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Sfurizzi 1
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Ebook132 pages41 minutes

Sfurizzi 1

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About this ebook

Sfurizzi è un termione di dialetto polesano che indica alcune fantasie alimentari che si possono assumere fra i pasti principali, di poca consistenza, ma che rappresentano comunque divagazioni gustose.

E' una raccolta di racconti, favole e riflessioni.

Buona lettura!
LanguageItaliano
Release dateJan 31, 2017
ISBN9788826011837
Sfurizzi 1

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    Sfurizzi 1 - Roberto Tenani

    protagonista.

    Il titolo

    Sfurizzi non è di immediata comprensione per la generalità delle persone, perchè si tratta di un termine mutuato dal dialetto polesano.

    Esso sta ad indicare alcune fantasie alimentari che si possono assumere fra i due pasti principali, di poca consistenza, ma che rappresentano comunque delle divagazioni gustose.

    La mia speranza e l'augurio sono che il lettore di queste mie cose le possa analogamente gustare.

    Buona lettura!

    Prefazione

    I fisici ci insegnano che il tempo e lo spazio costituiscono la trama di un tessuto che contiene ogni cosa e in cui si esprime la realtà materiale.

    Quella dello spirito sfugge a questo enunciato per attingere ad una dimensione propria che vive e si sviluppa ben oltre i limiti spazio-temporali.

    Tornando al tempo io lo vedo come un insieme di grandi cerchi in cui scorriamo senza passare mai due volte nel medesimo punto.

    Ma essendo il tempo umano incomparabilmente più breve se commisurato alla quasi infinita fluidità temporale, se ci fermiamo al segmento di una singola vita, ecco che ogni tempo può apparire come un breve rettilineo in cui solo i momenti presenti esprimono completezza di vita, mentre non ci è dato, almeno per ora, di riportare questa completezza nel passato o proiettarla nel futuro.

    Nel passato possiamo tornare con la memoria o con particolari tecniche psicologiche definite ritorni.

    Nel futuro, se non vogliamo tener conto che siano reali le particolari doti dei cosiddetti profeti, possiamo addentrarci solamente con l'immaginazione, magari surrogata da molta speranza quando l'immaginazione è positiva, ma che può essere vissuta come un incubo quando è la paura a predominare.

    Ogni essere umano che percorre il tempo della propria vita inevitabilmente fa delle riflessioni e, se poi assume l'abitudine di scriverne qualcuna, finisce per trovarsi in mano, scritta, gran parte delle proprie esperienze di vita in cui, oltre a un'immediata impressione di guazzabuglio, emerge come elemento unitario proprio la successione temporale.

    Una precisa scansione del tempo finisce quindi per definire il senso o il non senso di una vita.

    E' per questa ragione che non ho raccolto questi scritti per genere o materia, ma esclusivamente li ho depositati in rigorosa successione nelle nicchie temporali in cui si sono originati indicandone la data.

    Il domani, come dicono a Polesella, piccolo comune in cui ancora abito: Quel c'ha da vgner nisun s'al ricorda, che letteralmente significa: quel che deve venire nessuno se lo ricorda.

    Presentazione

    di Guido Sgaravatti

    Accolgo volentieri l’invito dell’amico Roberto di scrivere alcune righe di commento alla sua raccolta di scritti che lui chiama Sfurizzi, bocconcini gustosi da gradire tra un pasto e l’altro. Apparentemente poco impegnativo, lo sfurizzo rende piacevole la giornata ed effettivamente può nutrire stomaci raffinati più e meglio di un indigesto polpettone.

    Quelli qui pubblicati sono scritti brevi ed intensi, pervasi dal gusto che già era emerso nelle raccolte di poesia dello stesso autore: sciabolate veloci, colpi di punta e di taglio che lasciano il segno.

    Se cercassimo il punto di base che collega l’insieme di tali sfurizzi lo si troverebbe nella ricerca dell’infinito, nel senso che dà Einstein a tale ricerca.

    Diceva, appunto, Einstein che gli era capitato di comprendere le leggi della relatività mettendosi a cavalcioni su di un raggio di luce e che l’esatta percezione dell’infinito la si può cogliere particolarmente portando l’attenzione su due aspetti della realtà. Il primo è lo spazio-tempo ed il secondo l’abissale profondità della stupidità umana.

    Quella che potrebbe sembrare una battuta di spirito ha , invece, radici filosofiche molto ben estese

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