Nuda Storia Teoria dell'Uomo
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Nuda Storia Teoria dell'Uomo - Roberto Bani - Niccolò Bani
Note
Introduzione
Volevo vedere le vite degli uomini. Capire il grandioso fenomeno in cui Homo sapiens si è impegnato e che travolge il pianeta e lui stesso. Analizzando i grandi eventi e personaggi sul piano concreto e sul piano ideale, strutture sociali e culture fino alla storia come fenomeno globale. Usando il metodo della classificazione proprio delle scienze naturali: analizzare i dati, comparare, sistemare, intravedere le regole e giungere al modello congruente ai dati e che ci fa capire cosa e perché accade, quale fenomeno globale sta accadendo e in cui siamo tutti inseriti.
Capire la storia è capire noi stessi.
Libro 4
Nuda Storia Perché
Teoria dell’Uomo è capire le qualità della specie umana, come e perché condizionano le persone, strutturano le società e le culture, modellano la storia. A tal fine vengono esaminate la trama dei sentimenti che scorre tra psiche e società e la trama delle idee che passa tra la mente delle persone e la cultura in cui vivono. Singoli, famiglie, aziende, istituzioni, società sono tutti dentro fattori umani che dobbiamo capire. Perché le cose non accadono a caso ovvero Dio non gioca a dadi con l’universo (A. Einstein).
In copertina
Da dove veniamo? Che siamo? Dove andiamo? Paul Gauguin
Indice
Potenziale di Sentimenti e di Nozioni
Homo Sapiens
1.Genesi 2.Modello di Base 3.Psiche, Mente, Società, Cultura
Trama di Sentimenti tra Psiche e Società
Progresso e Binario delle Civiltà
1. Mammiferi 2.Umani 3.Livelli 4.La Fiducia Sociale 5.Oscillazioni
StrutturaGerarchica
1.Gruppo Piccolo 2.Massa, Numerosità e Organizzazione 3.Struttura di Gerarchia e Stato 4.Fisiologia a Coni di Flusso 5.Abito di Gerarchismo 6.Eccesso Autoritarismo 7.Alibi Teocrazia
Struttura Privatista
1.Gruppo Comunità 2.Massa, Anonimato e Isolamento 3.Struttura di Mercato e Democrazia 4.Fisiologia tra Conformismo e Antagonismo 5.Abito di Privatismo 6.Eccesso Anarchia 7.Alibi Laicità
Ascesa e Caduta delle Civiltà
1.Militare 2.Politica 3.Mercantile 4.Ideale 5.Culturale 6.Esempi 7.Miseria e Benessere
Relazioni tra Psiche e Società
1. Relazioni Fisiche e Sociali 2. Natura di Psiche 3. Socio-Struttura 4.Socio-Fisiologia
5. Forme di Stato e di Democrazia 6. Abito, Alibi, Egemonia
Influenzetra Psiche e Società
1.Egoismo e Altruismo 2.Potere e Utilità 3.Stima, Fiducia, Utilità 4.Equilibrio Fisico e Sociale
L’Avventura Umana - Conclusioni Sociali
1.Storia 2.Binario 3.Il Disagio della Civiltà
Trama di Nozioni tra Mente e Cultura
Mente Umana e Cultura Dinamica
1. Mnemogenesi 2. Creatività e Razionalità 3. la Catena del Nuovo 4. Specialità Mentali
5. Fantasia e Progresso 6. Materia e Spirito
Scienza e Controllo Materiale
1. Età Tecnologiche 2. Chimica 3. Biologia Corporea 4. Biologia Generale 5. Astronomia 6. Il Metodo della Scienza 7. Gestione del Mondo e Immagine del Cosmo
Religione e Controllo Spirituale
1. Animismo 2. Politeismo 3. Monoteismo 4. Teocrazia 5. Idolatria 6. Religiosità e Religione
Nel Giardino di Dio - Conclusioni Culturali
1. Oggi 2. Fenomeni 3. Cosmogonia 4. Demiurgo 5. Umano 6.Velo di Maya
Bibliografia e Biografia
Potenziale di Sentimenti e di Nozioni
Homo Sapiens
1.Genesi
Con idee forse più chiare rispetto alle spiegazioni maturate nei lavori precedenti in questi scritti proverò a capire la storia, a questo fine usando parte dei risultati e modelli tracciati in Trilogia Arcana. In Pensare Cosmico parlavo della legge universale per cui la materia, anche usando energia, tende a sempre maggior complessità trovando nella vita somma espressione, e si mostra vistosa a tutti i livelli e in tutti i modi possibili. Seguendo la natura dei fenomeni, il grandioso affresco della costruzione cosmica è separabile in tre grandi sfere e stadi.
Cosmogenesi o evoluzione delle particelle subatomiche fino alle molecole minerali e loro aggregati come pianeti e stelle compresi quei fenomeni interni come le celle convettive; lo strutturarsi della materia avviene per forze grossolane come le subatomiche, ioniche, covalenti, di gravità, termo-espansione, centrifuga.
Biogenesi segue e si sovrappone alla precedente per la sintesi dalle molecole minori o inorganiche di DNA, proteine e ricca gamma di molecole organiche e biologiche; inesorabilmente unita al complicarsi dei loro involucri, i viventi o organismi, in una lungo cammino di tre miliardi e mezzo di anni. Se essenza della vita è il passaggio di elettroni e l’attività di molecole gigantesche coi loro effetti e fenomeni, l’evidente livello macroscopico si riassume nella vita vegetativa, nella vita riproduttiva e in quella di relazione. Ed è con gran fantasia di forme che i cinque regni cioè Monere, Protisti, Funghi, Vegetali, Animali fino in ogni singola specie e varietà, si sono specializzati e evoluti per rispondere a tali basilari problemi, dei quali peraltro qui seguiremo solo l’ultima. È il meccanismo della biogenesi fatto di variabilità e selezione che esplora e conquista la crescente complicanza delle forme molecolari, cellulari e anatomiche per acquisire a tutti i livelli le più elaborate funzioni.
Noogenesi consiste appunto nell'ascesa dell’intelligenza come globale facoltà di cogliere segnali dall’intorno e in qualche modo reagire per influirvi. Tra tutte le forme viventi proprio gli animali metazoi vi si sono avventurati e Homo sapiens certo rappresenta l’apice di una evoluzione iniziata con l’acquisizione e proseguita col progresso di organi di senso, muscolari e nervosi ma pure di tanti fatti spesso raffinati e software per capire i quali si richiedono menti aperte e intelligenze penetranti. Nella sfera parametro essenziale è l’evoluzione psicosociale per cui vi rientrano la moltitudine delle società e eventi umani, compresa la storia. In linea con la generale spinta della materia a strutturarsi si osserva infatti il diffuso attuarsi del superamento degli individui secondo due criteri generali. Nei bassi animali come poriferi, coralli, sifonofori, briozoi, tunicati, si formano colonie dove i singoli restano uniti nell'anatomia: ognuna di esse nasce da un primo essere che per gemmazione ne produce altri che però restano a lui e tra loro uniti. Sono quasi sempre uguali avendo stessa forma e funzioni per cui la colonia appare omogenea; solo nei sifonofori si specializzano su ruoli diversi: alcuni individui assumono forma adeguata per galleggiare, altri per la locomozione della colonia, altri per nutrirla o sono produttori di gameti; siamo così in presenza di una vera strutturazione sopra-individuale. Diversamente negli alti metazoi cioè Molluschi Cefalopodi, Artropodi e Vertebrati, grazie a organi sensori, nervosi e motori tanto complessi da consentire di percepire segnali e emettere comportamenti spesso rivolti a soggetti della stessa specie, troviamo interazioni anche durevoli o legami che s’intrecciano ottenendo le società. Le quali si contrappongono alle colonie in quanto strutture di individui per anatomia autonomi ma relati da azioni reciproche che sorgono dai loro sistemi nervosi.
2.Modello di Base
In dettaglio, quali fatti esterni palesano la vita di relazione?
Lo scenario del regno animale, esaminate tutte le sue forme dalle meduse agli umani, ci dice come in ogni specie possono aversi tra i singoli interazioni che si articolano nell'organizzazione sociale della quale essi diventano elementi costitutivi. Ogni individuo riceve segnali e esprime azioni verso altro cospecifico così stabilendo una relazione che diremo rapporto se transitoria o legame se duratura: l’assenza di legami è tipica degli animali asociali mentre la presenza crea unità sociali di vario grado che permangono nel tempo. Quindi ogni generica organizzazione intraspecifica consegue alle interazioni tra i singoli date dai comportamenti reciproci. Ma segnali e azioni sono pure interfacce che conducono nel singolo: è vistoso e notorio che il sistema sensorio o insieme degli organi di senso traduce ed è porta d’ingresso dei segnali nel sistema nervoso mentre da questo il sistema motorio o insieme delle strutture osteo-muscolari traduce gli stimoli interni in azioni di vario livello. Dal solitario contrarsi di un muscolo come minima risposta al coordinarsi di più risposte in azione o comportamento, all'articolarsi di più di queste in una data attività come lotta o corteggiamento o altre, al comporsi delle varie attività in una vita particolare; pensate alla vita che svolgete al lavoro o a casa o al mare o in montagna, fino al globale comporsi di tutte le azioni nell'intera esistenza.
Quali fatti interni sostengono la vita di relazione?
Anatomia evidenzia il sistema nervoso, dove nei mammiferi è notevole il cervello, il sistema sensorio degli organi della vista, udito, odorato, gusto, tatto per l’ingresso di segnali, il sistema motorio o muscolare scheletrico per l’uscita delle risposte. Questi due apparati di organi svolgono appunto la duplice traduzione degli stimoli da esterni a nervosi e da nervosi a esterni. Qualcosa di simile alla tastiera del computer che la pressione delle dita traduce in cariche elettriche per il microprocessore e la memoria mentre altre opportune schede traducono nell'immagine che seguite sullo schermo: solo così potete lavorare. Si può ben dire che tali organi e loro connessioni coi nervi sono dati evidenti e facili da costatare come lo sono i fatti esterni. L’intero sistema è progettato per ricevere segnali e esprimere azioni così da interagire con l’ambiente, in gran parte nell'ambito della specie dove consente di comunicare e relazionarsi per cui il globale interagire determina l’organizzazione sociale.
C’è naturale affinità tra i pur diversi campi d’indagine che frugano nel fenomeno della vita di relazione: neurologia, psicologia, etologia, sociologia pur seguendo metodi diversi sono contigue e tutte ruotano intorno al comportamento; ma detto così non basta perché se ne deve stabilire la posizione reciproca in base al naturale articolarsi dei fatti. Che per primo si separano in interni e esterni all'individuo: tra gli uni troviamo organi sensori, nervosi e motori dall'anatomia e fisiologia ben evidenziabili e studiabili, come lo sono le azioni e interazioni col mondo fuori. Tra i fatti interni altri sono difficoltosi da studiare: idee, pensieri, creatività, emozioni, sentimenti e l’Io stesso; non di meno esistono essendo il software circolante nel hardware che è il sistema nervoso. Ma idee e emozioni sono pure suscitati da stimoli sensori e esprimono azioni, esempio: la comparsa di un rivale suscita rabbia che da l’aggressione che porta alla lotta, quella di un pericolo suscita paura che induce alla fuga.
Ne deriva il modello base della vita di relazione che sintetizza fenomeni e scienze ed è così articolato.
Interno parte evidente e hardware col sistema sensorio per i segnali, sistema motorio per le risposte, sistema nervoso con organi per l’elaborazione e in particolare il CERVELLO.
Interno dove parti raffinate e software sono MENTE o luogo delle idee e loro elaborazioni svolte dalle facoltà e PSICHE o luogo di pulsioni, emozioni, sentimenti e forme psichiche come l’Io; in vario modo sono ambedue relate a segnali e azioni.
Esterno, parte evidente è ETOLOGIA per i segnali ricevuti e le risposte emesse in forma di azioni o espressioni mimiche e parlate.
Esterno e evidente è pure la rete di relazioni che ogni soggetto stabilisce con le altre componenti intorno: se parti dell’ambiente cioè extra-specifiche si tratta della ecologia della specie, la rete interna a questa ne costituisce la SOCIALITÀ.
3.Psiche, Mente, Società, Cultura
Quindi il cervello è base o macchina dove scorrono i due software di idee e di motivazioni riuniti in due luoghi o sfere globali.
MENTE contiene idee come riproduzioni mnemoniche di un qualche aspetto della realtà, caso in cui si dicono nozioni, o le loro rielaborazioni svolte nel sogno, ragionamento o fantasia; talune sono innate o archetipi altre apprese o neotipi, queste nei mammiferi formano le mappe mentali. Le idee servono a riconoscere gli oggetti i cui segnali sono confrontati coi ricordi: se le due forme percepita e mentale coincidono l’oggetto è riconosciuto altrimenti no. Grazie alla capienza cerebrale gli umani assimilano tanti dati, in gran parte dal loro contesto sociale, e sviluppano pensieri che espressi in parole, discorsi, chiacchiere, danno dialoghi che s’intrecciano: si pensa e si esprime con parole ma pure con libri, film, dischi e altre memorie artificiali. In un insieme umano ciò è CULTURA.
PSICHE contiene motivazioni che sono numerose, di vario tipo e innate. Sappiamo cosa sono perché ne vediamo le espressioni e le percepiamo dentro di noi: rudi come la fame, sete, libido, piacere, dolore, paura, rabbia, o elaborate come il coraggio, fierezza, stima, fede e temperanza. Se le idee sono forme mentali le motivazioni sono spinte psichiche, e non sono affatto esclusive dell’uomo ma le condividiamo con l’animale. Osservatelo quando fugge per paura, aggredisce per rabbia, mangia per fame, copula per libido: la spinta psichica è la stessa che sia trota, serpe, rondine, cane, gatto o umano; guardate alla formale relazione tra madre e prole: che siano donna-bambino o gatta-gattino o cagna-cagnetto o mucca-vitello, la spinta è sempre affetto. Dobbiamo però separare due tipi d’interazione, ben distinguibili per la durata nel tempo, dovute a due tipi di motivazioni: i rapporti o interazioni brevi suscitate dalle pulsioni, intensamente emotive ma provvisorie nell'apparire e sparire sono fame, voglia, rabbia, paura, libido; i legami o interazioni durevoli per spinte costanti o sentimenti. Si nota inoltre che in linea di massima Mente esprime le idee con parole che scambiate in dialoghi danno l’insieme Cultura, come Psiche esprime spesso le motivazioni in azioni che danno relazioni nel complesso articolate in struttura della SOCIETÀ.
Siamo di fronte a due livelli paralleli e coadiuvanti nel senso che ogni cervello, ogni persona, possiede sia Mente sia Psiche, con idee e motivazioni tra loro interagenti ma pure espresse con parole e azioni dal cui incrocio avremo dialoghi e interazioni il cui intreccio crea Cultura e Società. Sempre ogni società è fatta d’individui relati ed è parte dell’organizzazione della specie e ciò vale che si tratti di formiche, api, cervi, elefanti, macachi o umani; ma negli animali solo esistono motivazioni a causare azioni e relazioni che danno certe unità sociali, e vi rientra il comportarsi da solitari o in gruppo, alla pari o in gerarchia. Mentre gli umani, grazie alla capienza cerebrale, su tutto stendono tantissime idee espresse con parole che formano cultura; perciò è per noi più preciso parlare di Socio-Cultura come sistema esterno conseguente al sistema interno di Psico-Mente. Oltretutto i due livelli interagiscono e tendono a armonizzarsi sia nella persona, dove motivazioni e idee vogliono essere coerenti, sia nella socio-cultura: ciò per sopravvivere perché l’incoerenza divide le parti e rende il contesto schizoide e caotico.
Homo sapiens: il grande cervello, con notevoli facoltà mentali e la particolare psicogenesi della specie, già conteneva quel potenziale di sentimenti e di nozioni che esprimerà nella sua avventura. Storia come trama di socio-culture distesa in geografia e nel tempo, che si rapportano in parallele se coeve o in successione, e si passano la memoria orale o scritta come pezzi di cultura, per contatto o tramandate alle successive. Papiri, piramidi, mura, castelli, cattedrali, geroglifici, figure, scritti, resti di navi e città, zappe e spade