de l’anima e de la cosa amata, diceva Dante.

    Quante volte abbiamo provato per noi stessi un simile sentimento? Quanto vorremmo fare di tutto per procurare il nostro vero bene, ricercare la nostra più profonda compagnia per onorare la nostra persona, i nostri talenti, il nostro carattere.

    Quando scopriamo che la vita, così come la conduciamo quotidianamente ha dei tentennamenti nei confronti dell’Amore che dovremmo nutrire verso di noi, come affrontare tutto questo? Come provare comunque gioia, nonostante la fatica?

    Perché chiunque può portarci verso la scoperta che qualcosa non va ma poi sta a noi accettare e porvi un sano ed equilibrato rimedio.

    Guardare verso il non ingannarsi è già una bella conquista, direi!

    Gelosia

    Stato emotivo di dubbio e di tormentosa ansia di chi, con o senza giustificato motivo, teme (o costata) che la persona amata gli sia insidiata da un rivale: sentire gelosia, soffrire di gelosia; essere roso, tormentato dalla gelosia; fare una scena di gelosia. È distinta dall’invidia poiché quest’ultima è il sentimento di chi desidera cosa posseduta da un altro, senza che in questa rivalità sia coinvolta una terza persona. La gelosia è quel risentimento che si prova nel vedere che altri ci è preferito o che ad altri è concesso un affetto o un vantaggio che vorremmo per noi stessi: anche i bambini soffrono di gelosie; ha gelosia della sorellina; e di animali: il cane mostra gelosia quando vede il padrone accarezzare un altro cane. Rivalità, desiderio d’emulazione, invidia: la gelosia de l’amico fa l’uomo sollicito (Dante); provare gelosia per i successi altrui; destare la gelosia dei compagni, dei colleghi.

    Significa anche, però, cura attenta e affettuosa, scrupoloso riguardo: custodire con gelosia un ricordo carissimo, un ‘oggetto.

    E se fossimo noi, quel qualcosa da custodire … gelosamente?

    Credo che tutti, almeno una volta nella vita, abbiamo provato un sentimento di gelosia, per essere piacevol-mente persone complete!

    Molto bene, allora proviamo, per un solo attimo, a ripensare a quella sensazione, a come ci siamo realmente sentite. Bene, ora poniamo come oggetto della nostra gelosia NOI STESSE! Gelose del nostro tempo, del nostro rispetto, del nostro corpo, del nostro nutrimento, del nostro sesso, del nostro modo di considerare il tempo del riposo, del relax, di un programma che ci piace..

    Mi sembra di ricordare che, a volte, ci dicevano che no, non è buona cosa prendersi del tempo per se stesse, lasciare andare un po’ la serietà della vita per ridere di gusto, giocando con noi stesse, mettendo su una musica jazz e muoversi sensualmente, tenendo il tempo con uno schiocco delle dita e via…ridere e sperimentarsi…

    Se poi ci piace proprio tutto questo che stiamo facendo…sapete che ci trasformeremo nelle donne più gelose di tutti i tempi??? E sapete perché???

    Perché avremo un’attenta e affettuosa cura, scrupoloso riguardo per ciò che abbiamo scoperto e statene certe, lascerete poco spazio all’altrui capriccio! Una Donna sa sempre come trovare se stessa e mantenerla.

    Per questo è potente.

    Follia

    Nietzsche e l’Elogio della Follia.

    " Dobbiamo, di tanto in tanto, riposarci dal peso di noi stessi, volgendo lo sguardo l à in basso su di noi, ridendo e piangendo su noi stessi

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