Guerra fratricida
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Guerra fratricida - Giovanni Faraone
Giovanni Faraone
Guerra fratricida
Racconto lungo
Prima edizione ottobre 2016
ISBN 9788865308806
© 2016 Giovanni Faraone
Edizione ebook © 2016 Delos Digital srl
Piazza Bonomelli 6/6 20139 Milano
Versione: 1.0
Font Quattrocento Sans by Pablo Impallari, SIL Open Font Licence 1.1
TUTTI I DIRITTI RISERVATI
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Indice
Il libro
L'autore
Guerra fratricida
Capitolo 1
Capitolo 2
Capitolo 3
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Capitolo 13
Capitolo 14
Capitolo 15
Capitolo 16
Capitolo 17
Capitolo 18
Capitolo 19
Capitolo 20
Capitolo 21
Capitolo 22
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Il libro
Su Capella IV si combatte una guerra senza fine fra l’esercito regolare terrestre e le bande di ribelli, ex militari passati dall’altro lato della barricata per fermare il genocidio dei Rems. Perché tutti vogliono mettere le mani sul Chew-9, la potente droga del benessere...
La guerra con i Rems non è mai esistita, è una menzogna creata per nascondere lo sterminio della popolazione di Capella IV, materia prima per la potentissima droga del benessere, il Chew 9. Lo sa bene Roy Foller, ex militare del plotone 20, che alla guida di un gruppo di disertori combatte una logorante guerra senza limiti contro l’esercito terrestre. Ma Roy non è l’unico a credere in questa causa, altre persone su Capella IV tenteranno di fermare questa enorme strage degli innocenti. Sulla loro strada troveranno lo spietato colonnello Nothem, capo della squadra Omega, inviata su Capella IV per annientare una volta per tutte le bande dei ribelli e chiunque ostacoli i suoi folli piani… – Un nuovo capitolo della saga di fantascienza ideata da Franco Forte!
L'autore
Giovanni Faraone è nato nel 1979 a Palermo. Laureato in D.A.M.S. Arte, nutre da sempre un grande amore per la lettura e la scrittura creativa. Ha pubblicato dei racconti sulle antologie Parole in corsa della Flaccovio Editore e sulla rivista Inchiostro. Nell’aprile del 2010 esce il suo primo libro, Un commissario quattro stagioni edito dalla Giovane Holden Edizioni. Altri suoi racconti sono stati pubblicati da Delos Books nelle antologie 365 Racconti sulla fine del mondo, 365 racconti di Natale, 365 Racconti d’estate e Tutti i mondi di Mondo9.
1
Gli ultimi raggi di luce si dissolsero in una miriade di sfumature di giallo e di rosso mentre il sole si tuffava nell’oceano. Martin Werner, affacciato al balcone della sua suite, respirò a fondo l’aria salmastra e poi si lasciò andare sulla poltroncina alle sue spalle. Tenne gli occhi chiusi e si concentrò sullo sciabordio delle onde che si infrangevano sugli scogli. Allungò una mano verso il tavolino e sfiorò una piccola scatola di metallo lucido. Lasciò scivolare le dita sulla superficie liscia fino a quando trovò il pulsante di apertura. Lo schiacciò delicatamente e gli sportellini sulla parte anteriore si aprirono con uno scatto.
Martin aprì gli occhi e guardò il contenuto della scatola: un piccolo cilindro, anch’esso di metallo, protetto da una custodia di lattice sagomato. Lo estrasse dall’involucro e lo osservò facendolo girare fra le dita, giocando con gli ultimi sprazzi di luce che si riflettevano sulla superficie cromata.
La parte inferiore aveva un forellino circolare, mentre dal fusto sporgeva un piccolo tasto rosso.
Martin chiuse il cilindro nel palmo della mano e guardò ancora una volta verso il mare, poi avvicinò l’oggetto al collo, prese un grosso respiro e premette il pulsante.
Avvertì appena un pizzico mentre l'ago affondava rilasciando la dose di Chew-9 nella giugulare.
Venne scosso da spasmi violenti che lo fecero sussultare. Poi, a poco a poco, la situazione si normalizzò e cominciò ad avvertire una strana sensazione di freddo.
Allungò un braccio davanti a sé e guardò la sua mano che cominciava a perdere consistenza smaterializzandosi velocemente, cellula dopo cellula.
Volse lo sguardo oltre la ringhiera nel momento in cui la testa e il resto del corpo si disperdevano nell’aria.
Un mulinello iridescente iniziò a volteggiare sulla terrazza poi, dopo qualche secondo, schizzò verso il mare aperto.
Martin non aveva più un corpo, era una nuvola di luce pulsante, puro spirito.
Si lasciò andare a folle velocità sull’oceano, verso la tavolozza di colori morenti sull’orizzonte. Volò a pelo d’acqua lasciandosi dietro una sottile scia di spuma bianca, poi, a parecchie miglia dalla costa, si lanciò verso il cielo librandosi sempre più in alto, fino all’ultimo strato d’atmosfera.
La costa era un tappeto di piccole luci colorate. Rimase lì, sospeso nel vuoto e nel silenzio, poi qualcosa cambiò nel suo essere: la luce si stava pian piano spegnendo.
Si tuffò di nuovo verso la terra in una folle corsa. Cominciò a roteare vorticosamente mentre il suo spirito tornava a riprendere la forma umana.
Gridò a lungo con tutte le sue forze mentre piroettava impazzito e non