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Siate più Giovani - Vivete più a lungo
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Siate più Giovani - Vivete più a lungo

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Indice dei contenuti

Verso una nuova alimentazione

Parte Prima - La vostra salute

Capitolo I. Passaporto per un nuovo modo di vita

Capitolo II. Dimenticate la vostra età

Capitolo III. La dieta ideale per vivere a lungo

Capitolo IV. Potete vivere cento anni

Capitolo V. Irrobustite il vostro corpo

Capitolo VI. Pesate troppo? associatevi all' « anonima mangiatori ».

Parte Seconda - Un buon aspetto

Capitolo VII. Voi, giovane

Capitolo VIII. Rifiutate di sentirvi stanco

Capitolo IX. La dieta può darvi la bellezza

Capitolo X. Altri aiuti alla bellezza

Parte Terza - Una buona vita

Capitolo XI. La vita controllata

Capitolo XII. La vita equilibrata

Capitolo XIII. I fini del programma «Lunga giovinezza, lunga vita »

Regime dietetico « Lunga giovinezza, lunga vita »

Regime dietetico « lunga vita »

Ricette « lunga giovinezza »

« La dieta dei sette giorni », per l'eliminazione

Regime dimagrante « lunga vita »

Non siate troppo magri

Bevete le vostre verdure

Gli aminoacidi atomici

Più vitamine per una vita più lungo

Tabelle degli alimenti

Appendice

Le diete italiane

Note
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateJan 26, 2017
ISBN9788892647077
Siate più Giovani - Vivete più a lungo

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    Siate più Giovani - Vivete più a lungo - Gayelord Hauser

    vita.

    Parte Prima

    La vostra salute

    Capitolo I.

    Passaporto per un nuovo modo di vita

    State commettendo un errore.

    Cominciate proprio ora a leggere un libro. Lo avete in mano; è un libro di Gayelord Hauser, intitolato Siate più giovani, vivete più a lungo. Vi accingete a leggere questo libro come se si trattasse di un libro qualunque; per esempio una rivista o un libro giallo.

    Ecco il vostro errore!

    Questo che avete in mano non è un libro come gli altri : è il passaporto per un nuovo modo di vita. Voi, in realtà, non cominciate a leggere un libro: iniziate una nuova avventura, un viaggio di scoperta. Come ogni viaggio, anche questo richiede una certa dose di coraggio e di iniziativa. Coraggio di fare cose nuove, di pensare in maniera diversa, di accettare idee nuove, alcune delle quali possono sorprendervi.

    Come ogni viaggio, anche questo esige all’inizio un po’ di fiducia e di entusiasmo. Fiducia nella guida e nel valore della mèta da raggiungere. Entusiasmo all’idea di penetrare in un territorio sconosciuto, di mettere alla prova la capacità di afferrare concetti nuovi e di accettare nuovi punti di vista, alcuni dei quali vi sembreranno non soltanto strani, ma anche assai poco ortodossi.

    Nondimeno vi prometto che, come ogni avventura affrontata con coraggio, fiducia ed entusiasmo, anche questa vi compenserà largamente, dal principio alla fine, per ogni passo che percorrerete.

    Prima della partenza però, dovete sapere chi sono io, giacché sono io che dovrò farvi da guida nel viaggio. Sono un dottore non in medicina, ma in scienze naturali. I miei maestri sono Ippocrate, Paracelso, Padre Kneipp, Hindhede, Bircher-Benner ed altri grandi, vissuti nell’antichità, nel Medio Evo e ai tempi nostri. La parola « dottore » originariamente deriva dal latino « docere », insegnare. Anche se non fossi ufficialmente autorizzato a praticare un’arte risanatrice, sentirei di aver acquistato il diritto a tale titolo.

    Tra i miei amici ed allievi vi sono alcuni degli uomini e delle donne più famosi, celebri e fortunati del mondo, e migliaia e migliaia di persone comuni. Ricchi o poveri, celebri od oscuri, super-nutriti o denutriti, tutti questi esseri avevano una cosa in comune : essi erano affamati.

    Non affamati di cibo, ma di vita. Di una vita più lunga, di una salute migliore, di corpi più giovani, di menti più sveglie. Io ho potuto soddisfare la loro fame; ho insegnato *loro il segreto di mangiare in modo da conquistarsi salute, un aspetto gradevole e una maggiore vitalità; e perciò centinaia di migliaia di queste persone mi sono devotamente amiche e vengono con entusiasmo ad ascoltare le mie conferenze e le mie lezioni in tutte le grandi città di America e d’Inghilterra.

    Io possiedo tre qualifiche particolari per insegnare alla gente come vivere più a lungo. Una è il grande desiderio di vivere che io stesso ho. C’è stato un tempo, molti anni fa, in cui soffrii di una malattia ritenuta incurabile : per me non c’era più speranza. Forse amo tanto la vita perché ho dovuto lottare per essa. Comunque, sentirmi vivo mi piace moltissimo e mi dà grande soddisfazione. Ogni anno, a maggio, festeggio il mio compleanno. Mi fa piacere ricevere gli auguri cordiali dei miei amici e dei miei allievi : ma non voglio invecchiare! Festeggio ogni compleanno non come la fine di un altro anno di vita, lieto e colmo di soddisfazioni; ma come l’inizio di un nuovo anno di lavoro operoso, pieno di entusiasmo, e a cui arriderà sicuramente il successo.

    La mia seconda qualifica per insegnare alla gente come vivere più a lungo, è il mio amore per il prossimo. Forse qui gioca il fatto che sono cresciuto in una famiglia numerosa (sono l’undecimo di dodici figli).

    Nella mia qualità di studioso di alimentazione, « dietista », conferenziere e scrittore, io viaggio continuamente, da un capo all’altro degli Stati Uniti e dell’Europa. Ovunque io vada, conosco gente. Una parte di queste persone è solo Gente (con la G maiuscola); molti sono cari amici. Tra questi ultimi vi sono personaggi appartenenti a Case Reali, uomini e donne in vista dal punto di vista sociale, uomini politici, industriali, sportivi, scrittori, filosofi, medici, artisti, scienziati, insegnanti, predicatori e — proprio così! un veterano della Guerra Civile.

    Ovunque incontro Gente :. nelle grandi e nelle piccole città, in treno, sui piroscafi e sugli aereoplani. Ne conosco ai ricevimenti di Hollywood e nei salotti di New York, di Londra, di Parigi, di Roma. Nei circoli colti di Vienna e di Copenhagen, e tra le persone che si affollano intorno alla pedana da cui tengo le mie conferenze; da Boston, nel Massachussetts, sino a Seattle, nello Stato di Washington.

    Conosco Gente anche altrove; sugli scaffali della biblioteca più vicina al luogo in cui mi trovo, poiché la mia brama di leggere libri scritti da uomini e che parlano di uomini, è grande quanto quella di conoscerli personalmente. Molti di coloro che vivono su quegli scaffali, anch’essi sono Gente. E molti sono per me anche dei cari amici.

    La mia terza qualifica per insegnare come vivere più a lungo, è il mio grandissimo desiderio di longevità. Ho sempre letto avidamente tutto quel che mi è stato possibile trovare su quest’argomento : alimentazione, medicina, endocrinologia, chirurgia, biologia, biochimica, psichiatria, filosofia, cultura fisica.

    Ho visitato molte famose stazioni dove si fa la cura delle acque in Europa e negli Stati Uniti, ed ho provato diete e regimi speciali. Sono andato a trovare i medici nei loro gabinetti e sanatori, gli scienziati nei loro laboratori, coloro che si occupano di cultura fisica nelle loro palestre e nelle loro officine di bellezza. Ho riempito stanze di libri, e gabinetti di opuscoli e pubblicazioni che trattavano tutte il mio argomento preferito. Ho analizzato, e fatto esperimenti o studi su qualsiasi cosa sia stato detto, pensato, scritto, scoperto, sviluppato, inventato, promesso, preconizzato o sognato sul prolungamento della vita.

    Perché?

    Ecco; io stesso vorrei vivere a lungo. Mi piacerebbe vivere almeno cento anni. E a voi, no ?

    So quel che state pensando : « Quest’uomo è pazzo. Supponiamo pure che si possa vivere cento anni : ma chi vorrebbe rimanere in vita, debole, sterile, inutile, solo per il gusto di provare che si può riuscirvi? ».

    Chi? Non certo io. Voi avete delle idee passatiste. Vi ho già detto che questo libro è un’avventura che farà nascere in voi pensieri del tutto nuovi. Vi piacerebbe vivere cento anni :

    Se il vostro corpo non fosse tormentato da pene e da malattie?

    Se il vostro volto non sembrasse una mela grinza? Se vi sentiste ancora veramente utile agli altri?

    Allora venite con me.

    In questo libro — durante questo viaggio che faremo insieme — vi insegnerò come mangiare non unicamente per soddisfare la fame, ma per esser sano, bello, giovane, pieno di vitalità e di gioia di vivere. Vi dimosterò che non si è vecchi né a 40, né a 50, 60 o 70 anni; che non è necessario sentirsi vecchi nemmeno a 90 anni. Posso proseguire?

    Certo che lo posso. Ho amici e allievi che hanno superato i settant’anni, gli ottanta, i novanta ed anche i cento senza esser diventati vecchi. In questo libro parlerò di loro.

    Così ne conoscerete qualcuno, ed anche voi sarete a parte dei loro segreti.

    Imparerete come nutrire tutto il vostro corpo. Imparerete a mangiare in maniera da fornire al vostro circolo sanguigno gli elementi essenziali al nutrimento dell’organismo: muscoli, pelle, capelli, occhi, carnagione. In tal modo, qualunque sia la vostra età, voi apparirete giovane.

    E imparerete a mangiare in maniera da fornire al vostro sangue tutti gli elementi necessari per un pieno, completo godimento della vita; necessari al nutrimento della mente, del cuore, dello spirito — insomma della intera personalità. In tal modo, qualunque sia la vostra età, voi sarete giovane.

    Dimenticate la vostra età: essa non ha nessuna importanza. Ciò che importa è questo : siete davvero vivo? Volete rimaner tale sino a cento e più anni? Considerate piacevole l’idea di vivere sino a cento anni? La considerate una sfida, un’occasione da afferrare, una grande avventura? Allora venite con me.

    Un momento, prima di partire. Quale bagaglio mentale portate con voi? Mi sembra eccessivo : dunque, scarichiamo qualche cosa. In modo particolare, scarichiamo tre valige che passano il peso. La prima pesa dieci tonnellate. Eccola qui; guardatela ancora una volta prima di gettarla via.

    «I giorni della nostra vita sono tre ventine di anni più dieci ».

    Tutti sanno che è vero. Le compagnie di Assicurazione sulla vita prendono per base queste parole per fare i loro calcoli. Chi fa progetti per le « pensioni » e la « messa a riposo », i medici, gli avvocati, voi e i vostri padri e i vostri nonni prima di voi, tutti sanno che «i giorni della nostra vita sono tre ventine di anni più dieci » — e cioè, settanta anni. Come lo sapete? Perché lo avete letto sulla Bibbia.

    Ma io so bene che non è vero. Fatti ed esempi riguardanti la longevità fanno parte degli studi a cui mi sono dedicato per tutta la vita. Perciò sono in grado di sapere che la medicina, di pari passo con la scienza della nutrizione, ha aumentato seriamente le probabilità di durata della vita. La durata potenziale della nostra vita, oggi, è maggiore di quella dei nostri genitori. Negli ultimi venticinque anni le probabilità medie di vita sono raddoppiate. Oggi vi sono cinque milioni di uomini e di donne negli Stati Uniti che hanno superato i settant’anni. Tra venticinque anni, tale numero sarà raddoppiato.

    Infine, « i giorni dei nostri anni » non sono affatto le bibliche « tre ventine e dieci ». Quando sento ripetere questa frase perdo la pazienza. Di recente ho consultato la Bibbia per trovare il responsabile di una simile sciocchezza.

    L’ho trovato nel Salmo 89. La disse Mosè in una lamentazione a Geova. È una lamentazione, non una profezia. Penso che Mosè sarebbe molto sorpreso di sapere che attraverso i secoli la sua lamentazione è assurta a profezia. Egli non la considerava davvero così. Mosè visse 120 anni, e sono stato lieto di aver trovato, in un altro capitolo della Bibbia, che al termine della sua vita « il suo occhio non era velato né il suo vigore naturale diminuito ».

    Passiamo adesso al secondo collo del bagaglio in eccedenza. Questo non è soltanto pesante; ha spigoli aguzzi che feriscono penosamente, e vi rammentano di sbrigarvi...

    « È più tardi di quel che crediate ».

    Chi l’ha detto? L’ho cercato e ho scoperto che si tratta di un vecchio proverbio cinese. Che significa esattamente? Nessuno ha saputo dirmelo. Più tardi per chi? Per il Cinese? Forse. Nell’Estremo Oriente, milioni di individui vivono nell’ignoranza delle più semplici norme igieniche e sanitarie. Qualcuno vive molto a lungo, a causa di particolari condizioni climatiche e dietetiche. Ma i vecchi sono così rari che si organizzano pellegrinaggi e spedizioni scientifiche per scoprire il segreto della loro longevità. La durata media della vita in Estremo Oriente, oggi, è di circa venticinque anni.

    Non è più tardi di quel che voi crediate. Grazie alla gerontoiatria, scienza che sempre più si interessa allo studio dei modi e dei mezzi non soltanto di prolungare la vita, ma di abolire le malattie della vecchiaia, abbiamo davanti a noi un mucchio di tempo. Basta che annulliate la fretta e il panico generati dall’aculeo dell’insignificante proverbio Cinese, o da qualsiasi altro proverbio, compreso questo :

    «L’occasione buona si presenta una volta sola».

    È bagaglio in eccesso : buttiamolo via. Consultate in una biblioteca il reparto « biografie ». Osservate quanti sono gli uomini e le donne eminenti, degni di avere una biografia, che si trovarono lì al momento giusto, quando l’occasione bussò alla porta. Vedrete che è vero proprio il contrario. Vedrete che afferrare l’occasione che si presenta, non sempre è importante. Molto spesso, è il fatto di aver perduto delle occasioni in gioventù che spinge gli uomini maturi ad agire in modo positivo. Troverete infiniti esempi di persone celebri che dettero il meglio di sé negli anni della maturità : Michelangelo, Goethe, Rembrandt, Victor Hugo, Tiziano, Kant, Rabelais, Beniamino Franklin — debbo continuare? Potrei farlo, all’infinito.

    L’occasione continua a battere alla porta, e le sue porte sono ovunque. Nel leggere questo libro, ne state aprendo una. Una porta che conduce alla salute, a una nuova giovinezza, a una vita nuova e avventurosa.

    Siete pronto a partire? Ecco un altro collo da gettar via. Liberatevi da quel vecchio e pesante porta-mantelli pieno di frasi fatte, quali « sappiate invecchiare con grazia », « comportatevi secondo l’età » e simili.

    Voi non diverrete vecchio : né con grazia, né in altri modi. Per quel che riguarda l’età, non dovete preoccuparvene affatto. E della vostra giovinezza che dovete interessarvi.

    Dimenticate l’età; non conta. Ecco quel che conta : vi sentite « vivo »? Volete rimaner tale sino all’ultimo giorno della vostra vita? Non soltanto vivente, ma veramente « vivo »?

    Allora venite con me.

    Capitolo II.

    Dimenticate la vostra età

    Adesso mettete per un momento da parte questo libro. Dite a voi stesso : « Io — l’individuo che siete, seduto qui, su questa sedia — lo posso vivere sino a cento anni ». Ditelo ad alta voce; ascoltate le vostre parole, ripetetele.

    Tale idea vi riesce nuova; è un concetto per voi del tutto nuovo. Prendete tempo per rendervene ben conto, per accettare l’idea di diventare centenario. Con la fantasia, prolungate la vostra vita, proiettatela nel futuro. Immaginate l’anno del calendario in cui toccherete i cento anni. Pensate a ciò che sarà allora il mondo, quante cose nuove, interessanti e inaudite probabilmente staranno accadendo. Ditevi : « Allora io sarò vivo. Nell’anno... posso benissimo essere ancora vivo ».

    Accettate quegli anni di vita; essi vi appartengono. Questa non è una speranza o un vano sogno ad occhi aperti. È solo l’accettazione di un fatto scientifico. La scienza ha prolungato la vostra vita al di là delle vostre più audaci aspettative.

    Potete vivere cento anni; il che significa che, qualunque sia la vostra età, in questo momento siete giovane.

    Supponiamo che abbiate 45 anni. Sinora vi siete detto : « Ho 45 anni ».

    Ma adesso che sapete di poter vivere cento anni, vi direte : « Ho soltanto 45 anni ».

    Ora come ora, la scienza non è in grado di porre un limite alla possibile durata della vita umana, se l’individuo riesce ad assicurarsi un’esistenza tranquilla e a seguire un regime dietetico ricco di tutti gli elementi essenziali. Comunque, alcuni scienziati hanno stabilito che ogni creatura vivente può vivere da sette a quattordici volte il lasso di tempo richiesto per arrivare alla maturità.

    L’uomo è maturo all’età di venti anni; egli può vivere, quindi, cento quaranta anni. Il dottor Alexander A. Bogomolets, noto medico russo, ha detto : «Un uomo di sessanta o settant’anni è ancora giovane. Egli ha vissuto soltanto la metà dell’esistenza a lui assegnata dalla Natura. La vecchiaia va curata come qualsiasi altra malattia giacché tale stato, da noi considerato abitualmente normale, in realtà è un fenomeno anormale e prematuro ».

    Gli studiosi hanno inoltre dimostrato che la durata della vita può venir prolungata indefinitamente. Il professor Kuliabko, altro medico russo, asportò il cuore a un soldato ucciso in battaglia, e ne riattivò il battito ventiquattro ore dopo che era cessato. Un altro scienziato, Briukhonenko, riportò in vita dei cani morti riattivando in essi, artificialmente, la circolazione del sangue. La materia di cui siamo fatti è potenzialmente immortale. Molti studiosi hanno dimostrato questa verità, e primo tra tutti il dottor Alexis Carrel, il quale fece un interessantissimo esperimento con un frammento di muscolo cardiaco tolto ad un pollo morto, e posto in un ambiente nutritivo ideale. Il frammento si conservò vivente sino a che il liquido in cui era stato. immerso seguitò a contenere tutti i necessari elementi nutritivi, e da esso vennero eliminati i prodotti di rifiuto.

    Ma vivere a lungo senza diventar vecchi, è mai possibile? Dall’alba dei tempi storici, l’umanità è sempre andata in cerca della « fontana della giovinezza ».

    Certi scienziati hanno detto che si è giovani quanto lo sono le nostre glandole. Lo scienziato francese, Charles Edouard Brown-Séquard, credette che il segreto dell’eterna giovinezza fosse nelle iniezioni endovenose di estratti di testicoli di animali. Steinach, a Vienna, sperò che l’allacciamento dei cordoni spermatici avrebbe determinato in un uomo anziano l’entrata in circolo di ormoni sessuali, facendogli così dimenticare il calendario. Voronoff, a Parigi, trapiantò le glandole sessuali delle scimmie in pazienti maschi e femmine che volevano ringiovanire. Perseguendo la stessa meta, i biochimici americani tornarono al punto di partenza di Brown-Séquard e individuarono il testosterone, che ha aiutato qualcuno e deluso molti.

    « Voi siete giovane quanto lo è il vostro colon », hanno detto altri scienziati, e specialmente il batteriologo Metchnikoff. Egli credeva che il corpo invecchi prematuramente a causa di tossine prodotte dalla decomposizione del cibo nell’intestino. Il suo segreto di giovinezza era portar guerra ai bacilli produttori di tossine nel colon, opponendo loro eserciti dei bacilli benefici contenuti nel latte fermentato e nello yogurt.

    L’inglese dottor William Osler diceva : « Voi siete giovane quanto lo sono le vostre arterie ».

    Ha detto Bogomolets : « Voi siete giovane quanto lo sono i vostri tessuti connettivi ». Bogomolets fece grandi passi avanti col perfezionare il siero citotossico antireticolare; egli volle dimostrare che con iniezioni di tale siero praticate regolarmente, e qualche precauzione supplementare, possiamo vivere sino a 140 anni.

    Il medico francese, dottor Saint-Pierre, nel suo libro : « Prolonger la vie » dice : « Voi siete giovane quanto lo è il vostro sangue ». A Parigi, oggi, le persone che vogliono ringiovanire accorrono in folla dal dottor Saint-Pierre, il quale con sangue fresco di gente giovane prepara un siero che inietta nei corpi di uomini e donne anziani.

    Io credo che non si tratti propriamente di glandole, di colon, di arterie, di tessuti connettivi, o di una parte qualsiasi del corpo, ma del corpo nel suo complesso.

    Lo stesso Steinach se ne è reso conto. Una volta egli mi

    disse : « Io ho aperto una porta del palazzo della verità. Senza dubbio vi sono centinaia di corridoi a cui ho appena dato un’occhiata, centinaia di porte che varcheranno altri più fortunati di me ».

    Credo di essere uno di quei fortunati. Sono convinto che voi siete giovane nella misura in cui agite, sentite, pensate, sperate e apparite. E tutto ciò — ne sono profondamente convinto — dipende da tre cose :

    Buona alimentazione.

    Un corpo vigoroso e vibrante.

    Uno spirito avventuroso.

    In breve, la vostra giovinezza dipende dalla vostra dieta.

    Gli scienziati di tutto il mondo, studiando la durata della vita, hanno scoperto con sempre maggior certezza che la fontana della giovinezza si identifica con la giusta alimentazione. Il dottor Henry C. Sherman, dell’Università di Columbia, viene considerato una delle maggiori autorità mondiali riguardo all’alimentazione. In una conferenza tenuta all’Accademia di Medicina di New York, il dottor Sherman dimostrò che, selezionando accuratamente i cibi, la vita umana può venire prolungata di molto. Inoltre, dice il dottor Sherman, gli ultimi anni della vita possono essere utilizzati in modo assai più proficuo.

    Cosa s’intende per giusta alimentazione? Innanzi tutto, un’alimentazione appropriata, tale da fornire alle singole cellule del corpo non soltanto la quantità, ma anche la qualità di cui ha bisogno. Secondo, un’alimentazione bilanciata che fornisca alle cellule del corpo le sostanze nutritive nelle giuste proporzioni. Gli scienziati sono unanimi nel ritenere che la super-nutrizione, per l’eccesso di calorie che si trova nei grassi, può contribuire materialmente al processo di deterioramento e di invecchiamento dell’organismo.

    Come esempio semplice e forse un po’ crudo, pensate al vostro corpo come a un motore di automobile. Esso è composto di proteine, fuori e dentro. Arterie, glandole, colon, tessuto connettivo, muscoli, pelle, ossa, capelli, denti, occhi : tutto contiene proteina, tutto si mantiene e si rinnova in virtù della proteina. Grassi e carboidrati sono l’olio e la benzina del vostro corpo; essi bruciano insieme per produrre energia. Le vitamine e i minerali rappresentano l’accensione, essenziale per l’utilizzazione del cibo e la sua assimilazione e immissione nel circolo sanguigno.

    Il vostro corpo è una meravigliosa e resistente automobile, meravigliosa per la sua capacità di mantenersi in buono stato e rinnovarsi continuamente. Con la dovuta cura, considerazione e rispetto, funzionerà a perfezione per lunghissimo tempo. Purché non si lasci che nessuno dei suoi organi importanti si deteriori, esso può conservarsi sano e rigenerarsi ad ogni età, e lo farà. Non va trascurato, e non se ne deve abusare. Occorre nutrirlo e curarlo con affettuosa premura. Se i cilindri non funzionano tutti a perfezione, bisogna chiamare un abile meccanico, il quale sia in grado non solo di scoprire il danno, ma anche di individuare eventuali deficienze segrete, in modo da evitare guasti seri. Anche quando funziona bene, dovrebbe esser revisionato regolarmente e in modo completo, e di preferenza sempre alla stessa officina, dove se ne conosce la storia e le particolari caratteristiche e necessità.

    Queste « officine umane » stanno diffondendosi per tutta l’America : in prima linea abbiamo il « Mayo Brothers » a Rochester, nel Minnesota, e l’Ospedale « John Hopkins » a Baltimora, nel Maryland. Cliniche stupende, provvedute di un personale medico di primissimo ordine, fornite delle più superbe possibilità diagnostiche; tutto ciò insomma, che nessun medico privato potrebbe permettersi. In tali cliniche, i medici esaminano tutti i vari sintomi e — ciò che è molto più importante — considerano l’individuo nel suo complesso : corpo, mente, circostanze e problemi particolari.

    Questi esperti « meccanici del corpo » s’interessano al quadro generale. Essi mirano ad arrestare il deterioramento dell’organismo e — più che ad arrestarlo — a prevenirlo.

    Una per una, le così dette malattie infettive della vecchiaia vengono controllate. Il diabete richiede l’insulina e una dieta appropriata. I disturbi cardiaci, l’indurimento delle arterie, l’artrite, l’apoplessia, la pressione alta — tutte queste malattie stanno cedendo alla scienza. Io sono convinto che con l’aumentare delle nostre disposizioni a carattere preventivo, unito al continuo progresso che sta facendo la scienza della nutrizione, l’America sta portando il mondo verso una nuova Era : l’Era il cui nome sarà «Lunga Giovinezza, Lunga Vita ».

    Capitolo III.

    La dieta ideale per vivere a lungo

    L’età è una faccenda fisiologica e psicologica; non ha nessun rapporto col calendario. L’indagine cui sono sottoposti uomini e donne che hanno superato i cento anni, in alcune delle nostre cliniche famose, ha rivelato in essi quattro qualità eccezionali :

    Succhi gastrici potenti.

    Pulsazione cardiaca lenta e ritmica.

    Buona eliminazione.

    Disposizioni felici.

    Permettete che vi presenti a una delle persone più felici che io conosca. La incontrai sette anni fa. Essa aveva lavorato con Wallace Beery, Sonya Henie, James Stewart, Bette Davies, Charles Laughton, Don Ameche e una dozzina di altri attori, ma io non lo sapevo. Per me, era solo una delle tantissime persone accorse in massa in una vasta sala da conferenze di Los Angeles, per sentirmi parlare.

    Non l’avevo mai vista prima, ma la riconobbi subito. Era uno dei miei. La riconobbi al modo di sedersi — dritta e precisa, la bella testa bianca orgogliosamente eretta sulle larghe spalle. La riconobbi dal viso, dolce e forte, in cui erano visibili la bellezza dell’animo e insieme quella dei tratti. Ella aveva una sua personalità: su questo non c’era dubbio. Dopo la conferenza, la vidi tra le persone che si affollavano intorno alla pedana per salutarmi. Ci stringemmo la mano, e capii allora che ella era, oltre tutto, anche un’attrice.

    « Ditemi » cominciò con gli occhi scintillanti di malizia, e la chiara voce bene educata. In un gesto di comica disperazione si appoggiò le mani sul ventre, che forse non era proprio così piatto come avrebbe dovuto essere. « Ditemi; che cosa debbo fare di questo pancione? ».

    Naturalmente fece crollare la sala dalle risa. Ciò accadeva sette anni fa : Adeline de Walt Raynolds aveva allora ottantadue anni.

    All’età di 65 anni — così mi raccontò — dopo aver tirato su quattro figli e una barca di nipotini, aveva deciso di iscriversi all’Università. A 69 anni si laureò all’Università di California. Poi Hollywood la scoprì, e così nacque la nuova stella : « Nonna Reynolds ». A 82 anni, con tredici anni di recitazione dietro di sé, essa non vedeva limiti agli anni di lavoro che l’attendevano. A patto però di potersi liberare del suo « pancione! ».

    Non fu difficile. Attraverso una lunga abitudine di regolari esercizi ginnastici, un talento naturale per il rilassamento, e con l’impulso che viene dal gusto profondo della vita, ella da molto tempo aveva fatto del suo corpo uno strumento responsivo, perfettamente allenato. Le sue abitudini dietetiche erano già eccellenti; le consigliai solo dei mutamenti tali da assicurarle la quantità di proteine necessarie a ricostruire solidamente i tessuti e a rafforzare il naturale « busto muscolare » di cui tutti noi siamo stati provvisti a protezione dell’addome, che è la zona più vitale e vulnerabile del corpo. Aggiunsi alla sua dieta del lievito di birra, e le insegnai l’unico esercizio che ritengo indispensabile per rimettersi in sesto : Il Sollevamento dello Stomaco (Stomac Lift). Si, comprò due tavole mobili che le dessero la possibilità di distendersi in posizione inclinata, con i piedi più alti della testa : una di queste tavole era semplice; all’altra fece applicare un motorino perché potesse cullarla dolcemente, sino a farla addormentare, dopo una dura giornata di lavoro allo « studio ». (Avrei da dire molte altre cose sia sul «sollevamento dello stomaco » che su queste tavole).

    Trascorsero sei mesi ed io tenni un’altra conferenza a Los Angeles. Di nuovo Nonna Reynolds era tra il pubblico. La conferenza era appena finita, ed ella era già al mio fianco.

    Teneva la testa eretta più che mai; i suoi occhi erano pieni di entusiasmo e di gioia. Proprio allora aveva iniziato il lavoro in un nuovo film, mi disse. Era il molo migliore che avesse mai avuto. Recitava con Bing Crosby nel film «La mia via».

    E il pancione?

    Nessuno di noi due ne parlò. Nonna Reynolds aveva un ventre piatto quanto il mio.

    Oggi Nonna Reynolds è una stella della televisione e recita in un delizioso programma, in cui racconta ai bambini favole moderne, per farli addormentare. Quale è il suo segreto per una lunga vita, ottima salute e felicità? Nemmeno lei saprebbe dirvelo. Vi potrebbe dire che è dotata di una costituzione robusta, che ha sempre amato la vita e vissuto intensamente ogni sua giornata. Ma in realtà non conosce il suo stesso segreto: non lo ha mai analizzato. Il suo segreto è questo : per tutta la vita ella ha seguito istintivamente i principi fondamentali che informano il nostro programma « Lunga Giovinezza, Lunga Vita ».

    Molto tempo fa scoprii che i miei amici ed allievi rimasti giovani a 70, 80 e 90 anni possedevano i miei stessi principi, le mie stesse convinzioni. La differenza era che, mentre io ero giunto a quei principi e convinzioni attraverso lo studio, la ricerca e l’esperienza, essi vi erano arrivati per intuito. Avevano avuto sempre l’abitudine di seguire un regime dietetico bilanciato, di mantenere i loro corpi nelle migliori condizioni possibili, e avevano guardato la vita con animo lieto ed ottimista. Trovai che, senza che nessuno glielo avesse detto, essi sapevano che è meglio mangiar poco che troppo, ed avevano avuto dalla fata benefica. che aveva presieduto alla loro nascita, un dono grandissimo : quello del completo rilassamento fisico. Più e più volte questo fatto mi ha colpito. Altro esempio, è il caso di un mio caro amico il quale ha ora 103 anni : Hiram R. Gale, un veterano della Guerra

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