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Mettere ordine: Riflessioni e proposte per uno stile di vita più sano e pi
Mettere ordine: Riflessioni e proposte per uno stile di vita più sano e pi
Mettere ordine: Riflessioni e proposte per uno stile di vita più sano e pi
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Mettere ordine: Riflessioni e proposte per uno stile di vita più sano e pi

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About this ebook

Tutti sono con il dito puntato contro le istituzioni, i politici, i pubblici amministratori, i magistrati, i professori..., gli immigrati... e nessuno ha il dito puntato contro se stesso! Per costruire una società ordinata e giusta sono necessarie persone ordinate e giuste.
A me personalmente è rivolto il forte e urgente invito: metti ordine nella tua vita. Questo piccolo libro vuole contribuire a realizzare quest'ordine, vuole illuminare le menti per comprendere il vero senso dell'ordine e sostenere le forze di coloro che sono impegnati a concretizzarlo in se stessi e nell'ambiente in cui vivono.
Mettere ordine è un impegno e un augurio a quanti amano se stessi e il meraviglioso pianeta nel quale per disegno divino siamo stati posti. Un impegno generoso dal quale nessuno può essere dispensato.
LanguageItaliano
Release dateDec 21, 2016
ISBN9788870949056
Mettere ordine: Riflessioni e proposte per uno stile di vita più sano e pi

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    Mettere ordine - Novello Pederzini

    Proverbio

    Introduzione

    UN INCONTRO MAI DIMENTICATO

    Quando ero officiante in S. Petronio, a Bologna, feci un incontro che non ho più dimenticato.

    Mi si presentò un giovane avrà avuto circa 30 anni col viso contratto che rivelava un animo sconvolto, chiedendomi di essere ascoltato e assolto.

    Mi disse: «ho urgente bisogno di mettermi a posto! Me lo ha gridato Padre Pio, in una mia recente visita, con queste parole più volte ripetute: metti ordine nella tua vita! metti ordine prima che sia troppo tardi!.. E non mi ha dato l’assoluzione. Padre, mi assolva lei! Mi aiuti a cambiare, mi aiuti a mettere ordine nella mia vita tanto scombinata…!».

    Lo ascoltai cercando di immergermi nei suoi molti e gravi problemi: aveva realmente bisogno di «mettere ordine»!

    E lo potei assolvere, lieto di essere stato chiamato a collaborare a quello straordinario appuntamento di grazia.

    Nel lasciarmi, visibilmente scosso, mi disse: «mi sento un altro. Sono finalmente in pace! Ci rivedremo presto».

    Ma non ci vedemmo più, perché nel viaggio verso la città natale dove stava andando per trascorrere la Pasqua, in un incidente stradale, pochi giorni dopo il nostro incontro, perdette la vita.

    Mi colpì molto quella particolare concomitanza della confessione e della morte, e del fatto che Dio avesse voluto servirsi di me per preparare Andrea (così si chiamava) al grande appuntamento con l’eternità.

    Fortunatamente, era riuscito a «mettere ordine» e a partire con le «carte in regola».

    «Metti ordine prima che sia troppo tardi!»

    Da allora, quante volte mi è risuonato e mi risuona nella mente questo: «metti ordine…», soprattutto nei momenti nei quali mi ritrovo a constatare e ad ascoltare le notizie di tutto il disordine che inonda il mondo! Quanto disordine!

    Soprattutto nei momenti nei quali, da «Tangentopoli» a oggi, ascoltavo e leggevo le notizie di tutto il disordine che inondava, e inonda, la nostra società.

    E chi ne è rimasto e ne rimane immune? Chi può dirsi del tutto «pulito»?

    Resta però incomprensibile un fatto: tutti sono schierati contro tutti; e nessuno è schierato contro se stesso!

    Tutti sono col dito puntato contro le istituzioni, la mafia, i politici, i pubblici amministratori, i magistrati, i professori, i dirigenti d’azienda, gli operatori sanitari, i sindacati, gli spacciatori di droga e i drogati, le mogli e i mariti infedeli, i giovani delle discoteche, gli immigrati… e nessuno ha il dito puntato contro se stesso!

    Tutti sono concordi nel dire: quanto è sporca questa società!, ma pochissimi giungono a dire: io sono sporco! io non sono ordinato come dovrei essere!

    Ma chi deve «mettere ordine»?

    Allora mi chiedo: a chi spetta il compito di «mettere ordine»?

    Spetta per caso a un capo carismatico che, con tanto di «manganello», distribuisce ordini e castighi?

    Oppure spetta a un santo taumaturgo il quale, con un tocco magico, risana ogni cosa?

    O ancora spetta a un intervento straordinario di Cristo, che anticipando il suo ritorno, separa i buoni dai cattivi, e, con i soli buoni, costruisce Lui un mondo nuovo?

    Evidentemente, no!

    Chi deve mettere ordine sono proprio io!

    L’operazione «ricupero» o «pulizia» può incominciare solo da me!

    La società è, sì, una realtà astratta, ma di fatto raccoglie l’insieme di tante persone che sono presenti con le loro virtù e i loro vizi.

    Per fare una società ordinata e giusta sono necessarie persone ordinate e giuste.

    Io sono un componente della società, e quindi proprio io devo essere quella persona ordinata e giusta dalla quale deve iniziare il risanamento pubblico.

    Non debbo accusare gli altri: debbo guardare a me stesso!

    Mi devo poi ricordare che, contribuendo a rinnovare la società, vengo, prima di tutto, a realizzare me stesso, divenendo una persona efficiente, matura, serena, pienamente riuscita.

    A me dunque, a me personalmente, è rivolto il forte e urgente invito: metti ordine nella tua vita, prima che sia troppo tardi!

    Un piccolo contributo

    Questo volumetto vuole essere un piccolo contributo alla realizzazione dell’ordine.

    Vuole illuminare le menti per comprendere il vero senso dell’ordine di cui stiamo parlando, e sostenere le forze di coloro che sono impegnati a concretizzare questo ordine in se stessi e nell’ambiente in cui vivono e operano.

    È uno strumento limitato, sia nella scelta degli argomenti, sia nel modo di trattarli, ma presume di offrire alcune linee di comportamento che, prese sul serio, possono divenire preziose per un radicale cambiamento di vita.

    Divisione e contenuti

    Il volumetto si divide in due parti:

    La PRIMA PARTE (cap. 1-5) è una necessaria premessa al problema dell’ordine, e contiene gli elementi teologici e antropologici per conoscere l’essere umano e le sue possibilità relative al bene morale e quindi all’ordine.

    La SECONDA PARTE (cap. 6-12) è la descrizione di alcune situazioni concrete nelle quali si cala il tema dell’ordine, delineandone la soluzione. Ovviamente, questa parte non vuole essere un ricettario per miracolistiche soluzioni, ma l’avvio di un discorso che può farsi più impegnato e profondo.

    Tutta la persona, spirito e corpo, è chiamata all’ordine

    I temi strettamente spirituali si intrecciano con quelli più propriamente materiali, per quell’unità inscindibile che esiste fra l’anima e il corpo, lo spirito e la materia, la natura e la grazia.

    Proprio perché tutta la persona è stata ricuperata e divinizzata in Cristo, tutto in essa diventa grande e importante; e per questo tutto l’essere umano deve mettere ordine ed essere messo in ordine.

    L’antico detto mens sana in corpore sano può quindi essere tradotto così:

    mettere ordine nel corpo per mettere ordine nello spirito;

    mettere ordine nello spirito per mettere ordine nel corpo.

    Mettere ordine: è un impegno e un augurio per quanti amano se stessi e il meraviglioso pianeta nel quale, per disegno divino, siamo stati collocati.

    Un impegno generoso dal quale nessuno può essere dispensato.

    Don Novello Pederzini

    Capodanno 2000

    1 Mettere ordine

    Tutto avvenga decorosamente e con ordine

    Prima lettera ai Corinti 14,40

    La persona si realizza nell’ordine

    Dicevano gli antichi: «serva ordinem et ordo servabit te». Traducendo: mantieni l’ordine, e l’ordine manterrà te!

    Il verbo mantenere qui significa: sostenere, reggere, tener saldo, conservare… in una parola: far sì che l’essere umano possa esistere, crescere, realizzarsi in modo pieno e completo.

    La realizzazione dell’ordine è quindi assolutamente indispensabile per tutto ciò che riguarda la

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