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Sangue e Miele
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Sangue e Miele

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L'antologia "Sangue e Miele" contiene racconti, fiabe e poesie incentrati sulla femminilità, con particolare attenzione alla violenza contro le donne e le bambine. Il testo è corredato da traduzione in catalano, opera del prof. Aldo Sari e da illustrazioni a colori, opera di Serena Mandrici.

"Sono tutte fiabe queste mie parole che si aggrappano ad un filo rosso, un cordone teso fra madri e martiri.

Fiabe impolverate e antiche, non edulcorate, che hanno sapore di ferro e latte, che non temono sangue e tabù.

Fiabe di donne e bambine, di orchi e principi, di sentieri nel bosco e di strade di città, di sole e di neve.

Fiabe di creature immensamente umane che diventano, cantando ninna nanne e nenie funebri, dee. Dee del miele".

Emma Fenu, nata e cresciuta respirando il profumo del mare di Alghero, ora vive, felicemente, a Copenhagen.

Si occupa da anni di Storia delle Donne, di Letteratura e di Iconografia; è attiva contro la violenza di genere; recensisce libri e intervista scrittori per vari siti web; presiede un blog, "Cultura al femminile", tiene corsi di scrittura creativa e insegna lingua Italiana agli stranieri.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateDec 16, 2016
ISBN9788892641921
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    Sangue e Miele - Emma Fenu

    633/1941.

    Dedica

    C’era una volta una bambina che desiderava immensamente un paio di scarpette a bambola in vernice rossa.

    Ottenne il prezioso e civettuolo regalo dopo tanta insistenza: al babbo non piacevano le cose poco pratiche e di discutibile durata.

    La piccola piroettava felice sentendosi una principessa, una creatura scappata per magia dai suoi libri di fiabe o dalle riviste di moda della sua Tata.

    Nessun argine poteva contenere la sua gioia: corse sulla sabbia scura di Bosa e il mare le lambì le punte scarlatte come un bacio. Ma il bacio si rivelò presto un morso e le scarpette, divorate dall’acqua e dal sale, si accartocciarono come mele stregate a cui è stato somministrato troppo veleno.

    La vita è così: è un mare che culla e morde, accarezza e accartoccia, ruba con le onde e restituisce con la risacca. Ci rende imperfetti, ma in continua evoluzione.

    La vita è così: è un viaggio bellissimo che consuma le suole e erode la vernice. Ci rende scalzi, ma capaci di lasciare le nostre orme più autentiche.

    Dedico questa silloge di racconti alla bambina che ride, canta e piange la perdita delle sue scarpette rosse e, divenuta adulta, condivide tutte le mie gioie e i miei dolori.

    A mia mamma, con amore

    Emma

    Prefazione

    Rubino di sangue. Oro di miele.

    Ne ho fatto un anello da eterna sposa della Luna, erede di antiche dee sovrane della vita e della morte, che nutrono e svezzano, cantano ninna nanne e nenie funeree e, soprattutto, raccontano fiabe attorno al focolare della memoria.

    Sono tutte figlie di fiabe queste mie parole che si aggrappano ad un filo rosso, un cordone teso fra madri e martiri.

    Fiabe impolverate ed antiche, non edulcorate, che hanno sapore di ferro e latte, che non temono sangue e tabù perché tutto dominano grazie al potere sacro del numinoso.

    Fiabe di donne e di bambine, di orchi e di principi, di sentieri nel bosco e di strade nella città, di sole e neve.

    Fiabe di creature immensamente umane che diventano, nel dolce balsamo dei lemmi declinati al femminile, dee. Dee del miele.

    Buona Lettura.

    Emma Fenu

    Antiche Dee Madri

    Stenderò per voi

    coltri di lana e lucciole

    per accogliere l’incedere dei vostri piedi

    scalzi ed eburnei

    e guidarne il solenne procedere

    fino alla dimora di sangue e di miele

    in cui tessiamo

    pungendoci con i fusi della memoria.

    Noi

    amazzoni violate

    sibille dalle chiome di cemento

    muse in sillabe disperse,

    sedute sulle ceneri

    che serbano fuochi novelli,

    attendiamo

    Voi

    antiche Dee Madri

    colonne di fiato intorno a nuove pire

    su cui partorire le

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