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Il Fronte del No
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Il Fronte del No

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Italia, 2018. La vittoria del Fronte del No al referendum del 2016 ha lasciato segni importanti. Il Governo Di Maio I ha sfasciato l'Unione Europea, gettando l'intero continente in un inverno postatomico. La Nuova Guerra Fredda ha fatto erigere muri ovunque, isolando i confini. La propaganda è incessante e solo Il Partito pare non soffrire la fame mentre continua la caccia ai dissidenti. Tra le macerie di un'Italia che è stata, una figura misteriosa si aggira alla ricerca delle cause di tutto questo. Un Diario, una serie di prove, la fotografia esatta di un Paese dilaniato, accordi bilaterali, applicazione del bispensiero: questo ed altro all'interno de "Il Fronte del No".
LanguageItaliano
Release dateNov 11, 2016
ISBN9788822864352
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    Il Fronte del No - Giovanni Lopriore

    IL FRONTE DEL NO

    Giovanni Lopriore

    Prima edizione digitale: novembre 2016

    Edizione a cura di The Wise

    Copertina a cura di Fabio Morra

    All rights reserved ©

    Torino, 4 Dicembre 2018, ore 18:30. Due anni dalla vittoria del NO con poco meno del 51%. Fa parecchio freddo. Mi aggiro tra le sabaude strade deserte, circondato da saracinesche chiuse e advertising. Il coprifuoco, imposto per motivi di sicurezza e di pubblico risparmio, rende la città un monumentale cimitero sociale ed economico. Persino l’utilizzo deambulatorio del suolo pubblico è sconsigliato, troppo costoso per i conti su cui gravano i debiti delle precedenti amministrazioni. Una terra desolata senza forza vitale, un corpo esanime senza più la testa in preda agli ultimi silenziosi fisiologici spasmi. Riflessi incondizionati di un sistema politico che ha sostituito la ragione con tribali rituali reazionari mascherati da un’etichetta new age che aveva persuaso le masse: la decrescita felice. Sulle facciate della Mole Antonelliana, edificio dallo stile rivoluzionario ora ridipinto di bianco a stelle gialle, sono stai apposti quattro schermi che, tra una pubblicità e una dichiarazione politica, mostrano ai passanti la nuova denominazione dell’ormai ex-simbolo torinese: Tempio dell’Industria del Culto Onesto.

    Parte sui grandi monitor del TinCulO un estratto dell’Inno di Mameli, con il logo della Presidenza del Consiglio dei Ministri su una svolazzante bandiera italiana. Con una dissolvenza a stella all’italico vessillo viene sovrapposto il logo del MoVimento 5 Stelle e, successivamente, il volto del Premier del Nuovo Governo Nazionale. La voce di Luigi Di Maio, impegnato a leggere da un gobbo posto dietro la telecamera, riecheggia tra le vie della nazione e le case degli italiani, in cui era stato impiantato uno speciale dispositivo audiovisivo – la Grande Voce del Popolo – che trasmetteva ventiquattro ore su ventiquattro il materiale pubblicitario e la propaganda del MoVimento.

    «Italiani, cittadini, popolo sovrano. Stiamo facendo cose meravigliose, straordinarie, il vento sta davvero cambiando. Non vi fate fregare da chi vi dice che c’è la guerra civile, o che il coprifuoco sia una misura autoritaria: la stampa asservita ai poteri forti vuole nascondere le grandi cose che il MoVimento sta facendo, come ad esempio le buche riparate nel centro di Poggibonsi o il rifugio per animali ristrutturato a Trepuzzi. Finalmente abbiamo cacciato la grande finanza dal nostro paese,

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